Generale

BIBLOFESTIVAL SEMPRE PIU’ SU

Sunday, 30/7/2006


BIBLOFESTIVAL SEMPRE PIU’ SU Più giorni, più comuni, più appuntamenti serali, più iniziative e più autori

Patrocinato dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo il
Biblofestival, in programma il 28 e 29 maggio e dall’1 al 5 giugno 2005 -  nell’ area di Dalmine (Bergamo)- promuove anche quest’anno la lettura presso i ragazzi e gli adulti
Sin dalla prima edizione ha raccolto il gradimento del pubblico e degli operatori del settore, tanto da essere stato frequentato - nelle passate edizioni - anche da un pubblico extra-territoriale.
Forte di questi risultati Biblofestival quest’anno è durato 7 giorni anziché 5.
Sono stati coinvolti più Comuni, ci sono stati più spettacoli e incontri pubblici nella fascia serale, più autori e illustratori, il nuovo gioco “Alla ricerca di…Alice” e il curioso “spuntino in…mongolfiera” performance teatrale con bambini in… viaggio.

La direzione artistica del Biblofestival è di Paola Ferrario, Eraldo Maffioletti, Angela Manzoni e Daniela Stancheris, operatori culturali che da anni agiscono sul territorio bergamasco.
Il festival, che si è svolto in 18 comuni del Sistema Bibliotecario Intercomunale dell’Area  di Dalmine, è sostenuto dagli Assessorati alla Cultura dei Comuni aderenti (Almè, Arcene, Azzano Boltiere, Ciserano, Cologno al Serio, Curno, Dalmine, Mozzo, Osio Sopra, Osio Sotto, Paladina, Spirano, Stezzano, Verdellino, Verdello, Villa d’Almè e Urgnano) e patrocinato dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Bergamo.

Ogni giorno c’è stato un susseguirsi di iniziative gratuite per bambini, ragazzi e adulti. E’ tornato il Ludobus, vera propria ludoteca viaggiante,  attrezzato con il più svariato materiale per giocare in luoghi chiusi e all’aperto. Gli animatori professionisti hanno messo a disposizione dei bambini, nel rispetto di preferenze e fasce di età, strumenti di giocoleria e funamboleria, frisbee, palloni, racchettoni, ma anche materiali per disegnare e giochi da tavolo.
Ci sono stati incontri con autori di libri e illustratori, tanto amati dai lettori, (tra gli altri, Roberto Innocenti, Vivian Lamarque, Scarry Huck, Paola Zannoner), laboratori creativi, narrazioni (tra cui quelle curate da Valerio Bongiorno e Ferruccio Filippazzi) e teatro di strada (ritorna anche Saeed Fekry). Tutte le sere il pubblico ha assistito a spettacoli teatrali, tra i quali “Strip” di Stilema Teatro con Silvano Agostinelli, “Kinesis” e ”Caos” di Quelli di Grock “, “Di segno in segno” di Giallo Mare Minimal Teatro e “Acrobazie, storie e racconti” di Oreste Castagna e Claudio Madia.

Informazioni
Comune di Dalmine – Biblioteca Civica tel. 035 562593 – 035 563007
www.liberweb.it/biblofestival



BIBLOFESTIVAL 2005
Sabato 4 giugno
Curno
Parco Scuola Elementare Papa Giov. XXIII
località Marigolda
11,00-12,30 ludobus
14,00-16,30 ludobus
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
- Chiara Carrer “personaggi bizzarri a metà…”
- Dipartimento Educazione Castello di Rivoli “Libricromatici”
16,30 storie e racconti con il Teatro del Buratto
17,30 incontro con le autrici
Giusi Quarenghi e Chiara Carrer
18,30 teatro di strada Cirkus Giroldon

Boltiere - Centro Sportivo
11,30-12,30 Alla ricerca di…Alice. Dall’Europa al mondo, percorso gioco tra parole e figure.
Bambini 8/11 anni e genitori. Prenotazioni in biblioteca
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
- Clac Teatro “disegni dolci”
- Enea Discepoli “telaietti a tensione”
15,30 teatro di strada con il Duo Cremonesi
16,00 spettacolo di narrazione
Quelli di Grock: “L’omino del pane”
17,00-19,30 ludobus
17,00 incontro con l’autrice G. Orecchia
18,00 teatro di strada con il  Duo Cremonesi

