La giornata delle Oasi del WWF

20/5/2007

Oggi, 20 Maggio, la giornata dell’Oasi è dedicata alle piccole forme di vita. Un centinaio di riserve gestite dall’associazione e quarantuno riserve naturali del Corpo Forestale dello Stato oggi aprono le porte al pubblico gratuitamente con visite, spettacoli, laboratori all’aperto, postazioni per l’osservazione degli animali e tante altre iniziative speciali. Una domenica da trascorrere all’aperto, che ha ottenuto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica.
  E di puntare i riflettori sul valore dell’ambiente naturale sembra proprio il caso: secondo il Millennium Ecosystem Assessment, ovvero la valutazione sugli ecosistemi voluta dall’Onu, infatti, dagli anni ‘50 l’Europa ha perso oltre la meta’ dei territori a piu’ alto valore naturalistico. Sembra inoltre che un’alta percentuale di specie animali sia in via di estinzione: uccelli (43%), lepidotteri (45%), anfibi (30%), rettili (45%), pesci di acqua dolce (52%) oltre a circa 800 specie vegetali.
  Per questo motivo le Oasi del Wwf con 35.000 ettari di natura protetta su tutto il territorio italiano e gli altri 90.000 ettari di riserve gestite dal Corpo Forestale dello Stato fanno di tutto per sponsorizzare e difendere una natura che sta scomparendo. Resta ancora una speranza: nell’ultimo anno sono state scoperte nuove specie animali finora sconosciute che invitano a riflettere e confermano l’importanza di tutelare i nostri ambienti naturali insieme al successo di un’azione portata avanti dal Wwf in oltre quarant’anni.

41ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI

17/5/2007

Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali

41ª GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI

Tema: “I bambini e i mezzi di comunicazione: una sfida per l’educazione.”
20 maggio 2007

Messaggio del Santo Padre  

 

   Cari Fratelli e Sorelle,  

1. Il tema della 41ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, “I bambini e i mezzi di comunicazione: una sfida per l’educazione”, ci invita a riflettere su due aspetti che sono di particolare rilevanza. Uno è la formazione dei bambini. L’altro, forse meno ovvio ma non meno importante, è la formazione dei media.

Le complesse sfide che l’educazione contemporanea deve affrontare sono spesso collegate alla diffusa influenza dei media nel nostro mondo. Come aspetto del fenomeno della globalizzazione e facilitati dal rapido sviluppo della tecnologia, i media delineano fortemente l’ambiente culturale (cf. Giovanni Paolo II, Lett. ap. Il Rapido Sviluppo, 3). In verità, vi è chi afferma che l’influenza formativa dei media è in competizione con quella della scuola, della Chiesa e, forse, addirittura con quella della famiglia. “Per molte persone, la realtà corrisponde a ciò che i media definiscono come tale” (Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Aetatis Novae, 4).

2. Il rapporto tra bambini, media ed educazione può essere considerato da due prospettive: la formazione dei bambini da parte dei media e la formazione dei bambini per rispondere in modo appropriato ai media. Emerge una specie di reciprocità che punta alle responsabilità dei media come industria e al bisogno di una partecipazione attiva e critica da parte dei lettori, degli spettatori e degli ascoltatori. Dentro questo contesto, l’adeguata formazione ad un uso corretto dei media è essenziale per lo sviluppo culturale, morale e spirituale dei bambini.

In che modo questo bene comune deve essere protetto e promosso? Educare i bambini ad essere selettivi nell’uso dei media è responsabilità dei genitori, della Chiesa e della scuola. Il ruolo dei genitori è di primaria importanza. Essi hanno il diritto e il dovere di garantire un uso prudente dei media, formando la coscienza dei loro bambini affinché siano in grado di esprimere giudizi validi e obiettivi che li guideranno nello scegliere o rifiutare i programmi proposti (cfr Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 76). Nel fare questo, i genitori dovrebbero essere incoraggiati e sostenuti dalla scuola e dalla parrocchia, nella certezza che questo difficile, sebbene gratificante, aspetto dell’essere genitori è sostenuto dall’intera comunità.

