Archivio di 12/2009

Natale al Museo Luzzati di Genova

Thursday, 17/12/2009

Ultima settimana di iniziative per NATALE AL PORTO ANTICO: venerdì alle 17 presentiamo I VIAGGI DI CONQUA’ con incontro e laboratorio qui al Museo Luzzati; sempre al Museo, sabato alle 15.30, ultimo LABORATORIO di Natale con la realizzazione del Presepe e poi, alle 18, PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO di Emanuele Luzzati; sia sabato che domenica, dalle 16 ai Magazzini del Cotone, MUSICA con i concerti di Gaslini Band Band, Gezmataz, Cori Dadà Ankori, Canto Libero e Quattro Canti; domenica mattina vi aspettiamo al Museo per fare COLAZIONE insieme. Un fuori programma per la fine della scuola martedì 22 con i LABORATORI DI SCUOLA DI ROBOTICA. Il MERCATINO di Porta Siberia è sempre aperto, così come la MOSTRA DI QUENTIN BLAKE continua ad appassionare i nostri visitatori. Fino all’anno nuovo chi ci visita riceve in regalo il CALENDARIO di Latte Tigullio con un disegno esclusivo di Quentin Blake! E’ inoltre disponibile all’Artshop del Museo EMANUELE LUZZATI FANTASIE, catalogo della mostra omonima allestita all’Auditorium di Roma.

INFO Museo Luzzati, Area Porto Antico 6 16128 Genova Tel 0102530328 info@museoluzzati.itwww.museoluzzati.it

Le Muse in Scena

Sunday, 13/12/2009

Spettacoli a prezzi ridotti

Sabato 12 dicembre ore 21:00 - domenica 13 dicembre ore 17:30

‘O SCARFALIETTO Commedia

al Teatro DELLE EMOZIONI via Tor Caldara, 23 (zona Colli Albani – Arco di Travertino)

I giovani sposi Amalia e Felice Sciosciammocca, a seguito di continui litigi che vedono coinvolti anche i loro camerieri Michele e Rosella, decidono di separarsi chiamando in causa i loro avvocati Anselmo e Antonio. Nella lite viene coinvolto anche il malcapitato Gaetano Papocchia, che si rivolge ai coniugi per prendere in fitto una casa di loro proprietà nella quale sistemare la sua giovane amante, la ballerina Emma Carcioff. Nella confusione generale si inserisce anche Dorotea, moglie di Gaetano, che, venuta a sapere della storia di suo marito con la ballerina, è decisa a chiedere giustizia…

Martedì 15 e mercoledì 16 dicembre 2009 ore 10:30

LA CITTA’ DEL NATALE Musical per famiglie

al Teatro OLIMPICO Piazza Gentile da Fabriano, 17 Roma

Ingressi con prenotazione € 12,00 (al botteghino € 15,00)

In questa favola vi è un mondo diverso, Funtopoli, abitato da bambini che sognano il loro giorno di festa identico a quello in cui appare il famoso Babbo Natale nella “Città del Natale”. Così Spiro, il nostro protagonista, ha un’idea: “quest’anno sarà Natale per tutti indistintamente!”. Ma come portare Babbo Natale anche dai bambini di Funtopoli? La promessa di Babbo Natale, quella di “un felice Natale a tutti!”, grazie a Spiro sarà mantenuta: anche chi proprio non se lo aspetta, quest’anno avrà il suo Buon Natale!

Ingressi solo su prenotazione € 8,50

Dal 10 al 22 dicembre

Lun. Giov. Ven. Sab. ore 21:00 – Mar. e Sab. ore 17:00 – Dom. ore 18:00

UN MERCOLEDI’ DA LEONI Commedia

al Teatro DELLE MUSE via Forlì, 43 (zona Piazza Bologna)

Roma, immediato dopoguerra. Titta, erede da generazioni del mestiere di burattinaio, gira per le piazze e i vicoli della città raccontando favole ai bambini. Alle sue spalle però la moglie, come ogni mercoledì, lo tradisce con un sedicente veterinario che si spaccia per medico. Una vicina, coinvolta suo malgrado, è costretta a costruire un castello di bugie pur di assecondare l’amica. Un passato che riemerge alla memoria del vecchio Egisto ma che non può essere svelato. Una donna tradita che non si accorge di quanto le accade intorno… Eppure la realtà è lì, davanti agli occhi. Ma non si sa vedere.

