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Generale
Genova: a cavallo con Garibaldi!
Monday, 17/12/2007
Giuseppe Garibaldi, protagonista della mostra in programma a Palazzo Ducale fino al 2 marzo, amava molto la sua cavalla bianca, Marsala, che lo aveva accompagnato nella famosa pedizione dei Mille, tanto da costruire per lei una tomba nell’isola di Caprera, ancora oggi presente a pochi metri dal sepolcro del suo padrone.
Com’era il cavallo di Garibaldi? Quanti ne ha avuti? Un animale entrato nella leggenda che diventa pretesto per costruirsi il proprio cavallo, da cavalcare, da accarezzare e da usare - perché no? - anche in battaglia. In programma Sabato 15 dicembre a Palazzo Ducale il laboratorio guidato da Hans Hermans, bambini e genitori ripercorreranno, ognuno in sella al proprio, le avventure di questo eroico compagno. In occasione delle festività , per i genitori che vorranno visitare la mostra Garibaldi.Il mito. Da Lega a Guttuso dopo aver accompagnato i bambini nello Spazio Didattico, acquistando un biglietto intero (€8,00) ne riceverà uno in omaggio.
Informazioni e prenotazioni: tel. 010 5574064 -065 biglietteria@palazzoducale.genova.it   Indicato per i bambini dai 5 agli 11 anni
Durata 2 ore circa, il costo 6,50 € a partecipante.
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Il pellegrinaggio in Italia
Thursday, 13/12/2007
Torna il Pellegrinaggio, una forma tanto antica quanto sentita ai nostri giorni. Già da qualche anno riscoperto, ora è proprosto anche in Italia.
Un sito Imtermet camminodiassisi.it propone tanti itinerari. Vale la pena farci un pensierino
Perché un cammino in…….. Italia
San Francesco e San Antonio, il Serafico fondatore ed il Dotto Apostolo (meo episcopus) dell’ordine francescano, sono due “figure� incommensurabili, che hanno acceso un perpetuo motore di spiritualità umile e semplice, una fonte inestinguibile per tutti coloro che soffrono d’arsura esistenziale.
Proprio su questi presupposti nasce l’esigenza di offrire un Cammino che esaudisca la nuova esigenza spirituale, che diversamente dal passato è una ricerca di “movimento� dove il pellegrino vuole esplorale in primis originali contaminazioni pur di aprirsi alla compassione di quell’Amor “che move il sole e l’altre stelle�. Apparentemente lo scopo del pellegrino è di camminare verso ad Assisi, ma in verità “avanza dentro se stesso� per congiungersi al divino celato in Lui.
Il Cammino di Assisi non è un pellegrinaggio architettato come si potrebbe pensare, ma è la concatenazione di tanti brevi pellegrinaggi tradizionali che già preesistano nell’ambito locale (Vedi: Assisi, La Verna, la Casella,Cerbaiolo, Montecasale, Montepaolo) legati a peculiari devozioni e che rivissuti in questa dimensione daranno un nuovo slancio alla ricerca interiore rinverdendo l’essenzialità della dottrina di Francesco; anche perché non siano soltanto le pietre a testificare al forestiero il Suo Magistero, ma si rinnovi lungo il cammino e nella stessa comunità assiate l’originale fraternità francescana.
La città di Assisi sarà elevata a: “Punto di Convergenza Universale� per gli uomini di buona volontà , trascendendo così qualunque distinzione di Cultura e Credenza in coerenza ai Principi Fondanti di ogni Vera Religione.
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All’estero le scuole italiane scarseggiano
Wednesday, 12/12/2007
Bruxelles - C’è sempre stato un disagio per le famiglie italiane in Belgio con figli da mandare a scuola, qualora ritenessero imprescindibile l’insegnamento nella lingua madre. Lo afferma Anna Maria Campogrande, Presidente di Athena, l’associazione per la difesa delle lingue ufficiali della Comunità europea. “Ciò appare tanto più incredibile se si tiene conto del fatto che in questo Paese ospitale e, da sempre, amico dell’Italia ci sono circa 450.000 italiani dei quali 287.000 di nazionalità italiana, circa 100.000 con la doppia nazionalità e i restanti con nazionalità belga per ovvi motivi di lavoro, di famiglia, di vita.Â
In questa situazione oggettiva non si capisce perché un Paese come l’Italia non abbia mai aperto, non già una, ma più scuole italiane, a Bruxelles, a Liegi, a Mons e ovunque la presenza di cittadini italiani lo rendesse necessario”. C’è il liceo francese, la scuola tedesca, la scuola inglese, numerose scuole anglo-americane ma non c’è l’ombra di una scuola italiana. Se questo fatto poteva trovare una giustificazione all’epoca delle prime emigrazioni, negli anni subito dopo la seconda guerra mondiale, anni difficili, di ristrettezze, di ricostruzione, di sacrifici per tutti, attualmente non si può più trovare giustificazione alcuna.Â
Per un lungo periodo, con l’installazione delle istituzioni europee a Bruxelles, la Scuola Europea, creata per i figli dei funzionari europei e di tutto l’apparato diplomatico e amministrativo dell’Europa istituzionale, ha in parte paliato ai disagi accogliendo anche i figli dei numerosi Italiani che per svariati motivi di lavoro dovevano passare alcuni anni a Bruxelles. In queste situazioni viene molto spesso a mancare la continuità dell’insegnamento della lingua madre, ed emerge la possibilità  di seguire i corsi in un’altra, a volte in altre lingue e con il rischio di difficoltà e ritardi negli studi.
