Il
presepe del re di Napoli
Vicino al Foro Romano, nella basilica
dei SS. Cosma e Damiano c'è uno dei più bei presepi napoletani
del Settecento, collocato qui nel 1939. Andatelo a vedere, non rimarrete
delusi! Realizzato per il re delle Due Sicilie, Carlo III di Borbone, che
di presepi fu un vero intenditore tanto che egli stesso si dilettava a
creare statuine, le sue dimensioni sono davvero maestose: è lungo
sedici metri, alto nove e profondo sette. Le figure sono degli autentici
piccoli capolavori di realismo che videro impegnati per la loro realizzazione
in legno, terracotta, porcellana e rivestimenti di stoffa alcuni dei più
rinomati scultori napoletani come Celebrano, Gori, Mosca, Sammartino, Schettini,
Vaccaro e Vassallo. Gli artigiani specializzati in oggetti domestici fornirono
le pentole, le ceste di paglia intrecciata, le stoviglie, tutte in miniatura
ma identiche a quelle vere. La nascita di Gesù è ambientata
in un paesaggio con case, botteghe, montagne, alberi e persino le rovine
di un tempio romano, sotto i cui architravi sorge il muro di un'antica
stalla da cui fanno capolino il bue, l'asino e gli angioletti che fanno
compagnia al Bambinello. Immerse nella fioca luce che illumina la Santa
notte si svolgono numerose scene: cercate il pescivendolo con la sua bottega,
i popolani che ballano al suono delle zampogne e dei tamburelli, l'arrivo
dei Magi con i loro doni preziosi portati dal corteo principesco che li
segue, le donne che attingono acqua alla fonte, il peperoncino appeso alla
balaustra e il cestino calato dalla finestra proprio come avviene ancora
oggi in certi quartieri di Roma. Se la visita vi appassionerà -
e siamo certi che sarà così - non mancate di prendere parte
alle numerose manifestazioni che l'Assessorato alle politiche per la città
organizza proprio in tema di presepi per i bambini romani e non. Il calendario
inizia il 3 dicembre, quando nella Sala del Bramante in Piazza del Popolo,
nell'ambito della mostra "100 Presepi", verrà attivato un laboratorio
dedicato al "Presepe come gioco" in cui i giovani partecipanti potranno
imparare come realizzare un presepio (dal 3 dicembre al 23 gennaio 2000).
Ma
il momento più importante di questo calendario natalizio sarà
, naturalmente, il 25 dicembre a Piazza San Pietro. I bambini, che
dalle 17 alle 19 saranno ripresi in diretta dalla televisione, potranno
assistere al presepe vivente i cui personaggi saranno interpretati dai
giovani allievi dell'Accademia Nazionale di Danza di Roma. Seguiranno dei
concerti: il coro Pueri Cantores (cioè i fanciulli cantori) di Vicenza
e il laboratorio teatrale "Il Bugiardo" eseguiranno rispettivamente la
parte cantata e la parte recitata della "Missa Pro Marco Papa" composta
da Rosarita Buccella. Inoltre, un coro formato da 2.500 bambini, scolari
di alcune elementari italiane, si esibirà in canti tradizionali
natalizi.
La Basilica dei
Santi Cosma e Damiano sta in Via dei Fori imperiali, 1.
Gli orari di
visita, validi per tutti i giorni della settimana, sono dalle 9,30 alle
12,30 e dalle 15 alle 18,30. Ma, ci dicono i religiosi, è meglio
visitarlo di pomeriggio.
Storia del presepe
La notte di Natale del 1223 gli abitanti
di Greccio, in Sabina, accorsero a vedere il presepio vivente allestito
da San Francesco d'Assisi nel bosco di lecci vicino al paese. Il primo
presepe inanimato, quello che nel 1280 Arnolfo di Cambio scolpì
nel marmo a S. Maria Maggiore, dove si conservava una reliquia della mangiatoia
(in latino praesepium o praesepe), richiamò anch'esso molti fedeli.
Fu proprio il grande interesse suscitato da queste antiche rappresentazioni
a suggerire nel Cinquecento agli ordini religiosi di promuovere l'allestimento
di presepi mobili nelle chiese e nelle case durante il Natale. Nel Seicento,
quando i presepi furono ambientati in scenografie barocche, e nel
Settecento, epoca in cui apparvero le riproduzioni delle rovine romane,
in Italia fiorirono botteghe specializzate, con stili diversi: a Roma si
facevano grotte dal fondo aperto su fantasmagoriche scene naturali e figurine
con materiali poveri; a Napoli, invece, le statuine erano dei capolavori
realizzati da artisti e collocate in ampi paesaggi ricchi di personaggi
e di scene ispirate alla vita di tutti i giorni.
|