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Informazione
FESTIVAL DELL’UNIVERSO PER BAMBINI
Thursday, 15/1/2009
In occasione del Festival delle Scienze di Roma il Planetario e Museo Astronomico ha ideato il “Primo Festival dell’Universo per bambini”: un’intera giornata di spettacoli, attività e laboratori dedicati ai più piccoli dalle ore 9:00 alle 19:00 di domenica 18 gennaio.
All’interno della grande cupola gli spettacoli del “Dottor Stellarium” (scienziato cartoon creato da Gabriele Catanzaro) si alterneranno a “microconferenze” dedicate ai più piccoli e tenute da grandi divulgatori come Mario Tozzi e Ettore Perozzi alla scoperta della bellezza e dei misteri di quello che vediamo oltre l’atmosfera terrestre.
Nel Museo Astronomico saranno inaugurate nuove postazioni interattive e bilance “astronomiche” per misurare il proprio peso sui diversi corpi celesti. Durante la giornata i bambini potranno osservare il sole attraverso speciali telescopi e prendere parte ai laboratori (creati in collaborazione con la cooperativa Focus Coop) per costruire strumenti di misura e di osservazione del cielo. Infine, dalle 17.30 alle 19.00 i telescopi saranno puntati verso stelle, luna e pianeti.
Durante la giornata sarà anche possibile aggiornare il sito web del Dottor Stellarium (www.dottorstellarium.com) da una postazione interattiva e partecipare alla realizzazione delle trasmissioni della webradio del Dottor Stellarium che trasmetterà in diretta l’evento su internet (www.dottorstellarium.com/webradio.htm)
PROGRAMMA
Spettacoli in Planetario (a pagamento)
ore 09.30 Storie di stelle con il Dottor Stellarium (di Gabriele Catanzaro)
Un viaggio fantastico tra le storie del cielo accompagnati dalla voce del Dottor Stellarium per inventare insieme a lui nuove costellazioni
ore 11.00 In crociera tra i pianeti con il Dottor Stellarium (di Gabriele Catanzaro)
Un invito all’osservazione del cielo per i più piccoli e i più curiosi.
Alla scoperta delle stelle, delle costellazioni e delle loro storie.
ore 12.30 In volo tra i pianeti (di S. Giovanardi e G. Gandolfi)
Un’entusiasmante esplorazione spaziale, sorvolando da vicino i pianeti del sistema solare
ore 15.00 Storie di stelle con il Dottor Stellarium (di Gabriele Catanzaro)
Un viaggio fantastico tra le storie del cielo accompagnati dalla voce del Dottor Stellarium per inventare insieme a lui nuove costellazioni
ore 16.00 Vita da stella con il Dottor Stellarium (di Gabriele Catanzaro)
Come nascono le stelle? Come diventano con il passare degli anni? Presi per mano dal Dottor Stellarium saremo guidati alla scoperta della meravigliosa vita delle stelle.
ore 17.30 Indovina la stella (di S. Giovanardi e G. Gandolfi)
Non sono tutte stelle quelle che luccicano! Scopriamo insieme quali sono gli intrusi che si mescolano tra loro: comete, pianeti, stelle cadenti…
Conferenze interattive (ingresso libero)
ore 12.00 Inventa il tuo dinosauro”
con Mario Tozzi (Geologo e conduttore televisivo di trasmissioni scientifiche)
Importante portare carta e penna
ore 17.00 Un anno astronomico
Un calendario interattivo sul cielo con Ettore Perozzi (astrofisico di Telespazio)
Laboratori (ingresso libero)
ore 10.30 – 12.30
Laboratorio Eclissi (per ragazze/i di età 11-14)
Laboratorio le Storie del cielo (per ragazze/i di età 7-10)
Laboratorio costruiamo un Notturlabio (per ragazze/i di età 11-16)
Laboratorio costruiamo una Meridiana (per ragazze/i di età 13 -16)
ore 12.30 – 14.00
Osservazione del Sole dal piazzale antistante il museo
ore 14.30 – 16.30
Laboratorio Eclissi (per ragazze/i di età 11-14)
Laboratorio le Storie del cielo (per ragazze/i di età 7-10)
Laboratorio costruiamo un Astrolabio (per ragazze/i di età 11-16)
Laboratorio costruiamo un Sestante (per ragazze/i di età 13-16)
ore 17.30 – 19.00
Osservazione del cielo stellato dal piazzale antistante il museo
Visite guidate (gratuite con il biglietto del Planetario e Museo Astronomico)
ore 11:00 Cosa c’è sotto? Viaggio dentro i corpi celesti di Adriana Nave
ore 12.00 L’Italia e l’esplorazione del Sistema Solare di Simone Pirrotta
ore 16:00 Di cosa e’ fatto l’Universo? di Marco Valli
ore 17:00 Le regole del gioco un viaggio attraverso le leggi che regolano l’universo di Valentino Laquaniti
ore 18.00 Viaggio su un fotone di Elisa Nichelli
Il Festival dell’universo per bambini conclude l’edizione 2009 del Festival delle Scienze, quest’anno dedicato all’universo in occasione dell’Anno Internazionale dell’Astronomia.