L’educazione ai media dovrebbe essere positiva. Ponendo i bambini di fronte a quello che è esteticamente e moralmente eccellente, essi vengono aiutati a sviluppare la propria opinione, la prudenza e la capacità di discernimento. È qui importante riconoscere il valore fondamentale dell’esempio dei genitori e i vantaggi nell’introdurre i giovani ai classici della letteratura infantile, alle belle arti e alla musica nobile. Mentre la letteratura popolare avrà sempre il proprio posto nella cultura, la tentazione di far sensazione non dovrebbe essere passivamente accettata nei luoghi di insegnamento. La bellezza, quasi specchio del divino, ispira e vivifica i cuori e le menti giovanili, mentre la bruttezza e la volgarità hanno un impatto deprimente sugli atteggiamenti ed i comportamenti.

Come l’educazione in generale, quella ai media richiede formazione nell’esercizio della libertà. Si tratta di una responsabilità impegnativa. Troppo spesso la libertà è presentata come un’instancabile ricerca del piacere o di nuove esperienze. Questa è una condanna, non una liberazione! La vera libertà non condannerebbe mai un individuo - soprattutto un bambino - all’insaziabile ricerca della novità. Alla luce della verità, l’autentica libertà viene sperimentata come una risposta definitiva al “sì” di Dio all’umanità, chiamandoci a scegliere, non indiscriminatamente ma deliberatamente, tutto quello che è buono, vero e bello. I genitori sono i guardiani di questa libertà e, dando gradualmente una maggiore libertà ai loro bambini, li introducono alla profonda gioia della vita (cf. Discorso al V Incontro Mondiale delle Famiglie, Valencia, 8 Luglio 2006).

3. Questo desiderio profondamente sentito di genitori ed insegnanti di educare i bambini nella via della bellezza, della verità e della bontà può essere sostenuto dall’industria dei media solo nella misura in cui promuove la dignità fondamentale dell’essere umano, il vero valore del matrimonio e della vita familiare, le conquiste positive ed i traguardi dell’umanità. Da qui, la necessità che i media siano impegnati nell’effettiva formazione e nel rispetto dell’etica viene visto con particolare interesse ed urgenza non solo dai genitori, ma anche da coloro che hanno un senso di responsabilità civica.

Mentre si afferma che molti operatori dei media vogliono fare quello che è giusto (cf. Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Etica nelle comunicazioni sociali, 4), occorre riconoscere che quanti lavorano in questo settore si confrontano con “pressioni psicologiche e dilemmi etici speciali” (Aetatis novae, 19) che a volte vedono la competitività commerciale costringere i comunicatori ad abbassare gli standard. Ogni tendenza a produrre programmi - compresi film d’animazione e video games - che in nome del divertimento esaltano la violenza, riflettono comportamenti anti-sociali o volgarizzano la sessualità umana, è perversione, ancor di più quando questi programmi sono rivolti a bambini e adolescenti. Come spiegare questo “divertimento” agli innumerevoli giovani innocenti che sono nella realtà vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’abuso? A tale proposito, tutti dovrebbero riflettere sul contrasto tra Cristo che “prendendoli fra le braccia (i bambini) e imponendo loro le mani li benediceva” (Mc 10,16) e quello che chi scandalizza uno di questi piccoli per lui “è meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino” (Lc 17,2). Faccio nuovamente appello ai responsabili dell’industria dei media, affinché formino ed incoraggino i produttori a salvaguardare il bene comune, a sostenere la verità, a proteggere la dignità umana individuale e a promuovere il rispetto per le necessità della famiglia.

4. La Chiesa stessa, alla luce del messaggio della salvezza che le è stato affidato, è anche maestra di umanità e vede con favore l’opportunità di offrire assistenza ai genitori, agli educatori, ai comunicatori ed ai giovani. Le parrocchie ed i programmi delle scuole oggi dovrebbero essere all’avanguardia per quanto riguarda l’educazione ai media. Soprattutto, la Chiesa vuole condividere una visione in cui la dignità umana sia il centro di ogni valida comunicazione. “Io vedo con gli occhi di Cristo e posso dare all’altro ben più che le cose esternamente necessarie: posso donargli lo sguardo di amore di cui egli ha bisogno” (Deus Caritas Est, 18).