Urgnano - Rocca
ore 21.00  Giusi Quarenghi e Chiara Carrer incontrano i loro lettori
ore 21.30  spettacolo teatrale “Caos”  Quelli di Grock - Milano
(spettacolo consigliato ai ragazzi e alle ragazze dai 10 anni ai giovani e agli adulti)

Domenica 5 giugno
Spirano - Parco di San Rocco
11,00-12,30 ludobus
14,00-16,30 ludobus
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
-Dada “pagine di natura. Ambiente come alfabeto”
- R. Gostoli “forbici magiche”
16,30 storie e racconti con il Teatro del Buratto
17,00 teatro di strada con Andrea Loreni
17,30 incontro con l’autore Guido Quarzo
18,30 teatro di strada con Andrea Loreni

Osio Sotto - Bosco dell’Itala
10,30-12,30 Alla ricerca di…Alice. Dall’Europa al mondo, percorso gioco tra parole e figure.
Bambini 8/11 anni e genitori. Prenotazioni in biblioteca
15,00-17,00  laboratori (prenotazioni in biblioteca):
- Corraini “tanta gente”
- Claudio Madia (quello dell’Albero Azzurro) “a scuola di circo”
16,30 storie e racconti con Ferruccio Filipazzi
17,00-19,30 ludobus
17,30 incontro con il fantasista e autore C. Madia
18,30 Col naso all’ingiù-storie della mongolfiera
con V. Bongiorno e F. Filipazzi
19,30 Spuntino e… per magia si vola in mongolfiera
(prenotazioni in biblioteca)
21,30 Arrivederci dall’alto…
Tutte le iniziative sono gratuite



BIBLOFESTIVAL 2005 calendario
Sabato 28 maggio
Dalmine
Parco del Centro Culturale/Biblioteca
10,30 inaugurazione Biblofestival
11,00-12,30 ludobus
14,30-16,30 ludobus
15,00-17,00  laboratori (prenotazioni in biblioteca):
 - Clac-Teatro “tracce e impronte”
 - Natale Panaro “creare con carta e cartoncino”
17,00 teatro di strada con  Saeed Fekri
17,45 incontro con l’autore e illustratore H. Scarry
18,30 Col naso all’ingiù-storie della mongolfiera
 con V. Bongiorno e F. Filipazzi
19,30 Spuntino e… per magia si vola in mongolfiera
 (prenotazioni in biblioteca)
21,30 Arrivederci dall’alto…

Cologno al Serio
Parco della Peschiera/ 
Rocca Municipale via Rocca
11,30 stuzzichini in musica 
 con V.  Bongiorno e F. Filipazzi
16,30 incontro con l’autore e illustratore H. Scarry
17,00-19,30 ludobus
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
 - Dada “uno fa due. Dal frammento all’intero”
 - Margit Kross “quando il vento incontra i colori, nascono girandole”
17,30 storie e racconti con Ferruccio Filipazzi
18,30 teatro di strada con Saeed Fekri

Osio Sopra - Villa Andreani
20,30 teatro di strada con Saeed Fekri
21,30 spettacolo teatrale “Strip” - Stilema Teatro – Torino
Domenica 29 maggio
Azzano S. Paolo - Parco Comunale 
11,00-12,30 ludobus
14,00-16,30 ludobus
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
 - Clelia Emy Benaglia “giocare con l’arte”
 - Corraini “i mobili delle favole”
16,30 storie e racconti con il Gruppo Tirit’Ere
17,00 teatro di strada con Adrian Key
17,30 incontro con l’autore Stefano Bordiglioni
18,30 teatro di strada con Adrian Key

Almé - Piazza Lemine
Villa  d’Almé
Parco Pubblico Papa Giovanni XXIII via A. Moro 
11,30 “stuzzichini di storie” 
 con Oreste Castagna - Villa d’Almè
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
 - Clac-Teatro “grande albero” - Villa d’Almè
 - Teatro del Buratto 
 “l’officina dei bambini” - Almè
16,30 storie e racconti con il Gruppo Liberavoce  - Almè
16,30 teatro di strada il duoReflex in 
 “Mister Meraviglia & Wattman”  - Villa d’Almè 
17,00-19,30 ludobus - Almè
  17,30 incontro con l’autrice
 Paola Zannoner - Villa d’Almè 
 (l’autrice incontra ragazzi/e dai 9 anni in su)
18,30 teatro di strada il duoReflex in
  “Mister Meraviglia & Wattman”  - Almè 