L’intero programma del Festival delle Scienze è disponibile sul sito www.auditorium.com
Planetario e Museo Astronomico del Comune di Roma
Piazza Agnelli 10 - Roma
Per informazioni e prenotazioni
tel. 060608 (tutti i giorni dalle 9 alle 22:30)
www.planetarioroma.it
Biglietti
€ 6.50 intero; € 4.50 ridotto
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Frutta nelle scuole
Saturday, 6/12/2008
La Commissione europea ha accolto con soddisfazione l’accordo politico raggiunto in sede di Consiglio “Agricoltura” sulla sua proposta relativa a un programma su scala europea per la distribuzione di frutta e verdura agli alunni delle scuole. Fondi europei per 90 milioni di euro all’anno consentiranno l’acquisto e la distribuzione di frutta e verdura fresche nelle scuole e saranno integrati da fondi nazionali e privati negli Stati membri che hanno scelto di fruire del programma. Il programma “Frutta nelle scuole” mira ad incoraggiare nei giovani l’acquisizione di buone abitudini alimentari, che, secondo gli studi, vengono in seguito generalmente mantenute. Oltre alla distribuzione di frutta e verdura al gruppo destinatario di alunni delle scuole, il programma prevede l’elaborazione di strategie da parte degli Stati membri partecipanti, comprendenti iniziative educative e di sensibilizzazione e la condivisione delle migliori pratiche. Si stima che 22 milioni di bambini nell’Unione europea siano sovrappeso. Di questi, oltre 5 milioni sono obesi e questa cifra è destinata ad aumentare di 400 000 ogni anno. Un’alimentazione migliore può svolgere un ruolo importante per contrastare questo problema. Il programma prenderà avvio all’inizio dell’anno scolastico 2009/2010.
“Sono lieta che il Consiglio abbia dato il suo sostegno al nostro programma in tempi così brevi” ha dichiarato Mariann Fischer Boel, commissaria all’agricoltura e allo sviluppo rurale. “È fondamentale dare ai bambini buone abitudini alimentari nell’infanzia perché le manterranno negli anni successivi. Sono troppi i bambini che non mangiano abbastanza frutta e verdura e spesso non sanno quanto siano buone. Basta percorrere le strade principali delle nostre città per rendersi conto dell’entità del problema rappresentato dai bambini sovrappeso. Ora possiamo fare qualcosa per rimediarvi!”
Gli esperti sono d’accordo sul fatto che un’alimentazione sana può svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre i tassi di obesità e, quindi, il rischio di soffrire di gravi problemi di salute – come le malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2 – negli anni successivi. A questo fine è essenziale consumare quantità sufficienti di frutta e verdura. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda un consumo netto giornaliero minimo di 400 grammi di frutta e verdura a testa. La maggioranza degli europei non raggiunge questo obiettivo e il consumo è in calo soprattutto fra i giovani.
Gli studi mostrano che le buone abitudini alimentari si acquisiscono nell’infanzia. Chi mangia molta frutta e verdura da piccolo resta un buon consumatore di questi alimenti, mentre chi ne mangia poca generalmente non modifica le proprie abitudini e le trasmette ai figli. Dalle ricerche è emerso inoltre che le famiglie a basso reddito tendono a consumare meno frutta e verdura. La distribuzione gratuita di questi prodotti sani nelle scuole può quindi rappresentare un elemento decisivo, soprattutto nelle zone svantaggiate.
L’analisi delle politiche nazionali esistenti effettuata dalla Commissione e le consultazioni con gli esperti hanno dimostrato che i benefici del programma per portare la frutta nelle scuole possono essere accresciuti se la distribuzione di frutta è accompagnata da misure di sensibilizzazione e da azioni pedagogiche finalizzate a insegnare ai bambini l’importanza delle buone abitudini alimentari. Sarà inoltre incoraggiata la condivisione in rete delle conoscenze fra diverse autorità nazionali che attuano con successo programmi di promozione del consumo di frutta nelle scuole. Questi programmi esistono già, in forme diverse, in alcuni paesi dell’UE. Ma si può fare molto di più e questo progetto dell’Unione europea offre la base ideale per avviare altri programmi.
La Commissione mette a disposizione 90 milioni di euro all’anno per la distribuzione di frutta e verdura nelle scuole. I governi avrebbero la scelta se partecipare o no. I programmi sarebbero cofinanziati al 50% (al 75% nelle cosiddette “regioni di convergenza”, in cui il PNL per abitante è più basso, e nelle regioni ultraperiferiche). Gli Stati membri che lo desiderano possono richiedere un contributo obbligatorio dei genitori. Questi fondi non potrebbero essere utilizzati per sostituire finanziamenti nazionali esistenti, ma incoraggerebbero attività supplementari, correlate ai programmi esistenti o completamente nuove. E naturalmente gli Stati membri, volendo, potrebbero aggiungere fondi supplementari.
Le autorità nazionali dovrebbero elaborare una strategia in collaborazione con le autorità sanitarie e le autorità didattiche, coinvolgendo anche l’industria e i gruppi di interesse; tale strategia sarebbe ovviamente adattata alle preferenze nazionali.
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La Geografia in festa alla Biennalina
Thursday, 13/11/2008
Torna a Firenze la Geografia con il punto esclamativo. Torna la Festa della Geografia! l’appuntamento con il sapere geografico che esce dai luoghi canonici della diffusione culturale per offrire nuovi spazi di circolazione alle riflessioni e ai modi di esprimere Territorio e Ambiente. Organizzata dalla Regione Toscana, la quarta edizione 2008 della Festa è inserita nella cornice di Dire&Fare, la rassegna dell’innovazione nella Pubblica Amministrazione, quattro giornate che dal 12 al 15 novembre animeranno gli spazi della Fortezza da Basso.