Ingressi con prenotazione: €13,00 – lunedì e martedì € 11,00 – sabato e domenica € 16,00

Ingressi al botteghino € 22,00

Sabato 19 dicembre ore 21:00 - domenica 20 dicembre ore 17:30

LO SCHIACCIANOCI Balletto di Natale

al Teatro DELLE EMOZIONI via Tor Caldara, 23 (zona Colli Albani – Arco di Travertino)

Dalla magica musica di Piotr Ilich Chaikovskij nasce il balletto dello “Schiaccianoci”.

Nella casa del borgomastro di Norimberga, Clara e Fritz, i suoi figli, stanno adornando l’albero di Natale. Arrivano gli invitati: gli amichetti dei due bambini, i loro genitori ed anche uno strano tipo che porta con sé doni per tutti i bambini presenti. Per Clara c’è un dono speciale: uno schiaccianoci a forma di soldatino. La serata si conclude e gli ospiti se ne vanno, è l’ora di andare a dormire. Clara si addormenta abbracciando il suo Schiaccianoci e sogna…

Ingressi con prenotazione € 7,50 (al botteghino € 10,00)

Lunedì 21 dicembre e mercoledì 27 gennaio ore 10:30

FORZA VENITE GENTE Musical

al Teatro SISTINA via Sistina, 129 (zona Piazza Barberini)

È la storia candida, gioiosa e naif di San Francesco, il piccolo-grande uomo di Assisi. Una storia che tratta dei “Fioretti” e del naturale contrasto generazionale con suo padre, il ricco mercante Pietro di Bernardone, radicato su di una concezione di vita che fonda le sue certezze sul denaro, sul potere e sugli aspetti materialistici ed esibizionisti del quotidiano. In contrapposizione a ciò, l’esempio luminoso, amorevole e gioioso del grande Santo di Assisi…

Ingressi solo su prenotazione € 10,00

Dal 26 dicembre al 10 gennaio dal mar. al sab. ore 21:00 – dom. ore 17:00

STO UN PO’ NERVOSA Commedia brillante

al Teatro BELLI piazza Sant’Apollonia, 11/a (zona Trastevere)

In un tranquillo pomeriggio come tanti una psicanalista si trova davanti una paziente inattesa ed irrequieta che pretende un rimedio alla lucida, insana e corrosiva cattiveria che la divora. Non che voglia diventare buona, perché così perderebbe la sua unica difesa contro l’invadenza del mondo esterno: vuole solo una cura che lenisca gli effetti incontrollati sulla sua vita sociale. La psicanalista non solo fatica a trovare una risposta ma, incalzata dalla logica inattaccabile della paziente, finisce per crollare e dare sfogo a tutte le proprie frustrazioni umane e professionali..

Ingressi con prenotazione € 10,00 da martedì a venerdì - € 13,00 sabato e domenica

Ingressi al botteghino € 16,00 da martedì a venerdì - € 18,00 sabato e domenica

Mercoledì 20 gennaio ore 10:30

JESUS CHRIST SUPERSTAR Musical

al Teatro SISTINA via Sistina, 129 (zona Piazza Barberini)

Questo straordinario capolavoro del musical internazionale è qui proposto dalla Compagnia “Le Barche di Carta” di Roma in una trascrizione molto accurata e riuscita in lingua italiana. E’ significativo il fatto che questa edizione dell’ opera è stata impostata e realizzata con gusto e sensibilità più consonanti con la mentalità e la cultura latina, risultando così ancor più interessante, incisiva e coinvolgente.

