10 febbraio, Giornata nazionale del bimbo allergico
In Italia, il 26% della popolazione è affetta da allergie che detengono il terzo posto della triste graduatoria delle malattie croniche. E le vittime sono sopratuttto i più piccoli: un bambino su 10 soffre di sintomi asmatici e 1 bambino su 3 soffre di allergie.
Il 20% dei ragazzi con meno di 15 anni ha sofferto o soffre di raffreddore allergico; il 2-6% della popolazione soffre di allergie alimentari; il 7,5%-15% dei bambini tra i 12 e i 24 mesi presenta intolleranze alimentari con un incremento allarmante. E la preoccupazione più grande riguarda l’incremento di queste malattie: negli ultimi 10 anni l’incidenza della sola asma bronchiale è raddoppiata.
E’ emergenza.
Per i bambini che soffrono di allergie, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ di Roma, in collaborazione con la SIAIP (Societa’ Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica), la Federasma e l’Associazione Laziale Asma e Malattie Allergiche hanno organizzato la Prima giornata nazionale del bimbo allergico.
Sulla base di una alleanza fra medici, famiglie e istituzioni sono stati illustrati i primi interventi necessarire per una proposta di legge che veda l’assistenza sanitaria scolastica al centro di un percorso di tutela e integrazione dei pazienti in età scolare affetti da asma ed allergia e più in generale a tutela di tutti i bimbi con patologie croniche o rare che necessitano di assistenza sanitaria durante l’orario scolastico. E’ stata inoltre avanzata la proposta dell’inserimento assieme al gruppo sanguigno dell’indicazione delle accertate allergie in tutti i documenti di identità e sanitari.
In famiglia: Il 50 per cento dei bambini asmatici ha, per lo più, genitori che fumano. Infatti, come ha evidenziato Renato Cutrera, specialista dell’Unità Operativa di Broncopneumatologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, nonostante i successi della legge antifumo che ha ridotto il numero dei fumatori e soprattutto ha vietato il fumo nei locali pubblici, gli adulti continuano a fumare in casa, davanti ai più piccoli esponendoli al rischio di allergie respiratorie e broncopneumatie. E’ fondamentale allora che la prevenzione inizi in famiglia, e che il medico di base e la scuola, insegnino ai genitori i comportamenti corretti nei confronti della salute dei minori.
Presto, anche in Italia, basterà una sola goccia di sangue per scoprire le allergie più comuni a un cibo o a un polline. Il test, che sarà sperimentato nel nostro paese solo dall’ospedale Bambino Gesù, consentirà di avere dei risultati in soli 20 minuti e sarà disponibile ad aprile.
Roma - 11 febbraio 2006