Quest’anno la manifestazione è dedicata al Pianeta Terra: nel 2008 si celebrano infatti a livello mondiale i grandi temi della geologia, delle scienze della Terra, delle sue applicazioni per la società. Ma si parlerà anche di Paesaggio attraverso la voce di esperti internazionali e i lavori dei ragazzi delle scuole toscane.
Cuore della Festa della Geografia! è come sempre l’Expo Geo&Geo suddiviso in tante aree tematiche: un grande network di veri specialisti in materia (geologi e astronomi, informatici, geografi; progettisti, editori, topografi e disegnatori, artigiani e viaggiatori…) impegnati in laboratori dimostrativi e didattici, esplorazioni cartografiche, presentazioni tecnologiche. Non mancheranno giochi intelligenti, installazioni audio-video, concorsi per le scuole, mostre a tema, esposizione di minerali e fossili, geo-internet point, editoria e oggettistica selezionata.
Speciali come sempre le attrazioni per i ragazzi, pubblico affezionato della Festa: la Sala delle Iene, il Dinosauro robot, numerosi Atelier proposti nell’area Scuole in Piazza. Nello spazio esterno proposte di attività all’aria aperta: la Caccia al Tesoro con GPS, il Laboratorio delle Misure, il grande gioco dell’Orienteering, e uno speciale raduno tuttinbici, partenza collettiva per una passeggiata sicura nella città ciclabile. Grande attesa per la proclamazione dei vincitori dei Concorsi GeoFesta (scadenza 30 ottobre): “Luoghi come Paesaggi”, rivolto alla scuola primaria e secondaria di I grado; “Geoscienze”, per i ragazzi della scuola secondaria di II grado. Interessanti i premi, in denaro e in attrezzature collettive.
Nell’area Expo la Regione Toscana accoglie il grande pubblico degli appassionati di ogni età nel suo Hyperspazio attrezzato con proiezione interattiva in videowall di Terraflyer Plus, nuova versione potenziata e aggiornata; il distributore per un pieno gratuito di dati cartografici digitali; l’angolo del Plastico, una carta 3D della Toscana per tutte le classi in visita; topografia e mappe in diretta per i visitatori con stereorestitutore di ultima generazione e plotter di grande formato; geo-gadget e materiali selezionati specie per le scuole. Ma anche applicativi internet, cataloghi di dati territoriali, progetti e documenti tecnici come la carta geologica pienamente realizzata.
La Festa della Geografia! sarà inoltre occasione di incontri e seminari. In Sala Globo si parlerà di cartografia, banche dati topografiche, nuovi sistemi di riferimento geodetico; di geografia in movimento con infomobilità progetto tecnologico e Google Mapping, mobilità leggera come la Via Francigena, la Grande Escursione Appenninica e la Ciclopista sull’Arno. Si farà il punto sui progetti in corso: l’uso storico del suolo, Archeomed, governo del territorio in America Latina, Urbal, permanenze e metamorfosi edilizie dal Catasto Leopoldino ad oggi.
Per celebrare l’Anno Internazionale della Terra in Sala Scherma si approfondiscono temi legati alla Banca Dati della Geologia, Archivio della Geotermia, Termalismo e Acque minerali, ma anche di turismo di scoperta alla ricerca di Geositi. E ancora la presentazione di novità librarie di politica dell’ambiente, per finire con il corso gratuito da prenotare sui Sistemi Informativi Geografici.
Il Concerto per il Pianeta Terra conclude solennemente le quattro giornate dedicate alla Geografia, sabato 15 novembre ore 18.00. L’appuntamento musicale, affidato all’esecuzione dell’orchestra Filarmonica G. Rossini, è ospitato nello storico complesso dell’Istituto Geografico Militare, come sempre partner di rilievo della Festa della Geografia! che per l’occasione apre le porte al convegno nazionale “Manuali, sussidi e didattica della Geografia” curato da UniFi Scienza della Formazione. L’incontro, insieme alla mostra storico cartografica “Toscana Geometrica”, si colloca tra i percorsi di approfondimento dei grandi temi della Festa della Geografia! edizione 2008. E infine, Geofesta ha scelto il treno! Le prime 100 classi che avranno inviato la scheda di partecipazione alla Festa della Geografia potranno usufruire del biglietto del treno gratuito per raggiungere Firenze.
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La Biennalina
Tuesday, 11/11/2008
Da mercoledì 12 a sabato 15 novembre torna a Firenze con una nuova edizione fortemente rinnovata e ampliata nei contenuti
L’appuntamento, uno dei momenti di confronto più importanti per le pubbliche amministrazioni, in particolare per le autonomie locali, si presenta quest’anno come un grande contenitore nel quale trovano spazio quattro diverse manifestazioni tematiche: La Biennale Toscana del paesaggio, la Biennalina, Nuova Pa e la Festa della Geografia.
Dalla prima edizione, in dieci anni di attività, la manifestazione documentato oltre mille progetti, promuovendo le buone pratiche delle amministrazioni pubbliche, diventando edizione dopo edizione un punto di riferimento sui temi dell’innovazione nella Pa per comuni, province e comunità locali.
Nei quattro giorni, si comincia nel pomeriggio di mercoledì 12 e si chiude sabato 15 novembre, nei padiglioni di Fortezza da Basso troveranno posto circa 400 espositori e si susseguiranno circa 130 tra convegni, workshop e meeting con gli espositori. In più mostre ed eventi speciali.
