Sole, cuore e amore!

28/6/2007

Sole, cuore e amore!

Edizioni Sonda

pp. 256 - € 12,50

Con un’introduzione di Luisa Mattia

«Ragazze come te»: racconti appassionanti, freschi, estivi, sugli amori sotto il sole delle teenagers d’oltralpe, in vacanza in Italia, al mare, in montagna o in giro per l’Europa, con mamma, papà e famiglia al seguito e con qualche flirt passeggero durante il viaggio.

Dopo il successo consolidato dei titoli precedenti, la collana si arricchisce di un volume che raccoglie le firme delle autrici più amate dalle giovani lettrici e dalla critica. Una garanzia della qualità dello stile e dello spirito che anima tutta la serie: l’invito alla lettura attraverso testi che sappiano usare il linguaggio di chi li legge, gli adolescenti.

Con un’introduzione della scrittrice Luisa Mattia, che bene ha colto il carattere ondivago dei sentimenti delle adolescenti in vacanza.

La trama

Finalmente le vacanze! Un sacco di tempo per innamorarsi perdutamente: le occasioni non mancano. Tra le vie e le piazze assolate di Taormina o in coda sull’autostrada. A un corso di cucina o di yoga, ma anche durante un’avventurosa escursione nei boschi del selvaggio Abruzzo. Pedalando sulle strade dell’Europa del Nord, sotto continui acquazzoni e perché no, anche a casa propria tra un romantico appuntamento nel parco e una caotica festa di compleanno. Nelle faccende del cuore la vita può riservare davvero molte sorprese…

Gli autori

Sabine Both, Anja Kömmerling, Thomas Brinx, Christamaria Fiedler, Sissi Flegel, Bianka Minte-König, Hortense Ullrich, Irene Zimmermann.

Una notte al Bioparco – Il teatro incontra gli animali

21/6/2007

Sere D’Estate al Bioparco di Roma.

Dal 21 giugno al 12 agosto 2007 dal giovedì alla domenica ci saranno ventuno attori, sette registi, undici spettacoli teatrali inediti, tutti a cura di giovani registi e attori giovanissimi, nella suggestiva cornice del Bioparco by night; silenzio, partecipazione intelligente e curiosità intellettuale.

Questi gli ingredienti dell’iniziativa dal titolo “Una notte al Bioparco – il teatro incontra gli animali� che si svolgerà al Bioparco dal 21 giugno al 12 agosto 2007 nell’ambito dell’Estate Romana.

L’iniziativa è realizzata dal Centro Internazionale la Cometa con la collaborazione del Bioparco di Roma e finanziata dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma.

Dal giovedì alla domenica, dalle ore 21.00 alle 24.00, il Bioparco sarà aperto al pubblico con un percorso studiato per osservare gli animali di notte (dalle giraffe alle tigri, dagli elefanti agli orsi, dagli ippopotami alle antilopi, etc) senza disturbarli, con il contemporaneo svolgimento di rappresentazioni teatrali, performances e coreografie – tutte inedite - che hanno per tema il mondo animale:

PROGRAMMA DI  giovedì 21, venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 GIUGNO 2007

Ore 21.30 - Voliera degli ibis scarlatti “Danze d’amore� – coreografie di Gabriella Borni ispirate ai rituali del corteggiamento animale con Antonio Cesari e Laura Schettino.

Ore 21.50 - area foca Federico “L’anello mancante� – dissertazioni sull’evoluzionismo, dalla scimmia all’uomo di Lilli Cecere con Simone Barraco, Emanuela Bernardi, Maurizio Formiconi, Pietro Pace

Ore 22.45 - area elefanti “Io non sono un uomo� (e non vorrei esserlo) racconto ispirato alla storia vera di uno scimpanzé salvato dalla schiavitù della vita notturna regia di Pierpaolo Sepe, con Paolo Zuccari

Ore 23.15 - area blu “L’uomo per amico� la storia del rapporto tra un cane e il suo padrone, dal punto di vista del cane. Regia di Paolo Zuccari, con Maria D’Arienzo e Teodora Nadoleano

INFOLINE (dalle ore 8.00 alle 20.00): tel 06.3608211

 

 

Vietata la pubblicità nei cartoni della Rai

8/6/2007

I cartoni animati e i programmi per i bambini della durata inferiore ai trenta minuti trasmessi sulle reti Rai non potranno essere interrotti da messaggi pubblicitari.

Inoltre sarà vietato far comparire, negli spot diffusi nelle fasce protette, i personaggi dei cartoni per evitare l’effetto richiamo che la loro apparizione produrrebbe sul giovanissimo pubblico.

E viene previsto l’obbligo di un segnale permanente di riconoscimento dei programmi non adatti ai più piccoli.

Sono alcuni dei “paletti” a tutela dei minori contenuti nel nuovo contratto di Servizio della concessionaria televisiva pubblica. Il documento è pubblicato in allegato al Dm Comunicazioni del 6 aprile 2007 («Approvazione del Contratto nazionale di servizio stipulato tra il ministero delle Comunicazioni e la Rai - Radiotelevisione italiana Spa per il triennio 2007-2009») sulla «Gazzetta» n. 123 dello scorso 29 maggio.

Il contratto di servizio vincola la Rai a un maggior impegno a favore delle persone con disabilità. Ogni rete dovrà trasmettere un telegiornale nella lingua dei segni. In più, entro il 2009, il volume delle sottotitolazioni dovrà raggiungere una quota pari ad almeno il 60% della programmazione complessiva.

Sulfronte della multimedialità, il contratto disciplina gli impegni assegnati alla Rai nell’ambito dello sviluppo di una strategia di valorizzazione della produzione editoriale e dei diritti audiovisivi sulle diverse piattaforme distributive (dal digitale terrestre all’lnternet)

Giornata Internazionale per l’Ambiente: il rapporto del CNR

5/6/2007

Oggi, 5 giugno, si celebra la Gironata Mondiale per l’Ambiente, istituita dall’Onu per sensibilizzare i governi sulle tematiche ambientali e spingerli a promuovere azioni concrete a difesa del nostro Pianeta.

