Il laboratorio d’arte del Palazzo delle Esposizioni riapre rinnovato negli spazi e nelle proposte educative, per avvicinare il pubblico all’arte e ai suoi luoghi, con i linguaggi del contemporaneo.
Grazie alla collaborazione con gli artisti, chiamati a realizzare progetti destinati al pubblico più giovane, bambini e adulti hanno la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva e conoscere da vicino l’arte e i suoi protagonisti.
All’atelier si accede attraversando un tunnel di luce che ospita Pénétrer l’invisible, installazione permanente dell’artista francese Nathalie Junod Ponsard che accompagna anche metaforicamente l’ingresso dei visitatori. Entrando nell’atelier si viene accolti dal cubo, una sala nella sala, un luogo dalla grande versatilità per molteplici usi: installazioni, mostre, letture, incontro con gli artisti. Nell’atelier il sapere passa attraverso la conoscenza e il saper fare: bambini e ragazzi sono invitati a usare materiali e tecniche in modo inconsueto, a inventare le variabili d’uso del segno, a lavorare con tutti i sensi.
Il forum del Palazzo delle Esposizioni è sala mostre, convegni, laboratorio e spazio multimediale. Mette a disposizione del pubblico arte, tecnologia e letteratura. Attraverso la rete si accede alla documentazione virtuale e al patrimonio globale della cultura e dell’arte, mentre il libro permette di trovare il proprio tempo per elaborare una personale esperienza del guardare, del vedere e dell’immaginare. Il forum ospita lo scaffale, le mostre laboratorio, le conferenze e gli incontri con gli artisti. La ricchezza delle proposte fa di questo spazio multimediale un luogo di scambio, incontro e conoscenza in continuo divenire.
In particolare, lo scaffale è una novità per un museo a Roma e in Italia: biblioteca specializzata nell’editoria internazionale d’arte per ragazzi, con monografie di artisti, percorsi di storia dell’arte, albi illustrati, libri di esperienze, cataloghi, saggi.
Apre lo scaffale la sezione dedicata a Bruno Munari, artista unico del Novecento italiano, capace di dialogare con i ragazzi trovando modi e forme per avvicinarli all’arte, con straordinarie occasioni di educazione al visivo per una nuova qualità della vita. Accanto a Munari prendono posto libri di storia dell’arte, biografie di artisti, monografie su epoche e stili. Un settore a parte è dedicato al Novecento, ai cambiamenti culturali del secolo scorso: pittura e scultura, ma anche fotografia, grafica, design e architettura in un confronto diretto con l’arte contemporanea. I libri raccontano la storia dell’arte e al contempo diventano un pretesto per andare alla scoperta di percorsi a tema, per trovare suggestioni, per realizzare attività. Nella biblioteca trovano posto libri e albi illustrati con una particolare ricerca sull’immagine, stimoli da seguire per fare nuove scoperte. Tra gli illustratori: Chiara Carrer, Roberto Innocenti, Lorenzo Mattotti, Kveta Pakovska, Art Spiegelman.
E ancora, riviste di settore e una sezione dedicata ai Dipartimenti educazione dei musei in Italia e all’estero. Bibliografie, atti di convegni, brochure, schede didattiche a disposizione di operatori, insegnanti e genitori: una documentazione importante per confrontare l’offerta e la ricerca educativa, straordinaria occasione per andare alla scoperta di una geografia dell’arte. Lo scaffale cura pubblicazioni rivolte agli operatori del settore, quaderni di lavoro e una collana dedicata a bambini e ragazzi.
Obiettivo del metodo educativo è accompagnare il visitatore in un’esperienza che oltre al sapere stimoli la capacità di stupirsi, l’abitudine a interpretare il mondo, la voglia di esprimersi e di capire l’altro. L’attività avviene in due momenti: la visita animata favorisce, attraverso il dialogo e l’incontro con l’opera, una lettura immediata e originale del testo artistico, mentre il laboratorio affida un ruolo determinante alla dimensione dinamica e operativa del fare. La sperimentazione di metodi e linguaggi stimola l’elaborazione di un pensiero creativo e aiuta a decodificare e produrre nuove immagini in modo consapevole.
