Protesta contro il blocco delle adozioni internazionali
Sono 33 le organizzazioni non governative che protestano formalmente contro il blocco delle adozioni internazionali dall’entrata in vigore della nuova normativa, il primo gennaio 2005.
Lo fanno con una lettera aperta, pubblicata sul Financial Times- e rivolta a Romania e Unione europea, a firma di enti autorizzati e associazioni umanitarie europee tra cui l’italiana ‘Amici dei Bambini’ e molte organizzazioni rumene.
Diversi i problemi messi in luce dalle Ong alla vigilia dell’entrata della Romania nella Ue, il prossimo ottobre.
“Numerosi funzionari rumeni continuano a non rispettare la Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia, la Convenzione dell’Aja sulla protezione dei minori, la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo e il rapporto del Parlamento Europeo del dicembre 2005- recita la lettera- e la maggior parte dei cittadini e dei parlamentari europei non conosce la verita’”.
Sono migliaia i bambini che vengono abbandonati ogni anno e che entrano in una “terra di nessuno” giuridica, dove per mancanza di un documento di nascita o del consenso del genitore che li abbandona, non possono essere dati in affido o adottati, e spesso non possono accedere all’educazione o a cure mediche.
La recente legislazione approvata e definita dal commissario europeo per l’allargamento, Olli Rehn, “pienamente in linea con gli standard Ue e con la Convenzione Onu sui Diritti del bambino”, e’ in realta’ “applicata sporadicamente con un’interpretazione opportunistica e con sanzioni che, in caso di violazione, sono rare”.