|
|
 |
|
|
Generale
ascolitiamo musica con i bambini
Monday, 5/1/1998
Ascoltiamo musica con i bambini
…e non dimentichiamo il silenzio
di Andrea Apostoli – Esperto in educazione musicale responsabile didattico di Musica in Fasce®
Vorrei che il mio bambino possa un giorno capire la musica, ascoltarla con piacere e, chissà, magari suonare uno strumento…
Cosa possiamo fare concretamente per favorire tutto ciò?
Ogni persona nasce con la sua attitudine musicale che è innata ma non ereditaria.
Non è detto cioè che genitori dotati di grande talento musicale diano al mondo figli dotati di altrettanto talento e, allo stesso modo, genitori non particolarmente dotati possono generare figli molto musicali.
La nostra potenzialità di apprendere in musica è, infatti, il prodotto di qualità innate e di influenze ambientali.
Questo vuol dire che un ambiente musicalmente ricco fin dalla nascita favorisce lo sviluppo musicale del bambino contribuendo in maniera determinante a farlo crescere come una persona più o meno portata per la musica.
Il ruolo dei genitori, oltre che quello degli insegnanti (dal nido in poi), è fondamentale vista la scarsa qualità della musica che viene generalmente diffusa dai media.
Le ore in cui genitori e bambini si trovano insieme a casa saranno preziose, dal punto di vista dello sviluppo musicale, se l’ascolto mirato di musica si sostituisse al sottofondo costante del televisore.
Ma cosa ascoltare?
Le cassette di musica per bambini, generalmente ricche di stimoli linguistici più che musicali, non è certo la migliore strategia per creare un ambiente ricco e stimolante. D’altro canto, rinunciare ad ascoltare i nostri generi preferiti perché “per lui troppo difficili o noiosi” priverebbe il bambino non soltanto dell’opportunità di ascoltare diversi tipi di musica ma anche della preziosissima esperienza che costituisce il vedere la propria mamma o il proprio papà coinvolti emotivamente dall’ascolto di un brano.
Qual è allora il genere di musica più adatto ad un bambino in tenera età?
Le parole magiche sono varietà, complessità e ripetizione.
Facciamo risuonare nella nostra casa fin dai primi giorni di vita del piccolo diversi generi musicali con l’accortezza di variare spesso l’ascolto e di riascoltare ciclicamente i brani.
Musica Classica, Jazz, Popolare, Rock, e chi più’ ne ha più’ ne metta. L’importante è tener conto della soglia di attenzione del bambino alternando con una certa frequenza diversi brani musicali.
Vedremo il nostro bambino reagire alla musica con movimenti e risposte vocali spesso intonate, incuriosito dai contrasti che un ascolto musicale vario può dare.
Non dimentichiamo, però, di considerare come stimolo importante anche il silenzio; bene sempre più raro nella nostra società e indispensabile al suono quanto la tela bianca ai colori.
Pubblicato in Generale | Nessun commento »
sette note per i più piccini
Monday, 5/1/1998
Sette note per i più piccini“La prima volta che ho visto Giovanni ballare è stata una sera d’inverno: ballicchiava con le veline di Striscia! Aveva appena compiuto un anno e si molleggiava, a ritmo, fissando il video. Ha buon gusto, commentò il padre”. Così parla Angelica, mamma del ballerino in erba. Insomma il ritmo si sente già da piccolissimi, ma ascoltare la musica, cioè apprezzarla come arte sublime, la più vicina a Dio, la definiva Marcel Proust è cosa diversa. A che età, dunque, i bambini possono cominciare ad apprezzare la “musica dei grandi”? Donna Moderna, tempo fa, ha pubblicato un interessante articolo che ci pare giusto dividere con voi. “Avvicinare il piccolo a note e melodie - spiega nel pezzo Sergio Franzosi, responsabile della scuola di musica Yamaha - si può fare da subito. Van benissimo i carillon sulla culla e tante cassette di filastrocche, ma è solo verso i tre anni che ci si può sbizzarrire”. I brani di musica classica più adatti? “Il Carnevale degli animali” di Charles Camille Saint-Saens in cui ogni strumento fa il verso di un animale, oppure “Pierino e il lupo di Sergej Sergeevic Prokofiev”, in cui ogni personaggio è rappresentato da uno strumento diverso: l’uccello è un flauto, l’anitra l’oboe, il gatto il clarinetto. C’è poi “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi in cui la pioggia, il vento e il canto dell’usignolo corrispondono ognuno a una melodia particolare. Ottimi, a suo parere, sono anche “Il Flauto magico” di Wolfang Amadeus Mozart e “Lo Schiaccianoci” di Petr Il’ic Ciaikovskij. “Ma non dimenticatevi del meraviglioso cartoon Fantasia di Walt Disney”, conclude Franzosi. Anche altri generi musicali van benissimo. Ad esempio il jazz. “Un autore ideale è il trombettista statunitense Donald Cherry”, dice Tiziano Tononi, batterista. Due titoli: Multi-cult e Brown rices. Per gli amanti della musica leggera, due scelte sicure: i Beatles ed Elvis Presley. Evitate, invece, il rock duro e la musica da discoteca: il ritmo martellante mette ansia ai piccini e addirittura invita la materia grigia del cervello a lavorare meno.