Il 5 giugno del 1972 si aprì a a Stoccolma la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano che guidò la costituzione del Programma Ambientale delle Naizoni Unite.
Quest’anno l’appuntamento assume un carattere di particolare rilevanza perché inaugura le iniziative di avvicinamento all’Anno Internazionale del Pianeta, proclamato dalle Nazioni Unite per il 2008.
Lo slogan scelto per la Giornata Mondiale per l’Ambiente del 2007 è in inglese Melting ice - a Hot Topic? (che si può render in italiano con Ghiaccio che si scioglie, tema che scotta?) a sostegno dell’Anno Internazionale per i Poli focalizza l’attenzione sugli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi e le comunità dei poli, e sulle conseguenze che ne derivano per tutto il mondo.Le principali celebrazioni della Giornata Mondiale per l’Ambiente del 2007 si terranno in Norvegia.

L’obiettivo della Giornata 2007 è di dare un volto umano alle questioni ambientali; far si che le persone diventino agenti attivi dello sviluppo equo e sostenibile; accrescere la consapevolezza che le comunità sono di importanza fondamentale per il cambiamento dell’atteggiamento riguardo le questioni ambientali; promuovere partnership, che garantiranno a tutte le nazioni e popolazioni un futuro maggiormente sicuro e prospero.

Il rapporto del CNR sull’Ambiente denuncia che nel nostro Paese 8 milioni di italiani vivono in zone ad alto rischio ambientale e sanitario e un morto su 5 è dovuto allo smog

 

 Sono questi i principali numeri presentati oggi dal Cnr alla Camera dei deputati. Un’iniziativa che rientra nell’indagine conoscitiva sulla valutazione delle conseguenze ambientali provocate dall’inquinamento urbano, dallo smaltimento dei rifiuti e dalle aree ad alto rischio, condotta dalla Commissione Ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci. Il Cnr ha fornito anche i dati di un quadro generale ben piu’ ampio: sono migliaia i siti inquinati di diversa tipologia, dimensioni e pericolosita’, classificati, oltre ai 54 siti di bonifica, in circa 6.000 Sir (siti di interesse regionale per le bonifiche), 58 siti con elevata contaminazione da amianto, 1.550 siti minerari e 1.120 stabilimenti a rischio di incidente rilevante. Il Cnr ha poi ricordato uno studio dell’Oms relativo a circa 9 milioni di persone, cioe’ la popolazione residente nelle 13 citta’ italiane di maggiori dimensioni (circa il 16% degli italiani), stimando che tra il 2002 e il 2004 una media di 8.220 morti l’anno e’ da attribuirsi agli effetti a lungo termine delle concentrazioni di Pm10 superiori ai 20 mg/m3, il che equivale al 9% della mortalita’ negli over 30 per tutte le cause esclusi gli incidenti stradali. Un numero, riferisce il Cnr, che cresce a dismisura se si aggiungono i moltissimi centri urbani di minori dimensioni ma interessati da inquinamento da traffico e anche quelli piu’ piccoli ubicati in aree complessivamente inquinate, come la Pianura Padana.

2 giugno: Festa della Repubblica

2/6/2007

Il messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica

 

Vi ho un anno fa rivolto i miei primi auguri per la Festa della Repubblica. Ve li rinnovo oggi con sentimenti di sincera vicinanza personale.
    E’ una ricorrenza da celebrare in spirito di unità : cittadini, istituzioni, Forze Armate, italiani all’estero.
    Ed è l’occasione per gettare un breve, sereno sguardo sul cammino compiuto nell’ultimo anno e sul futuro che ci sta davanti.
    Non spetta a me, sia chiaro, dare giudizi sull’azione di governo : non interferisco nel dibattito tra gli opposti schieramenti politici.
    Ma posso e sento di dover dire grazie a quanti di voi – imprenditori, lavoratori, contribuenti sensibili al dovere civico – hanno reso possibile la ripresa dell’economia, che è tornata a crescere, e il miglioramento dei conti pubblici.
    Un miglioramento, una ripresa che non sono sufficienti, che debbono andare al di là dei risultati già raggiunti.
    E ciò richiede ulteriori sforzi. Avendo di mira la creazione di ancora maggiori possibilità di lavoro, soprattutto in alcune parti del paese. E guardando alla sfida dell’innovazione, della partecipazione all’Europa, della competizione globale : perché è di qui che passa lo sviluppo, e il ruolo, dell’Italia nel prossimo avvenire.
    E’ una sfida che ci impegna tutti, dalle imprese allo Stato. Faccia ciascuno la sua parte, fino in fondo, con coerenza.
    Di certo, la macchina istituzionale e burocratica resta pesante e costosa. E’ indispensabile alleggerirla, renderla più razionale ed efficace, diminuirne i costi.
    Si impone perciò sobrietà e rigore nei bilanci pubblici, nei comportamenti pubblici.
    Il sistema politico e le istituzioni rappresentative, a cominciare dal Parlamento, possono riguadagnare credibilità e prestigio tra i cittadini solo affrontando i cambiamenti necessari. Non si può continuare a parlarne senza giungere a conclusioni concrete.
    Da una parte bisogna avere il senso del limite e della responsabilità nel denunciare quel che non va ; se si fa di tutte le erbe un fascio, si semina ulteriore sfiducia, non si aiuta la definizione di obiettivi precisi di rinnovamento. E dall’altra parte si deve sapere che per rinnovare la politica e le sue regole, i meccanismi elettorali e le istituzioni, non c’è altra strada che quella di confronti e accordi tra le forze presenti in Parlamento e in altre Assemblee elettive.
    Importanti sono le sollecitazioni che possono venire dall’opinione pubblica, dalle forze sociali e culturali, e da una maggiore partecipazione dei cittadini : ma nulla può sostituire la ricerca di intese, la scelta di soluzioni largamente condivise in Parlamento, specie per riforme di ampio respiro che ormai si impongono nell’interesse generale.
    E dunque mi chiedo : si può trovare ora, nonostante le difficoltà, questo terreno comune tra forze di maggioranza e di opposizione, senza confondere i ruoli, senza attenuare la gara per il governo del paese? Continuo a credere che sia possibile, e a ripetere il mio appello in questo senso. E’ in giuoco il nostro comune futuro.

