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Archivio di 1/1998
siloterapia per cani e gatti
Monday, 5/1/1998
FITOTERAPIA PER CANI E GATTI
Curarsi con la Fitoterapia è per “noi umani” un efficace e valido metodo terapeutico tutto naturale, per risolvere o controllare problemi di diversa natura e gravità senza “imbottirsi” di sostanze chimiche.
Spesso chi utilizza questa “medicina dolce” per sé e per i propri famigliari possiede uno o più animali e, quando si ammalano cerca di curarli nello stesso modo. I veterinari che si occupano di “medicina alternativa” sono molti e in continuo aumento e gli animali rispondono a questo tipo di cure in modo sorprendente.
Con le piante medicinali si riescono a risolvere e controllare molti problemi di salute di cani e gatti, troppo spesso trattati con farmaci di sintesi anche quando non è necessario.
Ecco che allora un problema di tracheite o una blanda gengivite si possono controllare con Echinacea e Propoli, che oltre ad avere un effetto antibatterico stimolano le difese immunitarie e possono quindi essere molto utili anche nei soggetti immunodepressi.
Spesso i cani hanno disturbi digestivi associati a meteorismo; molte possono essere le cause tra le quali una dieta non corretta, ma in ogni caso un valido aiuto per risolvere il problema può essere dato dalla somministrazione di Carciofo e Tarassaco che stimolano la funzionalità del fegato aiutando la digestione e favorendo contemporaneamente la depurazione dell’organismo (utile anche per eliminare le tossine prima di cure fitoterapiche o omeopatiche).
Ginko biloba e Ippocastano associati, sono ottimi per gli animali con problemi alle ghiandole paranali e per migliorare la circolazione periferica e centrale nei soggetti anziani. Sempre per loro, che spesso hanno disturbi articolari (artrosi, artrite) Frassino e Harpagophytum alleviano il dolore e l’infiammazione, mentre Ginseng e Pappa reale danno equilibrio, resistenza agli stress e vitalità e sono quindi consigliati anche negli animali sportivi o come aiuto per il recupero dopo malattia o intervento chirurgico.
E cosa possiamo fare per i cani e i gatti “viaggiatori”
che soffrono il mal d’auto?Lo Zenzero somministrato prima della partenza e durante il viaggio elimina nausea e vomito agendo solo a livello gastrico senza nessun effetto sul sistema nervoso.
E per chi invece si spaventa in viaggio, ha paura del veterinario, si nasconde durante il temporale, si agita se lasciato solo in casa o è troppo “su di giri” perché la cagnolina/gattina del vicino è in calore? Luppolo e Eschocholtzia agiscono come blandi sedativi con effetto tranquillante e nessuna controindicazione.
Per favorire invece la crescita nei cuccioli oppure in generale in caso di carenze di vitamine e sali minerali, la natura ci viene incontro con Spirulina (alga azzurra microscopica) ricca di vitamine, aminoacidi e acidi grassi, e Equiseto la cui azione rimineralizzante è preziosa per l’apparato scheletrico.
Ma come fare a somministrare le piante medicinali a cani e gatti? Certo non possiamo pensare a tisane, decotti o tinture madri! Certamente il vostro veterinario saprà indicarvi la preparazione migliore e tra i metodi più comodi prediligerà sicuramente la somministrazione di preparati in compresse che possono essere date direttamente in bocca o insieme all’alimento.
Per avere maggiori informazioni:
Numero Verde 800-103738 oppure visitate il sito www.naturaveterinaria.it
Dott.ssa Mara Zardus - medico veterinario Kem-o-Tek Italia
Tel. 0296459311 – cell. 348/8562607
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lo zoo virtuale
Monday, 5/1/1998
Lo zoo virtualeDopo la moria di animali al Bioparco di Roma, gli animalisti si oppongono sempre più all’ex Giardino zoologico. Al grido di “Chiudiamo gli zoo, apriamo le gabbie”, lanciano accuse contro la nuova gestione e contestano anche la nuova area dedicata alla fauna delle lagune costiere del Mediterraneo. “La laguna dei fenicotteri era una delle poche strutture non pericolose per gli animali – spiega Angela Certo dell’Associazione Animalisti italiani – e non rappresentava una priorità da nessun punto di vista. La nuova struttura, inoltre, è del tutto estranea al loro habitat naturale ed alle loro esigenze biologiche”.
