Un figlio al di là del mare:
L'adozione a distanza di Ester Ponti
Luis Henrique è il mio bambino
brasiliano. E' color nocciola, i capelli ricciuti e ha un visetto lungo
e stretto. Nella fotografia che mi ha mandato, posa davanti a un'immacolatella
dal manto celeste. Porta una maglietta sghemba, a righe biancazzurre, un
paio di shorts color del cielo e i piedi nudi che fanno naso naso.Sorride,
ma si vede che lo fa per forza, che gli hanno
detto, dai, che scattiamo, sorridi
piccoletto. Luis Henrique non è orfano, non è un "menino
de rua", vive con i suoi genitori. Ma sapete quanto guadagnano il suo papà
e la sua mamma? Un-dollaro-uno al giorno. E fanno i braccianti agricoli.
Li chiamano "boia fria" che vuole dire gavetta fredda. Significa che all'ora
di pranzo, mangiano pollo freddo, riso freddo, verdura fredda. Inutile
aggiungere che quando lasciano la loro casupola, all'alba, la gavetta è
ben calda. Luis Henrique (otto anni su due gambe stecche) resterebbe solo,
tutto il santo giorno. Se non fosse che, sulla sua strada, ha incontrato
le suore missionarie francescane angeline che, nel paesino dove abita Santo
Antonio de Plastina, hanno creato un piccolo "Lar"; ovvero un rifugio,
un posto dove stare per non finire dritti sulla strada, magari a far brutti
incontri. Così Luis Henrique, ogni giorno, è lì e
studia e impara. A me ha mandato un disegno con il sole e una casetta,
poi anche un grembiulino violetto e lillà con la pettorina ricamata
(ma credo sia opera delle suorine...) e un foglietto stropicciato con su
scritto "Con afetto, Luis Henrique". (I brasiliani usano poco le doppie!)
A pagare il Lar (e libri, quaderni,
matite) a Luis Henrique siamo io e mio marito. Dividiamo la cifra in due
parti uguali: 250 mila lire io, 250 mila lire lui, che guadagna molto di
più di me. Ma così ci sentiamo genitori adottivi entrambi
perché la scelta è stata fatta assieme, io e lui solamente,
come quando abbiamo deciso di mettere al mondo un figlio (cioè nel
nostro caso due!) Avrete capito che il mantenimento del piccolo brasiliano
costa solo mezzo milione all'anno, una miseria se paragonato alla retta
dell'asilo dei nostri due gemelli, Riccardo e Rosellina.
Certo il nostro gesto - ne siamo consapevoli
- è come un mattone pollicino che dovrebbe sostenere un nuovo asilo.
Poco, ma si sa, mattone dopo mattone, ecco le mura, ecco le aule, il giardinetto,
la sala da pranzo.
Se volete partecipare con un vostro
piccolo mattone, contattate Suor Maria Consonni al numero 06-66418021.
L'indirizzo dell'istituto delle suore francescane angeline è Via
di Villa Troili,26 -00163 Roma. Suor Maria e le sue consorelle hanno bambini
da sostenere un po' ovunque, perché ovunque sono presenti con i
loro "Lar". Aiutano i bambini africani, i colombiani, i brasiliani. Noi
abbiamo dato fiducia a loro, alle suore angeline, e sostegno al piccolo
Luis Henrique che, da laggiù, ci manda ogni tanto i suoi bacetti.
|