Archivio di 3/2007

“Imparolopera” al Teatro Regio di Parma

Thursday, 15/3/2007

DSCF0061.jpgLe stesse opere che compongono il cartellone della Stagione Lirica vengono ripensate, riviste, rimontate ed adattate per gli allievi delle scuole elementari e medie, a comporre una stagione d’opera pensata appositamente per loro.

L’iniziativa del Teatro Regio di Parma - giugnta all’ottava edizione - ha già coinvolto decine di migliaia di bambini e ragazzi fra i 5 e i 13 anni, entusiasti di scoprire quella fiaba incantata che ai loro occhi si svela essere l’opera lirica.

Così la comicità rossiniana della Pietra del paragone, la rivisitazione fantastica del mito faustiano nella DSCF106.jpgDannazione di Faust di Berlioz, il magico mondo della Cina delle fiabe e la potenza drammatica del dramma shakespeariano dei capolavori Turandot e Otello vivranno sulla scena anche per i bambini e gli adolescenti.

 Le opere saranno offerte secondo l’ormai collaudata formula che, utilizzando i migliori allievi delle classi di canto del Conservatorio “Arrigo Boito�? di Parma, e con la regia ed i testi di Bruno Stori, propone l’opera in un’originale e coinvolgente fusione di canto e recitazione.

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I PROSSIMI APPUNTAMENTI:
OTELLO – Teatro Regio di Parma
Musica di Giuseppe Verdi
Mercoledì 4 aprile, ore 9,30 e ore 11,00
Giovedì 12 aprile, ore 9,30 e ore 11,00
Venerdì 13 aprile, ore 10,00

Il Festival della matematica all’Auditorium di Roma

Wednesday, 14/3/2007

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Dal 15 al 18 marzo 2007
Auditorium Parco della Musica

Il festival vede anzitutto la partecipazione dei due matematici più famosi del mondo: Andrew Wiles, dimostratore nel 1995 dell’Ultimo Teorema di Fermat e John Nash, premio Nobel per l’economia nel 1994 e protagonista della vicenda umana raccontata nel film A beautiful mind. Matematici di eccezione sono inoltre sir Michael Atiyah e Alain Connes, medaglie Fields nel 1966 e 1983: il primo, già presidente della Royal Society e del Movimento Pugwash degli Scienziati contro l’Atomica parlerà su Bellezza e verità in matematica, mentre il secondo toccherà alcuni dei temi filosofici che ha già discusso nei suoi due volumi di conversazioni, Pensiero e materia e Triangolo di pensieri. E ancora due star come Douglas Hofstadter, vincitore del premio Pulitzer nel 1980 per il famoso volume Gödel, Escher, Bach (Adelphi, 1984) e Benoit Mandelbrot, il cui nome è associato all’insieme caratteristico della teoria dei frattali. Il fisico John Barrow, vincitore del premio Templeton per i legami tra la religione e la scienza nel 2006, affronterà alcune Questioni matematiche e teologiche.
Mentre i legami tra matematica e filosofia saranno discussi in una tavola rotonda fra alcuni dei più noti matematici-filosofi italiani. E ancora una lezione-spettacolo con il premio Nobel per la letteratura Dario Fo; una serata di grande musica condotta da Serena Dandini con Elio delle Storie Tese e la partecipazione del premio Oscar Nicola Piovani; un incontro con Mario Martone e la proiezione del film Morte di un matematico napoletano; mostre, letture, enigmi, giochi matematici con Giovanni Filocamo ed Ennio Peres; dulcis in fundo, si potrà assistere alla disfida scacchistica tra il campione mondiale Boris Spassky e diversi matematici, dopo un dibattito con Zhores Alferov, premio Nobel per la fisica del 2000. Il tutto a riprova del fatto che le facce della matematica sono multiformi, e che essa trascende qualunque confine nazionale o culturale.

