RUOTALIBERA TEATRO presenta: IL CANTO
Nell’ambito della manifestazione FINALMENTE APRILE promossa dal Municipio Roma 6
RUOTALIBERA TEATRO
PRESENTA
IL CANTO
ultima replica un progetto di Tiziana Lucattini
Giovedì 10 aprile ore 10.30 Venerdì 11 aprile ore 10.30 e ore 20.45 TEATRO SAN LUCA Via Renzo da Ceri, 136 Roma Ingresso liberodedicato a
Pavel Alena Hanus Eva Hajn Teddy Franta Mif Jirka Petr e a tanti altri spettacolo-studio da un laboratorio teatrale e musicale con i ragazzi della II B della Scuola Media Alberto Manzi Omar Alì - Giulia Almanacco - Kaio Cesar Alves Reis - Sheila Catli – Simone Cervelloni - Claudia Cusumano - Luca Donati - Bibo Farag - Marco Giovannangelo - Alfredo Antonio Gonzales - Luyan Huang - Qing Qing Lei - Giulia Martinelli - Brooke Nasef - Augee Pagtaconan - Omar Ricci - Michelle Roscioli - Elisa Tomassi - Alessio Turriziani - Ludovica Veneziano - Simona Zheng e con Olek Mincer laboratorio teatrale, regia e drammaturgia Tiziana Lucattini -realizzazione e regia video, collaborazione alla drammaturgia Fabio Traversa -musiche originali ed elaborazioni da “Brundibar” di Hans Kràsa Antonella Talamonti Scuola Popolare di Musica di Testaccio -realizzazione basi musicali Andrea Oggioni -laboratorio musicale Sandra Cotronei Associazione Musicale Risonanze -Antonia Harper al violino -scene Francesco Persico -luci Nicola D’Angelis Lo studio scenico è nato da una complessa fase laboratoriale dove si sono incontrati canto, musica, segni visivi e azione scenica. In scena venti ragazzi di dodici anni, una classe multiculturale, in prevalenza ragazzi e ragazze stranieri o di genitore straniero. I paesi di origine o provenienza Cina, Egitto, Filippine, Marocco, Colombia. Il lavoro è ispirato al ghetto di Terezin, una città vicino Praga, dove i nazisti dal ‘41 al ‘45, convogliarono migliaia di ebrei e oppositori prima della deportazione finale ad Auschwitz. La nostra storia si ispira ai racconti dei pochi sopravvissuti o alle testimonianze della produzione artistica dei ragazzi che vissero a Terezin: poesie, disegni, la stessa messa in scena di “Brundibar”, un’operina musicale per bambini scritta da Hans Kràsa, di cui esistono frammenti in un film di propaganda nazista, e che racconta la storia metaforica di due fratellini che sconfiggono un prepotente. Ricordiamo così alcune tappe della prigionia dei ragazzi: l’abbandono delle proprie case, la promiscuità, le malattie, il lavoro che erano costretti a fare, la solidarietà, la paura, l’attività teatrale che li faceva resistere. E lo facciamo attraverso il racconto, la lettura di un diario affidata ad Olek Mincer, attore ebreo polacco, che fa da filo rosso e ci conduce dalla quotidianità di una vita normale di un bambino alla follia delle leggi razziali e della guerra; attraverso le azioni sceniche di gruppo; attraverso coralità e canti che riprendono le arie musicali di “Brundibar” rielaborate dalla musicista Antonella Talamonti; e attraverso videoproiezioni di filmati originali girati da Fabio Traversa insieme a filmati d’epoca, tra i quali frammenti dal rarissimo film di propaganda noto come Il Führer regala una citta agli ebrei, girato dopo la visita della Croce Rossa Internazionale (23 giugno 1944)*. Terezin in quell’occasione fu organizzata come un set cinematografico/teatrale: fiori, negozi, una falsa scuola, un asilo per neonati e bambini piccoli, un campo da gioco, biblioteche. La beffa riuscì: alla fine della visita il delegato della Croce Rossa nel suo rapporto scrisse di aver visto “una cittadina normale con i suoi abitanti e le sue attività”. Sempre in occasione dell’ispezione, venne eseguita “Brundibar”. I testi dello studio scenico traggono ispirazione dalle poesie dei bambini di Terezin, e da testimonianze di prigionieri: Ruth Kluger e Gabriele Silten, sopravvissute, e Petr Ginz deportato prima a Terezin quindi ad Auschwitz. Noi raccontiamo di quell’ultima replica di “Brundibar”, raccontiamo l’ultimo canto. E solo per un momento, il momento dello spettacolo, cambiamo il corso della storia: i bambini di oggi denunciano la grande beffa della propaganda nazista. Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore. Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire! scriveva Eva, morta poi nel ‘43 ad Auschwitz, a quattordici anni. Anche noi vogliamo fare qualcosa, anche noi lo vogliamo migliore, insieme ai bambini. Ostinatamente… piccoli passi… passi su passi… Tiziana Lucattini Per informazioni e prenotazioni: RUOTALIBERA TEATRO 06 7615161 – 76910289 – 76984231 e-mail ruotaliberateatro@libero.it www.ruotalibera.eu
25 2008 alle 13:04
ricci è il più bravo luca schiavello e bibo l’amorfo e augee viziatello, kaio 11 anni alto 2 50 metri