I bambini e il diabete
E stato presentato ieri, a Roma, il libro “Diabete: Uniti nello sport”?, che raccoglie 200 disegni realizzati dai bambini con diabete dei Centri di Diabetologia Pediatrica italiani. I disegni sono raggruppati in tre aree: sfida, vittoria e gioco che alcuni esperti commentano conducendo il lettore alla scoperta della complessità del diabete. Lo scopo del progetto, realizzato in collaborazione con l’Unicef, è di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di fornire ai bambini, indipendentemente dalla nazione nella quale abitano, il diritto ad una crescita sana, a godere di buona salute ed ad usufruire, in caso di malattia, di cure adeguate.
Il volume è stato curato da Renato Giordano, regista teatrale, e nell’introduzione lo scrittore Turi Vasile, il giornalista Gianpaolo Ormezzano e l’atleta Maurizio Damilano commentano il concetto di sport legato al mondo dei più piccoli soffermandosi sull’evoluzione dell’attività sportiva, sulla percezione giornalistica dell’infanzia e sullo spirito sportivo dei ragazzi.
La prefazione è firmata Giovanna Melandri, ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive, che sottolinea come “l’attività motoria non solo produce effetti positivi sulla salute dei bambini ma aiuta ad aumentare l’autostima, rafforzare la socialità ed è soprattutto un piacevole passatempo”?.
“Sono molto lieto di presentare questo libro di Novo Nordisk, un partner da tempo impegnato a sostenere le iniziative dell’UNICEF-Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia a favore degli Shegué, i bambini di strada della Repubblica Democratica del Congo. Tra i sogni di tanti bambini di strada che hanno perduto l’infanzia e che sopravvivono ai margini della società ci sono quelli comuni a molti altri bambini di altre parti del mondo: diventare campioni sportivi? ha detto il Presidente dell’Unicef Italia Antonio Sclavi
L’iniziativa è patrocinata dalla Siedp (Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica), dalla Jdrf (Juvenile Diabetes Research Foundation International) e dell’Aniad (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici) nell’ambito della politica di responsabilità sociale di Novo Nordisk, azienda leader mondiale nella ricerca sul diabete e nella produzione della sua cura.
Questa presentazione, svolgendosi nell’anno dedicato al bambino diabetico, è stata anche l’occasione per presentare una fotografia dei dati relativi alla diffusione di questa problematica, soprattutto tra i giovani.
Il diabete, infatti, soprattutto tra la popolazione più giovane si sta diffondendo in maniera allarmante in Nord America, nei Paesi Occidentali ed in genere in paesi quali l’India e la Cina. Negli Stati Uniti si stima che 1/3 dei bambini svilupperà questa malattia nel corso della sua vita. Nel mondo, secondo i dati del Diabetes Atlas, ci sono più di 70.000 bambini che sviluppano il diabete di tipo 1 con un trend medio del 3 per cento annuo.
In Italia si stima che il numero di bambini affetti da diabete sia superiore ai 10.000 con la Sardegna segnalata come la zona più colpita nella quale si registra un’ incidenza tre volte superiore rispetto alla penisola. La comunità scientifica stima che l’incidenza del diabete di tipo 1 aumenterà del 50 per cento nei prossimi 15 anni.
In più si è anche scoperto che il diabete di tipo 2, che colpiva nel passato solo la popolazione adulta, interessa oggi anche i bambini e gli adolescenti soprattutto a causa di uno stile di vita non corretto e di un’alimentazione inadeguata.
Secondo gli studi dell’IDF (International Diabetes Federation) il costo del diabete, nei paesi sviluppati, è pari al 6 per cento dell’intero budget destinato alla salute, e solo negli Stati Uniti ammonta a 44,1 bilioni di dollari.
“Questa pandemia- come afferma Lorenzo Mastromonaco Vice President Europe South Novo Nordisk- può essere arrestata agendo in maniera sinergica, prendendo coscienza a livello politico e sociale del problema e favorendo, attraverso un’ adeguata informazione, un cambiamento nello stile di vita di tutti noi a partire dai nostri bambini con particolare riferimento alla alimentazione ed alla attività fisica?.