E per una serata all’insegna della musica classica da condividere insieme, genitori e ragazzi, ecco qualche indicazione della pianista – musicologa Francesca Scaglione.
La Sinfonia “Eroica” n.3 in mi bemolle maggiore op.55 di Beethoven in programma all’Accademia di Santa Cecilia il 22, 23, 24 e 25 gennaio: “adattissima anche ai bambini di 11 anni che abbiano, però, un po’ di dimestichezza con la musica”.
Musiche di Mozart, Rossini e Schubert, invece, presso l’Accademia Filarmonica Romana al Teatro Olimpico in programma giovedì 27 gennaio “per ragazzi di 12-13 anni”.
Per informazioni:
- Accademia Nazionale di Santa Cecilia, via Vittoria, 6 tel.06.328171; via della Conciliazione, 4 tel.06.68801044; Numero verde 800/085085; sito Internet www.santacecilia.it
- Accademia Filarmonica romana tel. 06.3201752 dal lunedì al venerdì (10-14 e 15-18)
I concerti hanno luogo al Teatro Olimpico, in piazza Gentile da Fabriano, 17, e i biglietti si acquistano presso il botteghino del Teatro (orario continuato 11-19) tel 06.3265991 |

Pubblicato in Generale | Nessun commento »
MUSEI BY NIGHT
Monday, 5/1/1998

MUSEI BY NIGHT
Dal 15 giugno al 15 settembre 2001
aperti 61 siti archeologici in tutta Italia fino alle ore 23.00.
A Roma sono aperti:
Castel Sant’Angelo
Lungotevere Castello, 50
tel. 06.6875036
9.00/23.00
Galleria Borghese
Piazzale Scipione Borghese
tel. 06.8413979
9.00/23.00
Vittoriano
Piazza Venezia
tel. 06.6991718
ingresso: gratuito 9.00/23.00
Palazzo Altemps
Piazza S. Apollinare, 44
tel. 06.6833759
9.00/23.00
Domus Aurea
Via della Domus Aurea
tel. 06.39749907
9.00/23.00
Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano
Via De Nicola, 78
tel. 06/4880530
9.00/23.00
Tomba di Cecilia Metella
Via Appia Antica, 161
tel. 06/7802465
9.00/23.00
SPERLONGA (Latina) Museo Archeologico
Via Flacca
9.00/23.00
TARQUINIA (Viterbo) Museo Archeologico Nazionale
Piazza Cavour
tel. 0766.856036
9.00/23.00
TIVOLI (Roma) Villa Adriana
Via di Villa Adriana, 21
tel. 0774.53023
L’apertura fino alle 23 è resa possibile dall’impiego di 390 custodi e 212 assistenti precari oltre al personale di ruolo.
|
Pubblicato in Generale | Nessun commento »
LA RINASCITA DEL PARLAMENTO
Monday, 5/1/1998
|
“La rinascita del Parlamento”
Dalla Liberazione alla Costituzione
Documenti, voci, immagini in mostra alla Camera dei deputati
23 febbraio - 8 aprile 2006
In occasione del sessantesimo anniversario dell’Assemblea Costituente, la Fondazione della Camera dei Deputati apre al pubblico le porte di Palazzo Montecitorio per una mostra rivolta ai giovani – e non solo – per ricordare e sottolineare il valore della carta costituzionale.
Palazzo Montecitorio - Sala della Regina
Ingresso da Piazza del Parlamento 25
da lunedì a sabato ore 10-19
(ultimo ingresso ore 18)
Ingresso libero su prenotazione
tel. 06.6760.6996 (attivo dal 20 febbraio)
I tagliandi di accesso si ritirano presso il
Punto Camera, Via del Parlamento, 7 - Roma
L’accesso è organizzato in gruppi di massimo 40 persone,
con ingresso ogni 30 minuti
La durata complessiva della visita è di circa 1 ora
La Fondazione della Camera dei deputati organizza una mostra per il 60° dell’Assemblea Costituente dal titolo “La rinascita del Parlamento – Dalla Liberazione alla Costituzione”. L’esposizione ha luogo nella Sala della Regina dal 23 febbraio all’8 aprile. L’accesso al pubblico (ingresso da Piazza del Parlamento 25) è consentito dal lunedì a sabato ore 10-19. L’ingresso alla mostra è libero su prenotazione tel. 06.67606996. I tagliandi di accesso si ritirano presso il Punto Camera, Via del Parlamento 7 – 00186 Roma. La durata della visita è di circa 1 ora.
