LA RINASCITA DEL PARLAMENTO
“La rinascita del Parlamento”Dalla Liberazione alla CostituzioneDocumenti, voci, immagini in mostra alla Camera dei deputati23 febbraio - 8 aprile 2006
In occasione del sessantesimo anniversario dell’Assemblea Costituente, la Fondazione della Camera dei Deputati apre al pubblico le porte di Palazzo Montecitorio per una mostra rivolta ai giovani – e non solo – per ricordare e sottolineare il valore della carta costituzionale. Palazzo Montecitorio - Sala della Regina
Ingresso da Piazza del Parlamento 25 da lunedì a sabato ore 10-19 (ultimo ingresso ore 18) Ingresso libero su prenotazione tel. 06.6760.6996 (attivo dal 20 febbraio) I tagliandi di accesso si ritirano presso il Punto Camera, Via del Parlamento, 7 - Roma L’accesso è organizzato in gruppi di massimo 40 persone, La Fondazione della Camera dei deputati organizza una mostra per il 60° dell’Assemblea Costituente dal titolo “La rinascita del Parlamento – Dalla Liberazione alla Costituzione”. L’esposizione ha luogo nella Sala della Regina dal 23 febbraio all’8 aprile. L’accesso al pubblico (ingresso da Piazza del Parlamento 25) è consentito dal lunedì a sabato ore 10-19. L’ingresso alla mostra è libero su prenotazione tel. 06.67606996. I tagliandi di accesso si ritirano presso il Punto Camera, Via del Parlamento 7 – 00186 Roma. La durata della visita è di circa 1 ora. L’esposizione proseguirà nelle città italiane capoluogo di Regione, a cominciare da quelle che sono state capitali d’Italia, fino al dicembre 2007. INIZIATIVE PER IL 60° ANNIVERSARIO DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTENel 2006 ricorre il 60° anniversario dell’elezione dell’Assemblea Costituente e dell’inizio dei lavori che avrebbero portato, nel dicembre 1947, all’approvazione della Costituzione repubblicana. Presentazione del Presidente della Camera, Pier Ferdinando CasiniCatalogo della mostra “La rinascita del Parlamento” L’elezione dell’Assemblea Costituente, il 2 giugno 1946, segnò per l’Italia l’apertura di un nuovo orizzonte. Alla nuova democrazia veniva restituito, dopo i tragici anni della dittatura e della guerra, il presidio forte ed autorevole di un’Assemblea direttamente e liberamente eletta dai cittadini; il confronto tra le forze politiche trovava la sede istituzionale privilegiata in cui dare pienamente voce ai valori del pluralismo, della trasparenza e della responsabilità; con il riconoscimento del diritto di voto, le donne italiane entravano a pieno titolo nella vita pubblica nazionale, segnando con il loro contributo di passione civile, entusiasmo ed intelligenza la costruzione dei valori fondanti della Repubblica. Il tempo dell’Assemblea Costituente fu un tempo straordinario, pieno di speranze, animato da grande generosità e grande coraggio. Ma fu anche un tempo difficile, percorso da un clima di crescente conflittualità politica e ideologica e dal profilarsi di nuove lacerazioni quando si era ancora intenti a rimarginare le ferite del passato. Tuttavia, dall’alternarsi di questi elementi contrastanti emerge con forza un dato incontrovertibile: nell’impegno dei Costituenti si è riflessa una fase unica ed irripetibile della storia del nostro Paese. A sessanta anni di distanza, la Camera dei deputati ha inteso rendere il suo tributo a quel cammino esaltante ed a coloro che ne furono protagonisti con l’allestimento a Palazzo Montecitorio di una mostra ricca di testimonianze documentali, promossa ed organizzata dalla Fondazione della Camera dei deputati e destinata a viaggiare, per tutto il 2006 e il 2007, attraverso le principali città d’Italia. Lungo questo percorso, gli italiani di oggi avranno modo di ritrovare gli italiani di ieri. Riscopriranno volti, eventi, fatti che hanno segnato il destino di milioni e milioni di persone. Molti vi assoceranno anche un ricordo personale, un momento della propria vita familiare, le parole di una persona cara, una delusione, un’aspirazione non realizzata. Sarà soprattutto un modo per ritrovare le ragioni più profonde che hanno guidato il Paese nel suo cammino più recente e che, soprattutto, ne hanno garantito l’unità e la continuità - nel segno della libertà e della democrazia - anche nei momenti più difficili. La chiave per comprendere questa capacità di tenuta è davanti ai nostri occhi: essa è inscritta nelle norme della Costituzione repubblicana; è custodita nei suoi princìpi fondamentali; è testimoniata dalla straordinaria sintesi di