Allattare e lavorare
Allattare e lavorare
di Martina Carabetta
Lavorare e allattare al seno il proprio bambino è possibile. Basta organizzarsi.
Il latte materno è il miglior cibo per il neonato e proseguire l’allattamento al seno anche quando la neo-mamma rientra in ufficio permette di continuare a sfruttare questo “tesoro” sia a livello nutritivo che relazionale.
Una mamma che si allontana dal sul piccolo per mezza giornata, recupera così momenti di gioia e intimità, compensa il distacco e mantiene forte il legame con il bambino.
Durante i primi mesi di vita, il bambino ha particolarmente bisogno della madre. Così, se possibile, è consigliabile prolungare il più possibile il congedo per maternità (la legge garantisce almeno tre mesi alle lavoratrici dipendenti). Comunque – anche se il lavoro non permette - non è necessario interrompere l’allattamento al seno e anticipare lo svezzamento che, se troppo precoce, espone a diversi pericoli, come quello di sviluppare reazioni allergiche nel bambino.
Il latte materno si può tirare con un tiralatte e surgelare nel freezer già qualche settimana prima del rientro a lavoro. Il latte si conserva perfettamente alle basse temperature!
Unico – ma importantissimo accorgimento – è l’igiene.
Qualunque sia il metodo usato (tiralatte o spremitura manuale) è importante avere le mani ben pulite e usare contenitori sterilizzati (in commercio ci sono bustine pronte da riempire, ma vanno bene anche i vasi di vetro, come i barattoli della marmellata ).
Il latte che viene tirato più volte durante la giornata deve essere versato in piccoli recipienti, raffreddato in frigo e - soltanto in un secondo momento - congelato. Per evitare “l’ingorgno” e far assestare la produzione del latte, è possibile “fare scorta” anche in ufficio, conservando il latte una borsa termica con il ghiaccio.
Il latte scongelato non può essere ri-congelato: per questo è meglio utilizzare piccoli contenitori (60 - 80 gr) che non vanno, però, riempiti completamente perché – quando congela - il latte aumenta di volume. Sui contenitori va segnata la data.
Il latte così conservato mantiene tutti i suoi principi nutritivi e non diventa mai “leggero” neanche dopo un anno o più di allattamento.
Potete trovare ulteriori informazioni e consigli sull’allattamento al seno
sul libro “L’arte dell’allattamento materno” edito da Le Leche League.
Oppure contattando LA LECHE LEAGUE al suo sito Internet.
Per sapere qual è la consulente più vicina a voi, mandate una e-mail a: m.carabetta@mclink.it