Mercoledì 1 giugno
Stezzano - Parco della Villa Comunale
21.30 spettacolo teatrale “Kinesis”- il cubo magico - Quelli di Grock – Milano

Giovedì 2 giugno
Mozzo - Parco Comunale e Biblioteca
11,00-12,30 ludobus
14,00-16,30 ludobus
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
 - Clelia Emy Benaglia “giocare con l’arte”
 - Federico Maggioni “rivoltiamoci”
16,30 storie e racconti con il Gruppo Liberavoce
17,00 teatro di strada Sicurteatro
 con Luigi Sicuranza
17,30 incontro con l’autriceVivian Lamarque
18,30 teatro di strada Sicurteatro con Luigi Sicuranza

Verdello - Parco della Villa Comunale
10,30-12,30 Alla ricerca di…Alice. Dall’Europa al  mondo, percorso gioco tra parole e figure.
 Bambini 8/11 anni e genitori. 
 Prenotazioni in biblioteca
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
 - Enea Discepoli “Pinocchio”
 - Teatro del Buratto “l’officina dei bambini”
16,30 storie e racconti con il Teatro del Buratto 
17,00-19,30 ludobus
17,30 incontro con l’illustratore e autore
 Roberto Innocenti
18,30 teatro di strada Cirkus Giroldon

Paladina - Piazza Libertà
ore 21,00 Claudio Madia, autore e acrobata di storie incontra bambini e ragazzi
ore 21.30  spettacolo teatrale - Oreste Castagna e Claudio Madia in “Acrobazie Storie e Racconti”

Venerdì 3 giugno
Ciserano - Centro Civico Piazza della Pace
11,00-12,30 ludobus
14,00-16,30 ludobus
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
 - Federico Maggioni “rivoltiamoci”
 - Dipartimento Educazione Castello di Rivoli “Libricromatici”
16,30 storie e racconti con Giallo Mare
17,00 teatro di strada
 Sicurteatro con Luigi Sicuranza
17,30 incontro con l’autore 
 Sebastiano Ruiz Mignone
18,30 teatro di strada
 Sicurteatro con Luigi Sicuranza

Arcene - Parco Biblioteca e Piazza della Civiltà Contadina
10,30-12,30 Alla ricerca di…Alice. Dall’Europa al mondo, percorso gioco tra parole e figure. 
Bambini 8/11 anni e genitori. Prenotazioni in biblioteca
14,30-16,30 laboratori (prenotazioni in biblioteca):
 - Enea Discepoli “aquiloni che passione”
 - P. Beneventi “storie multimediali all’improvviso”
16,30 spettacolo di narrazione
 Quelli di Grock: “L’omino del pane” 
17,00-19,30 ludobus
17,30 incontro con l’autrice S. Roncaglia accompagnata  all’organetto da R. Roncaglia
18,30 teatro di strada Cirkus Giroldon

Verdellino - Piazza del Comune/Centro Storico
ore 21.00   Silvia Roncaglia e Sebastiano Ruiz Mignone incontrano i loro lettori
ore 21.30   spettacolo teatrale “Di segno in segno” Giallo Mare Minimal Teatro – Empoli

Le tonsille: i cani da guardia del nostro organismo

Sunday, 30/7/2006

Le tonsille: i cani da guardia del nostro organismoIntervista al dottor Vinicio Di Biasio Medico Chirurgo specialista in Otorinolaringoiatria

Gola arrossata. Febbre alta. Antibiotici. Una “via crucis” per molti bambini. E per i loro genitori che – alle parole del medico ” deve togliere le tonsille” - vanno letteralmente in crisi. Vediamo, allora, di far luce su un argomento che riguarda da vicino molti bambini e turba la serenità di mamme e papà.

D – Cosa sono le Tonsille e a cosa servono?

R – Per usare un linguaggio figurato, possiamo definire le Tonsille come due cani da guardia del nostro organismo. Aggrediscono i germi che entrano dalla bocca, e riscaldano l’aria che immettiamo nei polmoni.

D – Quand’è che vanno tolte?

R - Quando si ammalano. Allora non sono più in grado di assolvere a questa funzione di “filtro” e, invece di difendere l’organismo, causano danni: nefriti, reumatismi, miocardite, endocardite, linfonodi del collo (laterocervicale) ingrossati, otiti.