Ecosistema Bambino 2007

Tuesday, 13/3/2007

La classifica di Ecosistema Bambino viene stilata in base ai dati - relativi al 2005 - che le stesse amministrazioni forniscono rispondendo al questionario redatto da Legambiente, che valuta le forme di partecipazione avviate per favorire un ruolo attivo dei bambini nella città, le strutture dedicate alle politiche per l’infanzia, il rapporto di collaborazione tra amministrazione comunale e associazioni no profit, i servizi e le iniziative di aggregazione e di animazione culturale. Gli incontri con il sindaco (il 58% delle città ha appuntamenti periodici tra primo cittadino e bambini), i consigli comunali dei ragazzi (56%) e la consultazione dei ragazzi sulle politiche urbane (45%) sono gli strumenti di partecipazione più utilizzati dalle amministrazioni per dar voce ai giovanissimi. Sul fronte delle strutture e dei progetti culturali si prediligono le ludoteche (71%) e le mostre (58%) mentre tra le iniziative di comunicazione e di gioco ci sono feste all’aperto (77%), rassegne di cinema e teatro (76%), corsi e laboratori (77%).Partecipazione, aggregazione e strutture dedicate agli under 14 sono la ricetta del successo delle prime in classifica, nell’ordine Torino, Ravenna, Firenze e Roma. Seguono nella fascia più alta (buono) ben 9 città: Pesaro, Genova, Modena, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Piacenza, Napoli e Udine. Il primo posto di Torino è frutto di un progetto antico, stabile e consolidato di formazione dei cittadini bambini. E se si può parlare di conferme anche per Ravenna e Firenze, va sottolineato invece il salto di Roma, che ha sviluppato la partecipazione dei più giovani non solo con manifestazioni e iniziative temporanee ma con strutture permanenti e qualificate. Da sottolineare anche il balzo in avanti di Napoli - dodicesima nella fascia del buono dalla cinquantatreesima posizione dello scorso anno - grazie all’avvio di progetti di partecipazione e di cittadinanza attiva degli under 14. Sono 12 le città nella fascia del discreto, tutte del nord e del centro, ad eccezione di Caltanissetta - contro le 31 della scorsa edizione. A dimostrazione, secondo Legambiente, della forbice acuita dalla politica dei tagli, ma anche dello scarso impegno delle amministrazioni comunali del sud. E’ sintomatica, in questo senso, la retrocessione di Caltanissetta (da decima a venticinquesima) sempre ben posizionata in passato e fiore all’occhiello del meridione.

8 marzo: Donne, si torna a lottare!

Thursday, 8/3/2007

Sempre più donne rifiutano la commercializzazione della festa dell’8 marzo. Sempre più donne condannano la caduta di stile che ha  trasformato una giornata di lotta internazionale in una festa consumistica con tanto di auguri, cioccolatini e serate al ristorante.

Non è tempo di festeggiare ma è tempo di tornare a lottare perché i diritti delle donne diventino realtà quotidiana, oltre che carta stampata. Non più nelle strade, forse, ma all’interno delle singole istituzioni, delle singole famiglia.

Lavoro. Famiglia, Politica. I temi toccati dal Presidente della Repubblica che ha ricordato agli italiani la condizione femminile del nostro Paese: “Sono troppo poche le donne italiane che riescono a raggiungere i vertici nel mondo dell’economia, della pubblica amministrazione e della politica, tanto è vero che le parlamentari sono solo una piccola pattuglia . Ed ha aggiunto “Le donne italiane sono troppo poco occupate e quando lo sono fanno assai più fatica degli uomini ad avanzare in tutte le sfere di attività, dalle imprese private alla pubblica amministrazione, alla politica, come ben sanno le pattuglie, solo pattuglie, di elette nel nostro Parlamento”.
E ancora robusta “la barriera che blocca l’accesso delle donne agli alti gradi in Italia, eppure quel limitato gruppo di donne che supera la barriera guadagna comunque meno degli uomini”.

