Il coccodrillo del Papa torna a Cuba
Il coccodrillo cubano torna a casa e precede di qualche giorno il viaggio del papa nell’isola caraibica. A salutarlo, al Bioparco di Roma, l’Arcivescovo Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato di Sua Santità, l’Ambasciatore di Cuba in Italia, Milagros Carina Soto Aguero, l’Ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede, S.E. Amb.Eduardo Delgado, e tutto lo staff del Bioparco, a cominciare, ovviamente, dal presidente Paolo Giuntarelli che accompagnerà il coccodrillo a Cuba insieme al Direttore Scientifico della Fondazione Bioparco, Fulvio Fraticelli
Il rettile - che era stato presentato a Benedetto XVI lo scorso 11 gennaio nell’aula Paolo VI – viene ormai chiamato da tutti il Coccodrillo del Papa. 
Nell’autunno scorso era stato sequestrato dal Corpo Forestale dello Stato ad un privato e affidato alle cure del personale del Bioparco, che oggi, lo restituisce alla sua terra d’origine. Il coccodrillo cubano (Crocodylus rhombifer) è una specie ‘criticamente minacciata’ che oggi sopravvive soltanto in un’area ristretta dell’isola.
Salutando il coccodrillo – il cui nome verrà presto scelto dai bambini delle scuole romane - l’Arcivescovo Becciu che è il più stretto collaboratore del Papa dopo il Card. Bertone e che dal 2009 al 2011 era stato nunzio apostolico proprio a Cuba -ha posto l’accento sull’importanza del rispetto per la natura e l’amicizia tra i popoli, mettendo in primo piano la rilevanza dell’impegno per le relazioni internazionali.
«Fidel e Raul Castro sanno dell’iniziativa del Bioparco di Roma. Sono rimasti molto colpiti e molto felici di sapere che l’Italia si è attivata in questo 
modo per riportare il coccodrillo a Cuba, sua terra d’origine» ha detto l’ambasciatore di Cuba in Italia Milagros Carina Soto Aguero a margine della cerimonia al Bioparco.
“Il giovane coccodrillo sarà affidato alle cure dello staff zoologico e veterinario dello Zoo de L’Avana - ha spiegato il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Paolo Giuntarelli – e noi continueremo a seguirlo perché installeremo, con il consenso dello zoo dell’Avana, una webcam che sarà visibile da chiunque dal nostro sito.
Giuntarelli ha voluto sottolineare come tutta l’operazione collegata al coccodrillo cubano è a costa zero per i cittadini e la pubblica amministrazione ma viene finanziata da donazioni private e da raccolta fondi organizzate dal Bioparco con le serate-evento Crocodile Night Fever che continueranno per tutto l’anno.
«Oggi siamo riusciti nell’obiettivo non solo di portare un omaggio al Papa ma anche un messaggio di pace tra i popoli - ha detto Giuntarelli - Questo coccodrillo è una sorta di ambasciatore di dialogo e pace e un forte simbolo per la tutela dell’ambiente che ci circonda. Con questo gesto vogliamo rappresentare il fatto che l’uomo non deve mai abusare della natura in cui vive.