Tra vecchie polemiche e nuovi progetti per il Bioparco, Internet suggerisce la via telematica. Niente gabbie negli zoo virtuali. Per la gioia di grandi e piccini, scimmie e leoni si possono ammirare e studiare sul sito Naturalia dove gli animali vivono in libertà nel loro ambiente naturale, oppure allo Zoo elettronico dove si può anche ascoltare il verso degli animali. Se, invece, siamo amanti dei pesci possiamo scendere negli abissi del mare e vedere da vicino balene e delfini .
Ancora allarme, infine, per gli animali che vengono importate clandestinamente nel nostro Paese e che stravolgono la fauna locale. La trota iridea, per esempio, di origine nordamericana, è entrata in competizione con la trota nostrana ed ha causato un “inquinamento”genetico. Anche il Pesce siluro, originario dei grandi fiumi dell’est europeo, ha provocato un bel po’ di guai alle popolazioni ittiche nazionali. Questo grosso predatore, molto vorace, mangia le uova degli altri pesci e ne impedisce, così, una normale riproduzione.
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ristoranti per cani
Monday, 5/1/1998
RISTORANTI PER CANI
Anche se a loro non è concesso usare la sedia, hanno un posto riservato vicino al padrone. Con un menù di tutto rispetto. Nei ristoranti romani che espongono l’adesivo del “Carlino” con la scritta “Qui mangio anch’io”, cane e padrone vengono accolti con un bel sorriso. Se vi presentate con il vostro “tesorino” dunque,, il ristoratore si limiterà a dare un’occhiata al guinzaglio che dovrà essere tenuto corto. Ma non ve ne abbiate a male. E’ solo una precauzione e serve ad evitare che qualche cliente “un po’ distratto” cada rovinosamente sul vostro cagnolino. In questi ristoranti le regole da rispettare sono severe, come è giusto che sia. Anche se viene fatta qualche concessione al galateo. Si sa, i cani sono come i bambini e quando gli scappa gli scappa. Ma dove c’è il Carlino, sappiate che se anche questo dovesse succedere nessuno avrà da ridire. L’oste – che attaccando quell’adesivo ha accettato per intero il regolamento – sarà pronto con paletta e detersivo a disinfettare il pavimento.
E se la fame non vi è ancora passata potete procedere alle ordinazioni. Sorvolando sui vostri gusti, il Sindaco ha dato chiare disposizioni sul menù dei nostri affezionati “amici”: riso (ben cotto e sciacquato per ridurre l’amido) , pasta (è consigliata quella corta), pane, carne bianca o rossa ben macinata o a pezzi, pesce a vapore o bollito, uova strapazzate in acqua o al latte, formaggi freschi, frutta tagliata a pezzetti, e una coppetta di gelato. Da bere latte o acqua.
Ed anche se il vostro cagnolone è abituato a digerire ogni sorta di avanzo, è certo che al ristorante non troverà mai nella ciotola fritture o sughi molto cotti, cibi piccanti o salati, salumi, salse, dolci, caffè e ammazzacaffè. Le regole sono chiare e vanno rispettate. Anche dalle fauci più fameliche.
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ANIMALI ESOTICI IN VALIGIA
Monday, 5/1/1998
ANIMALI ESOTICI IN VALIGIACoccodrilli, boa, pitoni, iguana, camaleonti e scimmie sono sbarcati in massa, queste estate, all’aeroporto di Roma. Gli italiani non hanno saputo resistere al fascino del souvenir esotico, e se proprio non hanno ceduto alla tentazione di un cucciolo, si sono comunque infilati in tasca un pezzo di corallo. E così – dal ‘91 al ‘96 – hanno portato nel nostro Paese 16 mila iguana e 2 milioni e mezzo di rettili. La moda suggerisce sulla spalla le une e arrotolati al braccio gli altri. Si acquistano per accentuare la diversità – dicono al WWF – e vengono tenuti e coccolati fin quando diventano troppo grandi e ingombranti (l’iguana arriva anche a 2 metri). Allora vengono abbandonati sulle strade o nei corsi d’acqua. L’abbandono, però, può anche diventare una scelta obbligata – dice Massimiliano Rocco del WWF – perché in Italia, dopo avere fatto leggi che regolano la detenzione di questi animali, lo Stato non si è fatto carico di creare strutture per ospitare questi “clandestini”. Se il camaleonte sequestrato a Fiumicino a fine agosto è ora ospite del Bioparco di Villa Borghese, resta incerto il futuro di tutti quegli animali – specialmente serpenti – acquistati in gran numero tra il ’96 ed il ’97.
