Da Tg a Gt ragazzi.
Da Tg a Gt ragazzi.Finalmente!!! Dal lunedì 15 febbraio il telegiornale dei ragazzi torna. Sempre all’interno della trasmissione Solletico di Raiuno, e sempre alle 17.00. Tante le novità: innanzi tutto si chiamerà Gt e non più Tg dei ragazzi “ma è soltanto un gioco di lettere ” ha commentato Tiziana Ferrario che quest’anno si alternerà con Filippo Gaudenzi nella conduzione del Giornale televisivo dei ragazzi. Una nuova scenografia, meno infantile “perché i nostri telespettatori vogliono essere trattati da grandi” ed anche per soddisfare quella bella fetta di adulti (nella scorsa edizione erano il 30 per cento) che apprezzano il linguaggio semplice e immediato del Tg dei ragazzi.
Il nuovo Gt proporrà – dal lunedì al venerdì – 5-6 servizi al giorno per un pubblico che avrà fra gli 8 ed i 15 anni. “Ci occuperemo di tutto – ha detto Tiziana Ferrario – perché i ragazzi sono interessati tanto al bullismo quanto alla politica e ai grandi eventi, come le elezioni europee o del Presidente della Repubblica”. Useremo molto le cartine geografiche – ha aggiunto Filippo Gaudenzi – per far capire dove si svolgono i fatti, e spiegheremo le parole difficili.
Il Gt ragazzi risponde allo sforzo di aggiornare e differenziare l’offerta del Tg1 – ha detto Giulio Borrelli, direttore del Tg1 – un tg popolare e leader negli ascolti, ma sempre attento alle esigenze dei diversi pubblici e delle varie fasce orarie. “Il Gt dei ragazzi è un prodotto strategico – ha aggiunto Antonio Maccario, capostruttura di Raiuno - in un servizio pubblico che vuole essere dinamico, per cui Gt vuol dire giornale televisivo, ma può anche essere Grand tour nel mondo dell’informazione”.
Un linguaggio semplice per raccontare le cose belle e quelle brutte, facendo attenzione a “inserirle nel loro contesto e a spiegare perché accadono, proprio per non dare notizie ansiogene”, ha sottolineato Tiziana Ferrario. E chissà che proprio dal Gt dei ragazzi – che si avvale anche di un comitato di esperti tra i quali il neuropsichiatra infantile Giavanni Bollea, ed il presidente di Telegono Azzurro Ernesto Caffo – non venga fuori un modo nuovo di fare giornalismo, per tutte le età.
S.M.
Giacomino n.6 del 15 febbraio 1999
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