La parola ai ragazzi di UndeRadio: il convegno finale

Logo Underadio Home 2col.jpg“La Parola ai Ragazzi”, convegno conclusivo di UndeRadio, la web-radio studentesca per l’integrazione e contro le discriminazioni organizzata da Save the Children e Media Aid Onlus con il patrocinio della Federazione Nazionale Stampa Italiana

  

Nella nostra scuola studiamo tante leggi perché ci sono tante ore di diritto ma poi non le vediamo applicate nella realtà: UndeRadio ci ha aiutato a parlare di queste cose

foto1153.jpgFacendo UndeRadio abbiamo saputo che esiste la Carta di Roma e ci siamo chiesti: perché hanno dovuto mettere nero su bianco cose tanto ovvie?

Grazie ad UndeRadio per avermi fatto conoscere la radio e facendo la radio ho superato la mia timidezza

foto11521.jpgQueste alcune delle considerazioni e delle domande che abbiamo ascoltato ieri al convegno “La Parola ai Ragazzi” organizzato da Save the Children e Media Aid Onlus con il patrocinio della Federazione Nazionale Stampa Italiana, a conclusione del primo anno di attività di UndeRadio, la web-radio studentesca per l’integrazione e contro le discriminazioni. Nata a novembre 2011 a Roma nell’ambito del progetto “Diversi ma uguali, la parola ai ragazzi!”  con il finanziamento del Fondo Europeo per l’Integrazione,  UndeRdio ha coinvolto più di 800 ragazzi italiani e stranieri di 12 scuole superiori di I e II grado (nei municipi I, V, VIII, XIV della Capitale) con 4 postazioni attrezzate per la diretta e il montaggio nella redazione centrale preso l’Istituto Comprensivo Manin di via Bixio 83, 11 redazioni ausiliarie nelle altre scuole per più di 1000 ore di trasmissione, 10 ore di programmi nei giorni feriali con 2 ore di contenuti in diretta, e nei weekend il meglio della settimana. Tra i programmi: inchieste di strada condotte da ragazzi e ragazze, musica, interviste doppie tra adolescenti di diverse etnie e culture, seconde generazioni, sport, spettacolo e arte come strumenti di dialogo interculturale, diritti dei minori e sportello legale online di Save the Children per i minori stranieri e appartenenti a minoranze etniche.

 Gli 80 ragazzi  fra i 12 e i 16 anni presenti ieri all’incontro in rappresentanza della ben più estesa redazione di UndeRadio) foto1162.jpgsi sono confrontati con alcuni tra i protagonisti del mondo dei media e dell’informazione tra cui Marino Sinibaldi (Radio3), Valentina Loiero (TG5), Carlo Paris (Raisport), Lorenzo Pavolini (autore radiofonico), Marco Cassini (Minimum Fax), Pietro Del Soldà (Radio3), Giovanni Floris (giornalista e conduttore televisivo), Massimo Razzi (repubblica.it),Lucia Ghebreghiorges (esperta di comunicazione e integrazione) e Mohamed Tailmoun (Rete G2).

foto1154.jpgIl convegno è stato aperto da Valerio Neri (Direttore Generale di Save the Children), Anna Donato (Presidente Media Aid Onlus),  Roberto Natale (Presidente FNSI), e Marco Rossi Doria (Maestro e Sottosegretario all’Istruzione, come lo ha presentato Francesca Bilotta, Coordinatrice dell’Area Educazione e Scuola Save the Children Italia che, ieri, ha moderato il Convegno) in collegamento telefonico.  I rappresentati delle Istituzioni hanno affrontano  gli aspetti cruciali del tema dell’integrazione e del contrasto delle discriminazioni nei diversi ambiti dove bambini e adolescenti sono protagonisti, rendendo omaggio alle vittime del terremoto dell’Emilia e ricordando Melissa Bassi, la studentessa  vittima dell’attentato a Brindisi.
Dopo i rappresentanti delle Istituzioni, la parola è passata  ai ragazzi che nei loro programmi e dirette su UndeRadio – seguiti e formati da Emiliano Sbaraglia per Media Aid Onlus e Paolo Lattanzio per Save the Children - hanno incontrato, tra gli altri, il Presidente del Parlamento Gianfranco Fini, scrittori come Nicola La Gioia, Elena Stancanelli, Alessandro Leogrande, Marco Lodoli e Igiaba Scego, ma anche Riccardo Iacona, con cui hanno affrontato i diversi aspetti dell’inchiesta giornalistica.

