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Generale
‘The Dangerous Book for Boys’ (’Il libro pericoloso per i bambini maschi’)
Friday, 23/6/2006
Il segreto di questo nuovo fenomeno editoriale, targato UK, è la nostalgia. Il valore sociale, invece, potrebbe andare ben oltre i confini di qualche piacevole ricordo dell’infanzia e - risvegliando nei genitori il piacere dei giochi all’aria aperta – “rischia� di far scoprire alle nuove generazioni quanto è bello giocare fuori casa.
Di cosa parla? Di fionde, catapulte e case sugli alberi. Parla di giochi all’aria aperta, di scoperte eccitanti, di pirati, dinosauri e luoghi segreti da scoprire.
Ma cos’è? Un libro per insegnare ai bambini a giocare? Sarebbe scandaloso!
 “Vendiamo a persone con la carta di credito, quindi non ai bambini� ha dichiarato Kes Nielsen di Amazon. Così lo comprano gli adulti, siano essi genitori o zii o anche single che, insieme alle pagine stampate, si riappropriano di una parte della loro infanzia, quella davvero spensierata, quando il tempo non era scandito dai minuti che corrono inesorabili. Quando le giornate iniziavano senza pianificazione e terminavano con un immenso bagaglio di esperienze e qualche ginocchio sbucciato.
30-40 anni fa, quando TV, Play station e computer non avevano ancora colonizzato le nostre abitazioni, e le automobili non avevano rotto gli argini delle strade, c’era ancora qualche angolo nascosto da scoprire nelle città e nei piccoli centri della vecchia Europa.
Per gli autori, i fratelli Conn e Hal Iggulden, il libro e’ stato un modo per celebrare la loro infanzia e ricordare a grandi e piccini come l’avventura ed un po’ di rischio siano una parte integrante della crescita. ‘Speriamo che serva a distogliere dai loro computer questi bambini di 10 anni dal viso pallido. Tutto e’ proibito al giorno d’oggi, ma e’ bene ricordare che il posto piu’ sicuro al mondo e’ una gabbia. Quando sei bambino, il pericolo e’ emozionante. Questo libro sara’ un punto di riferimento per me e mio figlio Cameron che ha cinque anni. Speriamo che le attivita’ all’aperto ed i giochi tradizionali tornino in augeâ€?, ha detto Conn Iggulden al Times.Â
Ma le gabbie di cui parla l’autore del libro sembrano avere – nel nostro Paese - sbarre mentali più che limitazioni fisiche. E’ vero che le città e i piccoli centri soffrono di mancanza di spazi per i più giovani. Ma, anche li dove questi spazi ci sono, la paura diventa il limite insuperabile della libertà di movimento dei ragazzi. E la paura è generata da fatti e misfatti raccontati e amplificati con ossessione dalla TV e dai giornali.Â
“Perdere di vista un bambino� oramai vuol dire rischiare di perderlo perché qualcuno lo ruba e lo porta via. Rilassarsi all’aria aperta, magari durante un pic-nic, e lasciare che i propri figli vadano alla scoperta dei segreti della natura diventa inevitabilmente il triste ricordo di una fatto di cronaca nera che ha come vittima una bambina di pochi anni.
La società è pericolosa. La gente è nemica. I cespugli sono “il luogo del delitto�. Un sorriso è un’arma di adescamento.
Ben venga un libro che ricorda a chi non è più bambino quanto era piacevole l’infanzia. Dice Margaret Morrissey, della federazione britannica delle associazioni di genitori e insegnanti:â€?C’e’ molta pressione sui bambini affinche’ diventino presto adulti e sofisticati. Non riescono piu’ a scoprire da soli le cose. Tutto viene dato loro su un piatto d’argento. Ma la felicita’ dell’infanzia sta nello scoprire da soli le coseâ€?.
A questo punto potrei invitarti a partecipare ad un dibattito on line sul tema. Oppure potrei invitarti a scrivere su un blog le tue esperienze.
Ti invito, invece, a spegnere questo computer, buttare il telecomando TV dalla finestra, fare 5 respiri profondi e scoprire quanto è bello sentirsi liberi!
