Come vuoi morire? Rapita nella Siria in guerra
Questo libro è il diario di una prigionia, ma anche un inno al coraggio di un popolo, quello siriano, che non ha mai smesso di sperare nonostante l’orrore che gli si consuma intorno.
Il 3 aprile del 2013 Susan Dabbous, giornalista di origini siriane, è stata rapita in Siria insieme ad altri tre reporter italiani. A sequestrarli, a Ghassanieh, un villaggio cristiano, è stato Jabhat al-Nusra, un gruppo legato ad al-Qaeda. Sono stati arrestati davanti a una chiesa sconsacrata, dove stavano filmando un documentario per la Rai.
Portata inizialmente in una casa prigione, è stata poi separata dai suoi colleghi e trasferita in un appartamento con una donna, Miriam, moglie di un jihadista. È stata la nuova carceriera a occuparsi della «islamizzazione» di Susan. Con lei l’autrice ha pregato e ascoltato i discorsi di Osama bin Laden. Ed è sempre con lei che ha dovuto riflettere su una domanda che in quei giorni di cattività le è stata rivolta: «Qual è la tua morte preferita?».
Susan Dabbous, giornalista italo-siriana, collabora con diverse testate italiane, tra cui «Avvenire». Nel 2012, assieme al regista Alessio Cremonini, ha scritto la sceneggiatura di Border. Vive tra Beirut e Gerusalemme e segue gli eventi mediorientali dal marzo 2011
Riccardo Cristiano giornalista vaticanista, è stato corrispondente Rai in Medio Oriente e dal 2001 lavora alla Radio della Rai
Andrea Iacomini, giornalista, portavoce dell’UNICEF Italia