Ingressi solo su prenotazione € 9,00

Per info e prenotazioni: Le Muse In Scena

www.lemuseinscena.it mail:

prenotazioni@lemuseinscena.it

L’Ora della Terra - Hopenhagen

Sunday, 13/12/2009

L’Ora della Terra - Hopenhagen

Ban Ki-moon porterà il messaggio di speranza e di milioni di cittadini ai leader riuniti al Bella Centre

Mercoledì 16 dicembre alle 19:00, un milione di cittadini di Copenhagen in rappresentanza dei 6.8 miliardi di abitanti del mondo spegneranno le luci per L’Ora della Terra - Hopenhagen. Nella fase cruciale dei negoziati sul Trattato globale sul clima, Earth Hour – l’Ora della Terra e la campagna Hopenhagen uniscono le forze per far risuonare un messaggio forte in tutto il mondo: è giunta l’ora di agire nella lotta contro il riscaldamento dell’atmosfera terrestre. Ospite d’onore dell’evento,il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon che prenderà simbolicamente in consegna le centinaia di migliaia di messaggi provenienti da ogni angolo del pianeta, contenuti in una sfera–hard disk di 350 gigabyte, per consegnarli ai leader del mondo, impegnati a trovare un nuovo accordo sul clima.
L’appuntamento, lanciato anche in Italia dalla Campagna del WWF “Un Voto per la Terra”, continua sulla scia dell’Ora della Terra 2009 (il 28 marzo), quando milioni di persone in oltre 4,000 città e 88 paesi del mondo hanno scelto la Terra e non il Riscaldamento Globale, spegnendo la luce per un’ora. La novità annunciata oggi è l’alleanza con la campagna Hopenhagen, movimento globale di oltre 1.7 milioni di cittadini, indicativo di una solidarietà capace di creare un impulso senza precedenti in questo momento storico nella città che ospita il Vertice delle Nazioni Unite.
“La collaborazione ’Ora della Terra-Hopenhagen è la vera essenza dello spirito che anima la società civile nel mondo, impegnata nella richiesta di azione nei confronti dei cambiamenti climatici”, ha detto da Copenhagen Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. “Associazioni e organizzazioni di tutte le ispirazioni, ambientaliste e non, globali e locali, stanno unendo le forze per combattere la più grande sfida che l’umanità abbia mai dovuto affrontare. Ieri hanno dato vita a una manifestazione  multiculturale e globale – altro che non global! - colorata ed emozionante, della quale qualcuno ha voluto vedere solo i piccoli gruppi di stupidi infiltrati, con il solito intento di criminalizzazione. Ma questo non fermerà l’onda che sta nascendo tra i cittadini, primi tra tutti i giovani, e che chiama i Governi alle proprie responsabilità.”
 “Aspetteremo il grande evento nella Piazza del Municipio - dicono gli organizzatori -  quando i cittadini di Copenhagen spegneranno le luci. Anche al Bella Centre verranno spente. Con un’adesione così grande siamo sicuri di mandare un messaggio molto forte”.

L’Ambasciatore Hopenhagen e attore americano, Bradley Whitford, presente all’evento, unirà  sul palco i messaggi de l’Ora della Terra Hopenhagen.

WWF AL SUMMIT DI COPENHAGEN

Saturday, 12/12/2009

“I MINISTRI HANNO UNA BUONA CORNICE CON CUI LAVORARE,
TOCCA A LORO RIEMPIRLA CON LE CIFRE ‘GIUSTE’
PER TAGLIO EMISSIONI E FINANZIAMENTI”
Per il WWF i negoziatori presenti al Summit di Copenhagen hanno rilasciato un testo che costituisce una buona cornice su cui è possibile costruire un trattato sul clima equo, ambizioso e legalmente vincolante. 
“Ora tocca ai Ministri in arrivo oggi al Summit riempire con le cifre gli spazi lasciati in ‘bianco’ nella bozza, cifre che dovranno essere consistenti sia per quel che riguarda i tagli alle emissioni di gas serra sia per dare capacità ‘finanziaria’ al Trattato – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia, che sta seguendo i lavori del Summit a Copenaghen - E sarà proprio quello delle cifre l’elemento su cui giudicare i paesi nella loro volontà reale di rimanere fuori dal rischio della catastrofe climatica. Il testo presentato dal chairman del gruppo negoziale sotto la Convenzione non risponde alle domande circa la natura legislativa del futuro Trattato.”
“Ora è importante aggiungere numeri ambiziosi all’interno del testo ‘cornice’ e mandare in esilio le scappatoie che potrebbero indebolire l’integrità del Trattato, ma per renderlo solido e ‘impermeabile’ il testo deve necessariamente essere vincolante dal punto di vista legislativo – continua Marigrazia Midulla del WWF - I ministri e i capi di Stato che arriveranno nei prossimi giorni (l’intervento del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è atteso per il 17 pomeriggio) dovranno essere capaci di ridare impulso e linfa ai negoziati, e indirizzare i temi su cui i negoziatori finora hanno avuto poca manovrabilità.”