I vincitori del concorso “La Costituzione vista dai giovani”

2/6/2007
Concorso: “La Costituzione vista dai giovani�
La commissione selezionatrice ha avuto modo di apprezzare non solo l’ampia partecipazione al concorso di studenti e docenti di istituzioni scolastiche di ogni regione italiana, ma anche la qualità e l’originalità di moltissimi lavori. Non è stato facile, quindi,  nella varietà e singolarità delle proposte creative e di ricerca pervenute, procedere alla pur necessaria individuazione, a norma del bando, delle opere da premiare.
Il concorso è stato l’occasione per una rilettura approfondita della Carta Costituzionale sia da parte di intere classi che di singoli allievi, appartenenti a istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dalla primaria alla secondaria superiore.
I prodotti grafici e multimediali, anche frutto di ricerche di tipo storico-sociale, testimoniano dell’impegno di docenti e studenti nel rispondere alle finalità che hanno ispirato il bando di concorso.
 

La riflessione sulla Costituzione nella sua interezza o su specifici articoli ha consentito agli studenti di interpretare visivamente, in modo molto personale, la perenne attualità dei contenuti, riuscendo, in molti casi, a produrre elaborati di notevole interesse e decisamente originali.

Il Capo Dipartimento
Giuseppe Cosentino


I VINCITORI:
* Le scuole sono responsabili dei materiali prodotti

Per l’istruzione primaria:
ISTITUTO COMPRENSIVO “CIRESOLA� DI MILANO - CLASSE 1^A
Con la semplicità, la freschezza e la simpatia della loro età, bambini della prima elementare “interpretano� in una sequenza fotografica i principi fondamentali della Costituzione.
Ne scaturisce un prodotto di organica ed efficace lettura, capace nello stesso tempo di lasciare il “segno� nella classe stessa che risulta arricchita dalla partecipazione di etnie diverse.

Preleva l’elaborato (1.4 MB)


Per  l’istruzione secondaria di primo grado vincitori ex equo:
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI MONTECARLO (LU) - SCUOLA MEDIA “ITALO CALVINO� - CLASSE 1^B
La scuola si segnala per la qualità e l’intensità dell’impegno profuso, da docenti e studenti, con elaborati che mostrano interesse e coinvolgimento.
In particolare la classe I B ha dimostrato capacità di approfondimento dei valori fondamentali della Costituzione, soffermandosi sugli articoli 11 – 12 – 21, con interpretazioni molto personali attraverso testi scritti e elaborati pittorici in cui si apprezzano sensibilità,  gusto compositivo e senso cromatico.

Preleva l’elaborato (3 MB)


ISTITUTO COMPRENSIVO “GRIMALDI“ SCUOLA MEDIA DI GRIMALDI (CS) CLASSE  3^A
L’originalità dei disegni e dei testi rende particolarmente degno di attenzione  il lavoro della classe III A.
Le illustrazioni - realizzate con una grafica netta e incisiva, accompagnate da originali riflessioni scritte in forma poetica - esprimono in modo sintetico e significativo il “paesaggio� in cui è stata generata e “vive� la Costituzione italiana.

  Preleva l’elaborato (93 KB)


Per l’istruzione secondaria di secondo grado:
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE DI STATO “G. GREGGIATI� DI OSTIGLIA (MN) CLASSE 2^C
Il complesso e meritevole lavoro della classe II C  risulta di particolare efficacia per la capacità di sintesi rappresentativa, in particolare si segnalano  gli elaborati riferiti a due articoli della Costituzione:

art. 21 La “Libertà di stampa� - parte dalla concretezza di un libro per acquistare la leggerezza di un vento vitale che ne scompone creativamente le pagine fino a trasformarle in un libero volo di gabbiani mentre i caratteri di stampa, una volta pesanti come il piombo che li formava, quasi transunstanziati, assumono la leggerezza dell’aria;

art. 30 “I genitori hanno il dovere di educare i figli� - il principio fondamentale di ogni umana società viene visto attraverso la pupilla di un occhio materno/paterno, foggiata come un cuore, realizzando un intervento di  immediata comunicazione: i figli per ogni genitore sono la pupilla dei propri occhi.


 

 

Inoltre la Commissione - per l’originalità dei contenuti espressi ed il livello qualitativo degli elaborati - ha ritenuto degne di menzione le sotto elencate scuole:
* Gli elaborati delle scuole che hanno la menzione di merito saranno resi disponibili nei prossimi giorni

Per l’istruzione primaria:
DIREZIONE DIDATTICA DI CATTABRIGHE
SCUOLA PRIMARIA “ANNA FRANK� DI SANTA MARIA DELLE FABBRECCE (PE) - CLASSE 5^

Per  l’istruzione secondaria di primo grado:
SCUOLA MEDIA “F. PASTONCHI� DI ARMA DI TAGGIA (IM) - CLASSE 3^A

SCUOLA MEDIA STATALE “D. E. MONTEMURRO� DI GRAVINA IN PUGLIA (BA) ALLIEVA GRAZIANA D’AGOSTINO - CLASSE 3^E

SCUOLA MEDIA STATALE “ MAMELI  SEDE  FALCONETTO � DI  PADOVA - CLASSE 2^A

SCUOLA MEDIA MALASPINA DI MASSA
brano musicale “Constitution symphony�  ALLIEVO LUCA FIALDINI - CLASSE 3^B

Per l’istruzione secondaria di secondo grado:
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “M. M. MILANO� DI POLISTENA (RC)
ALLIEVO ALAN FELICE - CLASSE V^E/ARTI GRAFICHE

ISTITUTO STATALE D’ARTE “ E. GALVANI � DI CORDENONS (PN)
ALLIEVA FRANCESCA CALGARO - CLASSE 5^A

ISTITUTO STATALE D’ARTE “ CHIERICI � DI  REGGIO EMILIA
ALLIEVO DAVIDE DE LUCIA - CLASSE 5^F

ISTITUTO TECNICO COMM. “ G. SALVEMINI � DI  CASALECCHIO DI RENO (BO)
CLASSE 5^ A  M

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE “ PIETRO GIANNONE � DI  FOGGIA - CLASSE 5^/PROGRAMMATORI e GIULIANO A. - CLASSE 4^C/PROGRAMM.