D – I bambini, però, soffrono quasi tutti di mal di gola. Allora le tonsille vanno tolte a tutti?

R – No, certamente. Le Tonsille non vanno tolte solo perché il bambino ha qualche semplice mal di gola! Il campanello d’allarme deve suonare, invece, quando per 3-4 volte all’anno, si presentano tonsilliti batteriche con febbre alta.

D – Come distinguere una tonsillite batterica da un semplice mal di gola?

R – Solo il medico può diagnosticare una tonsillite batterica, e per farlo deve visitare il paziente e non può accontentarsi di un resoconoto telefonico approssimativo fatto dalla madre.

D – E’ sempre necessario intervenire chirurgicamente sulle tonsille malate?

R – No. Non tutte le tonsille che si infiammano devono necessariamente essere tolte. Si può tentare di curarle con antibiotici specifici che il medico prescrive dopo l’esame colturale che evidenzia il tipo di batterio.

D – A che età vanno tolte le Tonsille?

R – Se è necessario operare, è bene aspettare che il bambino abbia 3-4 anni.

D – E’ vero che i bambini che tolgono le Tonsille ingrassano?

R – No. E’ vero, però, che un bambino in salute mangia più volentieri.

D – C’è un periodo dell’anno in cui è preferibile fare l’intervento alle Tonsille?

R – E’ consigliabile la primavera e l’autunno, ma semplicemente per evitare colpi d’aria o broncopolmoniti che avrebbero terreno fertile su un fisico provato da un intervento chirurgico.

D – Spesso, a braccetto delle Tonsille vanno le Adenoidi. Quando è necessario intervenire anche su queste?

R – Le Adenoidi vanno tolte quando causano ricorrenti otiti, apnea notturna, rinorrea persistente.

D – L’intervento è traumatico?

R – No, si può fare anche in day hospital, e comunque basta una sola notte di degenza.

LA PRIMA VOLTA DALL’OCULISTA: OCCHIALI SI, OCCHIALI NO

Sunday, 30/7/2006


LA PRIMA VOLTA DALL’OCULISTA: OCCHIALI SI, OCCHIALI NO

Intervista al dottor Maurizio Terrana, Medico Chirurgo specialista in Clinica Oculistica e

Chirurgia Oculare presso la Fondazione G.B.Bietti per

l’Oftalmologia di Roma

D – A che età bisogna cominciare a controllare la vista?

R – Verso i 2 o 3 anni.

D – Non è un po’ troppo presto per una visita specialistica?

R – No, perchè se il bambino ha un difetto della vista bisogna scoprirlo e correggerlo al

più presto.

D – Cosa intende per difetto della vista?

R – La miopia, cioè la difficoltà a vedere da lontano. L’ipermetropia, la difficoltà a

vedere da vicino. L’astigmatismo che non permette una buona visione né da vicino né da

lontano.

D – In cosa consiste la prima visita oculistica?

R – I bambini piccoli, non sapendo leggere, vengono messi di fronte a disegni molto

semplici come la casa, l’albero ecc. di diverse grandezze. Per una corretta determinazione,

comunque, è necessario procedere ad una verifica del difetto con uno speciale apparecchio

computerizzato e dopo aver messo gocce di atropina (o sostanze simili) nell’occhio.

Personalmente, vado per gradi. Se il bambino risponde

bene al tabellone non procedo con le ulteriori verifiche per non spaventarlo. Se, invece,

ritengo necessaria la verifica chiedo ai genitori di collaborare lasciando che siano loro – a

casa - a mettere le gocce. L’esperienza mi ha insegnato che i questo modo i bambini non si

traumatizzano e collaborano meglio durante la visita.

D – Quando, invece, prescrivere gli occhiali?

R – Quando c’è un difetto elevato della vista e soprattutto quando c’è una diversa

gradazione nei due occhi, come nel caso dell’Ambliopia.

D – E se un bambino rifiuta gli occhiali rischia di peggiorare il difetto?

R – No, se il difetto è leggero. In genere, però, i bambini piccoli si lasciano convincere

abbastanza facilmente a indossare gli occhiali. I problemi, invece, insorgono nei più

grandicelli. Verso i 12 – 13 anni gli occhiali possono rappresentare per loro un grosso

problema psicologico.

D – Allora, cosa fare?