“Se possiamo creare il legame tra ciò che i paesi sviluppati sono pronti a fare e ciò che i paesi emergenti e quelli in via di sviluppo vogliono che accada, avremo un Trattato sul Clima a Copenhagen – conclude Marigrazia Midulla del WWF - Chiaramente è necessario agire su tutti i fronti per avere un risultato globale. La scienza e il dovere dell’equità indicano ai ricchi del mondo la necessità di aumentare il taglio delle emissioni, e mettere più denaro sul tavolo per coloro che hanno contribuito poco al problema dei cambiamenti climatici ma ne soffriranno le conseguenze più disastrose. Apprezziamo anche l’impegno finora mostrato dalle economie emergenti, ma abbiamo bisogno del loro impegno affinchè siano inseriti e valutati come parte di uno sforzo globale.”

Summit di Copenhagen

Friday, 11/12/2009

WWF: “LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA CINESE
AIUTA IL BOOM DELL’ENERGIA PULITA”
Danimarca, Brasile e Germania in testa alla classifica WWF dei ricavi dell’energia pulita.
Nel 2020 il settore varrà 1600 miliardi di dollari. E con il Trattato di Copenhagen questa cifra sarà ancora più alta.
Le tecnologie per l’energia pulita possono diventare il terzo più importante settore industriale a livello globale grazie a un apporto crescente dato dalla Cina. E’ la previsione lanciata oggi a Copenhagen da un rapporto del WWF.
“Economia pulita, Pianeta vivente – Costruire industrie tecnologiche forti per l’energia pulita” è il primo rapporto che presenta una classificazione dei Paesi di tutto il mondo per vendite di energia pulita. Rispetto al PIL nazionale, a guidare la classifica è la Danimarca, pioniera dell’energia eolica e solare. Al secondo posto il Brasile, che ha il primato del bio-etanolo, mentre al terzo posto c’è la Germania, grazie alla base manifatturiera e al sostegno pubblico dato all’energia eolica e solare.
Il rapporto del WWF prevede che nel 2020 l’industria pulita avrà un valore pari a 1600 miliardi di dollari, al terzo posto dopo il settore delle automobili e dell’elettronica. Nel 2007, le tecnologie pulite hanno avuto un volume d’affari di 630 miliardi di dollari, superando l’industria farmaceutica globale.
I ricavi dai prodotti per l’efficienza energetica nel 2007 sono stati pari a 5 volte i ricavi dalle energie rinnovabili, ma questo dato cambierà in modo significativo entro il 2020, quando il tasso di crescita delle rinnovabili salirà al 15% annuo, ovvero tre volte l’attuale tasso di crescita del 5% dei prodotti per l’efficienza e dei ricavi di processo.
Questo è il percorso dell’economia pulita che si sta verificando già adesso, con le energie rinnovabili supportate solo da una parziale cornice normativa internazionale derivata dal Protocollo di Kyoto e da sostegni nazionali non sistematici, mentre sono ancora ingenti i sussidi ai combustibili fossili – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia – Immaginate cosa potrà succedere con un accordo di Copenaghen di successo e adeguati meccanismi nazionali per applicarne le direttive. Il futuro dell’economia e della sicurezza energetica è nelle energie pulite.”
Il rapporto auspica che i Paesi che stanno cercando di promuovere i propri settori dell’energia pulita supportino i loro leader con piani d’azione per portare la tecnologia dalla ricerca alla pratica, colmando la distanza tra istituzioni di ricerca e industria.
Le banche centrali possono aiutare questo percorso incoraggiando l’inclusione del “rischio carbonio” nei modelli finanziari. L’accesso ai fondi finanziari per l’avvio di nuove attività e agli investimenti in capitale a rischio è stato un fattore determinante per il successo delle energie pulite nei Paesi guida.
Il rapporto enfatizza anche l’importanza di sviluppare un mercato tecnologico nazionale, con un forte taglio nazionale. “Questo permette alle imprese di sperimentare, acquisire esperienza e superare velocemente la fase di apprendimento, garantendo loro una leadership competitiva, oltre che competenza e casi-studio – si legge nel rapporto. I governi possono supportare questi mercati domestici con sussidi, obiettivi per le rinnovabili e politiche per il procurement “verde”, ovvero gli appalti e gli approvvigionamenti della pubblica amministrazione.
Tra i Paesi che possono beneficiare di queste azioni ci sono anche gli Stati Uniti, al 18° posto nelle classifiche secondo il PIL e dietro alla Germania anche in termini assoluti, e la Gran Bretagna, al 19° posto. Simbolo delle opportunità perse è invece l’Australia, che ha sprecato una precoce leadership nell’energia solare, finendo al 28° posto della classifica.
 La Cina è al quarto posto in termini di vendite assolute, e al sesto per il PIL.
“E’ chiaro che secondo una prospettiva nazionale c’è molto da guadagnare e niente da perdere dagli investimenti in energie pulite – conclude Mariagrazia Midulla, responsabile Energia e Clima del WWF Italia. “Perdere queste opportunità per rianimare un settore vecchio e inquinante come quello dei combustibili fossili fino a quando il suo potere di lobby sarà ancora così forte, significa agire nell’interesse di pochi e non nell’interesse nazionale.”