ISTITUTO TECNICO COMM. E PER GEOMETRI “ATESTINO� DI ESTE (PD) - CLASSE 2^A /RAGIONIERIA

Vengono, infine, segnalati i lavori del CTPEEA presso la scuola media “ODDO BERNACCHIA� di TERMOLI (CB) e dell’ ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “E. MAJORANA� presso la CASA CIRCONDARIALE di LARINO operanti presso istituti di reclusione, non solo per l’originalità dei contenuti e delle modalità espressive, ma anche per taluni interessanti spunti di riflessione sulla fondamentale funzione della Costituzione.
Gli elaborati non mancano di umorismo e anche di una gradevole autoironia.
CTPEEA - CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE EDUCAZIONE ETA’ ADULTA presso SCUOLA MEDIA STATALE “ODDO BERNACCHIA� DI TERMOLI (CB)
ALLIEVI: Lopez Alberto, Manzi Giancarlo, A. Levandoski, Alves Reboucas Raimondo, Ademi Sokol, Lanza Savino, Garinella Stefano e Sabino Salvator

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “E. MAJORANA� presso CASA CIRCONDARIALE DI LARINO - CLASSI 1^A, 2^A e 3^A

Il 2 Giugno: anche i Parchi festeggiano la Repubblica

2/6/2007

Il 2 giugno, i Parchi celebrano la Festa della Repubblica con l’apertura gratuita dei propri Musei e Centri Visita e con un ricco programma di escursioni e visite guidate gratuite.

 

 Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Federparchi hanno organizzato per il  2 giugno la più grande escursione che si sia mai tenuta in Italia. Circa 150 mila visitatori si addentreranno per oltre diecimila chilometri di sentieri da Nord a Sud del Paese, per scoprire e ammirare le bellezze naturali della nostra Repubblica.
Tutti i parchi nazionali, regionali e le aree marine protette saranno aperti, con la possibilità per gli ospiti di scegliere tra oltre 300 visite guidate gratuite. 149 i musei interattivi allestiti presso i Parchi nazionali dove si può guardare, toccare e mangiare, insomma scoprire la cultura del Parco a 360°. Non solo fauna e flora, dunque, ma anche peculiarità storiche e gastronomiche.
“Una parata della natura�. Così il ministro Alfonso Pecoraro Scanio ha definito la festa del 2 giugno organizzata per l’ambiente. “Il 61° anniversario della Repubblica italiana – ha detto il ministro – può essere per molti l’occasione per avvicinarsi ed apprezzare lo straordinario patrimonio naturalistico italiano, che è protetto proprio grazie alla rete di Parchi e riserve e che ci rende Paese leader in Europa per la biodiversità�.
Le iniziative del 2 giugno vanno dal Parco Nazionale d’Abruzzo, dove si attende il boom di visitatori, al Parco Adamello Brenta del Trentino dove si potrà visitare il lago di Tovel, famoso per le sue acque rosse, passando attraverso tutte le aree marine protette e i tutti parchi regionali.
I nostri Parchi sono fonte di occupazione per circa 80 mila persone e costituiscono un importante volano per il turismo in Italia. Ogni anno si contano 70 milioni di visitatori, 87% italiani e 12% stranieri. Infine, cosa molto importante in questa fase critica per i cambiamenti climatici, le aree protette garantiscono la riduzione della quantità di anidride carbonica nell’aria: con circa 800 mila ettari di boschi e foreste, assorbono ogni anno 140 mila tonnellate di Co2.

Giornata mondiale senza tabacco. Livia Turco:vietare la vendita ai minori

31/5/2007

“Gli italiani continuano a fumare, anzi, fumano di più, passando da una media di 13 sigarette al giorno consumate nel 2006 ad una di 14 nel 2007. Il “problema fumo”? dunque è ancora presente nel nostro Paese ed è un’ “emergenza”? che riguarda 12 milioni di italiani, di cui un milione e 200mila giovani tra i 15 e i 24 anni e ben 130mila giovanissimi tra i 15 e i 17 anni di età”. Lo afferma Enrico Garaci, Presidente dell’ISS, in occasione del Convegno “Tabagismo e SSN” tenutosi a Roma il 31 maggio.

“In assoluto il fumo di tabacco è la principale causa di malattie e di morti evitabili - dichiara Piergiorgio Zuccaro, direttore dell’ Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS - e la dipendenza che provoca è il vero motivo per cui in Italia il 27,9% degli uomini e il 19,3% delle donne sono fumatori. Il fumatore con una sola sigaretta inserisce nel proprio organismo più di 4000 sostanze, molte di queste tossiche e cancerogene (ammine aromatiche, benzene, piombo, cadmio, N-nitrosammine, idrocarburi policiclici aromatici). Per questo motivo possiamo affermare che il fumo è la droga che provoca più morti ed è sempre tagliata male?.

