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Archivio di 1/1998
i cani a Roma
Monday, 5/1/1998
I cani a Roma
Ogni bambino ne vorrebbe uno. E ogni genitore sa che sarebbe bellissimo far crescere insieme pupo e Fido. Ma quante difficoltà da affrontare nella gestione di un animale! Lo spazio in casa. I peli sul pavimento. I parassiti. E, per finire, le passeggiatine. Gestire un cane in un appartamento di città non è per niente semplice. Ci vuole tanto amore, tamta pazienza e qualcjhe informazione utile per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Alzi la mano chi non l’ha mai pestata!
A Roma ogni giorno circolano 200.000 cani. Che fanno 200.000 popò. E incalcolabili pipì. Dove? Sul marciapiede. Al parco. Vicino alle giostrine dei bambini. Così, si comincia quasi sempre dalla più tenera età a calpestare la “fortuna”. E i proprietari dei cani si trovano spesso – a torto o a ragione – accusati di inciviltà. Per abbattere quel “popò” di muro che separa possessori e non di cani, il Comune ha redatto una guida . Un vademecum dei luoghi dove è consentito far defecare il vostro cucciolo e dove, invece, è meglio che giriate alla larga se siete in compagnia di Fido. L’Amministrazione capitolina prevede anche aree pubbliche dove – nel dubbio della regolarità intestinale del vostro animale – potete comunque socializzare con altri umani MA CON L’OBBLIGO DELLA PALETTA AL SEGUITO.
Ecco, quindi, la mappa:
SI, QUI POSSO FARLA:
Sotto il marciapiede vicino le buche per raccogliere l’acqua;
Negli spazi di terra intorno agli alberi;
Nelle aree attrezzate per i cani A PATTO CHE IL MIO PADRONE LA RACCOLGA.
NO, QUI NON POSSO:
Entro 100 metri dai giochi per bambini;
Nelle aree verdi attrezzate;
Nei viali dei parchi e dei giardini;
Sui marciapiedi e nelle strade.
MULTE: £.200.000 per popò sui marciapiedi, sulle strade e negli altri spazi non consentiti. Per insudiciamento di monumenti, chiese, edifici di interesse artistico e archeologico, fontane, panchine ecc. Per danneggiamento di aiuole e siepi o per aver fatto fare il bagno al cane in acque pubbliche.
GUINZAGLIO: obbligatorio quando si va a fare la passeggiate. Cane sciolto può costare dalle 50 alle 200 mila lire.
CHI FA LA GUARDIA? A vigilare sul comportamento dei proprietari dei cani ed eventualmente a multarli ci pensano i vigili urbani, gli agenti accertatori dell’Azienda Municipale Ambiente (AMA), gli agenti ambientali della Associazione nazionale dei Carabinieri.
Aree Verdi per i cani: dove i cani possono farla e i proprietari devono raccoglierla
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cani
Monday, 5/1/1998
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libri e cartoni
Monday, 5/1/1998
In questo numero
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quale strumento e a che età?
Monday, 5/1/1998
Quale strumento e a che età?
di Andrea Apostoli – Esperto in educazione musicale responsabile didattico di Musica in Fasce®
Pianoforte? Chitarra? Violino? Come scegliere lo strumento musicale più giusto per il proprio bambino e soprattutto a che età cominciare con le lezioni?
Spesso, i genitori dei miei piccoli allievi, mi rivolgono questa domanda, perché – volendo che i loro bambini imparino a suonare uno strumento – si chiedono quale può essere quello più appropriato e soprattutto a che età farli cominciare.
Quante volte i musicisti hanno sentito frasi come ”Quanto avrei voluto saper suonare uno strumento!”, oppure: “Quando ero piccolo studiavo il pianoforte ma la maestra era antipatica e ho smesso, che peccato”. E si rendono conto che tante mamme e tanti papà hanno perso l’occasione per approfondire la musica. Perché mai tanti bambini hanno avuto nella loro infanzia l’opportunità di avvicinarsi ad uno strumento, ma soltanto pochi di loro hanno continuato a suonarlo in età adulta?