Sara Musa
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Protesta contro il blocco delle adozioni internazionali
Saturday, 17/6/2006
Sono 33 le organizzazioni non governative che protestano formalmente contro il blocco delle adozioni internazionali dall’entrata in vigore della nuova normativa, il primo gennaio 2005.
Lo fanno con una lettera aperta, pubblicata sul Financial Times- e rivolta a Romania e Unione europea, a firma di enti autorizzati e associazioni umanitarie europee tra cui l’italiana ‘Amici dei Bambini’ e molte organizzazioni rumene.
Diversi i problemi messi in luce dalle Ong alla vigilia dell’entrata della Romania nella Ue, il prossimo ottobre.
“Numerosi funzionari rumeni continuano a non rispettare la Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia, la Convenzione dell’Aja sulla protezione dei minori, la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e il rapporto del Parlamento Europeo del dicembre 2005- recita la lettera- e la maggior parte dei cittadini e dei parlamentari europei non conosce la verita’”.
Sono migliaia i bambini che vengono abbandonati ogni anno e che entrano in una “terra di nessuno” giuridica, dove per mancanza di un documento di nascita o del consenso del genitore che li abbandona, non possono essere dati in affido o adottati, e spesso non possono accedere all’educazione o a cure mediche.
La recente legislazione approvata e definita dal commissario europeo per l’allargamento, Olli Rehn, “pienamente in linea con gli standard Ue e con la Convenzione Onu sui Diritti del bambino”, e’ in realta’ “applicata sporadicamente con un’interpretazione opportunistica e con sanzioni che, in caso di violazione, sono rare”.
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Alla Fiera di Roma il 14 e 15 giugno convegno sugli asili nido
Wednesday, 14/6/2006
Trent’anni di asili nido nella Capitale, dalla fine degli anni Settanta ad oggi. Il sistema capitolino dei nidi festeggia il suo primo trentennio con un convegno dal titolo “30 anni di nidi a Roma: riflessioni e prospettive”, che si terra’ mercoledi’ 14 e giovedi’ 15 giugno, dalle 15.30, nella sala Colonna della Fiera di Roma in via Cristoforo Colombo 293.
Le due giornate saranno un’occasione per fare il punto sullo stato dei servizi dedicati ai bambini da 0 a 36 mesi, sulla rete di asili che si e’ sviluppata in citta’ e sull’evoluzione pedagogica e culturale degli ultimi anni. Per due pomeriggi si potra’ anche visitare una mostra che racconta la storia degli asili nido della Capitale. L’iniziativa e’ promossa dall’assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune. Si comincia il 14 alle 15.30 con l’introduzione ai lavori dell’assessore capitolino alla Scuola Maria Coscia. Il programma prevede poi i saluti del sindaco Walter Veltroni. A seguire interverranno esperti del settore. Concludera’ la prima giornata Simona Marchini, attrice e ambasciatrice Unicef. Poi si riprende il 15 sempre alle 15.30. Tra le autorita’ sono stati invitati a partecipare anche l’onorevole Rosy Bindi, ministro per la Famiglia, Barbara Pollastrini, ministro per le Pari Opportunita’, Alessandra Mandarelli assessore ai servizi sociali della Regione Lazio e Antonio Rosati, assessore al Bilancio della Provincia di Roma
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Anche in Italia c’è la Fondazione Semper Altius Onlus nata dalla congregazione religiosa cattolica dei Legionari di Cristo
Tuesday, 13/6/2006
In programma anche l’apertura di sportelli di consulenza giuridica, psicologica e medica per gli immigrati. Tra le altre iniziative ci sono il Villaggio dei Ragazzi, a Maddaloni (Caserta), con 1.600 studenti, e ‘Angeli per un giorno’, in favore dei bambini bisognosi delle periferie delle citta’ italiane. Gli ‘angeli’ sono volontari, divisi in gruppi, che prendono in custodia alcuni bimbi, accompagnandoli e assistendoli durante la giornata.
L’attivita’ della fondazione e’ stata presentata a Roma in occasione di un concerto di beneficenza della Guardia di Finanza all’auditorium della Conciliazione. Nel corso della serata e’ stata annunciata una collaborazione tra laAnche in Italia c’è la Fondazione Semper Altius Onlus che si dedichera’ ad attivita’ nell’area dell’aiuto ai minori non accompagnati.
e l’Universita’ Europea di Roma (www.unier.it), che ha festeggiato la conclusione del suo primo anno accademico.