R – Se i ragazzi dimostrano senso di responsabilità possono usare le lenti a contatto

D – E’ se chiedono di eliminare il problema delle lenti con un intervento chirurgico?

R - Purtroppo non è possibile. Gli interventi di chirurgia refrattiva si possono fare solo

quando il difetto di vista si è stabilizzato cioè verso i 20 – 25 anni.

D – Bisogna aspettare la maggiore età, quindi, per poter dire addio agli occhiali?

R – Si. Tra l’altro questo intervento – che oramai è più che collaudato – necessita di

apparecchiature molto costose (laser ad eccimeri) che soltanto poche strutture possono

permettersi e non sono strutture pubbliche.

Curare i bambini con l’Omeopatia

Sunday, 30/7/2006

Curare i bambini con l’Omeopatiadi Giustina Scandaletti

Intervista alla dott.ssa Marta Benetollo allieva della Scuola di Omeopatia del prof. Antonio Negro.

Sempre più genitori scelgono di curare i propri figli con l’omeopatia. Quali sono i vantaggi nell’ambito pediatrico rispetto alla cosiddetta medicina ” ufficiale”?

La medicina omeopatica - sia in campo pediatrico come anche in altre specialità - offre il vantaggio di considerare la persona “in toto” e di rafforzare le sue difese. Meglio ancora: arriva a mantenere quell’importante equilibrio in cui consiste quella che generalmente chiamiamo “salute”. Inoltre, l’approccio terapeutico è molto più dolce rispetto alla cosiddetta medicina ufficiale di cui integra e non ostacola l’attività. Tant’è che prima di ottenere la specializzazione in questo campo - attestata al termine di un serio ed impegnativo corso - bisogna aver completato gli studi universitari di Medicina.

Oggi è diventata un po’ una moda la ricerca di strade diverse per raggiungere il traguardo della propria salute. Che credenziali offre l’omeopatia rispetto alle medicine alternative?

Direi che l’omeopatia vanta ormai un paio di secoli di esperienza proprio sulla natura dell’uomo europeo e sulle sue patologie. Certi dogmatismi si sono per fortuna distrutti strada facendo, e si è invece perfezionato l’approccio con il paziente. 

Ma qual è il migliore approccio all’omeopatia, è necessario portare il bambino da un omeopata?

Più che di necessità parlerei di opportunità. Ma la cosa più importante è avere costanza negli incontri con il medico.

Come si svolge una visita dall’omeopata?

E’ in tutto simile a quella classica. 

Molto importante è il colloquio con i genitori per conoscere approfonditamente gusti, attitudini ed abitudini del bambino. La differenza è nei rimedi che verranno eventualmente presi. 

In questo periodo i bambini sono minacciati dai cosiddetti mali di stagione, e – se vanno a scuola – rischiano di contagiarsi facilmente a vicenda. Come interviene, in questi casi, l’omeopatia?

Rafforzando le difese dell’organismo il che significa preparalo meglio ad affrontare eventuali aggressioni stagionali.

Quali limiti incontra l’omeopatia?

La Medicina omeopatica affianca e non si serve delle stesse armi della medicina tradizionale. Parte da punti di vista diversi. Certo, ad esempio, non può sostituire la Chirurgia anche se talora, attraverso la prevenzione, abbiamo visto che può limitarne l’intervento.

Per qualsiasi ulteriore informazione la dott.ssa Marta Benetollo sarà lieta di rispondere alle vostre domande. Potrete inviare le vostre lettere all’indirizzo Internet CSCANDA@TIN.IT

Chi è il logopedista?

Sunday, 30/7/2006

L’ESPERTOIntervista alla Dott.ssa Barbara Ardito

Logopedista dell’Istituto di Psicologia del CNR di Roma

Chi è il logopedista?

E’ l’esperto che si occupa dei problemi del linguaggio dei bambini e degli adulti.

Quando i bambini cominciano a parlare?

Premesso che i bambini sono diversi, è utile fare confronti con i figli degli amici per qualità positive in generale, ma può essere dannoso fare delle graduatorie sul chi è il più bravo. I bambini possono dire le prime parole tra gli 8 e i 18 mesi, è inutile spaventarsi se l’altro parla prima.

