IL SENO COME UN CIUCCIO?

di Martina Carabetta

Anche se il bambino è allattato al seno, la maggior parte delle mamme non rinuncia ad usare ciucci e biberon. Il biberon per dare al pupo l'acqua (per dissetarlo), o la camomilla (per aiutarlo a fare la nanna), o la tisana (per il pancino dolente). E il ciuccio "perché altrimenti starebbe sempre attaccato al seno".

Spesso, però, proprio l'utilizzo di ciucci e biberon crea grosse difficoltà al bambino allattato al seno che, a volte, rallenta la crescita o rifiuta il latte materno.

Dagli Stati Uniti, arrivano i risultati di una ricerca di un gruppo di pediatri statunitensi – così come riportato nel sito Internet www.pediatria.it – dove risulta che le mamme che danno precocemente il succhiotto al figlio tendono ad offrirgli il seno con meno frequenza. Di conseguenza producono meno latte e devono ricorrere all’integrazione con latte artificiale.

Del resto, madre natura non ha previsto sostituti artificiali del seno: il latte materno contiene tutta l'acqua di cui ha bisogno il bambino, anche a ferragosto, e sostanze antidolorifiche e rilassanti molto più efficaci e naturali delle bibite dolcificate per neonati.

Il capezzolo, poi, a differenza delle tettarelle, è morbido e flessibile e durante la poppata si allunga fino in fondo al palato. Il bambino che succhia dal seno materno compie un movimento molto complesso che coinvolge le gengive, il palato, le guance. Questa "ginnastica" serve non solo per estrarre nella maniera più efficace il latte, ma anche per stimolare la perfetta crescita di tutta la struttura della bocca e delle arcate dentarie, in previsione del momento in cui il bambino masticherà cibi solidi.

Capita, purtroppo, che anche qualche "aggiunta" di latte artificiale durante i primi giorni in ospedale, faccia confondere il bambino che, a volte, non riesce più ad attaccarsi al seno o ad estrarre adeguatamente il latte provocando così grossi problemi anche alla neo-mamma che già deve far fronte al delicato periodo del post-parto.

Sostituti del seno, inoltre, soddisfano temporaneamente l'istinto di succhiare senza, però, nutrire. Così. Il bebè comincerà a ritardare l’appuntamento con la poppata e al controllo periodico dal pediatra, si scoprirà che non è cresciuto a sufficienza.

Noi della Lega del Latte, quindi, consigliamo di eliminare questi sostituti artificiali del seno materno: non è, poi, un così grosso sacrificio (provare per credere!) e allontana il pericolo, ben più reale, di non riuscire più ad allattare il proprio piccolo!
 
 

LA LECHE LEAGUE - LEGA PER L'ALLATTAMENTO MATERNO -

E’ un'associazione di volontariato, senza fine di lucro, che dal 1956 in tutto il mondo sostiene ed incoraggia l'allattamento al seno. Più di 100.000 persone al mese contattano le Consulenti della Lega, tutte donne che hanno allattato i loro figli, ed hanno sostenuto un accurato tirocinio per assistere le madri nella normale gestione dell’allattamento, attraverso contatti telefonici ed epistolari, e cicli di incontri mensili gratuiti aperti a tutte le persone interessate, future mamme, neomamme, papà ed operatori sanitari. A Roma e nel Lazio ci sono 10 Consulenti con 9 gruppi di incontro mensili.

Se volete contattare la Consulente più vicina a voi, chiamate il n. 06/4072326 oppure visitate il sito Internet www.lalecheleague.org/Lang/LangItaliano.html .