Grazie, Presidente, per aver posto l’accento sulla realtà di una condizione femminile che sembra sfuggire ai politici che si avvicendano sugli scranni del Parlamento, ma che diventa cavallo di battaglia delle campagne elettorali.«La discriminazione sul lavoro, riguardo la quale si registrano solo deboli segnali di miglioramento, non è purtroppo la sola ragione di preoccupazione», quando si considera la situazione femminile in Italia, dice Napoletano. Esiste il «grave e intollerabile fenomeno della violenza sulle donne». Il capo dello Stato ha puntato il dito contro le «violenze sessuali, fisiche, psicologiche» che «spesso hanno come autori partner e persone conosciute dalle vittime».Non a caso questa mattina il presidente ha insignito con le massime onorificenze della Repubblica anche la fondatrice di Telefono Rosa e una suora impegnata a strappare dal marciapiede le giovani prostitute spesso extracomunitarie.
Per combattere questa piaga sociale bisogna operare con largo anticipo, «fin dai primi gradi del sistema di istruzione». Infatti «è indispensabile un impegno collettivo e fortissimo di educazione al rispetto della donna, alla cultura della non violenza, al principio della parità».

Se non si crea «innanzitutto fra i ragazzi, tra i giovani, nelle scuole e nel Paese un nuovo costume civile, la battaglia della sicurezza e dignità delle donne non può essere vinta».

Anche gli uomini si devono occupare di più della famiglia e delle cure che essa richiede. Nel giorno della festa della donna, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lancia un appello agli uomini perché riscoprano la gioia di essere compagni, padri e nonni condividendo con le donne oneri e onori di questo compito.

Napolitano lancia così “un invito agli uomini di tutte le età perchè si lascino attrarre sempre di più da un’invasione di campo nella sfera dell’affettività e della cura familiare. Ne vale la pena”.

“La condizione di nonno può rappresentare una forza di seconda grande occasione - spiega tra gli applausi delle molte donne raccolte nel Salone dei Corazzieri -. Per quel che mi riguarda mi ci sono trovato prima di essere in estremis richiamato in servizio. Insisto tuttavia nel sottolineare questa opportunità, nel confermare la bellezza del rapporto con i figli e dei propri figli”.

Nella gestione stessa di famiglia e lavoro, sostenute da un sistema di delicati equilibri e caratterizzate da “molte emergenze”, “la famiglia e le reti amicali restano indispensabili” e “le nonne sono preziose”

No al calcio violento

Friday, 2/3/2007

Pugno di ferro contro la violenza negli stadi. Le Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia di Palazzo Madama hanno ritoccato alcuni punti del decreto Amato, ed ora, secondo il viceministro agli Interni Marco Minniti, “è un decreto migliore e più forte”. Nel mirino, in particolare, gli striscioni (pene fino a 5 anni per striscioni e cori offensivi e razzisti) e i biglietti (non più di 4 a persona)


Intanto, i bambini della 4° elementare della scuola primaria San Giuseppe di Vicenza, commentano sulle pagine di Giacomino i tragici fatti di Catania.
 

Signori   giornalisti, siamo   i   bambini   di   4°B  della  scuola   primaria  di  San   Giuseppe   in   provincia  di   Vicenza .In   classe  abbiamo   letto   il  vostro   articolo   tratto   da   Popotus   “Domenica   si   gioca . Di   già ?�? dell’ 8   Febbraio  2007 .Il   fatto   successo  a   Catania   è   molto   grave   perché   è   stato   ucciso   un   agente   di   polizia   dai   tifosi ,  e  questo   ci   ha   molto   indignati   perché  lui   era  lì  per   proteggere   le  persone. Secondo   noi   i   tifosi   si   sono   comportati   male   e   ci   hanno delusi;   siamo   dispiaciuti   soprattutto   perché   è   stato   ucciso   il   papà   di  una   bambina   che  ha   più   o   meno   la   nostra   età.Secondo   noi   la   violenza   è   brutta   perché    fa   soffrire   le   persone  e   non  le  rispetta.   