Il bambini di 12 e 14 mesi usa anche i gesti (Per esempio: indica un oggetto, ce lo porge, ce lo fa vedere) ed è bene mostrare che si capisce. In questa fase il bambino comprende molte parole ed inizia a produrne qualcuna fino ad usare due parole formulando pian piano una frase.

Quali sono i segnali e a che età bisogna preoccuparsi?

I segnali sono diversi e dipende appunto dall’età. Si potrebbe verificare fin dai primi mesi se il bambino non reagisce ai suoni (mentre dorme non viene disturbato dall’agitare delle chiavi o da un rumore insolito).

Verso i 24-26 mesi se dice poche parole (meno di trenta); 

altro segnale verso i 4 anni se dice male alcune parole (tatta al posto di tazza, ci invece di si, lota per rosa).

Ancora se a 6 anni circa, all’entrata della scuole elementari, il bambino manifesta grossi problemi a leggere e a scrivere (non riconosce le lettere, le inverte, riesce a leggere e non a scrivere o viceversa).

E per quel che riguarda la balbuzie?

Da piccoli, (3-4 anni) non c’è da preoccuparsi, non bisogna sottolineare le difficoltà del bambino o prenderlo in giro,

ma aiutarlo ad esprimersi per evitare che vada in ansia. Se il disturbo persiste ed è molto invadente allora è consigliabile rivolgersi ad un esperto.

Che consiglio dare alle mamme?

Sono piccoli problemi che insieme genitori, figli e logopedista potranno risolvere.

Consiglio di non spaventarsi ma anche di non aspettare perché queste cose non seguite possono creare disagi nella crescita e quindi in futuro.

i fiori di bach

Sunday, 30/7/2006

I FIORI DI BACH
di Claudia Giannini
Perché non tentare con qualche goccia d’acqua? Se il pupo urla e sbraita tutta la notte, se sputazza in giro la pappa precipitando nella costernazione la mammina apprensiva, se picchia selvaggiamente i compagni di scuola o, divorato dalla gelosia, approfitta di ogni momento di distrazione degli adulti per tentare di far fuori il fratellino nuovo di zecca, se è timido, insicuro, mammone, oppure ribelle, maleducato, aggressivo, insonne o dormiglione, fifone o spericolato, qualche goccia d’acqua potrebbe rivelarsi un soprendente toccasana. Non un’acqua qualsiasi, va da sé, ma quella particolarissima acqua per così dire dinamizzata, attivata dall’energia di particolari fiori che in essa sono stati opportunamente immersi, nota come Fiori di Bach.. Delle piante che in essa sono stati immersi, l’acqua dei Fiori di Bach non conserva che l’energia, le vibrazioni, e assolutamente nulla della sostanza, ciò che la rende perfettamente fruibile anche da parte delle persone allergiche.
Reperibili senza troppe difficoltà nelle erboristerie e in alcune farmacie,  i Fiori di Bach comprendono 38 diversi preparati, adatti alla cura della salute pischica e dei mali sprituali e fisici, con l’aggiunta di un trentanovesimo preparato di emergenza, per le situazioni di choc fisico o psichico. I 38 preparati possono essere variamente combinati tra loro per risolvere tutta un’ampia gamma di emozioni negative, dall’apprensione all’ansia, dall’incertezza all’indecisione, dall’abbattimento alla gelosia, dall’astenia alla scarsa considerazione di sé, e così via. Per la prescrizione, si può ricorrere ad appositi terapeuti, oppure fare da sé, consultando qualcuno dei numerosissimi libri in commercio. Ottimi quelli di Mechtild Scheffeld, edizioni Tea pratica. 
Le preparazioni contengono una minima dose di alcool, addirittura inferiore, tuttavia, anche a quella dei preparati omeopatici, ciò che le rende adatti anche ai più piccini. Nel caso dei bambini allattati al seno, sarà sufficiente che i Fiori siano assunti dalla mamma. Poiché i Fiori agiscono solo nel ristabilire l’armonia, non c’è da temere eccessi nel dosaggio né errori nella prescrizione: alla peggio, non avranno nessun effetto. Al contrario, una prescrizione azzeccata (impresa tutt’altro che impervia, tanto più che un bambino piccolo, messo davanti alle 38 bottigliette, afferra in genere da sé quelle che meglio fanno al suo caso: provare per credere) produce effetti che nei più piccini sono di soprendente efficacia e rapidità.
I casi buoni per essere trattati con i Fiori di Bach sono i più diversi: dal bambino iperattivo all’astenico, dall’asociale a quello con difficoltà scolastiche, dal lattante con il sonno disturbato all’adolescente insicuro e complessato, al bambino introverso e piagnucoloso al marmocchio pestifero e asociale, dal pupo scarno e inappetente al famelico trituratore di merendine bisunte.