sensibilità e di culture che i 556 costituenti seppero realizzare nel breve lasso di tempo che separò il 25 giugno 1946 ed il 31 gennaio 1948. Quella sintesi ci appare oggi quasi un miracolo: donne e uomini fieramente orgogliosi delle proprie identità politiche, capaci di contrapporsi con durezza e senza sconti sui temi più delicati del governo del Paese, hanno saputo disegnare il patrimonio comune di ideali e di valori in cui tutti gli italiani continuano a riconoscersi. Ma non si è trattato di miracolo. Si è trattato, più semplicemente, dell’impegno di una generazione di uomini concreti, rigorosi, consapevoli delle proprie responsabilità di fronte all’Italia nel momento in cui se ne decidevano le sorti. Uomini che, in questo cimento, sono stati guidati dalla loro coscienza, dalla coerenza intellettuale e dalla considerazione esclusiva dell’interesse del Paese. Per le giovani generazioni la testimonianza di questo storico passaggio, che la mostra intende offrire, ha dunque un valore speciale. Per un verso, ne riannoda il presente ai fili del passato, riaffermando la centralità della memoria storica nella costruzione dell’identità dei popoli e delle nazioni. Per altro verso, richiama la loro responsabilità - ma anche quella di noi tutti - a proiettare nel futuro un patrimonio tanto prezioso: sta solo al nostro impegno ed alla nostra volontà evitare che lo spirito della Costituente non cada nel buio dell’oblio e resti un mito senza sostanza, ma possa continuare ad alimentare la crescita ed il progresso dell’Italia e di tutti gli italiani. Pier Ferdinando Casini Presentazione del Presidente della Fondazione,Giorgio NapolitanoCatalogo della mostra “La rinascita del Parlamento” Riappaiono, in questa Mostra e nel catalogo che la illustra, fatti, immagini, protagonisti di una stagione tra le più altamente costruttive e creatrici della nostra storia nazionale. Una stagione che i visitatori della Mostra e i lettori del catalogo non solo non hanno, nella loro stragrande maggioranza, direttamente vissuto ma neppure hanno sentito rivivere a distanza di pochi anni attraverso i racconti di quanti la vissero. Il succedersi delle generazioni nell’arco di un sessantennio ha determinato una distanza molto forte da quegli eventi, che è stato tutt’al più possibile studiare sommariamente nei libri di storia. Ebbene, è importante trasmettere - è questa la convinzione che ci ha mosso - a una vasta platea di italiani, giovani e meno giovani, il significato e le emozioni di quella che possiamo definire “l’età della Costituente”, dai momenti che la prepararono al risultato che la concluse : l’approvazione della Costituzione repubblicana. Il materiale storico-documentario e audiovisivo che abbiamo raccolto consentirà a ciascuno di trarre le sue impressioni e conclusioni sull’esperienza che allora venne compiuta, su quel che essa può aiutare a comprendere delle radici della stessa situazione politica e istituzionale nella quale oggi operiamo, e su quel che può ancora insegnarci sul modo di concepire la partecipazione democratica e l’interesse nazionale. Si partì con la creazione della Consulta, prima assemblea rappresentativa e libera - anche se non elettiva - dopo il ventennio fascista, si inventarono quindi le regole per l’elaborazione di una Carta costituzionale e per la definizione con referendum della forma istituzionale, monarchica o repubblicana, dello Stato, si riconobbe il diritto di voto alle donne, si prepararono le prime elezioni a suffragio effettivamente universale nella storia d’Italia. E infine, attraverso 18 mesi di elaborazione realmente creativa e di discussione sempre costruttiva, nonostante le divisioni politiche e ideologiche che si fecero ben presto sentire, si riuscì a compiere l’opera per la quale l’Assemblea Costituente era stata concepita. Se la Costituzione fu il frutto duraturo di quell’opera, il primo risultato, acquisito una volta per tutte, fu la rinascita del Parlamento - dell’assemblea liberamente eletta in cui si esprime in modo supremo la sovranità popolare - e la dimostrazione della vitalità ed essenzialità di quella istituzione, al di là del compito eccezionale e fondativo dell’elaborazione di una Costituzione. Vorremmo che questa Mostra contribuisse a suscitare un nuovo moto di attaccamento e di fiducia verso il Parlamento, quale sessant’anni fa rinacque e diede così alta prova di sé. Giorgio Napolitano |
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