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A Novembre la scienza si fa leggera leggera nella ludoteca per adolescenti Technotown
Wednesday, 5/11/2008
La scienza è ovunque: nell’aria, nel cibo, nel sole, in un paracadute e persino in una trottola. Questo è ciò che i ragazzi sperimenteranno nel mese di novembre a Technotown grazie ad una programmazione ricca di animazioni scientifiche e laboratori interattivi che ne svelerà tutti i segreti. Una rassegna di promozione alla lettura in collaborazione con la casa editrice Editoriale Scienza che incuriosirà i ragazzi grazie ad un approccio ludico e sperimentale.
Il mese della scienza prende il via sabato 8 e domenica 9 novembre 2008 (alle 11:00 e alle 16:00) con Un laboratorio leggero leggero. Giochi, esperienze e prove pratiche per capire cos’è la pressione: l’esperimento della strana bottiglia, per realizzare una macchina ad aria, l’hovercraft che spiega il concetto di attrito e un aquilone a reazione per sperimentare la forza dell’aria. Un gran finale con la rotazione di eliche e il volo di una mongolfiera farà comprendere ai ragazzi cos’è la densità dell’aria.
I prossimi appuntamenti con il Mese della Scienza saranno:
Facciamo il pieno di energia
sabato 15 e domenica 16 novembre 2008
Laboratorio elettrizzante
sabato 22 e domenica 23 novembre 2008
La scienza in altalena
sabato 29 e domenica 30 novembre 2008
Fino al 18 gennaio 2009 Technotown, progetto a cura del Comune di Roma realizzato da Zètema Progetto Cultura con l’ideazione e la supervisione di Paco Lanciano, dedica una nuova programmazione a ragazzi e famiglie con attività sempre diverse ogni fine settimana, alla scoperta degli aspetti più curiosi e divertenti della tecnologia. L’iniziativa è realizzata dall’Assessorato alle Politiche Educative Scolastiche, della Famiglia e della Gioventù del Comune di Roma.
TECHNOTOWN
Roma, Villa Torlonia, via Spallanzani 1A
martedì – domenica ore 9.00 – 19.00
per bambini dagli 8 anni in su
per i minori di 8 anni è obbligatorio l’accompagnamento di un adulto (percorso junior)
adulti entrano se accompagnati da un bambino
INFO
tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 22.30)
www.technotown.it; info@technotown.it
LABORATORI
ore 11:00 e ore 16:00
biglietto 6 euro
(con l’ingresso ai laboratori è anche possibile visitare il percorso Piano Terra o Piano Primo o Junior
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Singolare Femminile Grafica Illustrazione Arte Editoria
Friday, 3/10/2008
Forum del Palazzo delle Esposizioni
Giunge al secondo appuntamento il ciclo di seminari proposto dallo Scaffale d’arte del Palazzo delle Esposizioni. Singolare femminile è un progetto che si sviluppa per tappe, ognuna delle quali propone quattro seminari sul tema comunicazione visiva e ragazzi. Gli ambiti esplorati sono grafica, illustrazione, arte e editoria e le professioniste invitate sono scelte per la qualità e l’originalità della proposta visiva.
La seconda parte di Singolare Femminile vede protagoniste illustratrici italiane di chiara fama che hanno segnato momenti di rottura e crescita dell’illustrazione in Italia e all’estero. A loro è stato chiesto, in occasione del Progetto Alice, ospitato nel Forum e nell’Atelier del museo, di lavorare su Alice, personaggio che si presta a diversi livelli di lettura e di interpretazione. Quattro seminari alla scoperta di un modo di raccontare con immagini e figure dove l’illustrazione diventa parte centrale della comunicazione nell’editoria per ragazzi.
I seminari, rivolti a giovani e professionisti del settore, insegnanti, operatori e studenti, si svolgono nel fine settimana e si concludono con un’esposizione degli elaborati dei partecipanti e con l’incontro con l’artista.
Quattro seminari dal venerdì alla domenica
24/26 OTTOBRE Chiara Carrer (Roma, Italia)
E’ nata a Venezia e ha viaggiato a lungo in America Latina occupandosi di danza e teatro. Vive e lavora a Roma.
È una delle più originali e riconosciute illustratrici italiane; ha illustrato moltissimi libri, per i quali ha ricevuto premi prestigiosi. Ha partecipato a importanti mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Utilizza materiali poveri ed estremamente semplici con cui sottolinea la forza dei suoi personaggi.
7/9 NOVEMBRE Chiara Rapaccini (Roma, Italia)
Nata a Firenze, vive e lavora a Roma. Laureata in Pedagogia, è grafica, designer, scultrice, illustratrice e scrittrice di libri per ragazzi. Ha disegnato film di animazione per la RAI e per il cinema, ha collaborato come illustratrice con numerosi periodici italiani. Si è in seguito cimentata con la scrittura e i suoi romanzi, scorci satirici di vita quotidiana, sono molto amati per il tono ironico e scanzonato e la capacità di mettere a nudo le contraddizioni del mondo degli adulti. Le sue mostre sono state allestite a Roma, Milano, Torino, Genova , Venezia, San Pietroburgo e Città del Messico. Insegna Illustrazione all’Istituto europeo del design di Roma dal 1995.
21/23 NOVEMBRE Vittoria Facchini (Bari, Italia)
Nata a Molfetta, si è specializzata a Firenze e poi a Venezia in illustrazione e grafica editoriale. Ha deciso di seguire la strada dell’illustrazione dopo l’incontro con Emanuele Luzzati. I suoi personaggi sono ironici e divertenti, le sue storie affrontano i temi più diversi sempre con allegria e una dirompente energia narrativa.
