Bambini e psicofarmaci: il Piemonte vara una legge restrittiva. Fioroni tace
Prosegue l’”assordante silenzio del ministro Fioroni, mentre viene approvata in Piemonte la prima legge italiana sull’iperattivita’ dei bambini e degli adolescenti che prevede lo stop a test psichiatrici nelle scuole e lo stop alla somministrazione di psicofarmaci senza consenso informato e consapevole dei genitori”. E’ quanto rende noto Luca Poma, portavoce della campagna nazionale di farmacovigilanza ‘Giu’ le Mani dai Bambini’, che parla di “un interessantissimo precedente legislativo”, riferito alla norma regionale del Piemonte, “che non limita il medico nell’esercizio della sua funzione, ma pone seri paletti all’uso disinvolto di psicofarmaci sui minori”.
E’ arrivata dunque al traguardo la prima legge regionale che pone sotto stretto controllo sul territorio il fenomeno dell’Adhd, la sindrome dei bambini troppo distratti e irrequieti: il Consiglio regionale del Piemonte, infatti, ha approvato ieri il provvedimento. Questi i punti salienti della norma: e’ previsto l’obbligo, in caso di somministrazione di psicofarmaci ai bambini, di raccolta, a cura del medico, di un consenso informato veramente consapevole da parte dei genitori. Le famiglie dovranno essere informate su ogni tipo di rischio afferente la terapia farmacologia proposta, con particolare riguardo alla possibilita’ di accedere a terapie alternative non a base di psicofarmaci. In secondo luogo, e’ previsto il riconoscimento della libertà di coscienza del medico che decide di non prescrivere psicofarmaci al minore. La legge regionale del Piemonte prevede anche il divieto di somministrare nelle scuole ‘test psichiatrici’ che mirano all’accertamento dell’esistenza della sindrome da iperattivita’ nei bambini, dal momento che e’ stato individuato negli screening ad ampio raggio della popolazione scolastica un rischio di sollecitazione indiretta al consumo di queste molecole psicoattive. Infine, si introduce l’obbligo per l’assessorato regionale alla Sanita’ di monitorare rigidamente le terapie sui minori a base di psicofarmaci, anche mediante una commissione che includera’ associazioni di settore qualificate ad esprimere pareri su queste tematiche.
“E’ una legge innovativa- commenta Poma- perchè pur non mettendo il bavaglio al medico istituisce dei principi rigidi di controllo a tutto favore dei cittadini e dei piccoli pazienti. Avevamo sollecitato in più occasioni il ministero della Pubblica istruzione ad intervenire con una circolare nazionale, ma probabilmente questa tematica non rientra tra le priorita’ di Fioroni”.