Quanto sono preparati i nostri studenti? Un test ce lo dirà .
A partire dal prossimo anno verranno valutati i ragazzi nei momenti di ingresso e di uscita dalle singole scuole, su base campionaria, nella prospettiva di passare già dall’anno scolastico 2008-2009 a quello censimentario. Le classi sottoposte a test di italiano, matematica e scienze, saranno la II e la V della scuola primaria, la I e la III della scuola secondaria di primo grado e la II e V della scuola secondaria di secondo grado. Secondo una rilevazione del 2005-2006 commissionata dal Ministero della Pubblica gli alunni delle scuole elementari del Sud Italia sembravano più bravi di quelli del Nord. Ma il ministro Fioroni non ci ha creduto e ha commissionato nuove rilevazioni - questa volta con commissari esterni – che hanno dato un quadro diverso, più vicino a quello delle rilevazioni internazionali
Per la quarta elementare i risultati dei test di matematica indicavano addirittura che i punteggi del Nord erano di circa il 20 per cento inferiori a quelli del Sud, per l’Italiano del 9,7 per cento, e per scienze del 6,4 per cento. sempre a favore del mezzogiorno.
Una realtà territoriale in palese contrasto con la percezione collettiva – ha scritto Fioroni -  Ci si può fidare di questi risultatati? Sono davvero affidabili?  E’ vero che questi risultati derivano dalla preoccupazione di alcune scuole sugli esiti di una valutazione le cui finalità non sono state ben comunicate inducendo gli insegnanti ad “aiutare” gli studenti nei test?â€?
Infatti, le indagini internazionali eseguite sulla 4 elementare davano risultati del tutto diversi
L’Indagine PIRLS eseguita nel 2002 sui ragazzi di 9-10 anni, cioè in quarta elementare, ci dicono che per quanto riguarda la capacità di lettura e di comprensione dei testi c’è una differenza a favore del nord di circa 5,6 punti percentuali.
Il test TIMMS somministrato ai ragazzi di IV nel 2003 indica una migliore performance dei ragazzi del Nord di 3,2 punti percentuali in matematica e di circa il 3,6 punti percentuali in scienze.
Avremmo avuto risultati diversi se la vigilanza durante le prove fosse stata affidata ad insegnati di scuole diverse da quelle testate?â€?si chiede Fioroni e così nell’anno scolastico appena concluso è stata attuata una rilevazione campionaria con somministratori esterni.
Cosa dicono i risultati?
Per la 2 elementare dicono che in Italiano i ragazzi del nord hanno un punteggio superiore del 2,8 per cento rispetto a quelli del sud. Per matematica e scienze i livelli sono sostanzialmente analoghi.
Per la IV elementare i dati indicano un vantaggio degli studenti del Nord del 5 per cento in italiano,
Per quanto riguarda i risultati della scuola secondaria di primo e secondo grado i dati confermano che esiste un divario tra il nord e il sud del paese e che questo cresce nei gradi superiori. La buona notizia è che questo divario sembra essere meno marcato di quello che ci indicano le indagini internazionali e in particolare PISA. Crediamo che questa differenza sia dovuta al fatto che quando le indagini si concentrano su quello che la scuola effettivamente fa, cioè lavorare all’apprendimento dei ragazzi, le differenze tra aree sono meno marcate. Il divario nelle competenze misurate da PISA riflette anche quello che i ragazzi apprendono dal contesto in cui sono inseriti. In questo le scuole del sud sono più svantaggiate.
 “La credibilità della rilevazione degli apprendimenti – sottolinea il ministro - non è data dal fatto che ci sia un carabiniere a sorvegliare. Occorre la collaborazione delle scuole. Il somministratore esterno è un segnale di serietà ; la valutazione degli apprendimenti si fa con le scuole e non contro le scuole, cioè con la collaborazione degli insegnanti e non contro gli insegnanti. A questo si deve accompagnare, come è già stato fatto quest’anno una rilevazione dei dati di contesto e delle condizioni socio- culturali degli studenti sulla base delle quali leggere i dati sugli apprendimenti. Entro l’autunno l’Invalsi diffonderà i risultati di questa analisi di lettura critica e più completa .