La Valle degli orsi al Bioparco di Roma
Dal 16 settembre vita nuova al Bioparco per i 5 orsi bruni. Niente più gabbie, bensì 3.500 mq di superficie (10 volte lo spazio attuale) per ospitare la colonia di mammiferi che potrà godere di una delle più belle e grandiose aree del mondo realizzate per gli orsi. Così, i bambini potranno vedere gli orsi nel loro ambiente naturale, in città, come nel Parco Nazionale d’Abruzzo .
Un torrente artificiale sfocia in una grande vasca in cui gli orsi potranno farsi osservare, se ne avranno voglia.
Ed è proprio questa l’altra novità. Gli animali hanno la possibilità di muoversi in un grande ambiente potendo scegliere di non farsi vedere… proprio come avviene durante una passeggiata in montagna.
I punti di osservazione del pubblico sono molti ed offrono visioni differenti.
Come vive, e quali sono le abitudini dell’orso bruno?
L’orso bruno è un animale pigro, solitario e tranquillo, è attivo nelle ore meno calde della giornata e di notte. Onnivoro, si adatta a ciò che offrono l’ambiente e le diverse stagioni: frutta, bacche, erba, insetti, piante, radici e miele. La femmina dà alla luce uno o due piccoli nel periodo gennaio-febbraio, che vivono con la madre per circa due anni. La vita media di questa specie va dai 25 ai 35 anni.
Una volta era diffuso nelle foreste di quasi tutta Italia, attualmente l’orso bruno sopravvive in pochissime aree molto circoscritte ed è seriamente minacciato di estinzione. Il Parco nazionale d’Abruzzo e le aree montane circostanti ospitano un centinaio di esemplari appartenenti ad una sottospecie unica, l’orso bruno marsicano. Sulle Alpi invece, dove la specie era ampiamente distribuita, l’orso bruno è scomparso.
Oggi ne rimangono appena due o tre esemplari su una superficie di 600 km quadrati nel comprensorio del Parco naturale dell’Adamello Brenta, in Trentino, dove recentemente sono state anche tentate alcune reintroduzioni con individui provenienti dalla Slovenia.