dicembre 2013…………………………………………..Rai Parlamento apre un filo diretto con i giovani
Filo diretto - Ragazzi in Rete
Rai Parlamento apre un Filo diretto con i giovani. Un programma dove gli studenti pongono le loro domande ai politici
che rispondono, spiegano, aggiornano, propongono. In questa prima puntata, gli studenti del Liceo Scientifico Statale
Enrico Fermi di Cosenza interrogano il Parlamento su temi di grandissima attualità: Facebook e la libertà di parola, la
privacy, le leggi a tutela dei minori. L’onorevole Sandra Zampa (PD) , componente della Bicamerale Infanzia, risponde in
modo chiaro e semplice alle domande dei ragazzi.
Come viene tutelato il diritto di espressione e il diritto alla privacy? Sono sufficienti le attuali norme? Come tutelare i
minori dagli adescamenti sui Social Network?
Sandra Zampa risponde illustrando quali sono le attuali norme sul furto d’identità e sulla privacy e come queste leggi
devono essere continuamente aggiornate per stare al passo con un mondo, quello di Internet, in continua evoluzione.
Spiega che cos’è il “reato di grooming” e sottolinea che le attuali leggi puniscono l’adescamento dei minori con il
carcere da 3 a 6 anni.
I giovani, poi, passano ad un argomento che li vede esposti in prima linea: i social network. E chiedono cosa fa il
Parlamento per tutelare i minori e a chi possono rivolgersi nel caso in cui si verifichi un illecito
Sandra Zampa spiega cosa sono i “filtri” per proteggere i minori, come lavora la Polizia Postale (il cui eccellente operato
è riconosciuto in Europa e nel Mondo), come si muove l’Europa e a chi rivolgersi in caso di bisogno. “La Magistratura –
dice - può intervenire molto pesantemente quando ci sono fatti pericolosi: basta andare in un ufficio di Polizia Giudiziaria
e fare la denuncia”.
Ma i ragazzi conoscono bene il mondo della Rete. E sanno che i criminali possono “nascondere” la propria identità su
pagine web difficilmente rintracciabili. I dati della Polizia Postale – rassicura Sandra Zampa – sono confortanti perché il
99% dei siti fuori legge viene rintracciato.
E infine arriva la proposta. Nelle scuole americane – racconta l’onorevole - si sta insegnando una cosa che Zucherberg
(l’uomo che ha inventato FB) ha insegnato: quando si scrive su FB non si scrive con una matita e quindi non si cancella
più. Resta nella memoria. E quando i giovani americani, ormai cresciuti, cercano impiego e si rivolgono a importanti
aziende per incarichi di alto livello, viene ricostruito il loro passato e si cercano le tracce, vengono rintracciate le cose che
sono state scritte, magari per scherzo, che, però, poi pesano nella decisione dell’azienda se assumerti o meno. Nelle
nostre scuole – conclude Sandra Zampa - dovremmo cominciare a fare lo stesso: un esperto dovrebbe insegnare ai
giovani che su FB restano le tracce e soprattutto dovrebbe insegnare che cos’è la buona educazione nella Rete e quali
sono i pericoli a cui i giovani vanno incontro. “Credo molto nell’educazione e nello stare in Rete in modo educato”
Sara Musa