Omaggio a Rothko
di Nathalie Junod Ponsard
23 ottobre 2007 – 06 gennaio 2008
Atelier Palazzo delle Esposizioni
Un quadro vive in compagnia, dilatandosi e ravvivandosi nello sguardo di un visitatore sensibile. Muore per la stessa ragione. (M. Rothko)
Sui lati del cubo, sono disposte tre linee orizzontali di luce. Ogni parete è un quadro di luce. Le linee, fissate ad altezze variabili, sono variazioni cromatiche che si attenuano, si sovrappongono, si mescolano, si irradiano. I visitatori sono immersi nella luce. Si trovano nello stesso rapporto attivo voluto da Rothko e da lui inteso come un’esperienza totale. Lo spettatore ha la sensazione di essere all’interno dell’opera e assorbito dal colore, di perdere ogni riferimento con la realtà esterna. L’opera diventa un luogo di rifugio.
Nell’installazione di Nathalie Junod Ponsard la luce sembra oltrepassare le pareti, si diffonde e crea una sensazione di sospensione nel visitatore, come se il suo corpo perdesse il peso per essere avvolto dalla luce.
Nathalie Junod Ponsard
Ha esposto in importanti musei nazionali quali il Singapore Art Museum (2002), la Bauhaus Dessau Foundation (2004), il Centre Pompidou (2005).
Ha partecipato a numerose manifestazioni internazionali tra cui la Biennale di Arti Visive a Singapore (2001), la prima Notte Bianca (2002) e la Notte dei Musei a Parigi (2005); Luce di Pietra a Roma (2007).
Per quest’ultima manifestazione Nathalie ha “illuminato�? la stanza del mosaico degli acrobati (III secolo a.C.) nei sotterranei di Palazzo Farnese.
Il principale strumento espressivo di Nathalie Junod Ponsard è la luce; utilizza neon rivestiti con gelatine colorate che trasformano la luce bianca e fredda del neon in materia colorata.
Le sue ricerche la conducono a esplorare l’influenza della luce sul sistema biologico umano, a sperimentare i vincoli e le possibilità della percezione e a indagare gli effetti vibranti del colore sulla psiche, capaci di modificare lo stato d’animo e il comportamento.
Dedicato a Munari. 1,2,3… Komagata
23 ottobre 2007 – 06 gennaio 2008
Forum Palazzo delle Esposizioni
Lo scaffale apre con un evento Dedicato a Munari e una grande festa in occasione del centenario della sua nascita, che cade il 24 ottobre. Per approfondire il suo pensiero pedagogico e meglio indagare il Munari creatore di libri d’arte, proponiamo preziosi documenti visivi come il cd-rom inedito MNR BRN–parole del duemila, a cura della Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese, in cui l’artista si racconta con la sua voce e le sue opere. Sempre inediti o rieditati dopo una lunga assenza dagli scaffali, libri e giochi come aconà biconbì, un libro gioco per i più piccoli pubblicato oggi in occasione del suo anniversario dalla casa editrice Corraini; e poi incontri e laboratori per grandi e piccini.
Con uno spirito bambino Munari ha saputo trasformare le cose di tutti i giorni in un gioco, in un momento di libertà, di creatività e di fantasia mediando l’idea del libro con l’oggetto d’uso quotidiano. Il bambino entra dentro il libro e diventa personaggio del racconto. Un ciclo di incontri e laboratori offrirà anche ai piccolissimi l’opportunità di incontrare e scoprire questo grande artista.
Dedicato a Munari. 1,2,3… Komagata
La mostra dell’artista giapponese Katsumi Komagata, erede del pensiero pedagogico di Munari, riunisce libri concepiti come oggetti a tre dimensioni, con forme e colori che si trasformano in gioco. Nella mostra, così come nell’incontro con il libro, si sviluppa il dialogo tra il bambino e l’adulto. Libri d’artista che fanno venire voglia d’essere aperti più volte, che prendono i bambini sul serio mentre li divertono; costruiti sulla serietà, la sorpresa e la complicità. Munari stesso parla di questi libri come di “una piccola ginnastica della mente�?.
