Musica
e movimento: il corpo che… ascolta
(Prima parte)
“I primi momenti erano
sempre dedicati al muoversi sulla musica (…) lei non interveniva mai a
correggere , né insegnava i movimenti. Sapeva bene la regola
che rispetta i bambini: la
musica parla da sola, dire cosa si “deve” fare non serve, uccide l’ascolto.”*
Queste parole, scritte
in ricordo di Vittoria Fresco, didatta musicale e insegnante Montessoriana,
sono una sintesi ideale di quello che potrei definire il muoversi con la
musica, o meglio, il lasciare che la musica ci muova.
Praticamente tutte le
metodologie di didattica musicale rivolte all’infanzia concordano su un
punto fondamentale: il movimento è basilare
rispetto allo sviluppo del senso ritmico e della musicalità del
bambino.
L’affermazione potrebbe
sembrare banale visto che muoversi ascoltando musica è per tanti
di noi la cosa più naturale del mondo, ma non è così.
Importanti didatti del passato come Orff , Dalcroze, Willems ecc. avevano
intuito l’importanza di rendere il movimento parte integrante del percorso
di apprendimento musicale enfatizzando l’uso di danze popolari e di attività
ritmico-motorie nella didattica musicale rivolta all’infanzia. Grazie alle
recenti ricerche che sono alla base della teoria dell’apprendimento musicale
di Edwin Gordon, oggi possiamo dire che ancor più delle danze e
delle attività ritmico-motorie in senso stretto (battere le mani
o i piedi, percuotere ritmicamente semplici strumenti a percussione ecc.)
è
il movimento libero ed espressivo che favorisce un sviluppo ottimale del
senso ritmico nei bambini in giovane età.
Ciò che
è importante infatti non è tanto sottolineare la pulsazione
ritmica che, fra l’altro, è così evidente da indurci spesso
a muovere automaticamente il piede o a tamburellare con le dita sul tavolo
a tempo di musica, quanto il fluire del tempo come un’entità
continua.
In
parole semplici si tratta di lasciar muovere il bambino liberamente durante
l’ascolto della musica muovendosi insieme a lui in modo espressivo, libero
e a fluente, non necessariamente sottolineando la pulsazione ritmica della
musica che si ascolta.
(fine prima parte)
Andrea Apostoli - Esperto
in educazione musicale responsabile didattico di Musica in Fasce®
* Grazia Honegger Fresco
in ricordo di Vittoria Fresco in “il quaderno Montessori” 35, 1992.