5/7 DICEMBRE Vanna Vinci (Bologna, Italia)
E’ nata a Cagliari dove ha frequentato il corso di Grafica dell’Istituto Europeo di Design, e dove nel 1987 ha aperto lo studio Mow Mow. Vive e lavora a Bologna. Ha esordito nel mondo del fumetto nel 1990 su Fumo di China, con due storie brevi, protagonista il personaggio della mummia Naarik. Dal 1998 le sue storie escono a episodi sulla rivista Mondo Naif. Sophia, la ragazza aurea è la sua ultima storia, appena conclusa. Per la rivista Linus ha pubblicato le strip de La bambina Filosofica. Per il Corriere della Sera ha prodotto la storia Notturna. Come illustratrice per ragazzi ha lavorato con diverse case editrici italiane.
info
Palazzo delle Esposizioni - Via Nazionale, 194 - 00184 Roma
24/26 ottobre - 7/9 NOVEMBRE - 21/23 NOVEMBRE - 5/7 DICEMBRE
partecipazione a un seminario (durata tre giorni) euro 250 per partecipante (studenti 100 euro)
partecipazione ai quattro seminari euro 750 per partecipante (studenti 300 euro)
venerdì dalle 15.00 alle 18.00
sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 - domenica dalle 10.00 alle 13.00
domenica alle 18.00 incontro con l’artista, ingresso libero a esaurimento posti
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Il pollo ha 4 cosce
Monday, 22/9/2008
Una recente indagine conferma che i più piccoli in Europa hanno profonde “lacune? sull’attività degli agricoltori, sulle coltivazioni e sugli allevamenti. La Cia, durante la Festa nazionale di Genova, lancia la proposta di portare nelle aule scolastiche delle elementari la conoscenza della realtà del mondo agricolo e rurale. E’ importante per educare al mangiare corretto e a riconoscere il valore di prodotti come la frutta e la verdura per contrastare soprappeso e obesità.
Aprire le porte della scuola all’agricoltura. Nelle aule delle elementari si deve cominciare a far conoscere la realtà delle campagne ai nostri bambini che mostrano profonde “lacune? sul lavoro dell’agricoltore, sulle colture, sugli allevamenti e sul valore nutritivo dei prodotti agroalimentari. La proposta è stata lanciata dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori nel corso della quarta Festa nazionale dell’agricoltura in svolgimento a Genova e dove è stato organizzato uno spazio animazione, “L’orto magico?, dove i bambini possono entrare in contatto con la vita nelle campagne per poter conoscere il lavoro dell’agricoltore e i prodotti che si coltivano. Una proposta che non vuole entrare nel merito dell’attuale discussione sull’insegnante unico, ma è tesa ad accrescere la conoscenza dei più piccoli, verso il mondo agricolo e rurale educandoli così anche ad una corretta e sana alimentazione.
L’iniziativa della Cia nasce da due elementi molto significativi: il primo, un recente sondaggio a livello europeo dove emerge palese la scarsa conoscenza della campagna da parte dei bambini; il secondo è relativo all’aumento di bambini in soprappeso e obesi, soprattutto nel nostro Paese. Quindi, è indispensabile cercare di indirizzare i più piccoli verso una realtà, quella agricola, che racchiude un grande patrimonio non solo produttivo, ma anche culturale, sociale e alimentare e di tradizioni secolari.
Veniamo ai risultati del sondaggio europeo. I bambini interpellati pensano che l’agricoltore sia un nonno indaffarato, amichevole e altruista, che le arance, le olive e le banane crescano nel Regno Unito, le pesche in Finlandia, che il cotone venga dalle pecore, che il pollo abbia quattro cosce, che lo zucchero non si sa dove venga prodotto, che le more sono delle caramelle,, che l’orto sia nel supermercato.
L’immagine che i bambini hanno della coltivazione -si ricava dal sondaggio- è incentrata sugli animali. Una fattoria senza animali è quasi inconcepibile. Quasi tre quarti dei bambini europei sono stati in una fattoria almeno una volta e a quasi nove bambini su dieci la visita è piaciuta. La visita è stata più entusiasmante per i bambini spagnoli e irlandesi (64 e 59 per cento rispettivamente), ma meno per i bambini tedeschi e italiani (35 e 27 per cento).
I bambini hanno difficoltà ad associare i prodotti non trattati alla loro forma finale dopo la trasformazione. Per esempio, il 50 per cento dei bambini europei non sa da dove viene lo zucchero, tre quarti non sanno da dove viene il cotone, mentre un quarto crede che cresca sulle pecore. Un terzo dei bambini non è in grado di citare nemmeno un prodotto derivato dal girasole.
La maggior parte dei bambini entra in contatto con la produzione agricola unicamente al supermercato: solo il 10 per cento cita la fattoria come regolare fonti di acquisti per la famiglia. Il numero è più alto in Lussemburgo e Austria (30 e 28 per cento rispettivamente) e più basso in Irlanda (2 per cento), Regno Unito e Spagna (3 per cento entrambe). Quasi un quarto dei bambini non è in condizione di citare un metodo di conservazione del cibo diverso dal congelamento.
Interrogati su quali animali producono latte, tutti i bambini hanno citato le vacche. Tuttavia, tra la metà (Irlanda, Svezia e Italia) e tre quarti (Grecia) dei bambini hanno menzionato anche le capre. Inoltre, in media un bambino su due ha citato le pecore, con una frequenza che va da 1/8 in Finlandia, 1/5 in Irlanda e nel Regno Unito fino a 4/5 in Grecia, Italia, Portogallo e Spagna.