La mostra è curata in collaborazione con l’associazione Les Trois Ourses che da 20 anni propone ai bambini e alle famiglie libri d’arte, grazie a mostre, formazione, edizioni, eventi.
Bruno Munari
Nasce a Milano nel 1907, inizia il suo percorso d’artista nel 1927 frequentando Marinetti e i futuristi, per poi attraversare l’esperienza astratto-concreta del MAC. Dal 1939 al 1945 lavora come grafico per l’editore Mondadori, è art director della rivista Tempo e progetta innovativi oggetti d’arredamento e design. Nel 1977, il suo grande interesse verso il mondo dell’infanzia si realizza nel primo progetto di laboratorio per bambini della Pinacoteca di Brera a Milano. Chi si occupa di didattica dell’arte non può prescindere dal suo pensiero pedagogico. Munari citava un antico proverbio cinese “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco�?, che bene interpreta lo spirito del suo metodo giocare con l’arte. Metodo che promuove l’esperienza diretta del fare arte e offre l’occasione per cercare, provare, sperimentare il nuovo, sovvertire in maniera programmatica il senso delle cose e trasformare l’ironia in un metodo di lavoro scientifico.
Katsumi Komagata
Komagata nasce nel 1953 in Giappone. Dopo aver lavorato per il Nippon Design Center parte per gli Stati Uniti dove lavora come designer a Los Angeles e New York. A quel periodo risale la sua passione per i libri per l’infanzia, nata dall’incontro con l’opera e i libri di Bruno Munari. Nel 1981 riceve la medaglia d’argento dell’Art directors’ club di New York e nel 1986 ritorna a Tokyo dove apre la sua agenzia, One stroke. Nel 1990, alla nascita della figlia Aϊ, pubblica i suoi primi libri per bambini che danno il via alla serie Little Eyes: piccoli libri di giochi visivi che accompagnano i bambini fin dalla nascita per stimolarne lo sguardo e l’immaginazione. Sempre sulla pista tracciata da Munari intorno al libro come oggetto, sviluppa una personale ricerca per una nuova forma di rilegatura e di lettura. Ricerca che lo porta alla creazione di una nuova serie di libri tattili per bambini non vedenti, realizzati in collaborazione con Les Trois Ourses, Les doigts qui rêvent e il Centre Pompidou. Nel 2006 vince il Design Award di Tokyo con il progetto di comunicazione per l’Ospedale dei bambini di Kyushu .
Percorso grandi mostre
nuove proposte per visitare le mostre in corso
al Palazzo delle Esposizioni
in occasione delle mostre dedicate a Mark Rothko e a Mario Ceroli il Laboratorio d’arte propone una riflessione sul colore e la materia, un vocabolario minimo per una grammatica del visivo.
Il colore si trasforma grazie a mescolanze ma anche a rapporti e interazioni: su di esso influiscono la forma, la dimensione, la coesistenza di colori caldi e freddi, quindi i contrasti.
La materia nell’arte del novecento diventa soggetto, gli artisti scoprono i materiali extrapittorici quali portatori di una complessità di valori inespressi, prelevano direttamente dalla realtà materiali estranei alle pratiche artistiche tradizionali. La materia diventa specchio della società e dell’uomo contemporaneo, delle sue abitudini, luoghi, desideri, bisogni, incubi e sogni.
Mark Rothko
06-10 / 06-01
Guardare un quadro di Rothko significa vivere un’esperienza intensa: esso prende vita se i tuoi sono gli occhi di un osservatore sensibile, ti cattura con evanescenze cromatiche e ti avvolge nel suo spazio portandoti nella sua dimensione, come se fosse musica. Luce e colore, capaci di stimolare reazioni percettive ed emotive, sono i temi ricorrenti nei tre percorsi di laboratorio.
per la scuola dell’infanzia e primaria – classe prima 3/6
campi di colore: variazione sul tema
I colori si muovono nello spazio dell’opera e incontrandosi creano nuove tinte e tonalità. Attraversate dalla luce sfumature e mescolanze prendono vita e si trasformano. Con movimenti lenti, ampi e leggeri, pennellate silenziose per lasciarsi avvolgere dall’energia del colore.
per la scuola primaria – primo e secondo biennio 7/11
affetti da monocromia
Se dico “rosso�? 10 persone penseranno 10 tipi di rosso. Opacità e lucentezza, densità e trasparenza danno infinite variazioni dello stesso colore e il laboratorio si veste di monocromo.
