Dall’America
la notizia scioccante: il latte materno uccide
Dall’Italia una risposta secca: è
una bufala
La notizia ha fatto presto il giro del
mondo. Alcuni ricercatori americani hanno accusato il latte materno di
essere responsabile di numerosi decessi di bambini nati sani e morti per
una forma di denutrizione chiamata “insufficienza da latte”.
E’ puro terrorismo psicologico – gridano
i pediatri dalle pagine de La Stampa – perché il latte materno è
l’alimento più sano che esista e aiuta a crescere meglio. In un’intervista
allo stesso quotidiano il dottor Ettore Garzena, ricercatore della cattedra
di Neonatologia dell’Università di Torino, spiega: “Il latte umano
è l’alimento base del neonato. Può non bastare. Può
richiedere un’integrazione nutritiva. Ma se fosse pericoloso, la natura
avrebbe provveduto a modificarne la composizione biologica.”
Secondo la dottoressa Marianne Neifert
, invece, il latte materno diventerebbe “veleno” quando le mammelle sono
irregolari o poco sviluppate, dopo interventi quali biopsie e radiazioni,
in assenza di aumento delle mammelle dopo il parto, a causa dello stress
o della pressione alta, a causa di emorragie, di problemi ormonali legati
a disfunzioni tiroidee, per l’età avanzata della neo-mamma.
Le controindicazioni all’allattamento
al seno esistono, ma sono rare, risponde il dottor Garzena. “E’ da evitare,
spiega, quando la madre ha gravi malattie infettive in corso come l’HIV,
oppure in caso di polmoniti o bronchiti. Ma, per il resto, non c’è
alcun motivo di pensare che il latte della madre possa addirittura uccidere”.
Giacomino n. 3 del 15 novembre 1998
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