Le
noccioline? Mangiale tu!
di Claudia Giannini
“Le noccioline? Mangiale tu”.
E anche le patatine bisunte, i pop corn, i panini col salame, le mele marce,
la lattuga appassita e le mille delizie, o schifezze, che i nostri bambini,
unitamente ad un gran numero di più imperdonabili giuggioloni, rifilano
da sempre, in omaggio ad una tradizione consolidata e sciagurata, agli
animali dello Zoo di ieri, del Bioparco di oggi.
Ahimè: cambiata la denominazione,
lo scellerato malcostume dei visitatori è rimasto lo stesso. E il
mal di pancia delle povere bestie, anche.
Gli inviti a rispettare la dieta degli
animali continuano a cadere nel vuoto e invano cartelli garbati – forse
fin troppo, a giudicare dai risultati – invitano i visitatori ad avere
comprensione per i torcibudella di gorilla, elefanti, ippopotami, orsi
bruni, caprette tibetane e tutte quelle povere bestie a portato di lancio
di generi più o meno commestibili. Per questa ragione, l'amministrazione
del Bioparco si è vista costretta - sia pure a malincuore, giacchè
la filosofia di un Bioparco non è certo quella di ingabbiare sempre
più tenacemente gli animali - ad installare delle reti di
protezione attorno alle gabbie delle scimmie, che impediscono ai visitatore
di trasformare le loro giornate in ininterrotte, micidiali, grandi abbuffate.
Rimpinzati di cibarie indigeribili
per i loro stomaci, gli animali del Bioparco – come se non bastasse l’essere
costretti ad una sia pur dorata prigionia – pagano infatti il divertimento
dei nostri bambini con malesseri spesso molto seri. Ciò, soprattutto
in coincidenza con i periodi di maggiore afflusso, quando l’indebita pappatoria
procede a ritmo serrato per tutto il giorno. A Pasqua, orsi e gorilla dovettero
fare i conti con pesanti problemi di digestione, nausea e diarrea. Nelle
recenti festività di novembre si è replicato e uno scimpanzè
si è seriamente ammalato. A Natale, l’allegro lancio di noccioline
e quant’altro, da parte dei nostri inconsapevoli piccini, potrebbe
finire per far secca qualche incolpevole bestiola. Sta a noi impedire che
questo avvenga. Sta a noi insegnare loro che l'amore per gli animali si
manifesta anche nel rinunciare allo spettacolo sfizioso della scimmia che
afferra la nocciolina.
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