Sono più di un milione e duecento mila i giovani fumatori in Italia, vale a dire il 19,9% nella fascia d’età che va dai 15 ai 24 anni. E le percentuali aumentano al crescere dell’età: si ha il 7,4% di fumatori tra i 15 e i 17 anni, il 23,5% tra i 18 e i 20 anni e il 25,9% tra i 21 e i 24 anni. La prima sigaretta viene accesa prima dei 15 anni nel 26,6% dei casi, più dalle ragazze che dai ragazzi, ma la maggior parte dei giovani (58,2%) inizia a fumare tra i 15 e i 17 anni e solo il 14,1% tra i 18 e i 24.
I dati Iss-Doxa rivelano inoltre che non hanno mai fumato il 76,2% dei giovani e che gli ex fumatori sono il 4%. La percentuale dei giovani fumatori è minore nelle regioni del Sud e nelle Isole (17,9%), mentre al Nord e al Centro la quota è rispettivamente del 21,7% e del 21,4%. Rispetto agli adulti i giovani fumano al giorno meno sigarette: 10 contro 14.
Nell’indagine è stata valutata anche l’intenzione a smettere di fumare e i risultati mostrano che solo il 10,2% pensa seriamente di abbandonare il vizio del fumo nei prossimi 6 mesi, ma nessuno dei giovani si rivolge al medico di base per smettere di fumare: soltanto l’1,9% ha dichiarato di aver chiesto aiuto.
L’indagine rivela anche che i giovani vogliono essere informati sul contenuto di tutte le sostanze: l’84,3% dei ragazzi è favorevole all’indicazione sui pacchetti di sigarette dei livelli anche di altre sostanze, non soltanto di nicotina, catrame e monossido di carbonio. Neppure il divieto di fumare nei luoghi pubblici ha influito sulle abitudini dei ragazzi: il 76,2% ha dichiarato di non aver modificato per nulla l’abitudine al fumo, il 10% ha ridotto il numero di sigarette ma poi ha ripreso come prima e soltanto il 7,8% ha veramente ridotto i consumi.
I giovani preferiscono acquistare pacchetti di sigarette da 10. Questo è legato alla loro minore disponibilità economica: il 60% spende meno di 15 euro a settimana contro il 47% degli adulti. Nel caso in cui il prezzo delle sigarette dovesse salire a 5 euro, il 15,5% dichiara che smetterebbe e il 43,7% che ridurrebbe il numero di sigarette.
Riguardo ai canali distributivi i giovani più degli adulti comprano le sigarette dai distributori automatici e la percentuale di sigarette offerte dagli amici è più alta che negli adulti: 4% contro 1,2%: segno che tra i giovani vale la solidarietà anche in fatto di fumo. Inoltre, sanno che il tabaccaio non controlla l’età dell’acquirente: l’84,8% dei giovani tra i 15 e i 24 anni dichiara di non aver mai visto un tabaccaio chiedere un documento per verificare l’età.
Infine, ma non meno importante, l’11% dei giovani fuma alla guida della moto e il 26% alla guida dell’auto.

Il fumo tra la popolazione generale
In Italia fumano poco meno di 12 milioni di persone (23,5% della popolazione di 15 anni e oltre), di cui 7 milioni di uomini (27,9%) e 5 milioni di donne (19,3%). Erano il 25,6% nel 2005 e il 24,3% nel 2006 con una diminuzione dello 0,8% nell’ultimo anno. Ciononostante, il numero medio di sigarette fumate al giorno è aumentato: da 13,6 a 14,1.
Gli ex fumatori sono 8,8 milioni (17,5%), di cui 5,4 milioni maschi (22,6%) e 3,4 milioni femmine (12,8%). I non fumatori sono circa 30 milioni (59%), dei quali 12 milioni di uomini (49,4%) e 17,8 milioni di donne (67,9%).
La classe d’età con il maggior numero di fumatori è quella tra i 25 e i 44 anni sia per gli uomini che per le donne, con percentuali rispettivamente del 36,5% e del 29,3%.
Rispetto all’area geografica si fuma di più al Centro, 31,4% (35% di uomini e 28,2% di donne), poi al Sud, 20,5% (28,8% di uomini e 17,3% di donne) e infine al Nord, 22,9% (24,3% di fumatori e 17% di fumatrici).

Le abitudini
L’87,7% dei fumatori evita di fumare nella camera da letto. Nessun problema, invece, se si è alla guida di un’automobile: il 61,9% fuma in macchina. Più prudenti i motociclisti: il 44,4% evita di accendere la sigaretta, l’8,9% non si fa alcun problema e il 46,7% non va sulle due ruote. Tuttavia il 37% pensa che fumare alla guida aumenti molto il rischio di incidenti.
Tra i giovani fumatori l’86,5% dichiara di fumare fuori dai locali pubblici, il 70,1% a casa e il 48,8% fuori dalla scuola o dall’università. Il 73,6% fuma soprattutto in compagnia. Quasi tutti concordi, invece, sulle conseguenze dannose del fumo passivo: il 95% degli italiani è consapevole dei rischi che si corrono respirando il fumo prodotto dalle sigarette di altri.

I costi
Sono soprattutto gli uomini a spendere di più per l’acquisto delle sigarette: il 27% dei maschi fumatori spende più di 25 euro a settimana. In totale la fascia d’età in cui si comprano più pacchetti (più di 25 euro a settimana) è quella tra i 25 e i 44 anni. Più dell’86% dei fumatori acquista più spesso i pacchetti da 20 sigarette e se il prezzo minimo di un pacchetto aumentasse a 5 euro il 32,3% fumerebbe di meno e il 9,5% smetterebbe del tutto, quindi più di un terzo dei fumatori (41,8%) cambierebbe le proprie abitudini.