Perché, fino a qualche anno, fa lo studio di uno strumento avveniva per imposizione, senza aver prima avvicinato il bambino alla musica in modo informale attraverso corsi di propedeutica musicale. Inoltre, l’insegnante di musica, impartiva lezioni ai bambini senza, però, aver fatto un percorso di studi mirato alla didattica musicale per l’infanzia.
Cosi’, i bambini chi avrebbe dovuto scoprire i suoni dello strumento attraverso il gioco, alternando momenti di “studio” a momenti di libera esplorazione e di movimento, venivano, invece, catapultati in una dimensione di istruzione formale “tutta disciplina e teoria” dove non venivano presi in considerazione i tempi e le modalità di apprendimento del bambino.
Del resto, proviamo a metterci nei panni di un bambino di 5 anni: ai suoi occhi, il pianoforte può diventare un mostro grande, nero, con una bocca piena di spaventosidenti se gli viene presentato nel modo sbagliato.
Allora, in pratica, cosa fare per non intimorire i bambini?
Innanzi tutto è bene cercare di avvicinarli alla musica il più presto possibile. Esistono ormai corsi di propedeutica musicale a partire dall’età neonatale che favoriscono lo sviluppo dell’attitudine musicale e che, protratti fino ai 5 – 6 anni forniscono al bambino la possibilità di entrare in contatto in modo informale e divertente col mondo dei suoni. Il bambino che avrà ricevuto gli stimoli giusti, quando avrà 5-7 anni, sarà naturalmente portato a chiedere di suonare uno strumento. In questa ottica è bene anche ascoltare molta musica a casa e portare i piccoli ai concerti quanto prima per poter anche vedere e, perché no, toccare gli strumenti (andate dopo i concerti a trovare gli esecutori nel camerino e a vedere da vicino gli strumenti!). Molti genitori proiettano sui loro figli i propri sogni irrealizzati rispetto alla scelta dello strumento; è importante invece rispettare i desideri del bambino nella scelta del tipo di strumento, che può essere il pianoforte ma anche la chitarra, il violino e, perché no, la più temuta batteria.
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il coro dei bambini e ragazzi: MATITECOLORATE
Monday, 5/1/1998
Il coro dei bambini e ragazzi MatiteColorate
Il Coro delle Matite Colorate è composto da circa quaranta bambini della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Nato quasi per caso sotto la guida del M. Germano Neri ha cantato - durante il Giubileo - in diverse occasioni nell’aula Paolo VI alla presenza del Pontefice.
Il ricambio nel gruppo è rapido: si entra all’età della scuola primaria, si resta qualche anno per cantare con la voce del più puro suono, per rimanere nella grande famiglia che si va formando e che coinvolge - soprattutto negli impegni di maggior prestigio - i genitori, i nonni e la famiglia che in questo modo fanno una comunità gioiosa e allegra. “Non sono lo strumento di un pittore, ma come tante matite che in mano ad un pittore gli permettono di comporre un disegno, tanti bambini e giovani cantano insieme la gloria del Signore”.
Hanno inciso un Cd “Momenti di Grazia”. Undici brani davvero belli, su testi tratti dalla Sacra Scrittura, arrangiati in modo professionale, dove batteria e chitarre elettriche, tastiere new age e bassi profondi si fondono in un Talità kum africano e un cattorap davvero godibile.
E’ la christian musica, il fenomeno del momento che, dagli Stati Uniti, sta arrivando anche da noi in Europa: Sanremo ha ospitato la rassegna di artisti cristiani Jubilmusic. |
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tutti a santa Cecilia
Monday, 5/1/1998
Tutti a Santa Cecilia
Dai Family Concert alle Micronote (per bambini da 0 a 5 anni) Dalle Palestre musicali alla musica Benessere per le mamme in gravidanza
Le proposte dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per i giovani e le famiglie
Due volumi per parlare di musica
- “Ascolta con lui, canta per lui. Guida pratica allo sviluppo della musicalità del bambino (0-5 anni), secondo la Music Learning Theory di E. E. Gordon. Per genitori, educatori di asili nido, insegnanti della scuola d’infanzia”(con CD allegato) di A. Apostoli – E. E Gordon; (Edizioni Curci S.r.l.)