“Gli Italiani esterofili, civilizzati e amanti del quieto vivere si sono adeguati alla situazione con apertura, entusiasmo e con la loro ben nota adattabilità . Purtroppo questa adattabilità , fin troppo celebre, gioca più contro che a favore dei nostri connazionali, a tutti i livelli, anche ai più elevati. L’ambiente comunitario non è più quel circolo di gentiluomini che hanno fondato la Comunità Europea che non solo rispettava la diversità , l’identità , il genio peculiare di ogni membro ma se ne faceva carico tenendone conto e valorizzandolo”. Nel cuore pulsante dell’Europa istituzionale, afferma Anna Maria Campogrande, vige ormai la legge del più forte e spesso anche del più manovriero, “perché il processo di integrazione dell’Europa è stato convertito in un processo di colonizzazione dove mezzi finanziari e intellettuali vengono usati a discapito e non a favore della grande maggioranza dei cittadini europei, dei loro interessi e dei loro valori.Â
Alla fine i nodi sono venuti al pettine, dopo anni di gestione morbida e civile, ci si è dovuti rendere conto che la Scuola Europea  aveva decisamente aperto un nuovo capitolo, inaugurando una gestione a dir poco autoritaria, opaca e sprovvista della dimensione “comunitaria� che dovrebbe animare qualsiasi progetto e azione che ha un legame diretto con le Istituzioni europee. In questo scenario, la sezione italiana, che risultata particolarmente presa di mira, ha visto la nascita di un gruppo di genitori per la difesa dei diritti della sezione italiana, che ha preso il nome di “Save my School�.
A causa dell’allargamento, la Scuola Europea si trova confrontata al problema di aprire nuove sezioni che facciano lezioni nelle lingue dei nuovi arrivati. Invece di trovare una soluzione adeguata o di aprire una nuova scuola per tutti i nuovi arrivati, “si è pensato bene di trasferire in blocco tutta la sezione italiana di Woluwé Saint Pierre verso la nuova scuola di Laeken, senza tener conto del parere dei genitori né del luogo di residenza dei ragazzi. Inoltre, poiché la scuola di Laeken è in costruzione e non si sa quando sarà disponibile, la sezione italiana dovrebbe essere provvisoriamente trasferita in una scuola in disuso, a Berkendael, luogo quanto mai fuori mano in relazione ai luoghi di insediamento tradizionale dei funzionari europei già in posto a Bruxelles. Una specie di deportazione forzata senza l’accordo dell’associazione dei genitori né delle autorità italiane ai più alti livelli, le quali sono dovute intervenire a fronte dei meccanismi perfidi che sono stati messi in opera per il trasferimento della sezione italiana della Scuola Europea installata, da decenni, a Woluwé Saint Pierre”.
Se è vero che le autorità italiane sono state disponibili e coinvolte in questo dramma, continua Anna Maria Campogrande, resta il fatto che non solo non ci sono scuole italiane in Belgio e che anche quella boccata di ossigeno fornita per lungo tempo dalla Scuola Europea sta esaurendosi e diventando sempre più problematica.
L’Italia non può continuare ad abbandonare alla deriva tutti gli Italiani all’estero con la politica del “fai da teâ€?, afferma Anna Maria Campogrande. “È tempo che si responsabilizzi nei confronti dei propri cittadini, in particolare di quelli che operano fuori del territorio nazionale, che la rappresentano negli innumerevoli settori della vita civile, imprenditoriale e artistica. E’ necessario e urgente che il Governo italiano predisponga e attui, in tempi brevissimi, una politica di Pubblica Istruzione che incorpori tutti gli italiani all’estero, tramite l’apertura di scuole italiane”.
