Ultimi della classe
ULTIMI DELLA CLASSE
con
LUDOVICO FREMONT
e con
MARCO MESSERI nel ruolo del preside
con la partecipazione straordinaria di
GIOVANNI GAROFALO
Regia di
LUCA BIGLIONE
dal 16 Maggio al cinema
Michele (Andrea De Rosa), liceale un po’ imbranato e con la tendenza ad innamorarsi della ragazza sbagliata, dopo una catastrofica pagella invernale viene ritirato da scuola: prenderà lezioni private a casa e a giugno darà gli esami da privatista. Così hanno deciso i genitori: è l’unica possibilità di evitare che sia, per l’ennesima volta, bocciato.
L’unica consolazione di Michele è un blog su internet dove si dipinge come un eccezionale “dongiovanni”?. Ma quando qualcuno lo smaschera, Internet diventa un boomerang. Michele diventa per tutto il mondo sinonimo di “ sfigato”?.
Sempre più umiliato, lo studente cerca di riscattarsi attraverso la sua nuova, giovane e bellissima insegnante privata di italiano e latino (Sara Tommasi). Dopo aver scoperto un suo piccolo segreto (in passato ha posato nuda per un calendario), Michele le propone un patto: lui si metterà a studiare, ma quando farà progressi lei si spoglierà, rifacendo per lui i mesi del calendario. Imprevedibilmente la giovane insegnante per la quale la promozione di Michele è una sfida di vitale importanza, accetta.
Non sa però che il vero intento di Michele è riprenderla con una webcam quando si spoglia per lui e mandarla di nascosto su Internet per fare bella figura agli occhi di chi lo deride…
Grazie al patto con l’insegnante, comunque, Michele, per la prima volta nella sua vita, comincia a studiare. Giovane evidentemente immaturo, durante il corso della storia, Michele comincerà un percorso di maturazione. Sarà sufficiente a fargli risolvere i suoi problemi sentimentali, e a farlo promuovere?
La storia di Michele è il filo conduttore attorno a cui si intrecciano poi varie vicende: una ragazza che si rivela meno “santarellina”? di quello che sembra, un’amica del cuore che nasconde un segreto, una coppia che viene sempre interrotta quando fa l’amore, una madre che - lasciata dal marito - si innamora di un idraulico metallaro…
Come Michele, anche i protagonisti delle altre vicende sono, a modo loro, degli ultimi della classe: a scuola, nella vita, in amore. Ma sono divertenti, prendono la vita con leggerezza e non hanno alcuna intenzione di arrendersi.
“Ultimi della classe”? è una commedia sentimentale giovanile.
L’idea era quella di affrontare in modo leggero tematiche come la scuola, l’insegnamento, Internet, i Blog, l’amore, il fatto che la realtà spesso è diversa dall’apparenza (come il protagonista, sfigato nella vita, eroe nel suo blog).
Tutto ciò in un susseguirsi di vicende nelle quali si ride, senza mai perdere di vista i sentimenti.
“Ultimi della classe”? è quindi un film leggero, ma credo che a modo suo porti con sé anche dei concetti più seri: per esempio, la bella insegnante privata che si spoglia davanti all’allievo, pur citando naturalmente vari film degli anni settanta, ha un significato un po’ diverso. Innanzitutto è giocato sulla commedia più che sul voyeurismo. Poi sia la professoressa che Michele hanno in realtà scopi differenti.
E quello dell’insegnante, pur nel paradosso, si avvicina molto a ciò che dovrebbe fare un professore: motivare un allievo allo studio ed aiutarlo a crescere. Lei, seppure con metodi inusuali lo fa, i professori a scuola (quella del film, naturalmente) neanche lontanamente.
“Ultimi della classe”?, infatti, è un film in cui gli adulti spesso non fanno bella figura.
I genitori di Michele, il protagonista, passano il tempo a prendere lezioni di ballo sudamericano e non si accorgono fino in fondo dei suoi problemi.
Il padre di Cecilia, l’amica d’infanzia di Michele, ha appena lasciato la moglie per una ragazza.
I professori fanno di tutto meno che insegnare e motivare davvero i ragazzi. Si salvano solo il preside e la madre di Cecilia, che da “casalinga”? disperata, riscopre l’amore attraverso un divertente idraulico metallaro.
A livello registico, ho cercato di fare un film molto semplice, di mettere in scena il copione mantenendone inalterate le sue caratteristiche di commedia giovanile e di freschezza, senza la necessità di “giovanilismi”? a tutti i costi o di utilizzo degli estetismi dei videoclip, se non nei momenti strettamente necessari al racconto.
Ho quindi basato la regia sul copione e sugli attori.
E proprio gli attori sono, a mio parere, una delle migliori sorprese di questo film.
E mi riferisco agli adulti ma anche e soprattutto ai giovani.
C’è veramente una bella generazione di giovani attori che sta crescendo. Attori che a vent’anni affrontano seriamente il loro lavoro e sanno passare con una semplicità incredibile dalla commedia al dramma.
Alla fine, soprattutto grazie a loro, è venuto fuori esattamente il film che volevo: una commedia divertente, a volte un po’ “cattiva”?, attraversata da gag, ma anche da momenti di emozione e sentimento.
Luca Biglione
21 2009 alle 08:34
complimenti michele bella figura e te sei una coppa da 10 e gli arti sono un cono da 1,10 che figura di ………….
17 2009 alle 15:31
ciao ma sei quello che ha fatto il film degli ultimi della classe?