La scoperta del bello
Lunedì 30 aprile 2012 si conclude, a Napoli, il seminario dedicato alla Scoperta del Bello organizzato da Fraternità Cattolica
Qualè l’effetto che arte e musica - ma anche architettura, design, moda ecc. – hanno sull’uomo d’oggi, immerso in una società dell’immagine nella quale comunicazione e conoscenza vengono veicolate da rappresentazioni sempre più violente, negative, deformi, disarmoniche? Quali cambiamenti produce nell’uomo e nelle sue relazioni il continuo contatto con una concezione della “bellezza”intesa come assenza, instabilità, caos, e con espressioni artistiche sempre più disumanizzate?
Bello è ciò che risulta gradevole nell’essere guardato e conosciuto, secondo la nota definizione di San Tommaso d’Aquino. Perché ciò avvenga è necessario che il nostro sguardo possa posarsi sulla purezza delle forme, sull’armonia delle proporzioni e sullo splendore che promana da ciò che ha di fronte, sia in senso corporeo che spirituale. Tanto vale per il bello in tutte le sue forme, visive e uditive, e per gli uomini di tutti i tempi e di tutte le culture. Se poi si aggiunge che “bello” deriva da una forma arcaica latina di “buono”, il quadro si completa: ciò che è integro, puro, armonioso e debitamente proporzionato, cioè bello, è anche buono e si conviene all’uomo, fatto ad immagine di quella «Bellezza infinita, così antica e così nuova» cantata da S. Agostino.
Lunedì 30 aprile (Via Crispi, 36 A – Napoli)
Ambiente, costumi civiltà. Rivoluzione e contro-Rivoluzione nelle tendenze
Dott. Julio Loredo, responsabile Ufficio italiano TFP