L’esposizione proseguirà nelle città italiane capoluogo di Regione, a cominciare da quelle che sono state capitali d’Italia, fino al dicembre 2007.

INIZIATIVE PER IL 60° ANNIVERSARIO DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE
Nel 2006 ricorre il 60° anniversario dell’elezione dell’Assemblea Costituente e dell’inizio dei lavori che avrebbero portato, nel dicembre 1947, all’approvazione della Costituzione repubblicana.
Per celebrare questa importante ricorrenza la Fondazione ha promosso, in accordo con la Camera dei deputati, una serie di iniziative che si svolgeranno nel biennio 2006-2007 sotto l’egida di un Comitato d’onore presieduto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Il programma prevede i seguenti eventi:
Celebrazione ufficiale della ricorrenza
Si svolgerà a Montecitorio il 22 febbraio 2006, con la partecipazione delle più alte cariche dello Stato, in occasione dell’apertura della Mostra dedicata all’Assemblea Costituente.
Mostra “La rinascita del Parlamento”
L’esposizione si terrà nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio dal 23 febbraio 2006 fino allo svolgimento delle elezioni politiche.
Attraverso documenti originali, filmati e sonori dell’epoca, verranno ripercorse le vicende politico-istituzionali che portarono, dopo la Liberazione e le elezioni del 2 giugno 1946, ai lavori dell’Assemblea per la redazione della Costituzione, in un percorso multimediale destinato sia al pubblico generale che ai giovani e agli studenti.
La mostra sarà poi allestita in altre città italiane capoluoghi di Regione, in collaborazione con le Autonomie locali, fino al dicembre 2007.
Studi giuridici sulla Costituente e la Costituzione
Nell’aprile 2006 saranno pubblicati (ed. Laterza) tre volumi dedicati ai “Valori e princìpi del regime repubblicano” contenenti i saggi di 47 autorevoli studiosi italiani, coordinati dal Prof. Silvano Labriola, recentemente scomparso.
I volumi saranno presentati, come occasione di riflessione e dibattito sul periodo della Costituente, a Roma e in altre città italiane (Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli, Palermo), in concomitanza con l’allestimento della Mostra storica.
“Le donne della Costituente”
Nell’autunno 2006 sarà pubblicato (ed. Laterza) un volume che raccoglie gli interventi delle donne elette alla Costituente e ricostruisce, per quanto possibile, la storia pubblica successiva di ognuna di esse. Il libro sarà corredato da un DVD contenente, oltre ai testi, materiale fotografico, filmati e interviste.
Il volume è in fase avanzata di preparazione a cura della dr.ssa Maria Teresa Morelli, docente di Storia delle idee politiche e sociali presso l’Università La Sapienza di Roma.
Rai Educational per il 60° della Costituente
La Fondazione ha concordato con la testata della RAI la realizzazione di una serie di trasmissioni televisive dedicate ad alcuni tra i momenti più significativi della Costituente, da realizzare, con libero taglio giornalistico, nell’ambito del programma “La storia siamo noi”.
Convegno storico sulla Costituente
In collaborazione con il Comitato nazionale “1945-1946 alle origini della Repubblica”, la Fondazione promuoverà nella seconda metà del 2006 un convegno di studi storici sui lavori della Costituente e sull’Italia di quel periodo, anche alla luce del nuovo materiale archivistico reso accessibile agli studiosi.
Guida on line ai documenti archivistici sulla Costituente
In collaborazione con il gruppo di Istituti ed Archivi che hanno dato vita ad “Archivi della Repubblica”, è prevista nel 2007 la realizzazione di un “inventario elettronico” che comprenderà i vari fondi archivistici di istituzioni, enti e singoli personaggi che abbiano ad oggetto documenti del periodo che precede ed accompagna i lavori della Costituente.
Digitalizzazione degli atti parlamentari della Costituente
E’ già stata realizzata a cura della Biblioteca della Camera dei deputati, e quindi tutti gli atti dell’Assemblea Costituente, inclusi i lavori della Commissione per la Costituzione (Commissione dei 75), acquisiti e riprodotti in formato immagine, sono consultabili on-line sul sito della Camera, insieme alle informazioni sulla composizione e l’attività della Costituente stessa.