Summit di Copenhagen: le aree protette

Wednesday, 9/12/2009

 WWF: “AREE PROTETTE:
SOLUZIONI NATURALI ED ECONOMICHE ALLA CRISI DEL CLIMA”
Il 15% del carbonio terrestre mondiale è stoccato nelle aree protette.
In Amazzonia brasiliana evitate 8 miliardi di tonnellate CO2 entro 2050
Dalle aree umide USA 23,2 miliardi di dollari in protezione contro inondazioni e uragani.
Le aree protette offrono una soluzione efficace ed economica contro gli impatti del cambiamento climatico. E’ quanto afferma il nuovo libro realizzato da IUCN (Unione  Internazionale per la Conservazione della Natura), The Nature Conservancy, United Nations Development Programme, Wildlife Conservation Society, Banca Mondiale e WWF.
“Il libro ‘Soluzioni naturali: le aree protette aiutano le persone ad affrontare il cambiamento climatico’ spiega chiaramente per la prima volta come le aree protette contribuiscano significativamente a ridurre gli impatti del cambiamento climatico e cosa bisogna fare per rendere la loro azione ancora più efficace” ha dichiarato Lord Nicholas Stern, che ha scritto la prefazione del libro.
Le aree protette giocano un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni di CO2 dovute al cambiamento climatico. Il 15% del carbonio terrestre mondiale – pari a 312 gigatonnellate – è stoccato in aree protette in tutto il pianeta. In Canada oltre 4 miliardi di tonnellate di CO2 sono stoccate in 39 parchi nazionali, per un valore stimato in 39-87 miliardi di dollari in crediti di carbonio. Nell’Amazzonia brasiliana, le aree protette tutelano 670.000 kmq dal pericolo di deforestazione entro il 2050, evitando l’emissione di 8 miliardi di tonnellate di carbonio.
Le aree protette servono anche come protezione naturale dagli impatti dei cambiamenti climatici e altri disastri naturali, fornendo spazio per la dispersione delle inondazioni, stabilizzando il suolo contro i dissesti idrogeologici e bloccando le ondate di tempeste. E’ stato stimato che le aree umide costiere negli Stati Uniti forniscono 23,2 miliardi di dollari all’anno in protezione contro inondazioni e uragani.
E le aree protette possono mantenere le risorse naturali produttive e in salute, così da sopravvivere agli impatti del cambiamento climatico continuando a fornire cibo, acqua pulita, protezione ed entrate su cui le comunità locali basano la propria sopravvivenza. 33 delle 100 città più grandi del mondo prendono l’acqua potabile da bacini nelle aree forestali protette.
“Le condizioni di vita delle comunità rurali, già minacciate dal cambiamento climatico, peggioreranno in modo significativo senza un’azione immediata – ha detto Veerle Vanderweerd, Direttore dell’Energy and Environment group del UNDP.
“Oggi, ampliare l’estensione delle aree protette e coinvolgere le comunità locali e indigene in questa azione potrebbe essere il modo migliore per rinforzare la resilienza all cambiamento climatico della natura e delle persone – ha dichiarato Trevor Sandwith della The Nature Conservancy, che è anche Deputy Chair della Commissione sulle Aree Protette dell’IUCN.
“Le misure di adattamento basate sugli ecosistemi possono fornire alternative certe ed economicamente sostenibili a costose infrastrutture, proprio ora che Paesi e comunità stanno lottando per affrontare le conseguenze ambientali dei cambiamenti climatici e di eventi meteorologici sempre più estremi – ha detto Michele de Nevers, Senior Manager della Banca Mondiale.
Mentre a Copenhagen si svolgono i negoziati sul clima e con il 2010 Anno della Biodiversità proprio dietro l’angolo, mantenere ed estendere le aree protette deve essere riconosciuta sia nella Convenzione Quadro per il Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (UNFCCC) e sia nella Convenzione sulla Biodiversità come uno strumento forte contro il cambiamento climatico e dovrebbe essere al centro delle singole strategie nazionali per il clima.
Ma nonostante il loro valore, sia per l’adattamento e sia per la mitigazione dei cambiamenti climatici, il supporto finanziario alla rete mondiale delle aree protette è meno della metà di quanto sarebbe necessario per avere il massimo del risultato, e questo mette a rischio l’intero sistema.
I leader del pianeta devono capire che investire nelle aree protette è un investimento per la sicurezza delle proprie comunità.

