Le oasi del WWF Abruzzo e la Regione Abruzzo finanziano un progetto di cooperazione per salvaguardare la foresta del film “Gorilla nella nebbia�?, piantando 100000 alberi.
Un inedito gemellaggio tra animali delle Oasi Regionali del WWF e quelli della Regione del Kivu, in Africa, è al centro del progetto di cooperazione “PEVì-Kacheche�? tra Abruzzo e Repubblica Democratica del Congo. L’iniziativa è finanziata dalle oasi del WWF in Abruzzo (Lago di Penne, Lago di Serranella, Diga di Alanno, Calanchi di Atri, Gole del Sagittario, Sorgenti del Pescara e Cascate del Rio Verde) e dall’Ufficio Cooperazioone Internazionale della Regione Abruzzo nell’ambito del bando annuale 2007.
L’iniziativa consta di due azioni principali:
-la tutela del Parco Nazionale dei Monti Virunga, sito dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO e reso famoso dal film Gorilla nella nebbia, attraverso la produzione e piantumazione di 100000 alberi che andranno a costituire una fascia tampone intorno al parco, dando sostentamento alle persone del posto con la costituzione di un vivaio e garantendo la ricostituzione di habitat forestali oggi distrutti.
-la formazione di 5 operatori congolesi segnalati dall’Istituto per la Conservazione della Natura del Congo (ICCN, Institute Congolais pour la Conservation de la Nature) che saranno ospiti della nostra regione, tra aprile e maggio, partecipando ad incontri, seminari e laboratori pratici nelle oasi del WWF Abruzzo
Dichiara Gianni Melilla, presidente del Comitato Regionale Cooperazione Internazionale “La Regione Abruzzo è estremamente sensibile alle tematiche ambientali, avendo puntato sulla costituzione di un sistema regionale di aree protette. In Abruzzo recentemente bracconieri senza scrupoli hanno ucciso 3 orsi scatenando l’indignazione nazionale ed internazionale. In Congo il bracconaggio, commissionato spesso da personaggi occidentali, sta ponendo a grande rischio un primate tra i più vicini all’uomo, il Gorilla di Montagna. Due specie lontane ma accumunate dalle stesse abitudini forestali e da minacce simili. Questo parallelismo ci ha colpito, così come la volontà dei comuni gestori delle Riserve di non pensare solo alla salvaguardia del proprio territorio ma di destinare parte delle loro risorse alla cooperazione internazionale. Alcune riserve abruzzesi hanno deciso di fare ciò che da decenni in Occidente si promette, quello di destinare una quota di almeno lo 0,7% del bilancio in cooperazione internazionale. E’ un esempio che abbiamo voluto sostenere�?.
Dichiara Carmine Annicchiarico, responsabile cooperazione decentrata WWF Italia “Le azioni promosse dal progetto della Regione Abruzzo si inseriscono in un programma avviato dal WWF, insieme all’UNESCO e all’ICCN, da una decina di anni, che ha portato finora alla piantumazione di 10 milioni di alberi e al sostegno delle comunità gravemente minacciate dalla guerra civile, che in pochi anni ha portato circa 5 milioni di morti. Si tratta di un progetto integrato, che vede la tutela della Natura e un futuro sostenibile per le comunità locali, che possono sostenersi grazie ai prodotti della gestione del bosco (legname, prodotti ortofrutticoli, piante medicinali) e alla gestione dei vivavi che nascono prima per la riforestazione e poi come micro-impresa gestita direttamente dai congolesi. Chiediamo a tutti gli enti abruzzesi e anche ai semplici cittadini di sostenere questo progetto, anche solo partecipando ai tanti eventi di sensibilizzazione che verranno proposti nelle Oasi nei prossimi mesi�?.
IL PROGETTO IN CIFRE:
Importo totale del progetto: circa 70.000€
Il numero di gorilla di montagna rimasti al mondo è circa 700: il parco del Virunga ne ospita oltre la metà.
Totale di alberi in piantumazione finanziati dal progetto: 100 000
Il Parco ospita oltre 700 specie di uccelli e 200 specie di mammiferi.
Gli alberi piantati fin’ora dal programma PEVì ( in cui si inserisce il presente progetto): 10 milioni
Il Parco Nazionale del Virunga, istituito nel 1925 e primo parco africano, si estende su un’area di oltr8.000 km2. Si trova nella parte orientale della RDC e confina con il Volcano National Park, in Ruanda, e il Mgahinga National Park, in Uganda. Questa è una delle zone più ricche di biodiversità di tutta l’Africa ed è caratterizzata da foreste tropicali di montagna, casa di alcuni degli ultimi esemplari rimasti di gorilla di montagna. Il parco del Virunga è stato dichiarato “Patrimonio Mondiale dell’Umanità in Pericolo�?dall’UNESCO.
La situazione politica : il Parco si situa in un’area estremamente sensibile al confine tra paesi che sono stati teatro di gravissime guerre ( Rwanda, Uganda, come lo stesso Congo RDC). In tempo di pace, il Parco Nazionale del Virunga è il più visitato dai turisti, che vengono a vedere i gorilla di montagna nel loro habitat naturale. Tuttavia, i recenti scontri tra ribelli ed esercito hanno allontanato i turisti dalla regione. Oltre 300.000 persone sono fuggite dagli scontri, rifugiandosi in alcuni campi di fortuna ai confini del parco.
Cos’è il PE-Vì: è il Programme Environmental Virunga. E’ il progetto pluriennale tramite il quale le autorità centrali e locali della Repubblica Democratica del Congo hanno sottoscritto un accordo di collaborazione con la ICCN ( Istituto Congolese per la Conservazione della Natura) . Il WWF in Congo collabora da 18 anni con l’ICCN, all’interno del programma PEVi.Il programma PEVi ha uno staff di 475 persone impegnate nelle attività di riforestazione , ripartiti in 6 settori principali.83 degli 88 vivai forestali sono stati riabilitati ed equipaggiati.