Digitalizzazione dei documenti d’archivio della Costituente
E’ già stata realizzata integralmente a cura dell’Archivio Storico della Camera dei deputati, sul cui sito on-line sono quindi consultabili nella sezione “Archivi della transizione costituzionale” le riproduzioni degli originali, anche manoscritti, dei materiali di segreteria dell’epoca.
Presentazione del Presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini
Catalogo della mostra “La rinascita del Parlamento”
L’elezione dell’Assemblea Costituente, il 2 giugno 1946, segnò per l’Italia l’apertura di un nuovo orizzonte.
Alla nuova democrazia veniva restituito, dopo i tragici anni della dittatura e della guerra, il presidio forte ed autorevole di un’Assemblea direttamente e liberamente eletta dai cittadini; il confronto tra le forze politiche trovava la sede istituzionale privilegiata in cui dare pienamente voce ai valori del pluralismo, della trasparenza e della responsabilità; con il riconoscimento del diritto di voto, le donne italiane entravano a pieno titolo nella vita pubblica nazionale, segnando con il loro contributo di passione civile, entusiasmo ed intelligenza la costruzione dei valori fondanti della Repubblica.
Il tempo dell’Assemblea Costituente fu un tempo straordinario, pieno di speranze, animato da grande generosità e grande coraggio. Ma fu anche un tempo difficile, percorso da un clima di crescente conflittualità politica e ideologica e dal profilarsi di nuove lacerazioni quando si era ancora intenti a rimarginare le ferite del passato. Tuttavia, dall’alternarsi di questi elementi contrastanti emerge con forza un dato incontrovertibile: nell’impegno dei Costituenti si è riflessa una fase unica ed irripetibile della storia del nostro Paese.
A sessanta anni di distanza, la Camera dei deputati ha inteso rendere il suo tributo a quel cammino esaltante ed a coloro che ne furono protagonisti con l’allestimento a Palazzo Montecitorio di una mostra ricca di testimonianze documentali, promossa ed organizzata dalla Fondazione della Camera dei deputati e destinata a viaggiare, per tutto il 2006 e il 2007, attraverso le principali città d’Italia.
Lungo questo percorso, gli italiani di oggi avranno modo di ritrovare gli italiani di ieri. Riscopriranno volti, eventi, fatti che hanno segnato il destino di milioni e milioni di persone. Molti vi assoceranno anche un ricordo personale, un momento della propria vita familiare, le parole di una persona cara, una delusione, un’aspirazione non realizzata.
Sarà soprattutto un modo per ritrovare le ragioni più profonde che hanno guidato il Paese nel suo cammino più recente e che, soprattutto, ne hanno garantito l’unità e la continuità - nel segno della libertà e della democrazia - anche nei momenti più difficili.
La chiave per comprendere questa capacità di tenuta è davanti ai nostri occhi: essa è inscritta nelle norme della Costituzione repubblicana; è custodita nei suoi princìpi fondamentali; è testimoniata dalla straordinaria sintesi di sensibilità e di culture che i 556 costituenti seppero realizzare nel breve lasso di tempo che separò il 25 giugno 1946 ed il 31 gennaio 1948.
Quella sintesi ci appare oggi quasi un miracolo: donne e uomini fieramente orgogliosi delle proprie identità politiche, capaci di contrapporsi con durezza e senza sconti sui temi più delicati del governo del Paese, hanno saputo disegnare il patrimonio comune di ideali e di valori in cui tutti gli italiani continuano a riconoscersi.
Ma non si è trattato di miracolo. Si è trattato, più semplicemente, dell’impegno di una generazione di uomini concreti, rigorosi, consapevoli delle proprie responsabilità di fronte all’Italia nel momento in cui se ne decidevano le sorti. Uomini che, in questo cimento, sono stati guidati dalla loro coscienza, dalla coerenza intellettuale e dalla considerazione esclusiva dell’interesse del Paese.
Per le giovani generazioni la testimonianza di questo storico passaggio, che la mostra intende offrire, ha dunque un valore speciale. Per un verso, ne riannoda il presente ai fili del passato, riaffermando la centralità della memoria storica nella costruzione dell’identità dei popoli e delle nazioni. Per altro verso, richiama la loro responsabilità - ma anche quella di noi tutti - a proiettare nel futuro un patrimonio tanto prezioso: sta solo al nostro impegno ed alla nostra volontà evitare che lo spirito della Costituente non cada nel buio dell’oblio e resti un mito senza sostanza, ma possa continuare ad alimentare la crescita ed il progresso dell’Italia e di tutti gli italiani.