La Fondazione Semper Altius, nata dalla congregazione religiosa cattolica dei Legionari di Cristo, gia’ attiva in diversi paesi, ha appena iniziato la sua attivita’ anche in Italia. La sua missione e’ quella di ‘trasformare, per mezzo di servizi di educazione, salute e sviluppo, la vita di tante persone che vivono nell’indigenza. Il motto della fondazione e’ ‘Carita’ che trasforma’. Una carita’ che non vuole fermarsi soltanto all’aiuto economico, ma che punta alla formazione, all’educazione e alla crescita dei piu’ poveri, affinche’ tutti possano avere le stesse possibilita’ nella vita e conquistare un futuro dignitoso’.
La Fondazione Semper Altius (www.altius.org) ha anche annunciato la costruzione di una scuola per i bambini poveri del Guatemala, che andra’ ad aggiungersi alle altre 23 gia’ attive in 7 Paesi del Sud America (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, El Salvador, Messico e Venezuela), con piu’ di 15.000 alunni.
Tramite queste scuole, che fanno parte della rete ‘Mano Amica’, i fanciulli che non hanno risorse economiche vengono educati ed accompagnati fino ai gradi piu’ alti dell’istruzione.
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Sotto processo il medico che denunciò il legame tra il vaccino del morbillo e l’autismo
Monday, 12/6/2006
Andrew Wakefield, il medico che nel 1998 denuncio’ il legame tra il vaccino Mmr (morbillo, parotite, rosolia) e l’autismo finira’ sul banco degli accusati: il General Medical Council britannico ha deciso di metterlo sotto processo per mancanza di etica professionale e la misura, scrive il quotidiano ‘The Independent’, dovrebbe scrivere la parola fine su un dibattito che, da anni, ha risonanza mondiale.
Andrew Wakefiel, il cui studio apparve su ‘Lancet’, e’ accusato di aver pubblicato una ricerca “non adeguatamente fondata”, di aver ottenuto fondi “in maniera sconveniente” e di aver sottoposto bambini a ricerche “non necessarie e invasive”.
Quando apparve sull’autorevole rivista medica britannica, l’articolo scateno’ una vivace polemica che, stando alle statistiche, negli anni successivi sembro’ convincere molti genitori a boicottare il vaccino trivalente e fece calare la percentuale dei bambini immunizzati.
Nel 2004, si scopri’ che, all’epoca in cui compiva la ricerca, Wakefield aveva ricevuto 55.000 dollari dal Legal Aid Board (gli avvocati dei genitori dei bimbi con danni neurologici apparentemente legati all’Mmr) per cercare prove da utilizzare in un’eventuale azione legale contro le industrie farmaceutiche; e ‘Lancet’ lo accuso’ di non aver dichiarato l’eventuale conflitto di interesse che avrebbe potuto influenzare le sue ricerche
Agi
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I papà giapponesi non si prendono cura dei figli
Monday, 12/6/2006
Più dell’80% dei padri che ha bambini al di sotto i 12 mesi lascia quasi interamente alle mogli la cura dei bambini. E le mogli? Per il momento ci stanno, ma il malumore serpeggia.
Solo il 9%, però, alza un po’ la voce e accusa i mariti di disinteressarsi dei figli.
Per le mamme giapponesi (94,7% ) i papà possono – al massimo – far giocare i piccini. E mica tutti i giorni! Si accontentato di mollare il pupo un paio di volte la settimana. Non di più.
E solo per un momento ludico. Quando si tratta di nutrirli o di metterli a nanna ecco le donne del Sol levante si spaccano  e solo il 50% dice si farsi aiutare dai mariti.
Questa fotografia di un Giappone un po’ in ritardo sui nuovi ruoli parentali è stata pubblicata oggi dal quotidiano ‘Yomiuri’. Stupisce – ma fino ad un certo punto – che le donne orientali siano ancora così “incastonateâ€? in ruoli che per noi occidentali sono quasi anacronistici. Eppure, fra le donne giapponesi qualcosa si muove.