Intanto, sembra cessato l’allarme per le tartarughe californiane: più di 4 milioni e mezzo di esemplari arrivati in Italia dal 1980. “Per fortuna – ha detto Massimiliano Rocco - dalla fine del 1997 l’Europa ne ha bloccato il commercio perché questa tartaruga era entrata in competizione con la nostra testuggine palustre, mettendone a rischio la stessa sopravvivenza”.
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Marciapiedi: arrivano le Suzuki aspiracacca
Monday, 5/1/1998
Marciapiedi: arrivano le Suzuki aspiracacca
Per le affissioni abusive, invece, solo olio di gomito per gli operatori dell’AMA
Il problema c’è e si tocca, anzi, si calpesta.
E il Comune cosa fa? Compra 5 moto-aspiracacca e comincia a pulire i marciapiedi della Capitale.
Dallo scorso anno (precisamente dal mese di febbraio) sono entrate in servizio “per la rimozione delle deiezioni canine” 5 KAMOTO: grosse motociclette SUZUKI 350 DR con turbina aspirante e ed un bidone raccoglitore.
La KAMOTO aspira gli escrementi nei parchi urbani, sui marciapiedi e sotto i portici, senza che l’addetto alle pulizie debba scendere dal mezzo. Appena individuato il rifiuto, l’operatore si avvicina con la ruota anteriore, prende l’apposito tubo aspirante, aspira e tutto finisce nel serbatoio posteriore.
Se il marciapiede rimane sporco, premendo un tasto sul manubrio fuoriesce un getto d’acqua per un piccolo lavaggio della macchia e del cattivo odore.
Insomma, Roma come Parigi dove – sarà perché ci sono più cani, o sarà perché i marciapiedi sono più grandi - quello degli escrementi è un grandissimo problema che l’amministrazione pubblica sta combattendo da anni sia con multe salate, sia con le moto-aspiranti, sia facendo veri e propri appelli alla popolazione.
Anche a Roma sono previste multe (fino a 200 mila lire) per i proprietari dei cani che non raccolgono gli escrementi dei propri “amici a quattro zampe” .
Le multe dovrebbero scoraggiare questi atti di inciviltà. Perché, allora, non funzionano?
Perché sono poche le persone addette ai controlli: soltanto 10 Agenti Accertatori dell’AMA per tutta la città che – come i vigili urbani – per fare le multe devono cogliere “sul fatto” chi non fa uso della paletta. E quale cane oserebbe mai fare la popò davanti ad una divisa?
Così, facendo appello al senso di responsabilità dei proprietari dei cani e nella speranza che l’AMA assuma altro personale per i controlli e compri altre KAMOTO per pulire i nostri marciapiedi, accontentiamoci di un numero verde 800867035 per segnalare quali sono le strade e i marciapiedi che hanno maggior bisogno di pulizia.
L’AMA, oltre alle KAMOTO, sta sperimentando anche uno speciale tubo che - attaccato ad uno zainetto che l’operatore porta in spalla alla maniera di Ghosbaster - spara un forte getto di aria per rimuovere carte e cartacce che si depositano sotto le automobili in sosta e spostarle in strada dove vengono raccolte dalle apposite macchine.
Nessuna nuova tecnologia, invece, in aiuto degli operatori dell’Ama che devono rimuovere manualmente i manifesti abusivi sui muri della città. Un lavoraccio - si sfogano - e non facciamo in tempo a toglierli che già li hanno riattaccati. E i vigili? Anche loro sono coinvolti “manualmente” nella lotta contro “attacchino selvaggio” . Stanno li, ore e ore davanti ai manifesti abusivi, a verbalizzare, cioè a scrivere e descrivere tutto il contenuto del manifesto, comprese quelle lettere piccole piccole che rimandano alla tipografia.
E con l’atroce dubbio che nessuno pagherà mai quelle multe!
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ANIMALANDIA
Monday, 5/1/1998
ANIMALANDIA
di Patrizia Mencarani Per Cip e Ciop, gli scoiattoli grigi americani, resi famosi dalla Walt Disney, in Italia tira una brutta aria e per loro c’è addirittura rischio di sterminio.