BENEDICTUS XVI   

 

 

Il grande libro della Costituzione Italiana in 12 lingue

8/5/2007

costituzione.gifIl grande libro della Costituzione Italiana

 

Introduzione di Carlo Azeglio Ciampi

Poesie di Roberto Piumini

Illustrazioni a colori di Emanuele Luzzati

Edizioni Sonda

La Costituzione italiana non solo in italiano per gli italiani, ma anche in albanese, arabo, cinese, ebraico, francese, inglese, portoghese, rumeno, russo, spagnolo, tedesco. Perchè tutti coloro che vivono nel nostro Paese possano conoscere le regole fondamentali della nostra società, e perchè la nostra amatissima Costituzione possa essere conosciuta più da vicino anche da coloro che non parlano la nostra lingua.”Il grande libro della Costituzione Italiana�? (edizioni Sonda) nasce con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.. E’ rivolto a tutti i ragazzi, anche stranieri, che vivono in Italia ed è centrato sui valori della Costituzione Italiana. Roberto Piumini ha realizzato 15 poesie (in dodici versi a rima baciata) su ciascuna delle parole chiave che costituiscono i valori della Costituzione. Il volume é illustrato da Emanuele Luzzati ed è articolato in tre parti: la prima parte propone i primi dodici articoli della Costituzione italiana sintetizzandoli in 15 parole chiave che permettono di sintetizzare i valori della costituzione;    la seconda parte propone i 54 articoli che costituiscono la prima parte della Costituzione; la terza parte (a cura di Massimo Boncristiano e Paolo Olmo) propone una serie di attività ludiche ed espressive ampiamente sperimentate con i ragazzi da parte di gruppi locali italiani della Croce Rossa.

Roma: edizione speciale di “Scuola Musicafestival”

3/5/2007

In occasione della ‘’Settimana della Musica nella Scuola'’ si svolgera’ a Roma, al ‘’Gran Teatro'’, un’edizione speciale di ‘’Scuola Musicafestival'’. L’iniziativa, giunta alla settima edizione e organizzata da ‘’De Musica'’ Associazione Onlus, e’ sostenuta e patrocinata dal Ministero della Pubblica Istruzione, dalla ‘’SIAE'’, Societa’ Italiana degli Autori ed Editori, dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche e anche da ‘’Dismamusica'’, Confcommercio e ‘’Olympus'’.

Sabato 5 maggio alle ore 20.00 un’orchestra e coro di ben 500 ragazzi, dai 6 ai 19 anni, provenienti dalle scuole di tutta Italia, si esibira’ in un concerto-spettacolo dal tema ‘’Cinema e colonne sonore'’; un viaggio nel mondo della musica a scuola con i capolavori di Ennio Morricone, Nicola Piovani e Nino Rota scritti per il grande schermo. Durante l’esecuzione verranno proiettati filmati tratti dagli indimenticabili film di Fellini, Leone e Benigni. Il violinista ‘’enfant prodige'’ romano Stefano Mhanna, di 11 anni, suonera’ i virtuosistici Capricci di Paganini. La serata sara’ presentata da Maria Teresa Ruta.

Alla manifestazione parteciperà il Ministro della Pubblica Istruzione. Nelle diverse ‘’tappe'’ di questo viaggio si esibiranno alcune scuole che raffigureranno diversi periodi del percorso didattico-musicale nella scuola (dalla prima elementare al liceo) con altrettante esperienze di diversi generi musicali; ogni tappa sara’ preceduta da trailer cinematografici di noti film che avranno ampie affinita’ con gli argomenti rappresentati. La seconda parte verra’ aperta dall’Avv. Giorgio Assumma, Presidente della Siae.

Sicurezza stradale per i bambini: I consigli dell’Aci

29/4/2007

L’inesperienza ed immaturità dei bambini fanno sì che essi, circolando sulla strada, affrontino i pericoli in modo diverso da un adulto. Già, a causa della loro ridotta altezza, hanno un panorama visivo più limitato rispetto ad un adulto: come si vede dal disegno, non possono percepire la presenza di un veicolo nascosto dietro un altro, mentre la stessa valutazione di distanze e dimensioni - applicando il metodo della “triangolazione” usato dal cervello - può risultare influenzata dalla minore base di misurazione.

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Per lo stesso motivo, non sono in grado di valutare correttamente la velocità di avvicinamento di oggetti. Questa valutazione avviene infatti grazie ad un complesso procedimento di confronto tra i diversi angoli visuali dello stesso oggetto man mano che esso si avvicina ed il tempo impiegato per la variazione degli angoli, comparando inoltre il tutto con precedenti esperienze.