“Nella corsa verso nuove soluzioni per il cambiamento climatico, rischiamo di ignorare un’alternativa concreta ed efficace – ha detto Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia – Le aree protette sono un investimento che le società hanno fatto per un millennio, attraverso approcci tradizionali che hanno provato il loro potenziale e la loro efficacia anche in tempi moderni.”

Summit di Copenaghen: annuncio dell’EPA

Wednesday, 9/12/2009

WWF: “ANNUNCIO DELL’EPA APRE LA STRADA A REGOLAMENTAZIONE USA SUL CLIMA”
L’annuncio dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (EPA) che le emissioni di gas a effetto serra danneggiano la salute e il benessere pubblico, getta le basi perché l’inquinamento da riscaldamento globale sia regolamentato attraverso il Clean Air Act
“E’ una grande notizia, che mostra come l’Amministrazione USA si stia impegnando per rafforzare il Clean Air Act e affrontare seriamente il cambiamento climatico. Questa decisione riconosce basi scientifiche chiare per regolamentare la modifica del ciclo del carbonio da parte dell’uomo in quanto minaccia alla salute e al benessere pubblico” ha dichiarato Keya Chatterjee, direttore del Programma Clima del WWF.
“Il Clean Air Act è e deve rimannere uno strumento fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. Ma il modo più efficace per affrontare la crisi del clima, sia entro i confini nazionali e sia come parte di un’azione globale, è una legislazione complessiva sul clima” ha aggiunto Chatterjee del WWF.
“Nel contesto dei negoziati di Copenhagen, questa decisione sottolinea la serietà dell’Amministrazione americana nell’affrontare il cambiamento climatico, ma manca ancora un elemento importante: la fiducia della comunità internazionale sul fatto che gli USA porteranno avanti gli obiettivi a medio e lungo termine annunciati dal presidente Obama la settimana scorsa. Per ottenere questa fiducia, serve anche la legge USA sul clima. Quando il presidente Obama verrà a Copenhagen la settimana prossima, il mondo lo ascolterà attentamente cercando la garanzia che il cambiamento climatico sarà la sua prossima priorità legislativa dopo la riforma sanitaria” ha continuato Chatterjee del WWF.