Italia Press |
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Multe per gli studenti che diffondono filmati non autorizzati
Tuesday, 11/12/2007
Il Ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha adottato il 30 novembre 2007 la Direttiva n.104, recante linee di indirizzo e chiarimenti in ordine alla normativa vigente, con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari, o di altri dispositivi elettronici, allo scopo di acquisire e divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali. Chi diffonde immagini con dati personali altrui non autorizzati, tramite internet o mms, è passibile di multe (irrogate dall’Autorità garante della privacy) da 3 a 18 mila euro, o da 5 a 30 mila euro nei casi più gravi, nonché di sanzioni disciplinari che spettano alla scuola. In particolare, la Direttiva richiama gli obblighi di preventiva informazione e di necessaria acquisizione del consenso dell’interessato da parte di chi raccoglie e utilizza dati personali mediante i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici. Nell’ipotesi in cui, viceversa, i filmati, le immagini o i suoni, relativi ad altre persone, siano acquisiti mediante telefonino per “fini esclusivamente personali” (come riprendere una lezione dell’insegnante per studio individuale) non operano i predetti obblighi di informativa e di acquisizione del consenso, benché, anche in questi casi, si debbano rispettare gli obblighi previsti da altre norme (per es., l’art. 10 del codice civile (abuso dell’immagine altrui), o l’art.528 del codice penale (pubblicazioni oscene). L’utilizzo improprio dei videofonini costituisce oltre che un trattamento illecito di dati personali, anche una grave mancanza sul piano disciplinare. Di qui la necessità che tali comportamenti siano severamente sanzionati dai regolamenti di Istituto.
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Storie a Colori
Monday, 10/12/2007
Storie a Colori
Quattro bambini, di nazionalità differenti, si incontrano al giardino e si tengono compagnia raccontando ognuno una storia del proprio paese di origine. Una favola africana, una cinese ed una americana prendono vita attraverso varie tecniche di teatro di figura. Ogni favola invita il pubblico a riflettere sui grandi temi del nostro tempo: la solidarietà , la tolleranza, l’integrazione razziale.
Lo spettacolo si svolge in una baracca girevole su rotelle di cui si sfrutta ogni lato e prospettiva. Ogni storia corrisponde ad un quadro. Rilette con le tecniche più affascinanti del teatro di Figura, dal teatro d’ombre   ai muppets, dal teatro su nero ai burattini, sfilano allegramente. Alla fine, verso il pubblico, viene fatto rimbalzare un grande pallone che rappresenta il mappamondo ed è un “messaggio� lanciato a grandi e piccoli: nessuno deve divertirsi a giocare con il mondo a suo piacimento, giochiamo tutti insieme e divertiamoci a conoscerlo.
 29 e 30 dicembre 2007TEATRO VASCELLO
via Giacinto Carini, 78 – Roma
www.teatrovascello.it
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Fioroni:bisogna ripristinare il “merito”
Monday, 10/12/2007
“I dati sulla scuola italiana contenuti nel rapporto Ocse Pisa 2006 dimostrano che c’è un’emergenza educativa e di formazione che riguarda tutto il Paese, segno che qualcosa in passato non ha funzionato. Negli ultimi anni sono state fatte troppe riforme, occorre più serietà e un po’ di buonsenso�: è quanto ha detto il Ministro Giuseppe Fioroni commentando i dati.
“Abbiamo una scuola primaria di buona qualità su tutto il territorio nazionale, ma dal rapporto “Pisa� emerge anche un acuirsi delle difficoltà nelle scuole medie inferiori e superiori. Basti pensare che alle superiori, in dieci anni, abbiamo scrutinato e mandato avanti circa 8 milioni e 800 mila studenti con lacune gravi o gravissime. Per questo ho voluto che le scuole si impegnino a fare i corsi di recupero dei debiti scolastici e a verificare il superamento del debito prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo. In questo modo tutti entreranno in classe senza debiti e saranno in condizione di svolgere regolarmente il programma del nuovo anno.
Occorre uno sforzo di tutto il Paese per riportare il merito al centro della scuola come della società e per far tornare la scuola ad essere un ascensore sociale. Dobbiamo incentivare l’eccellenza creando gli strumenti affinché ogni ragazzo abbia forte la convinzione che in base a ciò che è e a ciò che sa può ricoprire qualunque ruolo nella società .
Dobbiamo dare ai giovani – ha concluso Fioroni - le competenze indispensabili per potersi inserire in maniera proficua nel mondo del lavoro e far si che i poveri di competenze di oggi non siano i poveri della vita di domani. Ne va del futuro del nostro Paese�.
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La bussola d’oro: il film di Natale
Friday, 30/11/2007
Nicole Kidman
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LA BUSSOLA D’ORO
Esiste un mondo in cui le streghe dominano i cieli del nord e gli orsi polari sono i guerrieri più coraggiosi, mentre ogni essere umano è collegato ad uno spirito animale che è importante come il loro cuore. Ma questo mondo è dominato dal Magisterium, che cerca di controllare tutta l’umanità e che ora deve fronteggiare una minaccia molto pericolosa: l’ultima Bussola d’Oro esistente e la ragazzina che è destinata a possederla. La dodicenne Lyra Belacqua(Dakota Blue Richards) conduce una vita straordinaria al rinomato Jordan College. Girando senza controllo nelle strade alla spensierata ricerca di avventure con il fedele amico Roger (Ben Walker), Lyra è sempre accompagnata dal suo daimon, Pantalaimon , un piccolo animale mutaforma che rappresenta una costante voce della ragione. Ma il mondo di Lyra sta cambiando. Ma il mondo di Lyra sta cambiando. Suo zio, Lord Asriel (Daniel Craig) si sta imbarcando in un viaggio verso il Circolo Artico per indagare su un misterioso elemento, la ‘Polvere’, ma il Magisterium è disposto a tutto, compresa la possibilità di far chiudere il Jordan College, pur di fermarlo. Allo stesso tempo, le voci di bambini che scompaiono misteriosamente e vengono portati a nord diventano purtroppo reali quando il suo miglior amico Roger risulta disperso. Lyra giura di andare fino in capo al mondo pur di salvarlo, e quando al college arriva Marisa Coulter (Nicole Kidman), un’affascinante scienziata ed esploratrice, lei ritiene che questa rappresenti un’ottima opportunità di partire.