Lo   sport  invece  è   bello,   ma   lo   sarebbe   ancora   di   più   se   non   si   giocasse   sporco   e   se   si   rispettassero   le   regole.

Anche alcuni di  noi,  quando    in    palestra   facciamo  i   giochi    di   squadra ,   vogliono  sempre   vincere   o   prendono   in   giro   chi   è    più    debole , ma   con la    discussione   cerchiamo  di   risolvere   i  problemi. Secondo   noi   è   importante   imparare   ad   essere   un   tifoso   corretto   e   ad  accettare  anche  le   sconfitte. Abbiamo   voluto   scrivere   questa   lettera   perché    forse    noi    bambini    riusciamo  a   capire   meglio   le  regole    dello   sport    e    ci    sforziamo   di  non  infrangerle   anche   se   lo  spirito   competitivo  è   forte.

Noi   bambini   vorremmo   darvi   dei   consigli : giocare   con   passione,   non   farlo    solo   per   soldi e non   giocare sporco.

 Aspettiamo una risposta 

Cordiali   saluti.

Signor presidente  Pancalli,

noi alunni della 4°B della scuola primaria di S. Giuseppe di Cassola, in provincia di Vicenza, abbiamo letto  e discusso un articolo tratto dal giornalino chiamato “Popotus�?, dedicato ai ragazzi .

Questo articolo parlava della  grave vicenda accaduta durante una partita di calcio tenutasi a Catania.Ci ha colpito l’uccisione di un agente di polizia, che era lì per svolgere il suo lavoro, cioè proteggere i tifosi. Sapere che è stato ucciso da persone poco più   grandi di noi ci ha rattristato. Questo avvenimento inaspettato ha causato: la sospensione delle partite e stadi a porte chiuse. Di fronte a queste tragedie e agli episodi di violenza noi abbiamo provato dispiacere, ma anche incredulità e confusione perché ciò non segue più lo spirito dello sport. Per noi lo sport è bello, anche se a volte è faticoso; non bisogna giocare sporco perché altrimenti ti senti male. Essere tifosi corretti significa essere leali. Invece di usare la violenza si devono usare le parole, perché la prepotenza è una cosa molto brutta e molto dolorosa.  Vi abbiamo voluto scrivere questa lettera perché non vogliamo che accadano più episodi come questo.

Aspettiamo un risposta                                                                                                          

Gentili giornalisti, siamo i bambini di classe 4°B della scuola primaria di S. Giuseppe, in provincia di Vicenza. A scuola abbiamo letto l’articolo intitolato “DOMENICA SI GIOCA. DI GIA?�? uscito l’otto febbraio,tratto da Popotus, un giornale di attualità dedicato ai ragazzi. In esso si parlava dei gravi fatti accaduti durante una partita di calcio a Catania, che hanno portato all’uccisione di un poliziotto; purtroppo, spesso succedono disordini, atti di violenza durante e dopo le partite. Noi crediamo che la violenza sia una minaccia, quindi brutta. Mentre noi bambini pensiamo che lo sport serva a farci capire che non bisogna solo vincere ma imparare anche a saper perdere; ci aiuta a crescere, è un modo per divertirci insieme e per imparare a diventare dei tifosi leali e corretti. Sappiamo che per i calciatori lo sport non è solo divertimento è anche un lavoro, quindi sono pagati per farlo, ma lo spirito di qualsiasi sport è giocare in modo corretto e non usare la violenza.Chiediamo gentilmente che facciate conoscere il più possibile le opinioni di noi bambini.

Cordiali saluti.

I bambini di quarta

Scuola Primaria “ S. PIO X�?

Classe IV°B

Viale S. Giuseppe

36067 S. Giuseppe di Cassola (VI)

e-mail: segreteria@scuolesangiuseppe.org

 
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