Copenhagen: 12 giorni per salvare il Pianeta

Monday, 7/12/2009

La Conferenza sul Clima di Copenhagen è la migliore opportunità che abbiamo per raggiungere l’accordo sul clima che può salvare il pianeta da un cambiamento climatico devastante. Dobbiamo coglierla.
Dopo mesi di preparazione il momento è finalmente arrivato. Decine di migliaia di negoziatori e politici si stanno riunendo a Copenhagen e milioni di persone da tutto il mondo li osserveranno. Le loro vite, le vite dei loro figli e quelle dei loro nipoti dipendono dalle decisioni che verranno prese in questo vertice. I leader hanno 12 giorni per salvare il pianeta, devono usarli.
“Copenhagen è la migliore opportunità, nel miglior momento possibile, per firmare un accordo sul clima che può salvare il nostro pianeta dal cambiamento climatico più catastrofico. Un’altra opportunità del genere potrebbe non arrivare in tempo – ha detto Kim Carstensen, leader della Global Climate Initiative del WWF Internazionale – Il mondo ha acceso un semaforo verde per un accordo sul clima. Cittadini, media, associazioni, imprese, istituzioni religiose e ogni tipo di istituzione chiedono a gran voce di prendere l’unica decisione giusta: firmare un ambizioso accordo sul clima.”
Per il WWF, c’è da fare una scelta molto chiara: i leader possono cogliere questa opportunità unica e cercare di riparare i danni prima che sia troppo tardi, permettendo alle persone e alle imprese in tutto il mondo di iniziare una transizione non traumatica verso un’economia a basso contenuto di carbonio e beneficiarne il prima possibile. Oppure possono rimandare questa decisione, mettere a rischio le vite di milioni di persone e privare il mondo della più grande opportunità della nostra vita: un futuro sostenibile, fondato sulla qualità e non sullo spreco.
Licenziare un accordo sul clima di sostanza, in linea con la scienza e legalmente vincolante non è una punizione. E’ un’incredibile opportunità politica ed economica. L’umanità è sempre evoluta quando ha trasformato i rischi (e questa volta siamo di fronte a un rischio davvero tremendo) in opportunità. L’accordo sul clima costituisce il documento più importante che i politici potranno e dovranno mai firmare nella loro vita – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia.
Un forte accordo sul clima potrebbe dare a milioni di imprese la possibilità di passare a un futuro a basso contenuto di carbonio. Non solo potrebbe sollevare molte economie in crisi, liberare molti Paesi dalla povertà, dare una possibilità a persone che non ne hanno mai avuta una, ma potrebbe anche ridurre le guerre, la fame nel mondo e i disastri naturali.
“Chiunque riconosca le enormi opportunità e benefici che possono derivare da un forte accordo sul clima, e i rischi di un mancato accordo, è un vero leader – ha detto Midulla del WWF Italia.
L’accordo sul clima raggiunto a Copenhagen deve garantire importanti riduzioni delle emissioni da parte dei Paesi industrializzati, insieme a un sostegno pianificabile e a lungo termine per proteggere i Paesi in via di sviluppo dagli effetti dei cambiamenti climatici e consentire loro di progredire verso un futuro a basso contenuto di carbonio. E deve fornire una cornice normativa per un’ambiziosa azione per il clima in modo da limitare le emissioni nei paesi in via di sviluppo.

“All’apertura del vertice gli elementi sul tavolo non sono sufficienti. Gli impegni promessi finora non potranno mantenere l’aumento delle temperature globali sotto i 2 gradi, il limite indicato dagli scienziati per scongiurare i rischi inaccettabili di un cambiamento climatico fuori controllo – ha detto Midulla – Tutto questo deve cambiare entro i prossimi 12 giorni, tempo in cui i leader devono trovare il modo di soddisfare le aspettative di milioni di persone.”

Canto di Natale al San Carlino

Friday, 4/12/2009

Sabato 5 ore 16.30
domenica 6 ore 11.30 (parte del ricavato devoluto all’Amref) e 16.30

I TRE PORCELLINI

tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm, favola con pupazzi e attori dal vivo
Crescere…crescere…quanto è difficile! Lo sanno bene i tre porcellini
e
lo scopriranno insieme a loro anche i bambini, che attraverso questa
storia apprenderanno comportamenti nuovi da assumere in ogni stadio
della vita. Proprio come fanno i tre fratellini alle prese con il
lupo
cattivo che, credendosi tanto furbo, rimarrà però vittima della sua
fame, tra le risa e il divertimento di tutti.