Ma Lyra scopre rapidamente di essere stata attirata in una trappola per prenderle un oggetto che possiede e che il Magisterium cerca disperatamente: la Bussola d’Oro, un regalo del preside del Jordan College (Jack Shepherd). Si tratta di uno strumento mistico e potente che può indicare la verità , rivelare quello che gli altri desiderano nascondere e prevedere (o anche modificare) il futuro.
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In quel momento, Lyra capisce che deve scappare dalla signora Coulter e imbarcarsi in un viaggio per salvare Roger e fermare il Magisterium. Il destino la fa imbattere in una tribù di marinai gyziani, condotti da John Faa (Jim Carter), Ma Costa (Clare Higgins) e Farder Coram (Tom Courtenay), che la pongono sotto la loro protezione. Formando una particolare alleanza con i gyziani, la misteriosa strega Serafina Pekkala (Eva Green) e l’aviatore texano Lee Scoresby (Sam Elliott), Lyra si getta in un’avventura che la porterà ad attraversare il cielo e l’oceano, fino ad arrivare alla natura selvaggia del polo nord, dove troverà un potente alleato, l’enorme orso corazzato Iorek Byrnison (che ha la voce di Ian McKellen), che le promette di servirla nella sua missione fino a quando non avrà raggiunto il suo scopo.
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Alle porte si profila una grande guerra che minaccia non solo il mondo di Lyra, ma anche tutti gli universi paralleli che si trovano oltre l’aurora boreale. Con il suo gruppo di amici ed alleati, oltre che con il potere della Bussola d’Oro, Lyra dovrà utilizzare tutte le sue doti e il suo coraggio per fermarla.
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Più libri più liberi: torna, a Roma, la Fiera della piccola e media editoria
Friday, 30/11/2007
Un appuntamento con il libro, la lettura e i protagonisti di un universo editoriale vivo e dinamico che si conferma per il sesto anno: Più libri più liberi, la Fiera della piccola e media editoria, torna al Palazzo dei Congressi dell’Eur a Roma, dal 6 al 9 dicembre, con circa 400 editori, migliaia di libri, anteprime editoriali e incontri con autori ed ospiti, pronti ad accogliere il vasto pubblico degli amanti del libro: lo scorso anno la manifestazione ha superato il record di 50mila visitatori.
Quest’anno la Fiera riaprirà i battenti sull’onda d’urto di dati eccezionali registrati dall’Associazione Italiana Editori (AIE), che attestano la vitalità e il dinamismo che si sviluppano dentro e attorno all’evento: dal 2001 al 2006 gli editori piccoli e medi hanno visto aumentare l’incidenza del proprio fatturato dal 31% al 35% sul totale di quello registrato dall’intero settore librario; lo stesso settore tra il 2005 e il 2006 ha visto aumentare il numero degli addetti del 9,2%. E notizie positive arrivano anche da Roma, dove tra il 2002 e il 2006 la vendita di libri è cresciuta del 25,6% a fronte di una crescita dell’8,84% a livello nazionale. Oggi la Capitale rappresenta per gli editori italiani il 16,5% del mercato editoriale nazionale, quando nel 2002 era solo il 14%.
Più libri più liberi è realizzato, come sempre, dall’Associazione Italiana Editori con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, tradizionali partner della Fiera, ai quali si aggiunge quest’anno la Camera di Commercio di Roma, che con il suo intervento consolida il rapporto essenziale tra cultura, impresa e territorio. La compagine dei sostenitori della manifestazione è completata dal patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione, e dalle tradizionali collaborazioni con l’Istituzione Biblioteche di Roma e Radio Tre Rai.
I numerosi percorsi, culturali e professionali, permetteranno al diversificato pubblico della Fiera di spaziare tra centinaia di stand ed assistere agli oltre 200 incontri, convegni, eventi del programma che chiama a raccolta autori, studiosi, personaggi della politica o dello spettacolo, comunque legati al mondo del libro, a partire da Andrea Camilleri, Margherita Hack, Marco Lodoli, Massimo Carlotto, Jaume Cabré, per proseguire con Niccolò Ammaniti, Goffredo Fofi, Nanni Balestrini, e ancora Giorgio Albertazzi, Stefano Marroni, Piero Angela, Alberto Bevilacqua, Giovanni Floris, Livia Turco, Piero Grasso, Luigi Lo Cascio solo per citarne alcuni.
