Per restare in forma: colazione al mattino e poca Tv
Gli esperti lo dicono, le statistiche lo confermano. Chi non mangia al mattino ingrassa di più. In un’intervista rilasciata al quotidiano La stampa, il professor Marcello Giovannini, pediatra dell’ospedale San Paolo di Milano dice: “E’ statisticamente provato: il 50 per cento degli obesi esce di casa a digiuno. I bambini arrivano affamati allo spuntino di metà mattinata e ingeriscono troppi zuccheri di facile assimilazione”. Il consiglio? Alzarsi un po’ prima e mangiare latte, yogurt e cereali integrali. Le buone abitudini, però, non devono riguardare solo la prima colazione. I genitori devono imparare come nutrire bene i loro figli - dice il professor Giovannini. Devono capire che a scuola i bambini non rischiano di morire di fame e – aggiunge – devono insegnare loro a guardare meno tv e a fare più movimento.
Istruire i genitori: è la proposta di Giorgio Calabrese, docente di Alimentazione all’Università di Piacenza che, in un intervista sempre su La Stampa, lancia l’dea del “dietologo dei genitori”. La scuola – dice – deve chiamare il dietologo che ha preparato il menù perché spieghi ai genitori come integrarlo a casa. Se la refezione ha servito una pasta al pomodoro e un piatto di carne magra – spiega – a cena andranno bene una minestra ed un altro tipo di alimento proteico come uova, pesce oppure formaggio, più u pezzo di pane integrale. Sarebbe un errore, invece, servire di nuovo pasta e carne. Di solito - aggiunge - le refezioni danno garanzie sufficienti di qualità e varietà del cibo, a patto che il menù sia controllato dal dietologo della Usl. Ma non basta: se un bambino tende all’obesità non è sufficiente che faccia un pranzo corretto al giorno. Il ruolo fondamentale rimane quello della famiglia.
Giacomino n.2 del 15 ottobre 1998