Rispetto a 10 anni fa, infatti, quando le aspettative di farsi aiutare dal papà nella gestione del bebè erano del 74%, quest’ultima indagine rivela che la percentuale delle donne che timidamente dichiarano che sarebbero più contente se i papà si facessero maggiormente carico dei figli è salita all’82%.
Controtendenza, invece, per quanto riguarda la cura della casa. Se verso la metà degli anni Novanta il 50,8% delle mogli giapponesi auspicava un maggiore aiuto da parte dei mariti, oggi questa percentuale e’ scesa al 41,2.
La moderazione è virtù orientale
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Ai Mondiali di calcio 2006 c’è “Unicef Team� la squadra che aiuta i bambini con lo slogan “Uniti per i bambini, Uniti per la pace�
Saturday, 10/6/2006
La Coppa del mondo FIFA 2006 e’ anche l’occasione per il lancio dell'’UNICEF Team, la squadra che riunisce calciatori di livello mondiale e giovani giocatori dello sport piu’ popolare del mondo per aiutare i bambini colpiti dai conflitti armati e dalla violenza.
‘Nell’UNICEF Team trovano posto star del football del calibro di Francesco Totti o David Beckham, che hanno aderito alla campagna UNICEF ‘Uniti per i bambini, Uniti per la pace’, ma anche ragazzi e ragazze provenienti dai Paesi meno fortunati che nel pallone cercano la speranza di un riscatto.
Si tratta di una delle iniziative congiunte UNICEF- FIFA promosse in occasione della Coppa del Mondo di calcio Germania 2006, con lo slogan ‘Uniti per i Bambini, Uniti per la Pace’.
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La campagna sottolinea il ruolo del calcio nella promozione dei valori di pace e tolleranza in seno alle diverse comunita’ e a livello internazionale. L’UNICEF e la FIFA uniranno le forze durante la coppa del mondo 2006 per utilizzare uno dei maggiori eventi sportivi al mondo quale palcoscenico per mostrare come lo sport possa creare autostima, sicurezza e fiducia nei bambini.
Per l’occasione, e’ stato lanciato uno spot con la partecipazione dell'’UNICEF Team’, composta da 15 giocatori di fama internazionale che saranno presenti ai Mondiali, tra cui David Beckham e Francesco Totti, entrambi Goodwill Ambassador dell’UNICEF. Questi i 15 campioni dell'’UNICEF Team’ dei Campionati del Mondo 2006: David Beckham (Inghilterra); Emmanuel Abedayor (Togo); Michael Ballack (Germania); Didier Drogba (Costa d’Avorio); Thierry Henry (Francia); Tim Howard (USA); Rafael Marquez (Messico); Lionel Messi (Argentina); Hidetoshi Nakata (Giappone); Ji-Sung Park (Corea); Eduardo Tenorio (Ecuador); Francesco Totti (Italia); Edwin van der Sar (Olanda); Paolo Wanchope (Costa Rica); Dwight Yorke (Trinidad).
‘Ho tifato per il piccolo Boris - (uno dei bambini protagonisti) ha dichiarato Francesco Totti, Ambasciatore dell’UNICEF Italia dal 2003 - con la stessa passione che hanno i bambini che tifano per i loro idoli sportivi. Voglio ribadire ancora una volta che tutti i bambini del mondo hanno il diritto di giocare e divertirsi. Spero che questi Campionati del Mondo di Calcio di Germania 2006 ci trovino tutti ‘Uniti per i Bambini, uniti per la Pace’.
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Auguri a Comencini, il regista dei bambini, che compie 90 anni
Thursday, 8/6/2006
Tanti auguri a Luigi Comencini, regista e patriarca del cinema italiano che compie oggi novanta anni. I suoi 43 film hanno fatto ridere e piangere più di una generazione.
La sua carriera è cominciata nel 1946 con ‘Bambini in citta’ e si è chiusa quasi mezzo secolo dopo con il remake di ‘Marcellino pane e vino’ (1992), dove ha cercato di restituire un piccolo ’santino’ cattolico a una dimensione laica e non lacrimosa.