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Nel bambino queste esperienze sono molto minori, mentre lo stesso processo di confronto tra angoli e tempi è più lento e meno preciso. Inoltre, gli oggetti in movimento sono percepiti come successione di immagini isolate, sulle quali l’attenzione viene concentrata per un periodo molto inferiore rispetto ad un adulto. Ed ancora, non hanno esperienza e non sanno valutare quanto spazio è necessario ad un veicolo per fermarsi; hanno una visione periferica ancora imperfetta, che impedisce loro di percepire dettagli importanti con la “coda dell’occhio”; hanno più difficoltà a localizzare l’origine e la direzione di provenienza dei suoni; hanno un concetto “magico” della realtà e si aspettano che i veicoli si fermino per il solo fatto che stanno attraversando la strada. Non si deve trascurare poi che, nella ricerca della soddisfazione di alcuni “bisogni elementari” (tra cui soprattutto il gioco) difficilmente tengono conto della situazione in cui si trovano. Ma anche certe “urgenze psicologiche” (non far tardi a scuola, raggiungere un certo luogo) fanno dimenticare i pericoli della strada; spesso, nel ritorno da scuola, è più facile che abbandonino certe regole di prudenza proprio in prossimità di casa: è la cosiddetta “sindrome del nido” (presente anche negli adulti), che fa diminuire l’attenzione proprio perché si considera ormai compiuta l’attività che la richiede. Ed è anche normale che, nella loro evoluzione psicologica ed emotiva, attraversino fasi alterne di eccesso di prudenza e di eccesso di spavalderia: i bambini non si comportano e non reagiscono tutti nello stesso modo. In conclusione, il bambino percepisce, valuta, ragiona e si comporta in modo diverso da un adulto e da lui non ci si può attendere un comportamento conforme agli “standard di sicurezza” tipici di un mondo adulto. Di tutti questi elementi devono sempre tener conto anche i conducenti di veicoli. Pertanto, il loro rapporto con i piccoli utenti della strada dovrà svolgersi in modo corrispondente a questa diversità.

In generale, i bambini che iniziano presto ad utilizzare la strada - in bicicletta o a piedi, accompagnati da un adulto che indica e pratica comportamenti corretti ed evidenzia i possibili pericoli - sviluppano più rapidamente e meglio le abilità e le capacità utili per circolare in sicurezza. Nella spiegazione delle “regole” occorre però assicurarsi di utilizzare un linguaggio comprensibile al bambino e di chiarire anche il “perché” di quelle regole.

L’esempio dell’adulto è di fondamentale importanza, sia per i comportamenti corretti e prudenti che per quelli sbagliati. Occorre anche tener conto che certi “adattamenti delle regole” tipici degli adulti (ad esempio attraversare la strada con semaforo pedonale rosso oppure di corsa) possono essere di difficile comprensione e applicazione da parte di un bambino e possono essere interpretati ed eseguiti in modo sbagliato.

Prima giornata europea della sicurezza stradale

27/4/2007

L’obiettivo del programma d’azione europeo per la sicurezza stradale, lanciato nel 2001 dalla Commissione europea, può essere raggiunto entro il termine previsto. Si tratta di dimezzare il numero di morti sulle strade europee nel periodo 2001-2010, in modo da ridurre il numero totale delle vittime da quasi 50.000 a 25.000.

È questo il messaggio principale che si ricava dalle ultime cifre disponibili, comunicate nel corso della giornata europea della sicurezza stradale. Queste cifre segnalano che l’ambizioso obiettivo era quello giusto: negli ultimi 12 mesi il numero dei morti è diminuito dell’8%. Nell’Unione europea nel 2006 rispetto al 2001 sono state salvate quasi 12 000 vite umane.

“Se continuiamo su questa strada, grazie allo sforzo concertato di tutti i cittadini dell’Unione europea, l’obiettivo può essere raggiunto nel 2010, ma non è un traguardo garantito: ci vuole uno sforzo continuo�?, ha affermato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile per i trasporti, ricordando che la sicurezza stradale è una priorità del suo mandato e invitando tutti gli Stati membri ad esaminare attentamente la relazione che è stata appena pubblicata e a trarne le conseguenze. “Esorto soprattutto i governi ad intervenire energicamente nei casi in cui i risultati sono allarmanti�?, ha aggiunto.

