Una
gita in Parlamento
Sapevate che la polizia si chiama in romanesco “madama”? Perché, un tempo - quando Roma era ancora la capitale dello Stato pontificio - a Palazzo Madama (oggi sede del Senato della Repubblica) ci stava la gendarmeria pontificia? E sapevate che l'aula di Palazzo Montecitorio (il cuore della Camera dei deputati) è stata ricavata da un cortile? Questo e molto altro vi racconteranno le guide (informatissime) se deciderete (che siate insegnanti, zii, genitori o, come si dice, chi ne fa le veci...) di portare i vostri bambini a visitare i palazzi del potere. Giacomino vi spiega come fare. Per i comuni cittadini e per le loro famigliole non è difficile. La Camera dei deputati è aperta (si entra gratis) ai curiosi la prima domenica del mese, dalle 10 di mattina alle 6 di sera. Naturalmente occorre mettersi in fila e aspettare con pazienza. Per Palazzo Madama, stessa coda all'ingresso, nessun biglietto da pagare, ma l'appuntamento è per il primo sabato mattina di ogni mese. Passiamo ora alle scuole, ma ricordatevi che, in Parlamento, non sono ammessi bambini che frequentano classi inferiori alla quinta. "Oltretutto - spiega Annalisa Pazzaglia, mamma di Giulia (3anni) e funzionaria in Senato - non si divertirebbero neppure. Invece i più grandi restano abbagliati. Soprattutto dall'aula". Passiamo al dunque, tenendo presente però che per quest'anno scolastico (1999-2000) le visite delle classi a Palazzo Madama sono già tutte prenotate, mentre per la Camera i primi posti disponibili sono a maggio del 2000. Quindi affrettatevi a scrivere. Per
ammirare Palazzo Montecitorio, con la sua splendida aula liberty e il maestoso
corridoio, il transatlantico, scrivete su carta intestata della scuola
e con firma del preside a:
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