Pier Ferdinando Casini
Presentazione del Presidente della Fondazione,
Giorgio Napolitano
Catalogo della mostra “La rinascita del Parlamento”
Riappaiono, in questa Mostra e nel catalogo che la illustra, fatti, immagini, protagonisti di una stagione tra le più altamente costruttive e creatrici della nostra storia nazionale. Una stagione che i visitatori della Mostra e i lettori del catalogo non solo non hanno, nella loro stragrande maggioranza, direttamente vissuto ma neppure hanno sentito rivivere a distanza di pochi anni attraverso i racconti di quanti la vissero. Il succedersi delle generazioni nell’arco di un sessantennio ha determinato una distanza molto forte da quegli eventi, che è stato tutt’al più possibile studiare sommariamente nei libri di storia.
Ebbene, è importante trasmettere - è questa la convinzione che ci ha mosso - a una vasta platea di italiani, giovani e meno giovani, il significato e le emozioni di quella che possiamo definire “l’età della Costituente”, dai momenti che la prepararono al risultato che la concluse : l’approvazione della Costituzione repubblicana. Il materiale storico-documentario e audiovisivo che abbiamo raccolto consentirà a ciascuno di trarre le sue impressioni e conclusioni sull’esperienza che allora venne compiuta, su quel che essa può aiutare a comprendere delle radici della stessa situazione politica e istituzionale nella quale oggi operiamo, e su quel che può ancora insegnarci sul modo di concepire la partecipazione democratica e l’interesse nazionale.
Si partì con la creazione della Consulta, prima assemblea rappresentativa e libera - anche se non elettiva - dopo il ventennio fascista, si inventarono quindi le regole per l’elaborazione di una Carta costituzionale e per la definizione con referendum della forma istituzionale, monarchica o repubblicana, dello Stato, si riconobbe il diritto di voto alle donne, si prepararono le prime elezioni a suffragio effettivamente universale nella storia d’Italia.
E infine, attraverso 18 mesi di elaborazione realmente creativa e di discussione sempre costruttiva, nonostante le divisioni politiche e ideologiche che si fecero ben presto sentire, si riuscì a compiere l’opera per la quale l’Assemblea Costituente era stata concepita.
Se la Costituzione fu il frutto duraturo di quell’opera, il primo risultato, acquisito una volta per tutte, fu la rinascita del Parlamento - dell’assemblea liberamente eletta in cui si esprime in modo supremo la sovranità popolare - e la dimostrazione della vitalità ed essenzialità di quella istituzione, al di là del compito eccezionale e fondativo dell’elaborazione di una Costituzione.
Vorremmo che questa Mostra contribuisse a suscitare un nuovo moto di attaccamento e di fiducia verso il Parlamento, quale sessant’anni fa rinacque e diede così alta prova di sé.
Giorgio Napolitano
|
Dal 31 ottobre 2001 al 31 gennaio 2002
gli SQUALI nuoteranno al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Sangue e arena

22 giugno 2001 - 7 gennaio 2002
Colosseo
Cosa c’era nella zona dell’anfiteatro dove ora sorge il Colosseo? C’era una valle racchiusa fra i colli Palatino, Celio, Oppio, Esquilino, Velia con abitazioni private. L’incendio del 64 d. C, ai tempi di Nerone, distrusse tutto e la valle divenne il punto centrale della Domus Aurea, il palazzo imperiale di Nerone: un vasto parco circondato da portici e, al centro, un ampio specchio d’acqua artificiale, quasi a rievocare lo scenario di una lussuosa villa affacciata sul golfo di Napoli. Il tutto, dominato da una gigantesca statua di Nerone, quel «colosso» che avrebbe in seguito dato il soprannome al monumento.
Monete, rilievi, ritratti, epigrafi e altri materiali ricostruiscono la storia dell’anfiteatro che l’imperatore Vespasiano cominciò a costruire, grazie ai proventi della guerra giudaica e della conquista di Gerusalemme. Nell’80 d.C., Tito riuscì a inaugurare l’enorme complesso, capace di ospitare circa 75.000 visitatori. I festeggiamenti, gli spettacoli, i ludi gladiatorii legati all’evento durarono ben 100 giorni.
La seconda sezione della mostra è dedicata agli anfiteatri della Campania (Capua - l’odierna Santa Maria Capua Vetere - e Pompei), da cui provengono dipinti e sculture. Al loro fianco la documentazione del Colosseo costituita da un’ampia rassegna di iscrizioni, lastre graffite, frammenti architettonici, capitelli, timpani, bassorilievi, transenne, balaustre scolpite: resti di quel ricchissimo apparato ornamentale che un tempo decorava il monumento.