Ce n’e’ abbastanza, dunque, per legittimare, a uno sguardo superficiale, l’immagine stereotipata di Luigi Comencini come del ‘regista dei bambini’. Infatti quest’ etichetta gli e’ rimasta sempre appiccicata addosso, e attraversa quasi tutta le fasi della sua carriera, da ‘Proibito rubare’ (1948), a ‘La finestra sul luna park’ (1957), ‘Incompreso’ (1967), ‘Le avventura di Pinocchio’ (1972), ‘Voltati Eugenio’ (1980), fino a ‘Cuore’ per la tv, del 1986.
‘Non e’ che i bambini mi piacciano in modo speciale - spiego’ molti anni piu’ tardi - E’ che sono una specie a parte, generalmente indifesa e oppressa dagli adulti. Attraverso i loro occhi il mondo si vede meglio, e nelle loro rabbie, gioie e anche egoismi trovi spesso molta piu’ schiettezza, che negli adulti’. Parole che forse non sono un intento di poetica, pero’ tutta la sua opera e’ dedicata agli indifesi, agli sconfitti, alle donne e - appunto - ai bambini.
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A Torino vengono premiati i bambini che vanno a scuola a piedi
Tuesday, 6/6/2006
Un premio, sì un bel “bigliettoneâ€? da 1.500 euro è stato assegnato ieri alla scuola media statale Quarini di Chieri che ha aderito al progetto della provincia di Torino ‘A scuola camminando’. Per dare una risposta concreta ai problemi del traffico le scuole elementari e medie della provincia sono state invitate ad individuare percorsi a piedi che, partendo da diversi punti di ritrovo, conducessero i piccoli studenti in classe senza correre rischi in strada.
I lavori egli alunni sono stati valutati sulla base di parametri come il numero di giornate effettuate, il numero delle classi dei bambini coinvolti, la partecipazione dei vigili urbani, dei genitori e dei volontari. Sono state 31 le direzione didattiche che hanno partecipato al concorso per un totale di 36 scuole.
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‘Ogni attivita’ umana ha un impatto sull’ambiente - spiega Angela Massaglia, assessore allo Sviluppo sostenibile della Provincia di Torino- e’ bene che anche i bambini ne siano consapevoli e assumendo fin dai primi anni di scuola comportamenti rispettosi del loro habitat’.
Al secondo posto – in questa fantastica iniziativa – si è piazzata la scuola Vittorio Alfieri di Torino che ha ricevuto un premio di 1250 euro, mentre il terzo classificato e’ l’istituto comprensivo di Nole, con un premio di mille euro. Seguono la direzione didattica Primo circolo di Rivoli, il circolo didattico Tapparelli a Azeglio.
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Bertinotti ai bambini: la Camera dei Deputati deve essere come una “casa del popolo”
Monday, 5/6/2006
La Camera dei deputati deve essere come ‘una casa del popolo’. Usa, come lui stesso la definisce una ‘metafora’ il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, per spiegare ai bambini di una scolaresca saliti fino a Barbiana, luogo storico dove insegno’ don Lorenzo Milani, i rapporti tra istituzioni e cittadini.
Prima di entrare nella austera casa che vide l’opera del sacerdote fiorentino, parlando con gli scolari e gli insegnanti, Bertinotti ha affermato: ‘Il presidente della Camera deve cercare di aiutare la Camera dei deputati ad essere un luogo aperto, a non essere una torre d’avorio. Deve essere invece - ha spiegato il suo pensiero ai suoi piccoli ascoltatori - un luogo dove i piccoli e i grandi, i maschi e le femmine, i nativi e i migranti, i ricchi ed i poveri possano considerare come una specie di casa del popolo, un luogo cioe’ dove si decidono le cose che interessano la tua vita e che, quindi, fara’ bene ad occuparsi, altrettanto bene, di te’.
Secondo il presidente della Camera, insomma, la Camera dei deputati, in quanto rappresentante del popolo non deve diventare ‘un luogo separato da esso per non trasformarsi in dannoso od inutile’.
Un insegnante ha poi chiesto se lo stesso don Milani potesse essere riconosciuto come un ‘onorevole’.
‘Certamente - ha risposto prontamente Bertinotti
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