Contro i pedofili
di Internet Operazione “Cattedrale” In tutto il mondo la polizia ha
fermato 180 persone ed ha sequestrato 100.000 foto con immagini porno di
bambini. In Italia, tre persone sono state arrestate, cinque denunciate,
e sono state effettuate 15 perquisizioni. Sequestrati 30 computer, 440 videocassette,
8 hard disk , 2600 floppy-disk e migliaia di fotografie con bambini nudi o
seviziati e uccisi . La Procura di Napoli tira le somme dell’indagine che
ha sgominato una rete internazionale di pedofili. L’operazione “Cattedrale”
– scattata contemporaneamente in 21 paesi di tutto il mondo – è partita
su iniziativa della polizia britannica. E la guerra ai criminali continua.
“La pedofilia è molto più estesa di quanto è uscito
fuori finora , ha detto il procuratore Diego Marmo che, da Napoli, coordina
il versante italiano dell’inchiesta . Le stesse famiglie si chiudono a riccio
e non denunciano il fenomeno”. Ma il fatto più pericoloso , secondo
Marmo, è che in questa vicenda “entrano personaggi con un un’alta
collocazione sociale e con una cultura medio alta” e che molte persone coinvolte
“aderiscono al Fronte pedofilo internazionale danese e predicano l’ideologia
del perfetto pedofilo, cioè il riconoscimento della sua liceità”.
La legge italiana Dal mese scorso, la nuova legge
contro lo sfruttamento sessuale dei minori fornisce strumenti nuovi agli
investigatori e prevede pene severe per questo tipo di reato. Nata con l’intento
di colpire la pedofilia, colpisce anche lo sfruttamento della prostituzione
al di sotto dei 18 anni, prevede pene da 6 a12 anni ed una multa da 50 a
500 milioni per chi produce materiale pornografico con minori; da 1 a 5 anni
di reclusione e da 5 a 100 milioni di multa per chi distribuisce il materiale,
così come chi si collega con siti pedopornografici. Per le indagini
su questo tipo di reati sono ammesse le intercettazioni telefoniche.
Internet è colpevole? “Bisogna evitare che da un’inchiesta
contro il crimine della pedofilia – che va comunque perseguita – si finisca
per lanciare una crociata contro Internet, presentata da tv e giornali come
veicolo di ogni nefandezza” dice l’eurodeputato Ernesto Caccavale.
Giacomino n.1 del 15 settembre 1998 Torna all'indice "Articoli pubblicati"
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