Al di là delle nude cifre e delle statistiche sul numero di vittime di incidenti stradali, è infatti essenziale poter valutare le prestazioni dei paesi mediante indicatori opportunamente scelti, che riflettano l’effetto delle politiche svolte e permettano di intervenire meglio su problemi concreti. Nell’ambito della prima giornata europea della sicurezza stradale, questi risultati sono presentati ad un vasto pubblico.

In occasione della giornata europea della sicurezza stradale, la Commissione pubblica per la prima volta i risultati del progetto “SafetyNet�?, finanziato dal sesto Programma Quadro di Ricerca, che pone le basi dell’osservatorio europeo della sicurezza stradale, grazie al quale è stato possibile effettuare un ingente lavoro sugli indicatori di prestazione in materia di sicurezza stradale.
 
Nella relazione sono stati presi in considerazione sette indicatori di prestazione della sicurezza stradale: alcol e droghe; velocità; cinture di sicurezza e porto del casco; utilizzo dei fari di giorno; sicurezza passiva dei veicoli; infrastruttura stradale; primi soccorsi alle vittime. I primi tre indicatori sono i più importanti e quelli meglio documentati.

Fra i paesi esaminati, si notano grandi disparità. Ad esempio, dal 5% al 30% dei decessi sulla strada sono dovuti ad incidenti in cui è coinvolto almeno un conducente che ha bevuto oltre il limite consentito dalla legge.

Fino al 50% dei conducenti non rispetta i limiti di velocità in vigore.

Dal 67% al 97% degli occupanti di automobili o di furgoni portano la cintura di sicurezza nei sedili anteriori, ma nei sedili posteriori queste percentuali sono comprese tra il 28% e l’89%. Dal 20% al 96% dei bambini di età inferiore ai 12 anni utilizza sedili appositi.

Benché la protezione offerta dai veicoli (sicurezza passiva) migliori di anno in anno, è sorprendente constatare come il divario tra i paesi con le migliori prestazioni e gli altri paesi non diminuisca.

 

Settimane Natura nel Parco dell’Adamello

26/4/2007

Estate 2007
Campi ” Natura e Divertimento nel Parco dell’Adamello”
- per ragazzi dagli 8 agli 11 anni -

Escursioni sulle montagne del Parco dell’Adamello, notti in rifugio, giochi all’aria aperta,  cacce al tesoro, uscite notturne per osservare le stelle e sentire gli animali notturni… Una settimana nel Parco per divertirsi, scoprire la natura con tutti i suoi segreti, osservare gli animali ed i vegetali che “abitano”  le montagne dell’Alta Valle Camonica  e … conoscere Amici nuovi…  

Giugno 2007:         da domenica 17 a sabato 23 giugno* 
                             da domenica 24 a sabato 30 giugno

 

Settembre 2007:    da domenica 2 a sabato 8 settembre*
 * max 15 partecipanti a gruppo (con n. 2 operatori)
 
Programma della settimana 
Per maggiori informazioni, ci potete contattare all’indirizzo alternamb@libero.it oppure telefonare al n. 0364/76165

Buon compleanno, Roma!

21/4/2007

Oggi, 21 aprile, si festeggia il Natale di Roma.
2.760 candeline, secondo la tradizione, per ricordare il giorno il cui Romolo, nel 753 a.c. pose la prima pietra di quel villaggio che diventerà il centro del mondo.
La festa avrà oggi il momento più solenne alle 11,30  quando il sindaco presenterà la nuova collocazione della Lupa Capitolina, accanto alla statua originale di Marco Aurelio. Seguiranno i rintocchi della Patarina – la campana di Palazzo Senatorio – e le note della banda della Polizia Municipale. 
 

Le manifestazioni e gli eventi ufficiali legati al Natale di Roma proseguiranno fino a venerdì 27, con la coda del 15 maggio (premio Ilaria Alpi). 

Oggi i musei comunali saranno gratis, ci saranno concerti nei palazzi storici, all’aperto e nei musei, bande sulle piazze.. 
I ragazzi  tra i 3 e i 19 anni  faranno da cicerone alla scoperta di 250 luoghi noti e meno noti di Roma, in centro e in periferia, dalle antiche strade romane alle vecchie fabbriche fino ai gatti che vivono tra ruderi e monumenti. 