La terza sezione è dedicata agli spettacoli veri e propri che si svolgevano nel Colosseo e negli altri anfiteatri romani. Potrete rivivee l’emozione dell’ascesa nell’arena dei gladiatori. Una serie di rilievi illustrano combattimenti, trionfi, e scene di caccia o di lotta con animali feroci. I gladiatori appartenevano a diverse categorie, ognuna ben identificabile dall’armamento e dal costume indossato.
Il gruppo di oggetti più spettacolare ed evocativo è costituito dalle sontuose armi da parata scavate nell’Ottocento nella Caserma dei gladiatori di Pompei (oggi al Museo Archeologico di Napoli) e presentate per la prima volta al pubblico: elmi, scudi, schinieri in bronzo, finemente decorati e incisi con scene di soggetto mitologico.
Chiude la mostra la sezione dei modelli delle macchine sceniche,
Per informazioni:
Tel.:06/39967700

I FORI IMPERIALI
I PERCORSI PER I BAMBINI



Centrale Montemartini: tra amazzoni e motori
di Sabina de Vito
I bambini erano già tutti a letto quando, in una lontana notte del 1912, Piazza del Popolo fu
rischiarata dalla luce dei lampioni elettrici. L’energia veniva dalla Via Ostiense dove un
assessore, Giovanni Montemartini, aveva fatto costruire la prima centrale termoelettrica della
Capitale, alimentata dai motori diesel. Quando mutò la tecnologia, l’edificio se ne rimase lì, solo
soletto, abbandonato come un vecchio giocattolo in soffitta. Pochi anni fa, un’accorta
ristrutturazione ne ha recuperato il bell’aspetto liberty, trasformando la centrale in uno
splendido museo, dove si è deciso (con un bel risultato) di esporre 400 statue romane di rara
bellezza (tutte trovate tra l’otto e il novecento) provenienti dai Musei Capitolini. Ed ecco la bella
Venere Esquilina, la graziosa ragazza seduta, la musa Polimnia, le indomite amazzoni. Ogni
domenica (dalle 11-30 alle 16-30, fino alla fine del mese) la centrale, che si chiama Montemartini
in onore del suo fondatore, riserva ai bambini un’attenzione tutta speciale. Grazie alla
manifestazione “Le macchine, gli dei e…le amazzoni”, i giovani visitatori, armati di colori, fogli e
con l’assistenza di validi operatori, potranno copiarvi le pregevoli sculture conservate nella
“Sala macchine” e seguire le storie di Atena, nata dalla testa di Zeus, re degli dei, di Dioniso, di
Artemide, dea della caccia. Ma le vere protagoniste sono e restano le amazzoni, le donne
guerriere che si tagliavano un seno pur di poter scoccar meglio le frecce al loro arco. Secondo
Erodoto abitavano la Cappadocia, ma - dovunque abitassero - l’unica cosa certa è che
usavano gli uomini solo per avere dei figlioli e poi, sciò, fuori dai piedi. Un’amazzone,
comunque, è lì, alla centrale. Un consiglio ai bimbi: se parteciperete all’iniziativa o se
semplicemente andrete con la mamma o il papà alla Montemartini, cercate il “Letto di Amiterno”
oppure i pesci che paiono vivi (triglie, calamari, gamberi) nel mosaico con Paesaggio marino
nella Sala delle colonne, e la colonna di alabastro a pecorelle nella Sala della caldaia.
Naturalmente, occhio ai grandi motori diesel: sono una bellezza!
Tutte le domeniche a partire dal 24 ottobre, i bambini fino a 12 anni potranno visitare gratis il museo e partecipare alle due iniziative “Disegnare le macchine e gli dei” e Il Restauro a cantiere aperto delle Amazzoni, organizzate dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma e dall’Associazione Civita. I piccoli visitatori, seguiti da operatori qualificati, potranno esprimere attraverso il disegno le impressioni sulle sculture esposte nel museo e conoscere la storia e le tecniche di restauro di due splendide amazzoni rinvenute a Villa d’Este a Tivoli.
Tutte le domeniche a partire dal 24 ottobre, i bambini fino a 12 anni potranno visitare gratis il museo e partecipare alle due iniziative “Disegnare le macchine e gli dei” e Il Restauro a cantiere aperto delle Amazzoni, organizzate dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma e dall’Associazione Civita. I bambini potranno poi disegnare le loro impressioni sulle sculture esposte nel museo e conoscere la storia e le tecniche di restauro di due splendide amazzoni rinvenute a Villa d’Este a Tivoli.
Via Ostiense, 106
Tel. 06 5748038
Prenotazioni: tel. 06 6991191
Orari: martedì-venerdì ore 10-18;
sabato e domenica ore 10-19.