Lo Spazio ragazzi, con mostre, giochi e letture per i più piccoli, lo Spazio Blog by Splinder dove indagare le nuove frontiere offerte da Internet 2.0, la Bibliolibreria dove comprare e prendere in prestito libri e il Caffè Letterario, vera agorà e punto d’incontro con i protagonisti del libro, saranno ancora una volta i luoghi d’attrazione della Fiera.
Sul fronte delle partnership sono tre le novità di questa sesta edizione: in un apposito stand nel piazzale antistante il Palazzo dei Congressi si potranno acquistare le stelle di Natale e contribuire così alla ricerca sulle leucemie grazie alla collaborazione con l’AIL, Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma: una stella di Natale sarà anche presente in tutti gli stand della Fiera. All’interno della Bibliolibreria ci sarà uno spazio dedicato ai cd musicali, un’iniziativa frutto di un progetto con il MEI, Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza. Infine nelle librerie romane che dedicheranno la loro vetrina a Più libri più liberi ed ai libri dei piccoli editori, si potrà ritirare un ingresso gratuito grazie alla collaborazione tra Più libri più liberi e l’ALI, Associazione Librai Italiani - sede provinciale di Roma
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“Storie a quattro zampe due ali qualche pinna�
Friday, 30/11/2007
“Storie a quattro zampe due ali qualche pinna�
il 7 dicembre la presentazione
alla Fiera Più libri, più liberi nel Giardino della BiodiversitÃ
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Orchidee, palme, felci e piccoli animali nel cuore del Palazzo dei Congressi dell’Eur. Sarà possibile incontrarli alla Fiera Più libri, più liberi quando “parteciperanno� alla presentazione di Storie a quattro zampe, due ali qualche pinna, in programma venerdì 7 dicembre, alle 16,30, nello spazio ragazzi delle Biblioteche di Roma.
La pubblicazione, edita dall’Agenzia Il SegnaLibro srl, affronta il tema della biodiversità attraverso le parole di esperti del settore e lo sguardo stupito di cento bambini, testimoni del profondo cambiamento epocale in cui vivono.
La collaborazione tra la casa editrice e la Fondazione Bioparco di Roma, passo importante per la realizzazione del libro, continua nell’ambito della Fiera con la creazione di un habitat naturale con vere e proprie piante e animali che faranno da scenario ideale alla presentazione ufficiale delle “Storie� raccontate dall’Agenzia SegnaLibro srl. Il Bioparco ha predisposto tutte le misure cautelative per garantire le massime condizioni di benessere per la flora e la fauna che, in via eccezionale, sosteranno nel Palazzo dei Congressi.
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Winx club – Il segreto del regno perduto - Da domani, il film in tutte le sale
Thursday, 29/11/2007
Winx club – Il segreto del regno perduto
Winx club – Il segreto del regno perdutoÂ
una produzione RAINBOWÂ
in collaborazione con RAI FICTION
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Un film di Iginio Straffi
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Sedici anni fa i più potenti maghi guerrieri della Dimensione Magica si sono sacrificati per combattere il male assoluto. Ora il destino di un regno è nelle mani di una ragazza: Bloom, la fata della fiamma del Drago.
Accompagnata come sempre dalle sue amiche del Winx Club, Bloom dovrà affrontare la più grande delle sfide: addentrarsi negli abissi della dimensione oscura e combattere il male assoluto per riportare in vita i suoi genitori e svelare finalmente il mistero legato alle sue origini.
Riusciranno Bloom, Flora, Stella, Aisha Musa e Tecna a sconfiggere le più terrificanti creature dell’incubo e a ritrovare l’ultimo re di Domino? E Bloom riuscirà a salvare il regno perduto e a diventare finalmente Principessa di Domino?
Dall’esito di questo scontro dipenderà il destino dell’intera Dimensione Magica.
 Diversi anni fa quando lavoravo alla stesura del progetto Winx Club, per la serie televisiva, tratteggiai il profilo della protagonista Bloom come quello di una ragazza cresciuta da genitori adottivi perché questo tema mi era rimasto dentro da quando, ai tempi dell’università , frequentavo una ragazza straniera cresciuta in Italia che aveva vissuto questa stessa esperienza.
Antonella, così si chiamava la mia compagna di studi, mi aveva confessato con un tale trasporto il grande desiderio di conoscere un giorno i suoi genitori naturali ed il suo paese che non poteva essere ignorato.
Nel tratteggiare la storia di Bloom, creatura magica, proveniente dal mondo di Domino, ma cresciuta da genitori adottivi terrestri, mi sono ispirato a lei, anche se il carattere della Bloom, come lo conosciamo oggi dalla serie televisiva, somiglia molto di più a quello di mia moglie Joanne, che non a quello della studentessa di cui sopra.