martedì 8 dicembre 2009 ore 11:30 | 16:30
CANTO DI NATALE

Tratta dal capolavoro di Charles Dickens e rielaborata per il teatro
dei burattini, una favola di Natale è l’appassionante storia di un
uomo avaro con il cuore duro e l’animo chiuso ad ogni sentimento
d’amore. Mr. Scrooge riuscirà grazie all’arrivo del Natale e
attraverso un’esperienza tremendamente paurosa a redimersi e a
cambiare, volgendo il suo cuore al bene. Attori e burattini ruotano
attorno a Mr. Scrooge, in un’atmosfera unica in cui si mischiano il
calore di chi crede ed ama questa festa, il gelo del cuore di Mr.
Scrooge e i fantasmi che nella notte della vigilia di Natale verranno
a fargli visita.

PARTE IL “CLIMATE EXPRESS” BRUXELLES-COPENAGHEN

Friday, 4/12/2009

PARTE IL “CLIMATE EXPRESS” BRUXELLES-COPENAGHEN
 

Il simbolico viaggio iniziato da Kyoto il 19 novembre
si chiuderà il 5 dicembre nella capitale danese
 

Ultima tratta Bruxelles-Copenaghen a bordo di un treno a emissioni zero che porterà al vertice sul Clima 400 eco-passeggeri
 

“Se i passeggeri avessero raggiunto Copenaghen in aereo,

avrebbero prodotto 115kg di CO2 a testa

Il 5 dicembre il Direttore Generale dell’Unione Internazionale delle Ferrovie (UIC) Jean-Pierre Loubinoux, ideatore dello speciale treno per Copenaghen, insieme al direttore generale dell’UNEP Achim Steiner e al direttore generale del WWF James P. Leape, ospiteranno a bordo del treno “Climate Express” più di 400 eco-passeggeri - negoziatori del trattato sul clima, ambientalisti e giornalisti, business leader - per portarli a Copenaghen, sede del vertice sul Clima (COP 15), che inizierà il 7 dicembre. L’obiettivo del viaggio è di supportare e incoraggiare i decisori politici nell’elaborare il trattato che dovrà succedere al Protocollo di Kyoto, il primo impegno internazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Il viaggio è anche l’occasione per sottolineare che il futuro accordo sul clima e le relative politiche di attuazione devono affrontare anche le emissioni in aumento del settore trasporti.

 

Il viaggio del “Climate Expert Team”, organizzato dalle ferrovie russe (RZD), è iniziato tre settimane fa a Kyoto, luogo di nascita dell’attuale Protocollo sul clima, ha percorso la transiberiana toccando le località maggiormente sensibili ai cambiamenti climatici e arriverà a Copenaghen portando uno speciale messaggio sull’importanza della mobilità sostenibile.

 
Il Climate Express per Copenhagen sarà il ‘contenitore’ di un gran numero di attività a bordo, compresi dibattiti, workshop, proiezione di film, spunti per discutere dei negoziati sul clima che si terranno nei giorni successivi.
 

Il viaggio sarà a emissioni zero: l’energia per la locomotiva deriva interamente da fonti rinnovabili. Se i passeggeri avessero raggiunto Copenaghen in aereo, avrebbero prodotto 115kg di CO2 a testa.
 

Connie Hedegaard, ministro danese e commissario all’Azione sul Clima al Summit, Soren Eriksen, CEO delle ferrovie danesi (DSB) e Kim Carstensen, leader della Global Climate Initiative del WWF internazionale daranno il benvenuto al treno al suo arrivo a Copenaghen.
A bordo Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, per ribadire quanto sia importante che l’Italia contribuisca all’approvazione di un accordo sul clima equo, in linea con le indicazioni della comunità scientifica e legalmente vincolante. In questi giorni prosegue la Campagna internazionale WWF “Un voto per la Terra” che invita i cittadini di tutto il mondo a partecipare votando sul web dal sito www.wwf.it 
 

Il Climate Express rappresenta il tratto finale del progetto “Treno per Copenhagen”, organizzato dall’Unione Internazionale delle Ferrovie (UIC) con il supporto della Campagna ONU “Seal the Deal” e del WWF.

 
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