Forti differenze compaiono quando ai bambini viene chiesto quali prodotti possono essere ottenuti dal latte. Il formaggio è il più citato da tre bambini su quattro. Oltre la metà dei bambini ha citato il burro e lo yogurt e quattro su dieci la crema di latte. Altri prodotti (panna montata, formaggio di latte cagliato, gelato) vengono citati meno frequentemente.
Il 71 per cento dei bambini non sa che l’Unione europea è un’unione di Paesi che attuano una politica comune. Fra quelli che sanno che cos’è l’Unione europea, quasi tutti (95 per cento) sanno che il loro Paese ne è membro.
Un alto livello di familiarità con l’Unione europea si ha in Italia (54 per cento), Portogallo (42 per cento) e Danimarca (41 per cento). Il livello scende al 10 per cento in Svezia e al 7 per cento nel Regno Unito.
Comunque, i risultati del sondaggio europeo -ricorda la Cia- mettono in luce l’esigenza di un rapporto nuovo tra il mondo della scuola e quello dell’agricoltura. Una strada che la Cia ha già intrapreso con il progetto “Scuola in fattoria? che si sta sviluppando in tutta Italia, proprio per ampliare la conoscenza dei più piccoli verso la realtà agricola, ma anche ad una sana e corretta alimentazione.
Un’alimentazione indispensabile -avverte la Cia- per contrastare obesità e soprappeso che si riscontrano in maniera evidente soprattutto fra i bambini. I dati parlano chiaro. In Europa la situazione peggiore si riscontra in Gran Bretagna (29 per cento di soprappeso tra i 5 e i 17 anni, sia nei maschi sia nelle femmine), nei Paesi mediterranei (Cipro, Italia, Malta, Spagna) e del Portogallo. In ogni caso, per l’Organizzazione mondiale della sanità 1 ragazzo su 5 in Europa è soprappeso. Ogni anno, agli oltre 14 milioni di giovani europei in soprappeso -3 milioni dei quali obesi- si aggiungono 400 mila “nuovi? soprappeso.
In Italia, oltre un terzo dei bambini tra i 6 e i 9 anni risulta in soprappeso o obeso (34,1 per cento), un dato che scende al 25,4 per cento nella fascia tra i 10 e i 13 anni, e precipita con l’adolescenza (14-17 anni) al 13,9 per cento. Per i bambini e adolescenti italiani, al di sotto della maggiore età, l’obesità infantile, si attesta al 4 per cento di media, ma secondo recenti studi, nel 2025, mantenedosi questa situazione, l’obesità infantile nel nostro Paese triplicherà, arrivando al 12,2 per cento.
I bambini europei e l’agricoltura
- L’80 per cento non sa da dove viene il cotone, il 20 per cento crede che cresca sulle pecore.
- Il 50 per cento non sa dove si produce lo zucchero.
- Il 90 per cento entra in contatto con la produzione agricola solo al supermercato.
- Per il 95 per cento gli agricoltori sono nonni indaffarati.
- Per il 40 per cento il pollo ha quattro zampe.
- Per il 20 per cento arance, olive e banane crescono nel Regno Unito.
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Frutta e verdura GRATIS nelle scuole già dal 2009
Sunday, 21/9/2008
La Cia-Confederazione italiana agricoltori esprime apprezzamento per l’orientamento europeo in Commissione agricoltura. Il progetto potrebbe partire già dal 2009.
Non possiamo che esprimere apprezzamento per il consenso che anche in Parlamento europeo è stato trovato nei confronti del programma Ue d’informazione e distribuzione gratis di frutta e verdura nelle scuole europee. E’ quanto evidenziato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito al dibattito che si è avuto presso la Commissione agricoltura e sviluppo rurale dell’Assemblea di Strasburgo.
Durante i lavori -rileva la Cia- il relatore Niels Busk ha presentato il programma proposto dalla Commissione Ue, chiedendo di accoglierlo e, anzi, di investire ancora di più nella salute dei cittadini europei, per lottare contro l’obesità dei bambini e formarli meglio ad un consumo consapevole. La proposta formulata da Busk è, infatti, quella di aumentare da 90 a 360 milioni euro il contributo comunitario per garantire un numero più elevato di bambini coinvolti e un periodo più lungo di distribuzione di frutta e verdura nelle scuole.
Il voto del Parlamento europeo è atteso per il mese di novembre, ma la Commissione Ue -sottolinea la Cia- già parla di un grande evento di presentazione del progetto per il mese di dicembre. Auspicio, quindi, che già dal 2009 sia possibile sostenere i progetti di distribuzione gratis di frutta e verdura nelle scuole.
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Grande successo del bike sharing a Roma
Monday, 21/7/2008
Dati incoraggianti per il primo mese del bike sharing a Roma. Dal 13 giugno (data di inizio della sperimentazione nel I Municipio) i numeri parlano chiaro: 1.200 iscritti, 3.500 chiamate al numero verde dedicato e 7.500 biciclette prelevate dalle rastrelliere, per una stima complessiva di circa 35.000 chilometri percorsi.
Il nuovo servizio permette di usare biciclette pubbliche, noleggiandole in una postazione e lasciandole in un’altra, senza doverle riportare al punto di partenza.
