MUCCA PAZZA: Attenzione alle carni con la D
Perchè non si faccia “di tutti i bovini un fascio”,
è bene imparare a riconoscere le carni leggendo le tabelle che le classificano. Non tutti i bovini, infatti, sono a rischio. Ma per sapere di che bovno si tratta è necessario che sia esposta la tabelle che classifica la carcassa dell’animale. Le carcasse bovine che nel codice di classificazione riportano come prima lettera la D o la E sono quelle piu’ a rischio per il consumatore perche’ significa che si tratta di vacche. E’ quanto sostiene l’Unione nazionale consumatori. ‘’Dovrebbe essere obbligatorio esporre in macelleria il codice europeo di classificazione delle carcasse - sottolinea l’Associazione dei consumatori - che in Italia e’
disciplinato fin dal settembre 1998 ma che praticamente viene tenuto nascosto al consumatore, oppure tolto con la preparazione dei vari tagli'’. L’Unione consumatori ricorda che gli animali a rischio sono soprattutto le femmine adulte o vecchie che continuano ad essere
macellate per il consumo e non e’ affatto vero che siano impiegate soltanto per carni in scatola, hamburger, dadi, polpette ed altre preparazioni secondarie. Se la prima lettera e’ D, afferma l’Unione consumatori, significa che si tratta di una vacca che ha figliato mentre la E potrebbe indicare sia una femmina giovane sia una adulta che non ha figliato. Per limitare notevolmente i rischi - conclude la nota - dovrebbe essere vietata l’immissione al consumo di vacche adulte, o almeno
mettere in grado il consumatore di capire quale carne sta comprando.