Bullismo:Napolitano richiama le famiglie e gli insegnanti alle loro responsabilità

21/4/2007

“C’è una grande responsabilità, nella scuola e nella famiglia, per scongiurare napolitano.jpgquesti comportamenti che si traducono in atti di prepotenza, di presa in giro e persino di violenza, nei confronti dei più deboli. Chi si comporta con prepotenza  si deve vergognare, si deve sentire non superiore ma inferiore agli altri”.

Tuonano le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano. E marcano un cambiamento di rotta deciso, sicuro, a 360° per tutti. Senza esclusioni di responsabilità: No alla violenza. No alla prepotenza. No ad un sistema di sopraffazione fisica o psicologica a scuola, in famiglia, nei luoghi di divertimento.

Il Capo dello Stato ha parlato di violenza e di bullsimo a oltre 700 studenti di tutta  Italia accolti nella residenza di Castelporziano in occasione della Festa della Primavera dedicata, quest’anno, alla solidarietà e che si è avvalsa della collaborazione dell’Associazione “Trenta Ore per la Vita”.

“Il bullismo – ha precisato il Capo dello Stato -  non c’è solo quando ti danno le botte, ma anche quando i prepotenti deridono, umiliano, isolano gli altri.�?. Parole che partono dal cuore e arrivano al cuore. Un appello ai genitori, agli insegnanti, agli adulti, in genere, perché l’immagine del “vincente�? non sia più associata a quella del “violento�? o del “prepotente�? o del “sopraffattore�?. “Ripeto: ci sono grandi responsabilità anche da parte dei genitori. I ragazzi che fanno i bulli forse a casa non ricevono l’educazione severa di cui avrebbero bisogno e forse non hanno l’attenzione che meriterebbero in famiglia».

Il Presidente della Repubblica, rispondendo alle domande dei ragazzi, ha poi puntato il dito contro le società di calcio. “Se l’Italia ha perso la gara per l’organizzazione degli Europei di calcio, è anche perché si ha una brutta immagine di violenza nei nostri stadi, come recentemente accaduto a Roma, sia che sia stata colpa degli inglesi che degli italiani” Il problema della violenza negli stadi - continua il capo dello Stato - non sarà di facile soluzione, ma bisogna capire che si tratta di una cosa seria. Se ne devono occupare molto le società di calcio ed è importante -sottolinea- che i club non incoraggino i tifosi violenti”. 

Napolitano ha poi invitato i giovani a leggere la Costituzione italiana. ‘’E’ buona per tutto - assicura - può garantire o quantomeno può ispirare soluzioni per molti problemi”. “Mi occupo quasi giorno e notte di Costituzione - sottolinea il capo dello Stato - La nostra Carta fondamentale può dare diritti e possibilità di affermazione a voi ragazzi, per realizzare la propria personalità e avere un ruolo nella società. Abbiate fiducia nella Costituzione e leggetela”.

A Roma un puzzle di 300 mq

19/4/2007

Il puzzle più grande del mondo verrà costruito Sabato 21 aprile 2007, dalle 11.00 in poi, sulla Terrazza del Pincio a Villa Borghese, a Roma.

Ricostruire il Ritratto di giovane donna veneziana del pittore tedesco ! Albrecht Dürer, riprodotto… nel puzzle più grande del mondo: oltre 1.800 pezzi da 45 x 38 cm che ricopriranno la suggestiva Terrazza del Pincio. Il via alle 11.00 con Filippo Solibelli, esilarante voce del programma di Radio2 Caterpillar, che animerà l’evento fino all’ultimo tassello. Nel corso della manifestazione, inoltre, ci saranno collegamenti in diretta con i programmi di Radio2. Alle 16.00 si cimenteranno nell’impresa anche l’Ambasciatore tedesco e le autorità della Città di Norimberga e del Comune di Roma.
L’iniziativa è organizzata dal Goethe-Institut, nell’ambito della Presidenza di turno tedesca dell’! Unione Europea, in occasione della grande mostra alle Scuderie del Quirinale Dürer e l’Italia, in corso fino al 10 giugno, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, il Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali, l’Assessorato alla Cultura della Città di Norimberga e l’Azienda Speciale Palaexpo - Scuderie del Quirinale.

La partecipazione è gratuita.

Informazioni
Goethe-Institut: tel. 06 844005

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