Una
scampagnata... a Roma
DI Bendetta de Vito C'è un parco immenso, a due-passi-due da San Giovanni, dove si può stare all'aria aperta e magari mangiare un panino tra cavalli e pecore. E' il parco della Caffarella che comincia lambendo la Via Cilicia (all'altezza della Porta di San Sebastiano) e arriva fino alla tomba di Cecilia Metella (volendo si può fare tutto il tragitto a piedi, ma che fatica!). Passeggiare per il parco della Caffarella è come fare un passo indietro nella storia, nell'agro romano del marchese del Grillo: pensate che, nel vecchio casale della Vaccareccia (cioè nel bel mezzo del parco) si può persino comprare la ricotta! E che cosa dire poi dei girini che, a primavera, compiono la loro metamorfosi nelle magre acque del fiumicello Almone? Spiarli è un'emozione grande. Insomma, una bellezza e per di più raggiungibilissimo. Giacomino vi consiglia di entrare da via Bitinia che si imbocca girando sulla sinistra, una volta attraversate piazza Galeria e il ponte sulla ferrovia. Tutto questo, bisogna precisarlo, se non avete carrozzine o passeggini al seguito. I piccolini, portateli nello zainetto o in marsupio. Per arrivare al fiumicello Almone e ammirare la vegetazione e i pioppi d'argento (che in primavera seminano le felliniane "steline") nonché i girini, occorre superare la valle dei cani, costeggiare le piccole aziende agricole recintate e scendere fin dove un tronco d'albero funge da ponte sull'acqua. E' da lì che iniziano i campi, guardati a vista, ohinoi, dalle palazzine degli anni Sessanta. Di solito, nel campo sulla destra, pascolano i cavalli. Per vedere il gregge della Vaccareccia (attenti ai maremmani da guardia!) occorre attraversare i campi sulla sinistra e raggiungere il casale. Se la dea bendata è di buon umore, poi, si può assistere alla nascita di un agnellino! Autobus consigliati: 628 e 4. La fermata
più vicina a piazza Galeria è su Via Satrico.
|