L’Era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri
Un gioiellino di satira, gag, battute, situazioni comiche. “L’Era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri” è una commedia d’animazione dove il 3D non è riservato solo agli effetti speciali ma è ” un’abitudine” di tutta la pellicola. Come dire: guardate oltre. E a guardare più in la si rimane incantati dalla tenera e combattuta love story fra Scrat, Scrattina… e la ghianda. Si ride a crepapelle alle battute di Sid che, nelle sue riflessioni su se stesso , ricorda Woody Allen. Fa tenerezza la paternità di Manny. Inorgoglisce il cuore il coraggio di Ellie che – nonostante il pancione – si tuffa nei pericoli del mondo sotterraneo per salvare l’amico Sid. E c’è finalmente una famiglia, zii e affini compresi, ad accogliere la neonata piccola mammuth. Così, in un quadretto che raccoglie i caratteri del nostro tempo, la tigre Diego – single, un tempo orgoglioso della sua scelta – si confronta con la solitudine mentre la donnola Buck, il nuovo personaggio della serie, vive con grande entusiasmo infantile la sua condizione di “ solo in un mondo di lucertole giganti”.
“L’Era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri” sfida tutto e tutti mettendo insieme l’era glaciale e quella dei dinosauri. Guglielmo, mio figlio di sei anni e mezzo, sottolinea subito ad alta voce l’incongruenza cronologica. Ma questo non gli impedisce certo di godere del piacere della pellicola che mostra il mondo dei dinosauri (ahimè , troppo simile agli ambienti già esplorati da Spielberg nella serie La valle incantata), le bellezze di una natura fantastica, la grandezza di alcuni animali (di fronte ai quali anche i mammuth sono piccoli piccoli) e la forze della follia di Buck.
Alla presentazione del film i giornalisti ridevano. Eccome se ridevano!
Non vedo l’ora che arrivi il 28 agosto.