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- “Ascolta tu. Scopri le tue potenzialità musicali con i giochi d’ascolto del Prof. Gordon. Test musicali da svolgere anche in gruppo. Per adulti e bambini dai 7 anni in su” (con CD allegato) di E. E. Gordon.
sono stati presentati a maggio 2005 nel corso della conferenza di
Edwin E. Gordon all’Auditorium Parco della Musica su
“La Music Learning Theory di E. E. Gordon in Italia: esperienze e prospettive”
organizzata da AIGAM Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale
in occasione del quinquennale della nascita dell’Associazione
Edwin E. Gordon, ricercatore, docente e autore noto in tutto il mondo nel campo dell’apprendimento musicale è considerato tra i più grandi esperti mondiali nel campo della didattica musicale e della psicologia della musica: docente universitario (South Carolina University USA), autore di numerose pubblicazioni e curatore di diverse riviste scientifiche. Ma soprattutto appassionato ricercatore. Con la sua opera scientifica e didattica ha fornito un contributo fondamentale allo studio dell’Attitudine Musicale, degli stadi e dei tipi di Audiation, (la capacità di sentire e comprendere internamente musica quando il suono non è fisicamente presente), dei meccanismi che sono alla base dell’improvvisazione musicale, allo sviluppo della Music Learning Theory e allo studio del movimento in relazione allo sviluppo del senso ritmico. E’ Presidente Onorario dell’Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale (AIGAM), nata nel maggio 2000, unica riconosciuta in Italia alla diffusione nazionale ed internazionale della Music Learning Theory (MLT).
La Music Learning Theory, frutto di più di quaranta anni di ricerca scientifica svolti in diverse università americane, si inserisce nel quadro delle più moderne teorie dell’apprendimento. Il presupposto fondamentale di questa teoria sta nell’assunto che la musica può essere appresa secondo gli stessi meccanismi di apprendimento della lingua materna. Il bambino, pertanto, dovrebbe essere avvicinato alla musica fin dai primi giorni di vita per sviluppare il senso della sintassi musicale, premessa indispensabile per trarre i massimi benefici dalla successiva istruzione formale.
L’AIGAM, presieduta dal Dott. M° Andrea Apostoli, è l’unica associazione ufficialmente riconosciuta da E. E. Gordon per l’insegnamento della Music Learning Theory. Promuove tramite i corsi denominati “Musicainfasce®” (attivati in tutta Italia con 40 Insegnanti Associati) un progetto rivolto ai bambini a partire dall’età neonatale con l’obiettivo di favorire una crescita armonica attraverso lo sviluppo dell’attitudine musicale (più di 2000 gli allievi su tutto il territorio – Dati 2005). L’attività dell’Associazione si estende anche al corso di Formazione Nazionale Insegnanti Aigam, collaborazione con enti ed istituzioni (Accademia Nazionale di S. Cecilia, Dip. XVI e Dip. XI del Comune di Roma, Centro Nascita Montessori), seminari di aggiornamento e specializzazione presso Università e Conservatori italiani ed esteri.
AIGAM
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ALTRI ARTICOLI PER MUSICA
Monday, 5/1/1998
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MUSICA
Monday, 5/1/1998
L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia propone il programma “SANTA CECILIA PER I BAMBINI DEL 2000” con lo scopo di avvicinare i bambini alla musica divertendosi.
Di seguito vi segnaliamo gli appuntamenti per il mese di marzo.
