Da bambino farò un parco, da grande un mondo migliore
Da bambino farò un parco, da grande un mondo migliore
Nasce “Il giardino dei mostri”: il nuovo parco del quartiere Spinaceto
E’ il primo dei tre parchi previsti a Roma e progettati direttamente dai bambini nell’ambito del concorso della Coop “Da bambino farò un parco, da grande un mondo migliore”, che sarà inaugurato il 28 febbraio
Loro sono i bambini della scuola elementare di via Frignani (143esimo Circolo), una scuola della periferia romana nel quartiere Spinaceto. Una parte dell’area verde - proprio a ridosso della scuola – è diventato un parco-giochi ideato e progettato dagli stessi bambini nell’ambito del concorso lanciato dalla Coop due anni fa e di cui adesso si vedono i risultati concreti.
Un concorso che ha voluto stimolare l’attenzione all’ambiente da parte delle nuove generazioni cominciando proprio dalle esigenze dei ragazzi, senza catapultare un parco dall’alto, ma creandolo, per così dire, a misura di bambino seguendo i criteri-guida della progettazione-partecipata.
“Il giardino dei mostri” è il primo dei tre parchi realizzati dalla Coop Toscana Lazio a Roma: il secondo, nel quartiere Prenestino, aprirà i battenti il 18 marzo e il terzo, al Laurentino, a fine maggio. Altri due parchi, nel Lazio, sono già in funzione a Viterbo e a Colleferro.
Il parco è stato creato con le caratteristiche di un labirinto con siepi-muro, pergolati e piante mediterranee e aromatiche come il melograno, la lavanda, il rosmarino, il mirto. Gli stessi materiali usati - come il tufo - rimandano all’idea della caverna. E non a caso il giardino-labirinto si chiama, per volere dei bambini baby-progettisti, “Il giardino dei mostri”.
“Lo spazio verde di via Frignani vuol essere un giardino educativo”spiega l’architetto Petra Bernitsa che ha curato a fianco dei bambini e dei loro insegnanti la realizzazione del parco. “I bambini non hanno fatto altro che far correre la loro fantasia immaginando figure mostruose e deformi come l’animale preistorico, il Kentrosaurus, che introduce al gioco e che rappresenta l’elemento di connessione delle varie parti del giardino. Il labirinto, poi, facilita il gioco della scoperta”.
E così, dal 28 febbraio, un’area di periferia abbandonata a se stessa assumerà una nuova funzione. Subito dopo inizierà la terza fase del concorso, quella dell’adozione, quando spetterà agli stessi bambini provvedere alla cura dell’area.