foto1172.jpgAi giovani dell’Amaldi che – dopo aver studiato la Carta di Roma – si chiedevano perché fosse stato necessario mettere foto1171.jpgnero su bianco alcune cose ovvie, Valentina Loiero ha raccontato come è nata la Carta di Roma e perché c’è stato bisogno di scrivere delle regole per i giornalisti” che, in genere, non amano le regole”. E quando i ragazzi hanno chiesto se dopo la Carta è cambiato qualcosa  Roberto Natale ha risposto: “Sì, è cambiato qualcosa: con la Carta di Roma abbiamo voluto ragionare sulle parole perché non si cadesse nell’errore di definire in modo sbagliato una persona e oggi gli Ordini regionali cominciano ad emettere le prime condanne contro quei giornalisti che parlano di razzismo”

foto1179.jpg“Se studi la vita di Sandro Pertini studi la legge” ha risposto Giovanni Floris ai ragazzi del Liceo che porta il nome dell’ex Presidente della Repubblica “A scuola – ha sottolineato Floris – si costruiscono le opportunità, si ottengono le chiavi per la vita.”


A differenza della maggior parte delle web-radio scolastiche presenti nel nostro Paese, che nascono e si sviluppano nell’ambito di un singolo istituto o scuola con un approccio prevalentemente ludico, UndeRadio ha puntato su unfoto1180.jpg palinsesto fortemente tematico e sperimentato con successo un approccio di rete, mettendo a sistema i contributi di realtà tra loro diverse per tipologia di scuola, territorialità ed età degli studenti partecipanti. Una ricchezza che si riflette nella qualità dei contenuti del palinsesto e nell’ampiezza del bacino di ascolto che coinvolge un numero maggiore di persone.
“La qualità del palinsesto di UndeRadio è uno dei risultati più importanti di questo progetto,” ha dichiarato Anna Donato, Presidente di Media Aid Onlus. “Penso ad esempio agli approfondimenti sui singoli articoli della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza spiegati con esempi di vita concreti dai ragazzi, soprattutto di origine straniera ma non solo, o la discussione aperta sulla scarsa applicazione della Carta di Roma da parte degli operatori dell’informazione che, come non ricordiamo mai abbastanza, ha un impatto fortemente negativo sull’immagine di se che i minori di origine straniera percepiscono ogni giorno nel loro crescere in Italia, anche nel caso in cui ci sono nati.”

foto1163.jpgIl progetto ha previsto, oltre alla modalità di “training on the job” in redazione, un percorso di formazione parallelo con il coinvolgimento di esperti, basato sulla pedagogia dei diritti e sullo sviluppo delle modalità di comunicazione più adatte alle tematiche dell’integrazione e della non discriminazione. Al termine del primo anno di attività, in occasione dell’ultima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, i ragazzi sono stati a loro volta coinvolti in qualità di “mini esperti” nella realizzazione di 3 workshop esperienziali, condotti da UndeRadio con più di 100 ragazzi delle scuole secondarie inferiori torinesi.
L’esperienza di UndeRadio non si limita al solo contesto scolastico ma è uscita dalle scuole per incontrare e mettersi al foto1164.jpgservizio della comunità allargata dei quartieri in cui opera. Sono stati infatti organizzati in ciascuno dei quattro Municipi coinvolti alcuni eventi come “Il Suk delle idee” nel V e XVI, coinvolgendo più di 30 associazioni attive con bambini e adolescenti, nel I “Una radio a misura di bambini”, giornata dedicata alle iniziative e attività della comunità dell’Esquilino in collaborazione con le associazioni dei genitori, e nel VIII “La Voce di Tor Bella Monaca”, che ha coinvolto le altre scuole della zona in una azione di comunicazione congiunta protagonisti i ragazzi del quartiere.

Le scuole romane che hanno partecipato al progetto UndeRadio sono: IC Manin, IPS Croce, IISS Croce, IC Balabanoff, IPSEEOA Vespucci, IC Via Casal Bianco, IIS Amaldi, ITE Pertini, SMS Pagano, IC Via dell’Archeologia, IISS Volta e Ceccherelli

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