12 marzo (ore 11.00) e 13 marzo (ore 10.00)
Teatro Vittoria
La ballata della povertà e della ricchezza
Racconto in musica (da una novella di O’Henry)
Musica di Alessandro Nidi
Produzione del Teatro delle Briciole
Età consigliata 7/14 anni
21, 22, 23 marzo (ore 10.00 e 16.00) e 24 marzo (ore 10.00)
Teatro dei Servi
La storia di Babar l’elefantino e La scatola dei giocattoli
Spettacolo di marionette di A. Lukenbach
Musiche di F. Poulenc e C. Debussy
Produzione del Teatro Minimo
Età consigliata 6/13 anni
30 e 31 marzo (ore 10.00)
Teatro Nazionale
Il giro del mondo in ottanta giorni
Spettacolo per marionette di Carlo II Colla e Eugenio Monti Colla dall’omonimo romanzo di Jules Verne
Musiche di Corraado Gualtieri e Giuseppe Gremoli
Compagnia di Marionette Colla
Età consigliata 4/15 anni
Indirizzi Teatri:
Auditorio Via della Conciliazione, Via della Conciliazione, 4
Via della Conciliazione, 4 Teatro Vittoria – Piazza Santa Maria Liberatrice
– Piazza Santa Maria Liberatrice Teatro dei Servi – Via del Mortaro, 22
– Via del Mortaro, 22 Teatro Nazionale – Via del Viminale, 51
– Via del Viminale, 51 Teatro Greco - Via R. Leoncavallo, 10
- Via R. Leoncavallo, 10 Teatro Eliseo – Via Nazionale, 183
– Via Nazionale, 183
Modalità prenotazioni e acquisto biglietti
Prezzi biglietti: lire 15.000 e lire 8.000 (per ragazzi fino a 16 anni), dirtto di prevendita 10%
lire 15.000 e lire 8.000 (per ragazzi fino a 16 anni), dirtto di prevendita 10% Prevendita: tutti i giorni escluso il mercoledì, presso l’Auditorio di Via della Conciliazione, 4. Orario 10.30/13.30 e 15.00/18.
tutti i giorni escluso il mercoledì, presso l’Auditorio di Via della Conciliazione, 4. Orario 10.30/13.30 e 15.00/18. Biglietti in vendita anche presso tutti gli sportelli della Banca Commerciale Italiana.
Vendita: nei giorni di concerto, un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, nei rispettivi teatri.
nei giorni di concerto, un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, nei rispettivi teatri.
Speciale SCUOLE: un biglietto gratuito per ogni 10 acquistati. Informazioni e prenotazioni numero verde 800 907080
un biglietto gratuito per ogni 10 acquistati. Informazioni e prenotazioni numero verde 800 907080
Per ogni ulteriore informazione:
Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Tel. 06/68801044 |
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musica e movimento: il corpo che…ascolta
Monday, 5/1/1998
Musica e movimento: il corpo che… ascolta
(Prima parte)“I primi momenti erano sempre dedicati al muoversi sulla musica (…) lei non interveniva mai a correggere , né insegnava i movimenti. Sapeva bene la regola che rispetta i bambini: la musica parla da sola, dire cosa si “deve” fare non serve, uccide l’ascolto.”*
Queste parole, scritte in ricordo di Vittoria Fresco, didatta musicale e insegnante Montessoriana, sono una sintesi ideale di quello che potrei definire il muoversi con la musica, o meglio, il lasciare che la musica ci muova.
Praticamente tutte le metodologie di didattica musicale rivolte all’infanzia concordano su un punto fondamentale: il movimento è basilare rispetto allo sviluppo del senso ritmico e della musicalità del bambino.
