Marziale: stop ai reality in Rai
“Così com’è condotto, ad ampi tratti, il servizio televisivo targato Rai non può continuare ad essere di Stato”?. A pronunciarsi è Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e componente della commissione ministeriale che ha redatto il Codice Tv e Minori, secondo il quale: “Quando una conduttrice arriva al punto in cui è giunta Simona Ventura, ciò significa che leggi e protocolli, che peraltro ingiungono un canone agli utenti, sono da considerarsi carta straccia”?.
Marziale sottolinea: “Il pur apprezzabile tentativo di Simona Ventura di proteggere i figli minori di una partecipante al gioco da strumentalizzazioni giornalistiche, che potrebbero recar loro danno, ha tuttavia spalancato la porta alla pubblica offesa e tutto ciò – incalza il presidente dell’Osservatorio – è inammissibile e abbisogna di una risposta istituzionale ferma e decisa, in applicazione di quanto contemplato dalla legge per il riordino del sistema radiotelevisivo che recepisce il Codice Gasparri e dallo stesso Contratto di Servizio siglato dal Capo dello Stato”?.
Per Marziale: “Giacché la produzione è recidiva, eventuali sottovalutazioni del caso da parte degli organismi chiamati a pronunciarsi, cioè Comitato ministeriale per l’applicazione del Codice e Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, aprirebbero le porte ad un totale discredito delle stesse autorità costituite. Così come – conclude il presidente dell’Osservatorio – sarebbe auspicabile che la stessa Rai provvedesse ad arginare tali pesanti sconfinamenti con una sola concreta risposta: basta reality nell’azienda Tv di Stato”?