I tentativi di smettere
Gli ex fumatori, quindi le persone che hanno provato a smettere e ci sono riuscite, costituiscono il 17,5%. Fra gli attuali fumatori il 30,5% ha fatto almeno un tentativo di smettere senza però ottenere risultati soddisfacenti. Infatti il 26,3% ha smesso per qualche mese, il 23,1% soltanto per qualche giorno, il 20,7% per qualche settimana, il 13,7% per qualche anno. Una piccola percentuale, pari al 4,9% ha ridotto il consumo e ora fuma meno. Tra quelli che hanno tentato di smettere l’85% lo ha fatto senza alcun tipo di supporto, il 10,7% ha usufruito di un supporto farmacologico, il 2,4% ha avuto un supporto sia psicologico che farmacologico, l’1,9% ha fatto ricorso soltanto al supporto psicologico. Anche gli ex fumatori sono riusciti a smettere senza alcun tipo di aiuto (il 95,6%).
La maggior parte degli ex fumatori ha smesso più di 20 anni fa (il 27%). Invece gli ex fumatori “recenti�? (ultimi tre anni) dichiarano che il divieto di fumare nei luoghi pubblici e sul luogo di lavoro non ha influito per nulla sulla loro scelta (il 56,4%). Tra i motivi di cessazione svetta al primo posto la salute (il 41,3%) e la consapevolezza dei danni provocati (il 30,7%), seguono la gravidanza e nascita di un figlio (7,9%) e l’imposizione di un familiare (5,7%).
Il 96% non chiede aiuto al medico di base per smettere di fumare.
Il 48,1% si dice molto favorevole all’indicazione sui pacchetti di sigarette anche di altre sostanze, oltre ai livelli di nicotina e catrame.
La maggior parte dei fumatori (l’83,9%) dichiara, inoltre, che da quello che ha osservato negli ultimi tre anni il divieto di fumare nei luoghi pubblici è rispettato. Il 71,8% dichiara che anche sul luogo di lavoro il decreto è rispettato in modo rigoroso. Tuttavia nonostante i divieti l’82,8% dei fumatori dichiara di non aver modificato le proprie abitudini dopo l’entrata in vigore della legge, soltanto lo 0,9% ha smesso di fumare.

I servizi
I servizi territoriali per la cessazione dal fumo non mancano: 185 al Nord (53,5%), 81 al Sud (23,4%) e 80 al Centro (23,1%). I fumatori che non ricorrono all’aiuto del medico di base per smettere di fumare possono rivolgersi ai centri antifumo. In Italia i servizi per smettere di fumare sono attivi presso strutture del Servizio Sanitario Nazionale e del privato sociale in tempi e modi variabili.
L’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità, sin dal 2000 porta avanti un lavoro di censimento delle strutture, in collaborazione con il Ministero della Salute e il Gruppo tecnico sul tabagismo delle Regioni e Province autonome, mettendo a disposizione le informazioni raccolte attraverso la costituzione di un elenco di Centri Antifumo consultabile online sul sito dell’OssFAD (www.iss.it/ofad) e del Ministero della Salute (www.ministerosalute.it). Lo scopo è quello di facilitare l’accesso alle strutture da parte degli utenti, agevolando e riducendo i tempi d’incontro tra domanda e offerta. Nel 2006 il numero totale dei Centri censiti è pari a 346 di cui 266 (il 76,9%) afferenti al Servizio Sanitario Nazionale e 80 (il 23,1%) alla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori). Rispetto al 2005 si registra un aumento dei Centri Antifumo del 4,8%, corrispondenti a 16 Centri in più sul territorio.

La prevenzione
Secondo il 42,8% degli adulti tra le iniziative che lo Stato dovrebbe attuare per combattere il tabagismo e convincere i giovani a non iniziare al primo posto spicca l’educazione nelle scuole. Il 29,2% ritiene che aumentare il prezzo sia un buon deterrente per non iniziare, il 26,6% che si dovrebbe rendere più difficile l’accesso alle vendite ai minorenni e il 23,2% che ci dovrebbero pensare le famiglie. All’85,1% degli adulti non è mai capitato, inoltre, di vedere un tabaccaio che si rifiuta di vendere le sigarette ad un minore di 16 anni o che chiede un documento per verificare l’età.

Le morti per fumo
Quasi 5 milioni di persone sono morte nel mondo a causa del fumo, la “prima causa di morte facilmente evitabile”?. Rimanendo in Europa, l’OMS ha stimato in 1,2 milioni i decessi che ogni anno sono attribuibili al tabacco. Il 20%, inoltre, di tutte le morti sono da correlare al fumo di sigaretta. Di queste il 35% è dovuto a tumori, il 56% a malattie cardiovascolari e respiratorie, il 9% ad altre cause (sempre fumo-correlate). Restringendo il campo e guardando all’Italia sono 80 mila i decessi attribuibili al fumo ogni anno, praticamente il 14,2% di tutte le morti. La previsione dell’OMS è che, se non saranno adottate misure efficaci, le morti attribuibili al fumo potranno divenire 8,3 milioni nel 2030 e l’80% delle vittime si registrerà nei paesi a reddito medio e basso. Sempre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il tabacco uccide più dell’Aids e della droga e nel 2015 le morti dovute al tabacco saranno il 10% del totale e supereranno del 50% quelle causate dall’Aids.

In Italia più del 34% di tutte le cause di morte attribuibili al fumo di sigaretta colpisce soggetti di 35-69 anni. Inoltre, coloro che muoiono a causa del tabacco perdono in media 13 anni di speranza di vita, mentre nella mezza età gli anni di vita perduti salgono a 22.
Sono numerose le patologie associate al fumo di tabacco. La principale è il carcinoma polmonare, la patologia più temuta per chi fuma: provoca circa 30mila morti l’anno. Negli uomini il fumo è responsabile del 91% di tutte le morti per cancro al polmone e nelle donne nel 55% dei casi. Nel corso degli ultimi vent’anni in Italia si è registrata una diminuzione, sia per incidenza che per mortalità, ma solo per gli uomini. Un trend opposto si osserva infatti per le donne (con un’accelerazione dal 1990 per le più giovani). Nel dettaglio la mortalità maschile per tumore polmonare è diminuita di circa il 2,6% mentre quella femminile è aumentata dell’1%.
Nel 2005 sono morte più donne per tumore alla mammella (8.505 decessi) che per tumore al polmone (5.523 decessi). Ma la mortalità per carcinoma polmonare ha superato abbondantemente quella per tumore allo stomaco (3.070 decessi), divenendo la terza causa di morte nell’ambito delle patologie tumorali, dopo mammella e colon-retto. I dati epidemiologici indicano la necessità di formulare azioni di informazione e sensibilizzazione sui danni da fumo di sigaretta, centrate e mirate in modo specifico sulle donne.

