L’amore libera o rende schiavi? La Bisbetica Domata al Silvano Toti GLOBE THEATRE a Villa Borghese
LA BISBETICA DOMATA
di William Shakespeare
Regia di Marco Carniti
(fino al 20 settembre 2009)
La bisbetica domata si compone di due trame incrociate. La principale racconta la vicenda di Caterina, l’insolente figlia maggiore di un signore padovano scelta come sposa da Petruccio, giovane veronese allettato dalla sua ricca dote. Per domarne il carattere ribelle Petruccio la costringerà a privazioni e umiliazioni di ogni genere fino a farne la più docile innamorata delle mogli. A questa trama fa da cornice una invenzione squisitamente teatrale: quella del calderaio ubriaco Sly, al quale un nobile signore fa credere di essere un ricco riverito dai suoi servi, a beneficio del quale viene allestita la rappresentazione che il pubblico vede insieme a lui. L’amore libera o rende schiavi? La bisbetica Caterina è stata plagiata o ha trovato la sua natura nella totale sottomissione a Petruccio? E alla fine chi è il vero domatore? Ovvero: chi doma chi?
La “Bisbetica domata” è una commedia su un amore viscerale che costringe a riscoprire se stessi attraverso la passione e ad abbandonare quella parte di noi che ci impedisce di vivere in armonia il nostro quotidiano. È una commedia che fa riflettere con divertimento e leggerezza su come la vita sia teatro e il teatro vita e su come si debba imparare a sostenere il proprio ruolo per recitare bene la propria parte.
Non a caso l’opera inizia con una burla, alquanto cinica, di un potente signore che illude un uomo povero di essere sempre stato ricco e che afflitto da una misteriosa follia ha sempre creduto di essere povero, confondendo la realtà con il sogno. È lo stesso metodo che Petruccio userà per ribaltare la realtà di Caterina, “uccidendola con il suo stesso temperamento”, facendole credere che la sua condizione di bisbetica è solo un’illusione, una maschera. Petruccio doma Caterina come il potente signore doma il povero Sly.
Per aumentare il divertimento del nobile signore, ho fatto interpretare a lui stesso il ruolo di Petruccio. La lezione dell’autore sembra essere: i rapporti nella vita, come nel teatro, sono frutto di abili manipolazioni. La vita è un labirinto di illusioni dove è facile rimanere ingabbiati. Shakespeare con la “Bisbetica domata” costruisce una commedia sull’illusione e sulla manipolazione mentale. Attraverso un gioco comico ricco di travestimenti di teatro nel teatro l’apparenza prevale sulla realtà e si analizza l’uomo in quanto “maschio” e come esercita il suo potere economico e sessuale sugli altri. Guerra di potere dunque è la nostra vita: uomo-donna, ricco-povero, ingenuo-furbo, giovane-vecchio. Tutti fingono di essere altro da quello che sono. Ognuno con il suo obiettivo da raggiungere e una battaglia da vincere. Ognuno con le proprie armi, chi il potere, chi il denaro, chi l’inganno, chi l’umorismo, chi la forza, chi la tortura. Ho inserito i personaggi della commedia in uno spazio riempito di corde da teatro che formano una gabbia astratta. Lo spazio scenico diventa una metaforica arena di addestramento in cui con veri attrezzi da palestra gli attori giocano partite differenti e si allenano per combattere guerre di vita quotidiana. Un luogo di cambiamenti, trasformazioni e metamorfosi.
Uno spazio per la mutazione dove Petruccio avvia il programma di addestramento alla sottomissione di Caterina.
Marco Carniti
Silvano Toti Globe Theatre - Roma, Largo Aqua Felix (Piazza di Siena), Villa Borghese