L’affermazione potrebbe sembrare banale visto che muoversi ascoltando musica è per tanti di noi la cosa più naturale del mondo, ma non è così. Importanti didatti del passato come Orff , Dalcroze, Willems ecc. avevano intuito l’importanza di rendere il movimento parte integrante del percorso di apprendimento musicale enfatizzando l’uso di danze popolari e di attività ritmico-motorie nella didattica musicale rivolta all’infanzia. Grazie alle recenti ricerche che sono alla base della teoria dell’apprendimento musicale di Edwin Gordon, oggi possiamo dire che ancor più delle danze e delle attività ritmico-motorie in senso stretto (battere le mani o i piedi, percuotere ritmicamente semplici strumenti a percussione ecc.) è il movimento libero ed espressivo che favorisce un sviluppo ottimale del senso ritmico nei bambini in giovane età. Ciò che è importante infatti non è tanto sottolineare la pulsazione ritmica che, fra l’altro, è così evidente da indurci spesso a muovere automaticamente il piede o a tamburellare con le dita sul tavolo a tempo di musica, quanto il fluire del tempo come un’entità continua.
In parole semplici si tratta di lasciar muovere il bambino liberamente durante l’ascolto della musica muovendosi insieme a lui in modo espressivo, libero e a fluente, non necessariamente sottolineando la pulsazione ritmica della musica che si ascolta. (fine prima parte)
Andrea Apostoli - Esperto in educazione musicale responsabile didattico di Musica in Fasce®
* Grazia Honegger Fresco in ricordo di Vittoria Fresco in “il quaderno Montessori” 35, 1992.
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ascolitiamo musica con i bambini
Monday, 5/1/1998
Ascoltiamo musica con i bambini
…e non dimentichiamo il silenzio
di Andrea Apostoli – Esperto in educazione musicale responsabile didattico di Musica in Fasce®
Vorrei che il mio bambino possa un giorno capire la musica, ascoltarla con piacere e, chissà, magari suonare uno strumento…
Cosa possiamo fare concretamente per favorire tutto ciò?
Ogni persona nasce con la sua attitudine musicale che è innata ma non ereditaria.
Non è detto cioè che genitori dotati di grande talento musicale diano al mondo figli dotati di altrettanto talento e, allo stesso modo, genitori non particolarmente dotati possono generare figli molto musicali.
La nostra potenzialità di apprendere in musica è, infatti, il prodotto di qualità innate e di influenze ambientali.
Questo vuol dire che un ambiente musicalmente ricco fin dalla nascita favorisce lo sviluppo musicale del bambino contribuendo in maniera determinante a farlo crescere come una persona più o meno portata per la musica.
Il ruolo dei genitori, oltre che quello degli insegnanti (dal nido in poi), è fondamentale vista la scarsa qualità della musica che viene generalmente diffusa dai media.
Le ore in cui genitori e bambini si trovano insieme a casa saranno preziose, dal punto di vista dello sviluppo musicale, se l’ascolto mirato di musica si sostituisse al sottofondo costante del televisore.
Ma cosa ascoltare?
Le cassette di musica per bambini, generalmente ricche di stimoli linguistici più che musicali, non è certo la migliore strategia per creare un ambiente ricco e stimolante. D’altro canto, rinunciare ad ascoltare i nostri generi preferiti perché “per lui troppo difficili o noiosi” priverebbe il bambino non soltanto dell’opportunità di ascoltare diversi tipi di musica ma anche della preziosissima esperienza che costituisce il vedere la propria mamma o il proprio papà coinvolti emotivamente dall’ascolto di un brano.
Qual è allora il genere di musica più adatto ad un bambino in tenera età?
Le parole magiche sono varietà, complessità e ripetizione.
Facciamo risuonare nella nostra casa fin dai primi giorni di vita del piccolo diversi generi musicali con l’accortezza di variare spesso l’ascolto e di riascoltare ciclicamente i brani.
Musica Classica, Jazz, Popolare, Rock, e chi più’ ne ha più’ ne metta. L’importante è tener conto della soglia di attenzione del bambino alternando con una certa frequenza diversi brani musicali.
Vedremo il nostro bambino reagire alla musica con movimenti e risposte vocali spesso intonate, incuriosito dai contrasti che un ascolto musicale vario può dare.
Non dimentichiamo, però, di considerare come stimolo importante anche il silenzio; bene sempre più raro nella nostra società e indispensabile al suono quanto la tela bianca ai colori.
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