Le vendite
In Italia i consumi di sigarette dopo anni di calo sono in aumento. Nel 2006 si è avuto un incremento nelle vendite dell’1,1% rispetto al 2005. I guadagni derivanti dalla vendita di sigarette, sigaretti, trinciati, fiuti e sigari ammontano per il 2006 a 12,5 miliardi di euro.
Vanno di moda i pacchetti da 10. La loro vendita infatti ha fatto registrare rispetto al 2004 un incremento di oltre il 20% a fronte di un decremento dei consumi globali di sigarette. Infatti a scapito di una riduzione complessiva del mercato del 6,1% nel 2005, il segmento è andato contro tendenza aumentando dell’11,6% e ancora del 10,4% nel 2006 contro un incremento dei consumi globali pari a poco più dell’1%. I volumi di vendita del segmento da 10 hanno raggiunto nel 2006 un totale di 5,3 milioni di chili pari al 5,1% del mercato totale delle sigarette.
A ciò si aggiunge il fenomeno delle vendite transfrontaliere, soprattutto tra Italia e Svizzera, Italia e Francia, Italia e Austria, Italia e Slovenia, quest’ultimo decisamente in aumento dopo l’entrata nell’UE della Slovenia (2004): 30 mila kg in più nel 2004 rispetto al 2003 e ben 66 mila in più nel 2005 rispetto al 2004. Anche Internet ha le sue colpe: da un attento esame dei siti web dove è possibile acquistare “stecche”? di sigarette, allettati da favolosi sconti, emerge come i livelli di catrame siano superiori a quelli consentiti in Italia, le immagini dei pacchetti non riportino le avvertenze sanitarie (del tipo “nuoce gravemente alla salute”? e così via), non c’è alcun controllo sull’età dell’acquirente e un pacchetto di Marlboro costa solo 2,50 euro.

Fonte: Istituto Superiore di Sanità - OssFAD

 

 

Il messaggio del Ministro della Salute Livia Turco 

 

La lotta al fumo resta tra le grandi priorità delle politiche di salute del Governo e del Ministero della Salute in particolare.
Come rilevano i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il fumo è la prima causa di morte facilmente evitabile, responsabile ogni anno della morte di 5 milioni di persone in tutto il mondo per cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie.
Nel nostro Paese i fumatori sono più di 11 milioni e la classe di età con il maggior numero di fumatori è quella tra i 25 e i 44 anni, sia per gli uomini che per le donne.
L’attuale normativa italiana per la limitazione del fumo negli ambienti di vita e di lavoro, a tre anni della sua entrata in vigore, presenta un bilancio positivo soprattutto per quanto riguarda la limitazione dei danni per i non fumatori, conseguente ai divieti di fumo nei locali pubblici e negli uffici.
Mentre risultati meno positivi, anche se comunque importanti, sono stati ottenuti nei confronti dei fumatori che, dopo un primo significativo decremento, sembrano però sostanzialmente stabili se non addirittura in ripresa, come ci mostrano alcune indagini demoscopiche recenti.
Di fatto il vizio del fumo permane, pur se sono cambiate le abitudini dei fumatori che sembrano essersi adattati ai nuovi divieti mantenendo però l’attaccamento alla sigaretta. Alcuni dati possono aiutare a comprendere l’evoluzione dell’abitudine al fumo in Italia evidenziando le aree di maggior debolezza dell’iniziativa di prevenzione e contrasto messa in atto dalle Istituzioni.
In Italia si stima (ultimo dato Istat relativo al 2005) che i fumatori siano il 21,7% della popolazione di 14 anni e più. Gli uomini fumano più delle donne (27,5% contro il 16,3%). Prima della legge del 2003 i maschi fumatori erano il 28,7% e le donne il 17,4%. Un calo quindi c’è stato a dimostrazione della capacità dissuasiva della normativa, almeno nella sua fase iniziale. Ma deve far riflettere il fatto che stia aumentando la percentuale di giovani che iniziano a fumare ancor prima dei 14 anni soprattutto tra i maschi (+ 60% tra il 2000 e il 2005).
Un altro indicatore ci aiuta poi a convenire sulla necessità di una ripresa forte delle iniziative di contrasto e soprattutto di prevenzione.
Ed è quello relativo alla percentuale di persone che hanno tentato di smettere di fumare. Se infatti è aumentata del 4% la percentuale dei fumatori tra i 30 e i 59 anni che hanno deciso di smettere dopo la nuova legge, è al contrario diminuita del 3% la volontà di smettere tra i più giovani in età compresa tra i 14 e i 29 anni.
Appare in questo senso opportuno aggiornare la legge del 2003, soprattutto per garantirne una più incisiva applicazione in ambienti particolari e complessi, a partire dal mondo della scuola, come stiamo valutando di fare insieme al Ministro Fioroni.
Dobbiamo quindi rafforzare l’impegno ma anche avviare nuove politiche per “scoraggiare i fumatori”?, che puntino soprattutto sul “convincimento stabile della persona”?. 
Per questo, come Governo, abbiamo voluto dedicare una grande parte del programma interministeriale “Guadagnare salute”? alla lotta contro il fumo, prevedendo delle strategie specifiche di intervento, in particolare per proteggere dal fumo passivo, prevenire l’iniziazione al fumo dei giovani, aiutare i fumatori a smettere.
Ugualmente importante è il recepimento da parte dell’Italia della Convenzione dell’OMS sul controllo del tabacco, attualmente all’esame della Camera, per le forti implicazioni per la salute pubblica e individuale che essa comporta, anche per tutelare i minori. Essa prevede infatti il divieto di vendere sigarette ai minori di 18 anni. Una misura opportuna e giusta che ritengo sia nostro dovere adottare quanto prima.
Ma uguale attenzione va comunque posta verso i fumatori adulti con un più incisivo coinvolgimento dei medici nella promozione e adozione di programmi di dissuasione al fumo Una nuova sfida significativa è in questo senso quella da intraprendere nel mondo del lavoro avviando una vera e propria alleanza contro il fumo, sull’esempio di quanto già attuato in alcune realtà produttive che hanno messo a disposizione dei propri dipendenti specifici programmi di dissuasione al fumo in ambito aziendale.
Importante è anche rivedere la legge 626 del 1994 sulla prevenzione e sicurezza del lavoro, prevedendo di inserire il fumo tra gli elementi nocivi per la salute dei lavoratori (pensiamo a quanto si fa per prevenire il lavoratore dai rischi di una sbagliata esposizione al computer, a fronte del fatto che non si è previsto nulla sui luoghi di lavoro per contrastare il fumo).
Inserendo il fumo tra i fattori di rischio previsti per legge si avrebbe il vantaggio di rendere più facili i controlli nei luoghi di lavoro da parte delle maestranze interne e in ogni caso si testimonierebbe un’attenzione del mondo del lavoro in sé a questa problematica. E’ comunque mia intenzione promuovere una nuova azione concertata di controlli a tappeto sul rispetto delle attuali norme, soprattutto nei locali pubblici, con particolare attenzione agli atri delle stazioni ferroviarie, ai centri commerciali e agli uffici pubblici aperti al pubblico.
Per quanto riguarda le proposte già in discussione per consentire l’accesso ai distributori automatici di sigarette solo tramite una tessera che identifichi l’età del consumatore, evitando così l’acquisto da parte dei minori (attualmente di 16 anni, domani, mi auguro di 18), penso che sia un’iniziativa senz’altro positiva, fermo restando la limitazione dell’apertura dei distributori solo alle ore notturne e non alle 24 ore come proposto da alcuni operatori del settore.
E’ vero, infatti, che essi diventerebbero preclusi ai minori o quantomeno più difficilmente accessibili (anche se in teoria non dobbiamo escludere la possibilità di un uso improprio della tessera), ma resta il fatto che un’apertura 24 ore su 24 dei distributori automatici rappresenterebbe di per sé un allargamento dell’offerta di prodotti riconosciuti dagli stessi produttori come nocivi per la salute.
Come vedete siamo di fronte a un insieme importante di norme e azioni che intendiamo promuovere con tutte le nostre energie e con il massimo coinvolgimento delle Regioni e degli operatori sanitari, ma anche del mondo della scuola, del lavoro, della cultura e dell’informazione.
Rinunciare alle sigarette è possibile, anche se a volte, nonostante la consapevolezza dei danni, è difficile decidere. E’ per questo che vogliamo aiutare i fumatori coinvolgendo anche i medici di famiglia in interventi mirati, prevedendo la rimborsabilità dei farmaci per le fasce di reddito non abbienti, inserendo le attività di prevenzione e cura del tabagismo nei livelli essenziali di assistenza per consentire l’accesso ai servizi in modo gratuito o pagando un semplice ticket.
In occasione della Giornata mondiale senza tabacco quest’anno dedicata agli ambienti senza fumo, voglio ricordare che il nostro Paese rappresenta in Europa e nel mondo un modello a cui si stanno ispirando molti Stati che hanno allo studio normative per la tutela dal fumo passivo. Questo ci sprona ancor di più a proseguire una battaglia culturale che vedrà ulteriori e importanti cambiamenti risolutivi per la salute di tutti i cittadini.