L’Istituto Nazionale di Fauna selvaggia ha messo a punto un progetto di protezione dell’italianissimo scoiattolo fulvo che sembra preveda la cattura e l’uccisione degli scoiattolo importato alcuni decenni dall’America.
Gli animalisti italiani per evitare questo terribile sterminio di massa stanno combattendo una durissima battaglia anche sul piano giuridico. Lo scoiattolo grigio, infatti, è una specie selvatica a pieno titolo e , come tale, è tutelato dalla legge 157 sulla caccia.
Secondo uno studio della facoltà di Medicina veterinaria di Milano, dal 1990 al 1996 sono stati importati nel nostro Paese oltre 70 mila animali esotici, tra uccelli, rettili e mammiferi ( soprattutto scimmie).
Di questi ben 57mila vengono utilizzati per il commercio e 38mila per circhi, zoo, strutture scientifiche e mediche.
I più gettonati sono i pappagalli, insieme ai piccoli rettili e ai serpenti che tentano di sostituire i più familiari cani e gatti o canarini. Insomma, non meravigliatevi troppo se in strada vedrete costretti al guinzaglio disorientati iguana al posto di dolci e fedeli cockerini.
Trufo è un maiale maschio di 80 chilogrammi allevato in casa, a Madrid, come un cagnolino, portato a spasso al guinzaglio, cresciuto con bocconcini prelibati, profumato con shampoo di marca. All’improvviso, la sua famiglia è stata costretta a lasciarlo e così, il povero maiale, ad un anno d’età, si è ritrovato, per la prima volta, in un porcile, insieme ai suoi simili.
Risultato, Trufo è stato colto da una fortissima crisi depressiva: non sopportava il cattivo odore dei suoi nuovi amici e il sapore del foraggio. Ma, come nelle favole, fortunatamente, a sollevargli l’animo, è arrivata, poco dopo, una graziosa maialina, di cui Trufo si è perdutamente innamorato
La mutua per cani e gatti? L’hanno chiesta i Verdi in una proposta di legge sul Servizio sanitario veterinario mutualistico per cani e gatti gestito da una commissione regionale per le prestazioni veterinarie. La legge prevede: cartella medica con i dati identificativi dei proprietari, medicinali suddivisi in due fasce (i salvavita e a pagamento), e cure gratis per gli animali di quei cittadini esenti dal ticket per motivi di reddito.
Costo della mutua? 15 mila l’anno. Ne resterebbero esenti i cani per ciechi e quelli della polizia, gli ospiti di ricoveri gestiti da associazioni e i cuccioli fino a 2 mesi.
Per i pachiderma, in Thailandia, c’è vento di estinzione. Venti anni fa circa, c’erano 4.600 animali allo stato brado, ne restano meno di 2.000. Dei 2.600 catalogati come domestici, ogni anno, ne muoiono circa 200 a fronte di una quindicina di nascita soltanto.
Per porre uno stop a questa progressiva scomparsa, a Lampang, è stato aperto un ambulatorio dove vengono curati gli elefanti malati, feriti o maltrattati. Ma c’è di più: nella struttura è stato allestito un reparto maternità, dove le gestanti inesperte vengono seguite nel loro percorso fino alla nascita del ‘piccolo’ pachiderma.
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randaggismo
Monday, 5/1/1998
Le vacanze sono più belle, insieme.
di Patrizia MencaraniVi ricordate, ragazzi, a Natale, che felicità ? Sotto l’abete sfavillante, c’era lui, il cucciolo tanto desiderato, motivo di tortura di tutte le madri ossessionate dai vostri incalzanti: “Mamma mi compri un cagnolino?”. Esemplare di razza o un dolcissimo bastardino, lui era lì, nello scatolone di cartone in attesa soltanto di tanto amore.
E da allora, si trattasse di Lilli, Fido o Nerino, lui - o lei - è diventato il vostro più fedele amico, con lui avete giocato, lo avete strapazzato e coccolato. Ha sopportato pazientemente tutti i vostri schiribizzi e capricci.
Adesso, però, Natale è lontano, siamo vicini alle vacanze estive e, come sempre, si ripropone l’annoso problema di cosa fare di Fido mentre voi siete in viaggio.
