Bill Gates proibisce alla figlia di usare il computer per più di 45 minuti al giorno
Quando si tratta di mettere regole ai propri figli, Bill Gates è un papà come tutti gli altri. E nonostante le proteste della giovane Jennifer, mette il lucchetto al computer della figlia di 10 anni: non più di 45 minuti al giorno durante la settimana e 1 ora nei festivi. Escluso il tempo per fare i compiti, naturalmente.
Che uomo! Che esempio per tutti i genitori!
La piccola Jennifer Katharine Gates non era una fanatica del computer fino a quest’anno, quando ha cominciato a frequentare una scuola dove il PC è pane quotidiano sia per fare i compiti che per giocare e socializzare. Ed ha scoperto i videogiochi come Viva Pinata (dove fa la giardiniera) che la tenevano incollata al computer per due o tre ore al giorno. A quel punto papà Bill e mamma Melinda sono corsi ai ripari e hanno razionalizzato l’uso del PC per la figliola.
L’aneddoto familiare di per sé non ha nulla di eccezionale se i protagonisti della scenetta non fossero i membri della famiglia Gates. E la notizia non sarebbe mai venuto alla ribalta delle prime pagine dei giornali (o sarebbe rimasta appannaggio di una ristretta cerchia di amici) se papà Bill non l’avesse usata ad una conferenza stampa ad Ottawa per ricordare che Vista, il nuovo sistema operativo di casa Microsoft, consente ai genitori di controllare i siti visitabili dai ragazzi e registra portali e chat usate.
Ma tutto sommato, va bene così. Che Bill e Melinda siano da esempio per i genitori. E non solo. E’ risaputo, infatti, che Sua Emittenza ha scelto per i propri figli scuole steineriane che sconsigliano vivamente di guardare la TV. Ma la scelta di Silvio Berlusconi non fu né ostentata (forse perché non aveva un sistema operativo di controllo TV da presentare alla stampa) né tantomeno presa ad esempio dai genitori italiani.
La comunicazione, però, può fare miracoli. E Silvio ne è egregio maestro.