Costo biglietto: Lit. 8.000 intero,
Lit. 5.000 ridotto (oltre i 60 anni e sotto i 18)
Gratuito fino a 6 anni,
Lit. 7.000 per gruppi (sopra le 15 unità)
Servizi: Bookshop, caffetteria, aperture straordinarie su prenotazione.
Attività: Visite guidate, attività didattica per le scuole, laboratorio per bambini: “Disegnare le macchine e gli Dei”.
——————————————————————————–
|

Altri articoli pubblicati
Pubblicato in Generale | Nessun commento »
Un weekend a Parigi
Thursday, 25/11/1993
Giugno
Un weekend a Parigi
di Amir Hossein Karimi, 9 anni
Un giorno di giugno sono andato per un weekend a Parigi. C’era un gran caldo e non riuscivamo a trovare un albergo che costasse pochi franchi francesi. Dopo un po’ trovammo un albergo e ordinammo una stanza. La sera dovevo andare al wc però non potevo accendere la luce perché la mamma si svegliava e si arrabbiava. Allora sono uscito dalla stanza e c’era un lunghissimo corridoio che portava a una porta che portava a Roma di tantissimi anni fa, quando Giulio Cesare fu ucciso da un gruppo di congiurati dove c’ero anch’io. Adesso vi racconto l’esperienza. Una mattina ci alzammo prestissimo per preparare l’omicidio. Ci siamo nascosti dietro a una colonna e quando passò Giulio Cesare, da dietro, gli abbiamo dato un sacco di colpi di pugnalate. Ah, mi sono scordato che c’era anche Bruto, il suo figlio adottivo! Prima di essere ucciso il futuro imperatore di Roma aveva detto a Bruto “ANCHE TU BRUTO, FIGLIO MIO!”. Dopo che è morto Cesare siamo scappati e io, però, sono andato nella porta laterale da dove ero venuto. Vi dico una cosa! Lì, a Roma, c’era un wc piccolissimo e senza catena! Ma però, dopo, sono andato a dormire.Dopo un viaggio così chi non sarebbe andato a dormire? Speriamo almeno che il Weekend a Parigi di Keshía, la protagonista sedicenne del libro scritto da Maya Nahun per le edizioni E. Elle, sia più tranquillo.
Pubblicato in Generale | Nessun commento »
Kasper nella città splendente
Thursday, 25/11/1993
Gennaio
Kasper nella città splendente
di lrene Milana, 9 anni e Agnese Patti, 8 anni e 1/2
Una volta, tanto tempo fa, netta città splendente viveva Kasper, un bambino di 10 anni. Kasper, andando in vacanza in montagna, aveva sentito dire da un suo amico che abitava lì, che da quando lui era nato, a gennaio di ogni anno, la sera arrivava da lui una strana persona che gli portava i regali e si chiamava: Befana. Kasper pensò tra sé e sé “Allora se la mia città è splendente la Befana non verrà mai da me!”. Un giorno Kasper decise di mettersi al lavoro e di rompere tutte le luci detta città. Il gennaio del terzo anno riuscì a rompere l’ultima luce della città. Kasper era molto felice, ma gli altri abitanti della città tutto il contrario. Gli abitanti chiamarono la polizia che lo portò in prigione. Ma la Befana lo fece uscire dalla prigione e spiegò a tutti i cittadini che Kasper lo aveva fatto per la città. Così tutti gli anni la Befana passava nella città splendente e portava i regali fino a oggi.
Pubblicato in Generale | Nessun commento »
La casa che se ne andò
Thursday, 25/11/1993
Febbraio
La casa che se ne andò
di Carolina Antonucci, l0 anni
Durante la prima settimana di febbraio, quando andai a scuola, il mio gatto e la mia casa fecero le valigie e uscirono dal portone. Mio padre quando tornò dal lavoro non trovò più nessuno e sbalordito tornò in strada a cercare aiuto. Intanto il gatto e la casa si erano mascherati per passare inosservati alla festa da batto di carnevale. Il gatto naturalmente si era mascherato da “gatto con gli stivali”, con un cappello con una bellissima piuma celeste, un mantello celeste e una cintura marrone con una fibbia d’oro massiccio. La casa era invece mascherata da stivali sui quali poggiavano le zampette del gatto. Si stavano divertendo: il gatto ballava con un altro micione rosso con degli stivali rossi, un mantello rosso e un cappello rosso. La casa ballava con gli stivali dell’altro gatto che erano, come lei, una casa che in questo giorno faceva festa. Essi spizzicavano qualche cosa negli intervalli tra un ballo e l’altro. Naturalmente il gatto mangiava cose diverse da quelle che mangiava la casa cioè: calcinacci e stucco. Nella tarda serata tornarono ubriachi, chi di latte, chi di vernice. Poi si rimisero ognuno nei suoi rispettivi posti: la gatta si sedette nella poltrona della casa. Nessuno credette a mio padre. Il giorno dopo andai io a scuola mascherata. Che storia! Reggerà al confronto La casa che se ne andò di Pat Hutchins, edizioni Mondadori?