Prima di prendere qualsiasi decisione, ricordatevi: il vostro cagnolino sarebbe felicissimo di venire con voi in vacanza, a prendere un po’ di aria buona. Quindi, adoperatevi per convincere i vostri genitori a portarlo con voi. Dite a papà che ci sono molti alberghi e pensioni, in Italia e all’estero, dove gli animali sono ben accetti. Lo stesso vale per gli stabilimenti balneari. Affrontare qualche fastidio in più per il vostro compagno fedele significa imparare a rinunciare per il bene degli altri. Un’ ottima lezione di vita.
Se, peròi, non potete fare a meno di lasciarlo in città, affidatelo pure ai pensionati per animali ma, attenzione, soltanto dopo esservi accertati che si tratta di un posto dove amano gli animali.
Il randagismo, un fenomeno ancora troppo diffuso
Secondo il ministero della Sanità sarebbero 24 mila i cani randagi in Italia, mentre uno studio approfondito dell’Università La Sapienza di Roma conta 800mila cani randagi, di cui 80mila quelli ‘rinselvatichiti’ e quasi 200mila gli abbandonati. La concentrazione maggiore di animali abbandonati si trova vicino alle città, soprattutto dalla Toscana in giù.
Secondo la Lav (Lega antivivisezione), invece, questa estate saranno almeno 150 mila gli animali domestici a rischio d’abbandono e circa l’80% di loro è probabile che rimanga vittima di incidenti stradali o che muoia di stenti. Il resto trascorrerà la propria esistenza nell’angusta gabbia di un canile.
Queste le misure stabilite dal recente incontro nazionale tra Stato e Regioni per combattere l’abbandono dei cani: il rafforzamento dell’identificazione canina con tatuaggio o microchip, registri anagrafici e formazione professionale degli accalappiacani, ristrutturazione dei canili comunali, costruzione di rifugi per cani e misure di sterilizzazione.
Per superare il problema dei cani randagi esiste una legge nazionale – la 281 del ’91 – che, però, non viene sempre applicata anche per mancanza di infrastrutture. Il Sud d’Italia è il più carente da questo punto di vista.
La lotta al randagismo regione per regione
In Abruzzo, per l’identificazione dei cani si applica il dermografo, tatuaggio indolore, indelebile; in Puglia, la più fastidiosa pinza ad aghi, tranne a Bari dove si applica il microchip; in Veneto, dermografo e pinza, come in Emilia Romagna, dove però la legge è poco applicata; in Sardegna si è cominciato ad usare il microchip, ma l’esperimento non ha avuto un buon risultato; nel Lazio si usa il dermografo e la Sicilia non ha ancora varato la sua legge regionale
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ANIMALANDIA
Monday, 5/1/1998
“ANIMALANDIA”
a cura di Patrizia Mencarani
Volete sapere tutto, ma proprio tutto sugli SQUALI italiani?
Collegatevi con il sito internet http://obiettivosquali.tin.it. dove potrete seguire passo dopo passo la spedizione “Obiettivo squali”, la prima italiana andata alla ricerca degli squali del Mediterraneo per documentare la vita e le abitudini di questi animali.
Molte le sorprese. Per esempio: lo sapevate che delle 50 specie che popolano il mare nostrum soltanto 11 sono aggressive?
Fidatevi pure delle altre!
CORRIDE
Se questa estate vi capita di partire alla volta della caliente e meravigliosa terra di Spagna e qualcuno vi vuole trascinare ad assistere alla tradizionale Corrida, prima di accettare o declinare l’invito, ricordate che: le corride di vario tipo che si svolgono ogni anno in Spagna sono circa 2500, per ognuna di esse vengono utilizzati dai cinque ai sei TORI per volta e , ogni anno, vengono uccisi più di 400 tori. Nel 1998, nel corso di corride, sono morti 12mila tra tori e vitelli, il resto viene massacrato durante le numerose feste popolari. I tori usati assumono diversi nomi a seconda dell’età : Becerro, dalla nascita fino ai due anni; Novillo, dai 2 ai 3 anni; Toro dai 4 anni in su .
Dopo avere ripassato a mente queste cifre, rispondete liberamente sì o no a chi tanto gentilmente vi sta invitando alla famosa ed antica Corrida.
A prima vista non si direbbe!!!!
Dumbo e la Sirenette , lontani cugini? E’ quanto afferma un gruppo di scienziati inglesi che studiando ELEFANTI del Kruger National Park, in Sudafrica, ha fatto la singolare scoperta che…. la proboscite degli elefanti li imparenta con i ‘sirenidi’ un ordine di mammiferi adattati alla vita acquatica , dei quali i più noti sono il dugongo del mar Rosso e il lamantino delle coste americane, ritenuti all’origine delle leggende sulle sirene, le mitiche donne dalla voce ammaliante, pesci dalla vita in giù.
