Scuola: sindacati pronti allo sciopero
‘’Una Finanziaria seria prevede che si scrivano norme sulla scuola avendo conoscenza e consapevolezza del mondo della scuola , altrimenti si rischia di non sistemare i conti e di pregiudicare il sistema educativo italiano'’ sostiene il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni assicurando il suo impegno ‘’perche’ si rispettino gli impegni assunti in campagna elettorale, senza sottrarci alle nostre responsabilita’ per contribuire al risanamento dei conti pubblici'’.
La legge finanziaria presentata ieri da Prodi ai sindacati della scuola prevede tagli e restrizioni decisamente più severi di ogni possibile previsione.
Aumento del rapporto alunni-docenti che entro il 2012/2013 dovrà raggiungere il valore 12 e che già nel 2007/2008 non potrà superare il 10,6.
Stangata sul sostegno: attualmente c’èo un insegnante ogni 138 alunni. La Finanziaria ne prevede 1 ogni 168.
Fine della classi di 20 alunni (e anche meno) se ci sono alunni disabili.
Ma non finisce qui: sparisce da subito l’organico funzionale nella scuola dell’infanzia e nella primaria, mentre gli organici del personale ATA dovranno essere ridotti dei 6% a partire dal prossimo anno scolastico.
Immediate le reazioni dei sindacati che parlano già di sciopero generale della scuola e di manifestazione nazionale.
‘’Piu’ che a una proposta di Legge Finanziaria - dichiara il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini - siamo di fronte a un chiaro esempio di come si può far impallidire anche un concetto come quello di macelleria sociale. Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di fermare subito queste indegne proposte, di impegnarsi a una netta discontinuità sul versante del precariato docente e ATA, degli investimenti per la scuola statale, dei rinnovi contrattuali, dell’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 almeno. O riceviamo risposte urgenti, nette e inequivocabili che disconoscano quel testo oppure apriremo unitariamente una grande stagione di lotta con scioperi, manifestazioni, presidi e altro ancora ‘’.
‘’Su quelle che riteniamo le tre gravi emergenze della scuola - finanziaria, contratto e precariato - abbiamo rivendicato la coerenza degli impegni assunti con il Paese nel programma elettorale e di governo, finalizzati a una netta discontinuità politica rispetto al passato, con investimenti tesi alla valorizzazione della scuola e del suo personale ‘’ ha aggiunto il segretario generale della Cisl scuola Francesco Scrima sottolineando come il Presidente del Consiglio abbia assunto personalmente l’impegno di affrontare con il Ministro dell’Economia le questioni sollevate. E su Padoa Schioppa si appuntano anche le critiche dell’Unione degli studenti: ‘’ci affianchiamo alle dichiarazioni del ministro Fioroni che in queste ore sta invocando a gran voce la necessità di fare retro marcia in materia di politica economica, soprattutto sulla previsione dei tagli di Padoa Schioppa'’. Duro anche il segretario generale della Uil scuola , Massimo Di Menna.
'’Abbiamo chiesto a Prodi di mettere mano al portafoglio e dare certezze in materia di contratto, fare un piano di assunzioni per i precari e bloccare la sciagurata politica di tagli. Il presidente del consiglio si e’ limitato a prendere atto delle nostre richieste. Certo e’ - ha concluso il sindacalista - che se non avremo risposte concrete nelle prossime ore, se non arriveranno soldi per il settore, la categoria sciopererà ‘’. ‘’Usciamo dall’incontro - ha dichiarato Paolo Nigi, segretario generale dello Snals dopo il colloquio con Prodi - con nessun impegno ma con la convinzione che non ci saranno assunzioni di precari, ci sarà una moratoria sui contratti, tagli agli organici e agli scatti di anzianità. Su queste basi - ha avvertito il sindacalista - la reazione della scuola sarà forte ‘’. Che il settore e’ pronto a dare battaglia lo conferma anche la Gilda: ‘’se la legge Finanziaria che uscira’ venerdi’ prossimo dal Consiglio dei Ministri confermerà i contenuti trapelati in questi giorni, chiameremo gli insegnanti alla mobilitazione, con inevitabili scioperi ‘’. E a dar man forte alle organizzazioni sindacali oggi sono scesi in campo tanti esponenti della stessa maggioranza , invitando al rispetto del programma elettorale, ma anche annunciando barricate - come il Verde Roberto Poletti - o un deciso sostegno (Italia dei valori) alle azioni dei lavoratori e dei sindacati ‘’per salvaguardare il diritto fondamentale all’istruzione'’.