Mario Ceroli
06-10 / 02-12
Il legno è il materiale dell’originale e audace sperimentazione di Mario Ceroli. Straordinaria la sua ‘pratica’ nel lavorare i più diversi materiali muovendosi tra scultura, architettura e scenografia. Spunti per una riflessione sulle potenzialità espressive e plastiche della materia.
per la scuola dell’infanzia e primaria – classe prima 3/6
trame di materia
Il legno è protagonista di un percorso alla scoperta di forme, colori e tessiture: dal seme al ramo, dalla corteccia al sughero più raffinato, il legno diventa fiammifero o mobile, libro da sfogliare o cartone per imballare. Tanti frammenti di un gioco di spessori che ha come regola la seduzione tattile.
per la scuola primaria – primo e secondo biennio 7/11
double-face
Silhouettes e profili simili a ombre. La materia è “povera�?! Forme piatte ritagliate nello spazio. Materiali del quotidiano per tracciare contorni da accostare e fissare in una ripetizione continua e ritmata.
info
visite guidate per scuola secondaria inferiore e superiore, accademie d’arte
dal lunedì al venerdì ore 10:00-14:00
orario a scelta, durata 60 minuti
prenotazione obbligatoria gratuita
ingresso euro 4,00 per ragazzo
attività euro 70,00 per gruppo
laboratorio d’arte per scuola dell’infanzia e scuola primaria – classe prima - 3/6 anni
dal lunedì al venerdì ore 10:00-11:30
laboratorio d’arte per scuola primaria – primo e secondo biennio – 7/11 anni
dal lunedì al venerdì ore 11:30-13:30; ore 13:30-15:30
prenotazione obbligatoria gratuita
ingresso (gratuito per scuola dell’infanzia) euro 4,00 per ragazzo
attività euro 70,00 per gruppo
per ragazzi dai 7 agli 11 anni visita animata alla mostra e laboratorio
sabato dalle ore 16:00 alle 18:00
domenica dalle ore 10:30 alle 12:30
prenotazione obbligatoria euro 1,50
attività + ingresso mostra euro 10,00 per ragazzo
scuole
è possibile accogliere quattro classi - max 25 ragazzi per classe per ogni fascia oraria – con attività differenziata. L’ingresso è gratuito per 1 accompagnatore ogni 10 ragazzi
offerta famiglia
visita alle mostre Mark Rothko, Mario Ceroli
laboratori i sensi dell’arte (partire da gennaio 2008)
mentre i ragazzi partecipano all’attività, gli adulti (max 2 accompagnatori per ragazzo) possono visitare la mostra: tutti con ingresso ridotto
prenotazione obbligatoria euro 1,50
attività + ingresso mostra ridotto euro 8,00 per ragazzo
ingresso mostra ridotto euro 10,00 per adulto
visita guidata facoltativa euro 4,00
giochiamo con l’arte di… Munari e Komagata
attività per bambini dai 3 ai 6 anni con o senza i genitori
sabato e domenica dalle ore 10:30 alle 12:30
ingresso mostra adulti euro 12,50
ingresso gratuito al forum ragazzi fino a 6 anni
attività per adulti
corsi con visita alla mostra e laboratorio
Rothko il colore e la luce
prenotazione obbligatoria entro il 9 novembre
10, 17, 24 novembre e 22 dicembre
dalle ore 10:30 alle ore 13:00
Lo scaffale. Dalla creazione al libro d’arte
prenotazione obbligatoria entro il 23 novembre
24 novembre, 1, 7, 15 dicembre
dalle ore 10:30 alle ore 13:00
prenotazione obbligatoria gratuita entro il 30 ottobre
4 incontri (attività + ingresso mostra) € 70,00 – i corsi partiranno con un minimo di 15 partecipanti
informazioni e prenotazioni
06 39967 500
scuole 06 39967 200
www.palazzoesposizioni.it