“Incolla? No, in…cozza!”
COZZE buone da mangiare, ma anche …per incollare. E’ l’ultima scoperta di un ricercatore americano secondo il quale la sostanza secreta delle cozze è l’unica, in natura, in grado di allungarsi quasi del doppio conservando una resistenza cinque volte superiore a quella del tendine d’Achille. Con i filamenti delle cozze, dunque, ci si possono costruire dai pneumatici leggerissimi per sostenere veicoli pesantissimi ai legamenti e tendini artificiali sofisticatissimi simili al collagene umano.
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Alberghi romani off-limits per cani, gatti e topolini
Monday, 5/1/1998
Alberghi romani off-limits per cani, gatti e topolini
di Luisa FicchiAvete in programma una vacanza nella Capitale? Avete intenzione di portare anche il vostro amico animale? Attenzione! Gli alberghi romani non sono in grado di fornire un’accoglienza specifica. Anzi! Alcuni, senza mezzi termini, dichiarano di non gradire proprio i nostri amici a quattro zampe che, invece - lì dove tollerati - si richiede che siano . In poche parole dei “peluche” che - assolutamente tranquilli e silenziosi – non devono assolutamente far sentire la loro presenza agli altri clienti.
Ma si sa che c’è cliente e cliente: così in alcuni alberghi lo snobismo la fa da padrone, e l’autorizzazione del direttore ad avere animali in camera viene concessa, ma solo in via del tutto eccezionale. In ogni caso, gli alberghi della Capitale sono interdetti ad animali esotici - siano essi pitoni o camaleonti – e ai topolini che – per quanto siano trendy – non riescono proprio ad imporsi sui Nostri.
Giacomino n.10 del 15 giugno 1999
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Le noccioline? Mangiale tu!
Monday, 5/1/1998
Le noccioline? Mangiale tu!
di Claudia Giannini“Le noccioline? Mangiale tu”. E anche le patatine bisunte, i pop corn, i panini col salame, le mele marce, la lattuga appassita e le mille delizie, o schifezze, che i nostri bambini, unitamente ad un gran numero di più imperdonabili giuggioloni, rifilano da sempre, in omaggio ad una tradizione consolidata e sciagurata, agli animali dello Zoo di ieri, del Bioparco di oggi.
Ahimè: cambiata la denominazione, lo scellerato malcostume dei visitatori è rimasto lo stesso. E il mal di pancia delle povere bestie, anche.
Gli inviti a rispettare la dieta degli animali continuano a cadere nel vuoto e invano cartelli garbati – forse fin troppo, a giudicare dai risultati – invitano i visitatori ad avere comprensione per i torcibudella di gorilla, elefanti, ippopotami, orsi bruni, caprette tibetane e tutte quelle povere bestie a portato di lancio di generi più o meno commestibili. Per questa ragione, l’amministrazione del Bioparco si è vista costretta - sia pure a malincuore, giacchè la filosofia di un Bioparco non è certo quella di ingabbiare sempre più tenacemente gli animali - ad installare delle reti di protezione attorno alle gabbie delle scimmie, che impediscono ai visitatore di trasformare le loro giornate in ininterrotte, micidiali, grandi abbuffate.
Rimpinzati di cibarie indigeribili per i loro stomaci, gli animali del Bioparco – come se non bastasse l’essere costretti ad una sia pur dorata prigionia – pagano infatti il divertimento dei nostri bambini con malesseri spesso molto seri. Ciò, soprattutto in coincidenza con i periodi di maggiore afflusso, quando l’indebita pappatoria procede a ritmo serrato per tutto il giorno. A Pasqua, orsi e gorilla dovettero fare i conti con pesanti problemi di digestione, nausea e diarrea. Nelle recenti festività di novembre si è replicato e uno scimpanzè si è seriamente ammalato. A Natale, l’allegro lancio di noccioline e quant’altro, da parte dei nostri inconsapevoli piccini, potrebbe finire per far secca qualche incolpevole bestiola. Sta a noi impedire che questo avvenga. Sta a noi insegnare loro che l’amore per gli animali si manifesta anche nel rinunciare allo spettacolo sfizioso della scimmia che afferra la nocciolina.
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