Nel 95% dei casi le bici sono state utilizzate per meno di 30 minuti (fascia in cui il servizio è gratuito). Inoltre, secondo i dati, 8 biciclette sono state abbandonate e 5 danneggiate (entrambi i casi si sono verificati di notte).
Se i risultati continueranno ad essere positivi, dichiara l’assessore all’ambiente De Lillo, il bike sharing verrà esteso ad altre zone della città. Per informazioni: numero verde 800910658, www.roma-n-bike.com.
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VERSO IL SUMMIT G8 SUL CLIMA: ITALIA ‘FERMA’ IN QUARTA POSIZIONE
Sunday, 6/7/2008
I paesi del G8 non stanno facendo abbastanza nella lotta contro i cambiamenti climatici: è questo il risultato del rapporto G8 Climate Scorecards diffuso al livello mondiale dal WWF e da Allianz in vista del G8 che si terrà a Hokkaido, Giappone, dal 7 al 9 luglio. Il rapporto, giunto alla seconda edizione, è una sorta di barometro sulle politiche di riduzione delle emissioni dei ‘grandi’ della terra classificati secondo nove parametri, come il trend delle emissioni di gas serra dal 1990 a oggi, i progressi fatti per rispettare il protocollo di Kyoto, l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e lo sviluppo del mercato del carbonio.
Nessuno dei paesi industrializzati sta facendo abbastanza per sviluppare nuove e ambiziose politiche sul clima e ancora scarso il loro impegno nel guidare il mondo verso un’economia a basse emissioni di gas serra che faccia ampio uso di fonti di energia rinnovabili. Questo rapporto è indirizzato ai leader politici che parteciperanno al G8 ai quali, alla luce dell’analisi condotta, si chiede con forza di porsi obiettivi di lungo termine per la riduzione delle emissioni: almeno l’80% entro il 2050 e almeno il 30% entro il 2020.
La fotografia fatta da WWF e Allianz mostra come a livello mondiale il blocco dei paesi dell’Unione Europea - con al primo posto la Gran Bretagna, seguita da Francia e Germania e solo quarta l’Italia - esprima le politiche più virtuose per la salvaguardia del clima. Essere l’avanguardia mondiale nell’implementazione e la continuazione del Protocollo di Kyoto ha di fatto permesso al blocco comunitario di arrestare la crescita delle emissioni climalteranti. Tuttavia tutti questi paesi sono solo a metà della strada che ancora c’è da percorrere.
All’interno dell’Europa si nascondono diverse realtà. Gran Bretagna, Francia e Germania mostrano gli indicatori migliori ma nessuna di loro è stata in grado di prendere le distanze dalla tentazione del carbone, il nemico numero uno del clima. Ancora deboli le politiche per l’efficienza energetica, e di questo ne soffre tutta l’Europa, e soprattutto per quanto riguarda la Germania ancora troppo forti gli interessi industriali nel condizionare, al peggio, l’efficacia della direttiva sull’Emission Trading, In particolare il settore automobilistico è attualmente difeso politicamente dalle pressioni dell’opinione pubblica europea per la riduzione delle emissioni di carbonio. La reticenza ad abbandonare il carbone e il ruolo poco chiaro sulla revisione della direttiva europea fanno perdere due posizioni alla Germania nella classifica dei paesi G8. L’Italia per il secondo anno è ferma in quarta posizione, avvantaggiata soprattutto dal fatto di essere nel contesto europeo.
”La situazione in cui si muove oggi il negoziato internazionale mostra un quadro di conoscenze sulla situazione climatica peggiore di quello che emerge dall’ultimo rapporto IPCC, il che richiederebbe un leadership politica ed una presa di coscienza senza precedenti - ha dichiarato Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia - Guardiamo, ad esempio, cosa sta succedendo in Artico, area nella quale il cambiamento climatico può causare un ‘punto critico’, vale a dire, un punto del non ritorno dove sarà difficile ripristinare la situazione originaria. Le analisi sull’andamento del ghiaccio marino estivo presente nell’Artico mostrano che nel 2007 questo ha raggiunto la più bassa estensione mai registrata di 4.3 milioni di kmq, il 39% in meno rispetto ai dati da satellite del periodo 1979-2000 e dell’intero 20° secolo. Inoltre, recenti ricerche pubblicate su Nature, che consentono di risalire a fino a 800.000 anni fa nell’analisi delle concentrazioni di biossido di carbonio, confermano che il loro valore non è mai stato superiore a 280 ppm (parti per milione) in tutto questo lungo periodo di tempo, mentre oggi è di 385 ppm con un aumento vertiginoso negli ultimi decenni. La necessità di mantenere una composizione chimica dell’atmosfera al di sotto delle 350 ppm è segnalata dagli scienziati più autorevoli, tra cui il climatologo Jim Hansen, un livello già oggi drammaticamente superato e che ci impone una riduzione significativa delle emissioni di gas serra. Ad oggi gli impegni dell’Unione Europea, i più coraggiosi sin qui intrapresi nello scenario internazionale , vedono una riduzione del 20% entro il 2020, o del 30% se questo target sarà inserito nella trattativa negoziale del ‘Kyoto plus’. Tentativi che mirano a mantenere la temperatura media della superfici terrestre entro i 2°C rispetto alla temperatura pre-industriale. Il mondo ora è a un bivio: prendere la strada dell’azione incisiva contro i cambiamenti climatici si tradurrà in un successo per l’economia. La presidenza giapponese del G8 deve far proseguire i negoziati e raggiungere un accordo su un tema così importante. Non sono tollerabili un nulla di fatto o un accordo debole”.
