Studio ONU sulla violenza sui bambini - La violenza nell’ambito domestico e familiare

 

I bambini normalmente sono più felici e più protetti quando sono nelle proprie case e con la loro famiglia.
 
La Convenzione sui diritti dell’infanzia riconosce la famiglia come l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere dei bambini. Purtroppo, per alcuni di loro l’ambiente domestico è un luogo di violenza.
 
In gran parte, questo genere di violenza rimane nascosta dietro le porte del focolare domestico per vergogna o per paura.

Molti bambini sperimentano la violenza nella forma di una disciplina educativa dura: non solo punizioni corporali ma anche umiliazioni ed insulti. Finora, solo 16 Paesi hanno proibito le punizioni corporali che si consumano entro le mura domestiche.

 

I bambini sono abusati sessualmente di solito da qualcuno che conoscono, troppo frequentemente dai genitori o da qualche altro membro appartenente alla ristretta cerchia familiare o degli amici.

L’abbandono e i maltrattamenti costituiscono una violenza indiretta sui bambini.

Dall’analisi complessiva di una serie di studi realizzati in 21 Paesi industrializzati è emerso che circa il 36% delle donne e il 29% degli uomini hanno riferito di essere stati vittime di abusi sessuali durante l’infanzia. La maggior parte degli studi rileva che la percentuale di ragazze che hanno subito abusi è superiore a quella dei ragazzi.

 

L’esposizione alla violenza domestica può avere un grave impatto sul bambino - un impatto che può durare tutta la vita. È stato stimato che ogni anno circa 275 milioni di bambini nel mondo assistono a episodi di violenza domestica.

 

Insulti, calunnie, isolamento, emarginazione, minacce, indifferenza emotiva e umiliazioni sono tutte forme di violenza psicologica che possono danneggiare lo sviluppo di un bambino, soprattutto se provengono da un genitore o da qualcuno che dovrebbe prendersi cura di loro.

L’abbandono rappresenta un importante causa di mortalità tra i bambini più piccoli. In alcune regioni la sproporzione del rapporto tra femmine e maschi suggerisce che sono le prime ad essere maggiormente esposte al rischio di abbandono. I bambini disabili possono essere particolarmente vulnerabili al rischio di abbandono e abusi.

 

In alcune parti del mondo, i bambini subiscono la violenza sotto forma di pratiche tradizionali particolarmente dannose, inclusa la mutilazione/taglio dei genitali femminili (FGM/C), fasciature immobilizzanti, marchiature, riti di iniziazione violenti, costrizioni ad ingrassare, matrimoni precoci, i cosiddetti crimini “d’onore” e violenze legate alla dote, gli esorcismi e le credenze legate alla “stregoneria”, che possono provocare vittime tra bambini.

 

Raccomandazioni

 

Sforzarsi di trasformare gli atteggiamenti che condonano o normalizzano la violenza sui bambini, inclusa l’accettazione di punizioni corporali e pratiche tradizionali dannose.

Sviluppare o potenziare i programmi a sostegno dei genitori e di chi si prende cura dei minori, inclusi programmi educativi sensibili alle differenze di genere diretti ai genitori e incentrati su forme di disciplina non violente.

Gli investimenti nei servizi d’assistenza sociale dovrebbero contemplare anche programmi di qualità per lo sviluppo della prima infanzia, l’assistenza domiciliare, servizi prenatali e neo natali e programmi per favorire la produzione di reddito a sostegno dei gruppi più svantaggiati.

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