Minestre
e minestroni
di Brigida Stagno
Di fronte a spinaci, cavolfiori, bieta,
peperoni un “NO” secco è quasi la regola. Molto spesso è
difficile far mangiare le verdure ai bambini, che mostrano per questi alimenti
un vero e proprio rifiuto. Eppure, l’importanza di ortaggi e legumi per
difendere la salute e il benessere dell’organismo è stata dimostrata
ampiamente da studi clinici condotti in tutto il mondo. La maggior parte
delle fibre, delle vitamine e dei sali minerali, si trovano, infatti, proprio
nei vegetali, che non devono mai mancare sulla tavola.
“Grazie al loro contenuto in antiossidanti
– spiega il professor Marcello Ticca, ricercatore all’Istituto nazionale
della Nutrizione di Roma – le verdure ci proteggono dai radicali liberi,
implicati nell’insorgenza delle malattie cardiovascolari, e dei tumori.”
Ma questo non trascurabile particolare,
si sa, ai piccoli interessa ben poco. “Mangiare regolarmente la verdura
– aggiunge Ticca – aiuta a mantenere il peso forma, perché a parità
di peso questi alimenti contengono meno calorie, sono più voluminosi
e quindi aumentano il senso di sazietà. Ecco perché mangiare
verdure è utile per combattere anche l’obesità, un problema
sempre più diffuso anche tra i più piccoli: oggi il 30-35%
dei bambini tra i 5 e i 14 anni è in sovrappeso, soprattutto nel
Sud Italia”.
Ma quanta verdura bisogna mangiare?
“ Almeno una porzione al giorno, da associare a due porzioni di frutta,
un alimento che viene accettato più facilmente dal bambino per il
suo sapore dolce. L’ideale, però, sarebbero 5 porzioni al giorno,
tra vegetali e frutta”.
Ma, veniamo al dunque. Considerate
le note virtù di questi cibi, come riuscire a farli mangiare ai
nostri figli? “Innanzi tutto con il buon esempio – suggerisce Ticca – se
il bambino vede fin da piccolo mamma e papà che prendono volentieri
un piatto di insalata o di spinaci, piano piano si abituerà
all’idea che mangiare verdura è normale e prima o poi finirà
per accettarla. E’ poi importante proporre le verdure fin dalla più
tenera età, cioè appena il bambino viene svezzato”.
Inutile, poi, pretendere che ortaggi
e legumi piacciano tutti indistintamente. Se il bambino preferisce le carote
e considera “cattivi” i carciofi , accontentiamolo. Con gli anni, l’apprezzamento
per una gamma più vasta di vegetali, è quasi automatico.
Certo, qualche trucchetto è d’obbligo: nei piccoli più ostinati
le verdure non vanno presentate nude e crude, ma, per esempio, sotto forma
di sformati o mischiati nella pasta asciutta.
Non solo, ma in certi casi bisogna
mascherare anche il loro odore con erbe aromatiche, in modo da stimolare
il palato anche del bambino più schizzinoso.
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