Pubblicato in Generale | Nessun commento »
Viaggio al centro della Terra
Thursday, 25/11/1993
Dicembre
Viaggio al centro della Terra
di Marta Bevitacqua, 12 anni, Fabio De Paoli, 8 anni e Vateria De Paoli, 12 anni
Tanto tempo fa a dicembre non faceva freddo, era un mese caldo, come tutti gli altri. Un giorno una gocciolina d’acqua, di nome Natale, stufa di questo caldo scese nel centro della Terra dove c’era il fuoco che la riscaldava. La gocciolina gli disse “Perché ogni tanto non ti spengi e fai rinfrescare la Terra?”. Il fuoco rispose “è un’ottima idea perché così mi potrò anche riposare”. La gocciolina risalì contenta sulla Terra e si accorse che si stava ghiacciando. Cadde su di un abete, e dato che era diventata neve formò una piccola pallina bianca sull’abete verde. Da quel giorno a dicembre fece freddo e in onore detta gocciolina fecero una festa e la chiamarono Natale. Simbolo di questa festa divenne l’abete con la pallina ovvero l’albero di Natale.
Ecco una nuova versione di come è nato l’albero di Natale. Ma l’altro Viaggio al centro della Terra scritto nientepopodimeno che da Jules Verne, edizioni Mursia, come sarà: diciamo solo che val la pena di leggerlo.
Pubblicato in Generale | Nessun commento »
il calendario
Thursday, 25/11/1993
Eccoci incredibilmente arrivati alla terza edizione del calendario realizzato dai ragazzi della Biblioteca Centrale per Ragazzi. Quest’anno l’argomento delle storie, dei disegni e dei libri consigliati nei vari mesi è “il viaggio“.Infatti per tutto il 1999, nelle sezioni per ragazzi delle biblioteche comunali di Roma questo sarà un argomento per letture, giochi, spettacoli, concorsi e… calendari, insomma: 1999, un anno per viaggiare.
Come è stato realizzato questo calendario? Nel laboratorio, tenutosi nella Biblioteca Centrale per Ragazzi ai primi di dicembre, a ciascuno dei ragazzi intervenuti è stato proposto un gioco: inventare una storia e illustrarla con un disegno a partire da un titolo di un libro, scelto a caso, tra quelli sul viaggio messi a disposizione. Ogni storia doveva essere poi collegata a uno dei 12 mesi dell’anno.
Come potete vedere voi stessi ne sono venute fuori storie di ogni tipo: horror, leggende, fantascienza, avventura…
Adesso vi proponiamo di continuare il gioco cominciato in biblioteca leggendo, oltre le brevi storie scritte dai ragazzi, anche quelle, un po’ più lunghe, dei libri di cui abbiamo utilizzato il titolo. Se poi c’è un titolo che vi piace particolarmente, provate anche voi a inventare una storia che, se portate in biblioteca, saremo felici di leggere.
Pubblicato in Generale | Nessun commento »
Sette giorni a Piro Piro
Thursday, 25/11/1993
Aprile
Sette giorni a Piro Piro
di Emanuele Di Matteo, 9 anni e 1/2
In un paese un po’ pazzacchione di nome Piro Piro, un giorno arrivò un bambino che guarda caso si chiamava Pirosino. Questo bambino aveva un cane che si chiamava Pir. Il bambino era venuto per sette giorni ed era aprile. Pirosino alloggiava in un albergo di lusso (albergo Pirosissimo). Pensate che questo albergo, dato che stava sul mare, aveva 9 stelle! Un giorno Pirosino mentre stava rilassato sul canotto… Buuum!!… Il canotto scoppiò e affondò. che disgrazia! PIROSINO NON SAPEVA NUOTARE!!! Niente paura ragazzi, un delfino (che sapeva nuotare, naturalmente) lo salvò… DRIIIIIN… Era un sogno! Pirosino in verità era Max e Pir era Bac. Che bellissimo sogno disse Max. E dopo esservi divertiti per sette giorni insieme a Pirosino, che in realtà è Max, e Pir, che in realtà è Bac, potete continuare con gli altri Sette giorni a Piro Piro del libro scritto da Dino Ticli per le edizioni Piemme.
Pubblicato in Generale | 2 commenti »
|
|