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Originariamente avevo pianificato il viaggio di Bloom alla ricerca dei genitori naturali, come parte della seconda stagione televisiva. Ben presto però mi sono reso conto che sarebbe stato un vero peccato non indirizzare la saga televisiva delle fatine più trendy del mondo verso altri sviluppi, riservando questa emozionate avventura, alla ricerca delle proprie origini, per il grande schermo.
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Così è nato il soggetto del film, un racconto che svela molti dei segreti irrisolti nelle 3 serie televisive, ma che è anche l’ espressione di una storia universale; un viaggio alla ricerca di se stessi e delle proprie origini, un processo di crescita e di passaggio, per la protagonista, dall’adolescenza verso il mondo degli adulti. Una storia insomma che può coinvolgere ed appassionare anche chi non ha mai visto una puntata delle Winx.
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Per la stesura della sceneggiatura ho coinvolto Sean Molyneaux, talentaccio neworkese, che aveva dato prova delle sue capacità già nella serie televisiva. I contenuti e le emozioni che volevo trasmettere agli spettatori, dovevano essere miscelati con l’azione e il ritmo dei dialoghi tipici della scrittura made in USA, il risultato di questa sceneggiatura a 4 mani mi sembra soddisfacente, perché credo che coinvolga e parli al cuore degli spettatori.
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Verso la fine del 2005 con la sceneggiatura e i disegni di personaggi e ambienti mi sono quasi trasferito a Roma dove, insieme a Francesco Mastrofini, abbiamo messo insieme una squadra di bravissimi artisti e tecnici, tutti giovani, ma già provenienti da esperienze produttive diverse, accomunati da un unico sogno, quello di realizzare anche in Italia il Cinema di animazione CGI. Nei mesi successivi poi siamo stati in grado di riportare a casa altri talenti italiani spersi e sparsi nell’universo produttivo delle major, a vantaggio della qualità del prodotto.
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Partita la sfida italiana denominata Rainbow CGI sono cominciati i problemi, il primo la lotta contro il tempo per uscire nelle sale entro il 2007 e ovviamente con uno standard qualitativo di altissimo livello. Accanto alla fatica e alle difficoltà di uno start up così ambizioso la soddisfazione di vedere il team crescere giorno dopo giorno, in un percorso quasi parallelo a quello della protagonista del film, Bloom.
Le notti sono state e continuano ad essere lunghe alla Rainbow CGI, tante le risate che ci siamo fatti alcuni mesi fa quando la polizia ha dovuto svegliare a calcetti il mio assistente regista Mauro Uzzeo che dormiva profondamente dalla notte prima sui divani dello studio. Mauro esausto dalla lunga giornata di lavoro si era addormentato sul divano ed era stato scambiato dalle donne delle pulizie del turno mattutino per un barbone intrufolatosi negli studios in cerca di un giaciglio al caldo…che dire poi delle voci guida per animare il labiale, tutte fatte in casa, come in una grande recita scolastica, in cui tutti hanno dato il peggio delle proprie capacità interpretative.
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Insomma lacrime e sangue, ma anche tanto divertimento ed un livello di energia creativa che si respirava in ogni reparto degli studios; e poi l’impagabile sensazione di lavorare ad un progetto unico, di essere parte di un esperienza che mai prima si era realizzata in Italia.
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Ora siamo pronti al debutto speriamo in un grosso successo di critica e di pubblico, ma la soddisfazione più grande ci verrà come al solito dal sorriso e dal pianto di una piccola spettatrice. Iginio StraffiÂ
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“Winx Club - Il Segreto del Regno Perdutoâ€? è una commedia romantica che alterna situazioni comiche a momenti drammatici e rappresenta un passaggio epocale della saga Winx Club: risalire alle origini di Bloom per rivelare il segreto alla base dell’universo Winx.Â
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I PROTAGONISTI - Le magiche WINX
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BLOOM – La Fata del Fuoco. Nata sotto il segno del Drago, Bloom proviene da Gardenia, dove ha vissuto con i suoi genitori, Vanessa e Mike. Ma la sua vita cambia radicalmente quando incontra Stella, una fata di Alfea minacciata da un pericoloso troll, per difendere la quale scopre di avere dei poteri magici e di essere una potenziale fata. Da quel giorno Bloom lascerà Gardenia per frequentare a Magix il college delle fate e diverrà la leader del Winx Club. Generosa, sincera, coraggiosa, nobile d’animo, impulsiva e carismatica (proprio come una leader), la Fata del fuoco è inseparabile dalle sue amiche e con loro, mentre cerca di comporre il difficile puzzle del suo passato, vive ogni giorno una magica avventura.