Livia Turco

 

Promemoria per appuntamenti via SMS

28/5/2007

PROMEMO: promemoria per i medici e i loro pazienti
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24 Maggio: Giornata Europea dei Parchi

24/5/2007
Era il 24 maggio del 1909 quando, in Svezia, venne istituito il primo parco europeo. E il 24 maggio si celebra la Giornata Europea dei Parchi. In Italia – dove le manifestazioni sono iniziate già dal 19 Maggio – il programma delle celebrazioni continua fino al 2 Giugno, Festa della Repubblica, con incontri , escursioni, mostre e attività ambientali. 

 

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24 maggio - Il successo di Parchi a Scuola

Sono stati circa quindicimila i ragazzi che hanno seguito le lezioni tenute dai rappresentanti delle Aree Protette italiane. Fusilli: «Le scuole sono le più grandi alleate dei Parchi» 

Quasi settecento classi coinvolte in oltre cento scuole elementari e medie, per un totale di circa 15mila alunni. Sono i numeri di Parchi a Scuola, l’iniziativa promossa in occasione dell’ottava Giornata Europea dei Parchi dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare e organizzata da Federparchi. Numeri che sottolineano il successo della manifestazione, che ha visto i rappresentanti delle Aree Protette italiane vestire per un giorno i panni degli insegnanti, per raccontare agli alunni le attività che si svolgono nei Parchi, i loro obiettivi e i risultati raggiunti. Professore d’eccezione, in una scuola del Circolo didattico Genova Sampierdarena, il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

Grande successo anche per la giornata di festa organizzata da Federparchi in piazza Santa Maria in Trastevere a Roma e per le altre iniziative previste nelle Aree Protette di tutta Italia. Le celebrazioni della Giornata Europea, però, non sono ancora terminate..

«Le scuole sono le più grandi alleate dei Parchi - ha dichiarato il Presidente della Federparchi, Matteo Fusilli - Il mio ringraziamento va agli insegnanti, alle guide, agli educatori e soprattutto ai ragazzi per lo splendido lavoro fatto in questi anni nell’ottica dell’educazione alla sostenibilità». La sensibilizzazione delle giovani generazioni sul tema della tutela del patrimonio naturale rappresenta, secondo Fusilli «il più importante e produttivo investimento dei Parchi per il futuro dell’Italia». E la sede naturale per la promozione di stili di vita più sostenibili è proprio la scuola: «Se vogliamo che la sostenibilità diventi il principio fondante della nostra società, dobbiamo lavorare per cambiare i comportamenti individuali e la scuola rappresenta il nostro alleato principale in questa missione».

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