Le Porte alla 5a Fiera della piccola e media editoria
Simbolo della casa editrice, il carattere cinese meng, è la porta monumentale che marca il limite fra due spazi qualitativamente differenti a significare che ogni collana, ogni libro è una porta aperta su mondi diversi. La collana Porte d’Oriente, è l’asse portante della casa editrice. Raccoglie scritti di varia natura, libri di viaggio, saggistica e narrativa, tutti accomunati dall’essere, in un modo o nell’altro, dei veri e propri ponti tra Oriente ed Occidente. Ci sono poi le collane Porte della percezione (grafica, fotografia, musica ecc.) Porte girevoli (scritti occidentali) e Porte dei sogni che, inizialmente indirizzati ai più piccoli, si sta trasformando in una collezione assai bizzarra: La serie di racconti sui mostri giapponesi curata da Marcella Maria Mariotti e Toshio Miyake stanno infatti conquistando anche il pubblico adulto creando serissimi problemi di posizionamento in libreria…Pubblicati:Marzia Birro e Monia Marheriti, Il MaggiociondoloTakashi Yoichi e Saito Hiroyuki, La pelle del demone blu
Takashi Yoichi e Saito Hiroyuki, Storia di un Kappa
 LA PELLE DEL DEMONE BLU (scritto da Takashi Yoichi e illustrato da SaitÅ? Hiroyuchi, Casadei Libri, Padova 2005, € 15,00) YÅ?suke è un giovane ragazzo della provincia di Miyazaki, in Giappone. Sempre più spesso sparisce dal lavoro e va a sdraiarsi sopra a un masso dal quale può godere di uno splendido panorama: braccia incrociate dietro la testa, contemplando il cielo, egli rimugina tra sé e sé e pensa a come fare per cambiare vita, lasciandosi sempre più affascinare dall’idea del dolce far niente. Una volta però si addormenta in cima alla sua roccia e si risveglia a sera inoltrata e, casualmente, diviene spettatore di un evento straordinario: aggrappato al tronco di un albero millenario, uno strano essere, con movimenti lenti e ondulatori del corpo, proprio come una cicala,  si fa scivolare di dosso la pelle blu che lo ricopre. Nascosto dietro al masso e pieno di paura, YÅ?suke osserva attonito e tremante: vede la nuova pelle diventare da bianco lattiginosa a rosso fuoco. Poi quella strana creatura si allontana zompettando lasciando incustodita la sua muta blu ancora attaccata al vecchio tronco. E’ un Oni, un demone.
Nel folclore giapponese l’oni è un essere terrificante e ambiguo, temibile e al contempo venerabile. YÅ?suke senza tener conto delle eventuali conseguenze, preso solo dalla sua curiosità , si avvicina alla pelle lasciata dal demone e quindi decide di indossarla pensando di tenerla solo per un po’, giusto il tempo di spaventare qualcuno del villaggio. Ovviamente al solo vederlo tutti gli abitanti scappano a gambe levate e il nostro protagonista può far man bassa delle provviste altrui senza il benché minimo sforzo. In questo modo YÅ?suke diventa egli stesso un oni: dorme mentre gli abitanti del villaggio sono chiamati a lavorare, mangia e beve depredando le loro case. Gli oni infatti, vivono fuori dalle comunità , non sottostanno alle leggi dell’imperatore e non sono sottoposti alla loro giurisdizione. Ma in senso più allargato sono anche semplicemente i ‘diversi’, coloro che vivono in modo non convenzionale, temuti e considerati dalla gente come barbari, il più delle volte emarginati.
Ed emarginato lo diviene anche YÅ?suke, che  dopo un po’di tempo comincia a sentirsi solo e a considerare l’idea di tornare alla sua vita normale, pensando che ciò sia possibile solo levandosi la terrifica pelle blu. Ma lo attende una sgradevolissima sorpresa: presto si accorge infatti di non poter più sfilarsi di dosso la pelle di cui ora è prigioniero, e neppure può chiedere aiuto ad alcuno, poiché anche la sua voce non è più la stessa, ma è incomprensibile e spaventosa per chiunque la oda.
Vittima di una metamorfosi che aveva cominciato per gioco deve ora trovare il modo di cavarsi d’impiccio facendo appello a tutte le sue risorse: coraggio, intelligenza, tenacia e generosità .
Ne La pelle del demone blu sono raccontate le peripezie e le prove che dovrà superare l’improvvisato Oni nel tentativo di tornare alla sua naturale condizione di giovane ragazzo, YÅ?suke. I coloratissimi disegni che accompagnano e arricchiscono il testo non svolgono una funzione di mera illustrazione ma riescono, grazie al tocco rapido e leggero e ai sapienti cromatismi del maestro SaitÅ? Hiroyuchi, a rendere l’idea del movimento dei personaggi rappresentati e a farci percepire la vibrazione onirica della storia, il cui archetipo possiamo rintracciare anche in favole a noi più familiari, come il nostro Pinocchio.
Il volume si avvale di una corposa postfazione della traduttrice Marcella Mariotti che mette in luce un folclore giapponese ricco di demoni e superstizioni ad essi legate; nell’insieme quindi il testo è completo e di grande interesse non solo per i ragazzi, ma anche per gli adulti. Il primo di una serie in programmazione dalla CasadeiLibri editore sul tema dei demoni giapponesi.
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STORIA DI UN KAPPA (scritto da Takashi Yoichi e illustrato da SaitÅ? Hiroyuchi, Casadei Libri, Padova 2006, € 18,00)
La mitica storia dei Kappa, i mostri più amati del Sol levante è qui magistralmente reinterpreta dal maestro Takashi. Il volume contiene il  saggio di Toshio Miyake: Kappa caleidoscopio dell’immaginario nipponico.