asma e bambini

Sunday, 30/7/2006

Asma e bambini
di Brigida Stagno
 
Tosse frequente, respiro affannoso, espettorato denso, raucedine: sono i sintomi dell’asma - una malattia in aumento soprattutto tra i più  piccoli - che può  mettere in crisi perfino i genitori meno apprensivi. In Italia ne soffre il 4-5 per cento dei bambini fino agli 8  anni.
A provocare   l’asma   è   un  fenomeno  detto   iperreattività  bronchiale   “I  bronchi - spiega  il   professor   Emanuele  Errigo,  docente  di  Allergologia  e Immunologia  Clinica   dell’Università  di  Roma “ La  Sapienza “ – reagiscono  in maniera  esagerata  agli  stimoli   banali , come uno sbalzo  di temperatura  o la polvere   di  casa e la muscolatura   delle loro  pareti  si   contrae   in  maniera eccessiva. In  un secondo  tempo – aggiunge -   i  bronchi    si infiammano    e si riempiono  di una  grande  quantità   di  muco .  I  due    fenomeni    portano  insieme  a un restringimento   del loro  diametro che crea  un ostacolo  al    passaggio   dell’aria: da   qui  la respirazione   molto  difficile  e la   sensazione  di soffocare , tipiche  della  crisi  asmatica”.
Ma quali sono  le cause ? “Innanzitutto  bisogna  distinguere  tra asma   allergica e non .  Nell’asma  allergica  a  scatenare l’attacco  sono  i  pollini  delle   piante, gli acari della polvere, i peli degli  animali, soprattutto  i gatti , e  alcuni  cibi  che contengono le proteine dell’uovo  o  del  latte .
Una delle principali  cause  dell’asma  di natura non  allergica è  invece  lo  smog   che  irrita  le  pareti  del  bronco. Anche  l’inquinamento all’interno delle case  gioca comunque  la  sua  parte: sono pericolosi soprattutto il  fumo passivo  di sigaretta  e le muffe , così  come  le  sostanze  tossiche contenute   nelle vernici  , nei detersivi e nei  detergenti. Per  non parlare  poi del fattori  ereditari: se la mamma o il papà sono asmatici , lo sarà  con  molte probabilità anche il figlio. Se uno dei  genitori è allergico il rischio per il bambino di  avere l’asma è del  40 per cento, se lo sono entrambi, il rischio sale all’80 per cento.
Come si cura l’asma del bambino?
 Oggi esistono farmaci molto potenti – spiega il professor Errigo – che hanno reso la qualità della vita del bambino asmatico di gran lunga migliore sia perché diminuiscono il numero delle crisi, sia perché vanno somministrati una sola volta al giorno. Per la terapia si usano i cortisonici che riducono l’infiammazione (sempre presente anche quando apparentemente il bambino sta meglio) e i broncodilatatori che provocano il rilassamento immediato della muscolatura dei bronchi rendendo normale la respirazione. Entrambi vengono somministrati per via inalatoria in bombolette da spruzzare in gola oppure via aerosol.
Nella forma allergiche è importante individuare la causa scatenante e fare prevenzione, cioè cominciare il vaccino (tanto più che oggi esistono vie alternative alla classica iniezione) per bocca o sotto la lingua.
Ma attenzione: il bimbo asmatico non deve essere tenuto sotto una campana di vetro. Anzi può e deve avere una vita normale. “ Può giocare con altri bambini e fare sport – a patto che scelga l’attività fisica più adatta – come il nuoto, il ciclismo non agonistico e lo sci. E’ invece da evitare la corsa libera che può scatenare la cosiddetta “asma da esercizio fisico” la creisi che inizia qualche minuto dopo aver finito l’allenamento” conclude Errigo.
A Roma, l’11 per cento dei bambini fra i 6 ed i 7 anni ed il 10,4% dei ragazzi fra i 13 ed i 14 anni soffre di asma bronchiale. Smog e fumo passivo sono i principali imputati e non solo nella Capitale, ma in tutta Italia dove si stima che un bambino su 10, al di sotto dei 12 anni, debba fare i conti – fin dal primo anno di vita – con questa malattia. 
La Federasma – che da anni si batte, tra l’altro, per promuovere campagne di informazione e per sollecitare interventi legislativi che riconoscano l’asma e le malattie allergiche come malattie sociali, ha un sito Internet (fai clic qui per entrare) di grande interesse: news, forum, pneumologi che rispondono alle domande del pubblico, e tutte le strutture specializzate per la cura dell’asma.