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STELLA – La Fata del Sole e della Luna. Figlia unica del re e della regina di Solaria, e’ nata sotto il segno della Sirena. Adora letteralmente vestirsi alla moda e fa molta attenzione al suo look. Il suo guardaroba è infatti il piu’ capiente e colmo di tutta la Dimensione Magica ed il suo passatempo preferito è lo shopping nelle boutique di Magix o di Adquistes. Anche frequentare i ragazzi non le dispiace mentre invece lo studio non rientra proprio fra le sue passioni. Stella ha un bel caratterino: è spontanea, allegra, un po’ egocentrica ma anche buffa e generosa.
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MUSA – La Fata della Musica. Proviene da Melody, regno della Musica ed è nata sotto il segno fatato del Folletto. Sua madre era una grande cantante e suo padre un ottimo pianista e fabbricante di strumenti musicali. Cresciuta in mezzo alle note non poteva che ereditare una grande passione per la musica! Adora ogni tipo di strumento ma soprattutto il flauto traverso che ama suonare nel silenzio della sua camera di Alfea. E le piace tanto ballare, qualsiasi tipo di ritmo: la disco music, l’hip hop, il rap, il latino-americano, la techno non hanno segreti per lei. Tenace, energica, ironica, disordinata, irruente, è forse un po’ diffidente. Tranne che con le sue amiche con cui vive sempre nuove e fantastiche avventure.
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FLORA – La Fata del Fiori. Nel pianeta di Linphea, da cui proviene, ha imparato ad apprezzare la magia della natura. Non potrebbe vivere senza sentire il profumo di fiori e piante e la sua stanza sembra un piccolo giardino. Il suo segno fatato è Driade. Flora è un’allieva diligente - non certo ambiziosa - ma cerca di dare il meglio di sé in tutto quello che fa. Saggia e ponderata, non esita a correre in aiuto di chiunque si trovi in difficoltà , con dolcezza e pazienza. La sua insicurezza spesso la frena, ma per fortuna le sue amiche sanno sempre consigliarla e incoraggiarla.
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TECNA – La Fata della Tecnologia. Sotto il segno del Tritone, Tecna viene dal pianeta di Zenith – dove la magia scaturisce unicamente dalla tecnologia. Adora lo sport ed il movimento, ma nutre una vera passione per le scienze e nel tempo libero si diverte ad inventare e realizzare nuovi marchingegni oppure accende il computer per avventurarsi in nuove entusiasmanti sfide con i videogiochi. Un tipo ordinato e razionale che ricorre sempre alla logica per affrontare le situazioni…e non c’è da stupirsi che il suo look sia essenziale e hi-tech. Puo’ sembrare fredda o distaccata, ma in realtà con le sue amiche mostra sempre grande affetto e generosità .
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AISHA – La Fata del Fluidi. L’ultima arrivata nel gruppo Winx, è la principessa del pianeta Andros, da cui proviene. Segno magico: Chimera. Le Winx l’hanno salvata dalla grinfie di Darkar e da allora fa parte del loro fantastico gruppo. Con i suoi poteri riesce a manipolare il Morfix, uno speciale fluido fucsia che puo’ assumere qualsiasi forma, ma presto – perfezionandosi nella scuola di Alfea - riuscirà a controllare tutti i fluidi. Appassionata di sport, si allena costantemente per essere sempre scattante e in forma. Aisha è orgogliosa e grintosa, sempre pronta ad affrontare il pericolo, ma ha il terrore del buio e degli spazi troppo piccoli e desolati…La sua massima aspirazione è quella di diventare una vera Fata ed una grande Winx.   Â
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La Winx Mania
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“Le Winx sono frutto di una lunga elaborazione, di ricerche su soggetti e su personaggi che hanno richiesto diversi anni di duro lavoro prima di essere pronti al lancio sul mercato. Il format che vede un gruppo di sei amiche affiatate e integrate pur nella differenza delle personalità e dei gusti, sicuramente è un concetto molto importante, specie per il target di riferimento delle Winx. Se poi si aggiunge l’ingrediente della magia, ovviamente come strumento di lotta contro il male, il concept si rafforza maggiormenteâ€? Cosi’ Iginio Straffi, il creatore delle Winx, spiega il successo delle sei fatine, le piu’ trendy e piu’ cool nel panorama internazionale, divenute in breve tempo oggetto di un vero e proprio fenomeno di culto. Â
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Un fenomeno che nasce e si sviluppa grazie ad una stretta collaborazione fra Rainbow e Rai Fiction che ha decretato lo straordinario successo delle 3 serie televisive in 2D. E lo stesso team produttivo si è naturalmente riproposto anche per il film in 3D destinato alle sale cinematografiche.Â
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Solari e romantiche, fragili e determinate, unite da un’inossidabile amicizia e dotate di straordinari poteri magici che mettono al servizio del bene, le sei mitiche “teen-fateâ€? hanno conquistato infatti in soli tre anni il mercato mondiale per attestarsi come un vero e proprio fenomeno internazionale per estensione, e trasversale per penetrazione in diverse fasce d’età .Â
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Le cifre parlano chiaro: nate solo 3 anni fa, dal 2004 le Winx hanno invaso 130 paesi e conquistato diversi primati. Winx è il brand n. 1 in Italia ed Europa per livello di notorietà , il n. 1 in Italia, Francia e Benelux nel settore giocattolo, attestandosi come un grande fenomeno anche a livello di merchandising. Il brand Winx è infatti n.1 tra i prodotti in licenza più venduti – basti pensare che nella categoria fashion doll, Winx presenta ben 25 referenze di prodotto all’interno della top 100 dei prodotti più’ venduti della stessa categoria: una leadership indiscussa.