“Il mondo deve puntare a diventare nell’arco di meno di mezzo secolo a zero carbonio: se le economie più forti del pianeta non imprimono una svolta in questo senso oggi, questo obiettivo obbligato costerà molto di più in futuro. Oggi siamo ancora in tempo per evitare il cambiamento del clima più pericoloso e, anche, per trarne enormi vantaggi sul piano economico e della qualità della vita” - sottolinea Mariagrazia Midulla, responsabile del Programma Clima del WWF Italia - Le incentivazioni per l’efficienza energetica e la promozione delle rinnovabili sono strumenti di nicchia e non sono inserite in un quadro complessivo per raggiungere obbiettivi di riduzione delle emissioni”.
Per ‘meritare’ il quarto posto l’Italia, secondo il WWF, ha di fatto aumentato le emissioni del 12% rispetto al 1990 a confronto coi propri impegni di riduzione del 6,5%. Debole la sua posizione nella definizione delle politiche a livello internazionale, anzi la sua passività si trasforma volentieri in ostacolo. Incapace di esprimere una politica energetica in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni, spesso e volentieri è di fatto influenzata da lobby poco interessate alla salvaguardia del clima. La Campagna GenerAzione Clima del WWF mira ad ottenere per il nostro paese un taglio del 30% delle emissioni entro il 2020 in Italia come nel resto d’Europa. L’obiettivo, promosso a livello internazionale dal WWF, concorrerebbe alla salvaguardia del 20-30% delle specie che sono a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico e alla riduzione degli impatti sull’uomo.
“Nell’assegnazione dei permessi di emissione lo sforzo maggiore è stato quello di scaricare al massimo i costi sui consumatori, senza responsabilizzare i settori inquinanti e senza incidere in termini ambientali - aggiunge Midulla - L’Italia non ha una politica strategica sull’energia né una politica strategica per il clima e, senza dare una risposta a queste due priorità, non ha senso rispolverare tecnologie insostenibili ed insignificanti -il nucleare- nella strategia globale di riduzione delle emissioni climalteranti. Inoltre, proporre nel 2008 un ritorno al nucleare senza avere prima messo sul tavolo una strategia complessiva, con strumenti ed obiettivi di lungo periodo su come risolvere i problemi energetici ed ambientali di oggi è solo un modo per posticipare le risposte. Di questo passo all’Italia non basterà più essere in Europa per mantenere la posizione intermedia nella classifica G8″.
I paesi del G8 non europei occupano gli ultimi posti della classifica.
Il Giappone sta addirittura aumentando le proprie emissioni. Il governo deve ancora annunciare un qualunque obiettivo di riduzione. Il posizionamento, relativamente buono, è dovuto al fatto che il Giappone sostiene una gran quantità di progetti nei paesi in via di sviluppo promossi dal Clean Development Mechanism delle Nazioni Unite. Ciononostante, il paese è in deficit nel mercato delle emissioni di anidride carbonica.
Ancor peggio la Russia che, durante gli ultimi otto anni, ha perso il vantaggio delle basse emissioni. La Russia ha studiato poche misure di contrasto a questo trend, ma nessuna di esse è stata messa in pratica. L’annuncio fatto recentemente dal primo ministro Vladimir Putin di migliorare rapidamente l’efficienza energetica potrebbe influenzare positivamente il posizionamento nel prossimo rapporto.
Canada e USA sono la maglia nera delle politiche per il clima. Ci si aspettava un risultato negativo, tuttavia ci sono buone speranze per il futuro; una legislazione sulle emissioni di carbonio è imminente e l’economia statunitense si sta preparando per questo nuovo mercato. In entrambi i paesi le amministrazioni federali hanno ostacolato soluzioni amiche del clima, ma in controtendenza ci sono le amministrazioni di alcuni Stati che invece hanno proposto e attuato soluzioni interessanti che potranno influenzare l’azione dei governi federali.
Il rapporto ha anche analizzato le performances dei paesi delle cinque economie emergenti (Brasile, Sudafrica, Cina, India e Messico) che saranno presenti al G8. I parametri non sono gli stessi usati per analizzare le economie industrializzate e per questo non possono essere confrontate. Un raffronto tra loro, però, evidenzia come ci siano grandi differenze in termini di sviluppo, mix energetico ed emissioni. In linea di massima le cinque economie emergenti mostrano dei livelli di emissione pro-capite sensibilmente inferiori ai paesi industrializzati, tuttavia desta preoccupazione la crescita delle emissioni in termini assoluti. Anche nei paesi in via di sviluppo si stanno attuando politiche di promozione delle energie rinnovabili con particolare riferimento a Cina e Brasile. Quando si tratta di biocombustibili tuttavia è ancora debole la garanzia di conservazione delle foreste. Come per i paesi G8, la vera minaccia è il continuo ricorso al carbone come fonte fossile, in particolare nella generazione elettrica. La domanda chiave è come i paesi industrializzati assisteranno questi cinque Paesi per guidarli verso un’economia a basse emissioni. Nel rispondere a questa domanda due conclusioni sono inequivocabili: se i paesi industrializzati persevereranno nell’impiego del carbone come emerge dalle tentazioni di Italia, Germania e Stati Uniti, sarà difficile chiederne un minore impiego ai paesi in via di sviluppo. Al pari lo sviluppo dell’energia nucleare non rappresenta una soluzione esportabile nel resto del mondo per le difficoltà di approvvigionamento, dei costi di generazione, per la sicurezza internazionale.
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