Per quanto tempo dobbiamo conservare i documenti?

Sunday, 30/7/2006

Per quanto tempo dobbiamo conservare i documenti?Ogni tanto viene a tutti il raptus di riordinare il nostro cassetto dei documenti: archiviare o buttare le ricevute? Attenzione, dobbiamo sapere che per alcuni è opportuno conservarli per un certo periodo di tempo.

Dichiarazioni IVA e MULTE
Vanno conservate per 10 anni.

Dichiarazioni dei REDDITI
Vanno conservate per 6 anni.

BOLLETTE della LUCE, GAS, TELEFONO e ACQUA
Vanno conservate per 5 anni.

IMPOSTE COMUNALI e RICEVUTE CONDOMINIALI
Vanno conservate per 5 anni.

BOLLO AUTO
Va conservato per 3 anni successivi alla scadenza.

RATE del MUTUO, PREMI ASSICURATIVI, SPESE MEDICHE e ONERI PREVIDENZIALI
Vanno conservati per 1 anno.

RICEVUTE dei VERSAMENTI dei CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
Vanno conservate fino alla data di raggiungimento della pensione.

cinemà

Sunday, 30/7/2006

CINEMA
In questa pagina trovate i link ai siti dei film. E le sale cinematografiche di Roma dove vengono proiettati.
Buona navigazione e….buona visione!
Le sale cinematografiche di Roma

Pedagogista: sentinella dei più piccin

Friday, 28/7/2006

Pedagogista: sentinella dei più piccini     di Raffaella Del Core

Ma che cosa fa mai questo misterioso pedagogista che, ci dicono, è una via di mezzo tra lo psicologo e il pedagogo di antica memoria? Giacomino ha girato la domanda a uno di loro. Eleonora Mingoia lavora al Comune di Roma ed è piccola e morbida come la fatina azzurra della disneyana Bella addormentata nel Bosco. Quando parla, è un fiume in piena, e al contempo fa scarabocchi e disegnini su appunti e quadernetti nel suo piccolo studio pieno di libri per bambini e burattini.

“Che cosa fate voi pedagogisti per migliorare la vita dei bambini e quindi anche quella dei loro genitori?

Il nostro compito è di osservare che tutto fili liscio nello sviluppo cognitivo e nell’apprendimento dei bambini dai sei mesi ai quattordici anni. Lavoriamo con penna, blocchetto e questionari. Prendiamo nota di come un bimbo si muove, di come si relaziona con gli altri bambini, di come gioca o studia. Ma ci occupiamo anche delle attività extrascolastiche (arte, musica, recitazione), del disagio fisico (gli handicap), dell’alimentazione.

“Ci spieghi meglio”

Il pedagogista, nelle scuole (quando c’è, n.d.r.) è un po’ come il semaforo verde e giallo: funge da campanello d’allarme. Il bambino che presenta qualsiasi problema - dalla dislessia alla difficoltà a concentrarsi - viene da noi individuato e indirizzato allo specialista giusto: psicologo, logopedista, educatore, assistente sociale.

“Insomma un aiuto concreto per le mamme che qualche volta, disorientate, non sanno dove portare il figliolo svogliato, disattento, iperattivo, apatico?”

Sì, ma siamo anche una sorta di guida per gli insegnanti che per spiegare un problema di matematica o una bella poesia usano, naturalmente, lo stesso metodo per la classe intera. Compito di noi pedagogisti è, invece, fare di ogni piccolo un universo a sé. Infatti ogni bimbo è diverso, ognuno apprende in modo differente e noi cerchiamo di capire il suo codice e di incentivarlo.

Ogni scuola ha il suo pedagogista?”

No, per ora no, purtroppo, ma stiamo lavorando per esserci.

“Allora, dove potete essere rintracciati?”

Nelle Asl, ad esempio. Oppure negli ospedali, al Comune, alla Regione.

 
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