Marciapiedi: arrivano le Suzuki aspiracacca
Per le affissioni abusive, invece, solo olio di gomito per gli operatori
dell'AMA
Il problema c’è e si tocca, anzi, si calpesta.
E il Comune cosa fa? Compra 5 moto-aspiracacca e comincia a pulire
i marciapiedi della Capitale.
Dallo scorso anno (precisamente dal mese di febbraio) sono entrate
in servizio “per la rimozione delle deiezioni canine” 5 KAMOTO:
grosse motociclette SUZUKI 350 DR con turbina aspirante e ed un bidone
raccoglitore.
La KAMOTO aspira gli escrementi nei parchi urbani, sui marciapiedi
e sotto i portici, senza che l’addetto alle pulizie debba scendere dal
mezzo. Appena individuato il rifiuto, l’operatore si avvicina con la ruota
anteriore, prende l’apposito tubo aspirante, aspira e tutto finisce
nel serbatoio posteriore.
Se il marciapiede rimane sporco, premendo un tasto sul manubrio
fuoriesce un getto d’acqua per un piccolo lavaggio della macchia e del
cattivo odore.
Insomma, Roma come Parigi dove – sarà perché ci sono
più cani, o sarà perché i marciapiedi sono più
grandi - quello degli escrementi è un grandissimo problema che l’amministrazione
pubblica sta combattendo da anni sia con multe salate, sia con le moto-aspiranti,
sia facendo veri e propri appelli alla popolazione.
Anche a Roma sono previste multe (fino a 200 mila lire) per i proprietari
dei cani che non raccolgono gli escrementi dei propri “amici a quattro
zampe” .
Le multe dovrebbero scoraggiare questi atti di inciviltà.
Perché, allora, non funzionano?
Perché sono poche le persone addette ai controlli: soltanto
10 Agenti Accertatori dell’AMA per tutta la città che – come
i vigili urbani – per fare le multe devono cogliere “sul fatto” chi non
fa uso della paletta. E quale cane oserebbe mai fare la popò davanti
ad una divisa?
Così, facendo appello al senso di responsabilità dei
proprietari dei cani e nella speranza che l’AMA assuma altro personale
per i controlli e compri altre KAMOTO per pulire i nostri marciapiedi,
accontentiamoci di un numero verde 800867035 per
segnalare quali sono le strade e i marciapiedi che hanno maggior bisogno
di pulizia.
L'AMA, oltre alle KAMOTO, sta sperimentando anche
uno speciale tubo che - attaccato ad uno zainetto che l'operatore
porta in spalla alla maniera di Ghosbaster - spara un forte getto di aria
per rimuovere carte e cartacce che si depositano sotto le automobili in
sosta e spostarle in strada dove vengono raccolte dalle apposite macchine.
Nessuna nuova tecnologia, invece, in aiuto degli
operatori dell'Ama che devono rimuovere manualmente i manifesti abusivi
sui muri della città. Un lavoraccio - si sfogano - e non facciamo
in tempo a toglierli che già li hanno riattaccati. E i vigili? Anche
loro sono coinvolti "manualmente" nella lotta contro "attacchino selvaggio"
. Stanno li, ore e ore davanti ai manifesti abusivi, a verbalizzare, cioè
a scrivere e descrivere tutto il contenuto del manifesto, comprese quelle
lettere piccole piccole che rimandano alla tipografia.
E con l'atroce dubbio che nessuno pagherà
mai quelle multe!
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