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Oggi le bambole Winx sono infatti uno dei prodotti più venduti in Italia. Contrariamente all’andamento del mercato delle fashion dolls, che – comparando i mesi di Gennaio–Giugno 06 e Gennaio-Giugno 07 - registra una situazione di stasi (con un incremento di appena 0,9%), le bambole Winx sono in continua ascesa, con un incremento di oltre il +70% rispetto allo stesso periodo nel 2006. Con una quota di mercato di quasi 40% di market share superando le piu’ trasgressive Bratz e le piu’ tradizionali Barbie.
Al successo delle fashion doll si affianca quello della linea di abbigliamento. Winx Club è stato infatti sempre concepito come un marchio molto fashion e al passo con la moda. Non è un caso infatti che disegnatori Rainbow abbiamo lavorato a braccetto con stilisti moda per creare il look delle fate di Alfea e un vero e proprio guardaroba di cambi d’abito. Questo perché le Winx sono ragazze normali che vanno a scuola e amano vestirsi per ogni occasione, proprio come le teen-ager di oggi. Ed ecco comparire vere e proprie collezioni moda e accessori fashion di ogni genere, dai portacellulari alle spille per le borse, dai ciondoli ai gioielli: da questo autunno infatti tutta una linea di gioielli veri a marchio Winx verrà distribuita nelle principali gioiellerie d’Italia. Per non parlare dei prodotti hi-tech che vanno dalla fotocamera digitale al cellulare, dalla pen drive all’asciugacapelli Winx, dall’organizer allo spazzolino elettrico.
E ancora gli orologi da polso, il corredo per la scuola, la linea da toilette, i cosmetici, l’area food e la linea da tavola per assicurarsi la presenza delle Winx in ogni momento della giornata. E poi i libri e le figurine: la collezione di figurine Panini abbinata alla terza serie delle Winx ha battuto ogni record con 50 milioni di figurine vendute in poco più di 2 mesi solo in Italia – e si tratta della quarta collezione che Panini pubblica sulle Winx. Mentre il settore DVD  ha superato il volume dei 10 milioni di pezzi venduti in 41 paesi, di cui oltre un milione solo in Italia.
Le Winx hanno conquistato anche il pubblico sul web: sono oltre 2 milioni i visitatori unici al mese del sito www.winxclub.com e oltre 1,5 milioni i membri iscritti allo stesso sito. Ma non solo: sono oltre 275.000 i siti web e 5 milioni le pagine web che parlano di Winx e 12.400 i videoclip delle Winx abbinate alle loro canzoni ma anche alle canzoni di artiste di fama internazionale sul sito piu’ ciccato dai teen ager, You Tube. Perché Winx è anche un fenomeno musicale: tutte le ragazzine d’Italia e dei paesi in cui Winx è trasmesso, cantano le loro canzoni, acquistano i cd musicali con le loro raccolte e in Italia tantissime hanno assistito al musical delle Winx. Un Live show itinerante che ha toccato oltre 40 città con il tutto esaurito e totalizzando piu’ di 300.000 biglietti venduti – prima di approdare quest’anno anche in Olanda. La musica è un elemento importante specie per le ragazzine, tweens e teen agers. Le Winx sono ragazze di oggi e ascoltano la musica pop, tecno o altri genere comunque in voga tra i ragazzi e anche per questo sono molto amate. Le canzoni Winx esprimono soprattutto sentimenti: i sentimenti d’amore, d’amicizia delle ragazzine, la fiducia verso il futuro, le aspettative per la loro crescita, in sintonia con i valori positivi che le Winx trasmettono.
Un successo indiscusso dunque, che accomuna bambine e adolescenti ma anche genitori e nonni, visto che il fenomeno Winx è ormai entrato nelle case degli italiani.
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Un successo spiegabile con il fatto che le Winx rappresentano perfettamente le identità , ma anche i sogni e le aspirazioni delle tweens di oggi: sono fashion, attente alle novità e all’hi-tech, con una passione per la musica ed un‘incondizionata fiducia nell’amicizia, nella solidarietà e nello spirito di gruppo. Ma vanno a scuola, si innamorano e sognano una vita da principesse. Non puro intrattenimento, ma un modello aspirazionale. Non solo fenomeno mediatico, ma un vero e proprio stile.  Â
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